Recensione: “Le cose che ti vengono a cercare” di Lauretta Chiarini

Recensione: “Le cose che ti vengono a cercare” di Lauretta Chiarini

  • Titolo: Le cose che ti vengono a cercare
  • Autore: Lauretta Chiarini
  • Genere: Narrativa moderna e contemporanea
  • Editore: Graphofeel
  • Formato: Cartaceo
  • Anno pubblicazione: 2018

Trama

Una libraia, un ragazzino, un barista, una prostituta. E un cadavere. L’incontro con una adolescente introverso ed impacciato stravolge la vita metodica e solitaria di Cecilia, libraia modenese cinquantenne. Artefice fondamentale del cambiamento, insieme al giovanissimo Leonardo, è Orazio, barista dirimpettaio di Cecilia, innamorato di lei da sempre. Tra Modena e Genova, dal ritrovamento di un cadavere alla ricerca di una prostituta, la vita dei tre personaggi principali tocca alti e bassi, alternando crisi di sconforto a momenti di autentica gioia. (Graphofeel edizioni)

Ciao a tutti cari lettori, oggi vi parlo di questo libro che ho concluso da poco e che ho letto per una collaborazione con la casa editrice Graphofeel che ringrazio tanto per la copia.

Il libro “Le cose che ti vengono a cercare” di Lauretta Chiarini è stata una lettura molto piacevole e la storia mi è piaciuta molto, tanto che il libro l’ho finito in poco tempo e se non fosse che purtroppo posso dedicare alla lettura solo le ore serali della giornata sicuramente lo avrei terminato ancora prima tanto mi ha preso questa storia.

La scrittura dell’autrice è fluida, scorrevole e arricchita da una certa vena di ironia che riesce a tenere alta l’attenzione del lettore. Sebbene abbia trovato nel testo qualche refuso birbantello sfuggito alle correzioni, questo non ha creato nessun fastidio mentre procedevo nella lettura.

La storia è appassionante, tutti i personaggi sono ben delineati, descritti in modo tanto realistico da riuscire perfettamente ad entrare in empatia con loro e con le loro vicissitudini.

Personalmente la protagonista Cecilia, libraia di Modena mi è piaciuta particolarmente, forse per quel suo carattere un po’ burbero ma che in realtà nasconde un cuore così grande che fa fatica anche lei a mostrarlo.

Cuore che però riuscirà ad avere un po’ di posto per un ragazzino dinoccolato di quindici anni che sembra un uccello smarrito e con una storia familiare alquanto pensante alle spalle.

Ho apprezzato molto anche il barista Orazio, spasimante di Cecilia da anni che con il suo carattere dirompente riesce anche lui lentamente ad insinuarsi nel freddo cuore della libraia.

Tre persone messe insieme dal caso si potrebbe dire che, però, non potevano fare altro che trovarsi a dimostrazione che a volte la vita a piani migliori di quelli che ci siamo fatti noi per noi stessi.

L’unica nota negativa che ho trovato, se proprio vogliamo chiamarla così, è stato il finale. Non so perché in realtà: la scelta narrativa dell’autrice non mi è dispiaciuta quindi non posso dire di non averlo proprio apprezzato, eppure mi ha lasciato in uno stato di sospensione – che se molto spesso apprezzo a fine di un libro – questa volta mi ha lasciato un po’ l’amaro in bocca, un po’ come nella scena in cui Cecilia beve in caffè offertole da Leo.

Non so, probabilmente avrei apprezzato un po’ più di approfondimento nella parte finale, ma tolto questo dettaglio (opinione del tutto personale) è sicuramente una lettura che consiglio, piacevole e piena di sentimenti ed emozioni.

Alla prossima cari lettori e buona lettura a tutti!! 💕📕

La vita è strana, anzi strana è dir poco: la vita è un soggetto con disturbo bipolare, una volta va in un verso, una volta cambia rotta e va nell’altro e ti riserva sorprese.
– Le cose che ti vengono a cercare –

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#prodottofornitoda Graphofeel edizioni

Recensione: “After” di Anna Todd

Recensione: “After” di Anna Todd

  • Titolo: After
  • Autore: Anna Todd
  • Genere: Young Adult
  • Editore: Sperling & Kupfer
  • Formato: Audiolibro
  • Anno pubblicazione: 2013

Trama

Ambiziosa, riservata e con un ragazzo perfetto che l’aspetta a casa, Tessa ama pensare di avere il controllo della sua vita. Al primo anno di college, il suo futuro sembra già segnato: una laurea, un buon lavoro, un matrimonio felice… Sembra, perché Tessa fa a malapena in tempo a mettere piede nel campus che subito s’imbatte in Hardin. E da allora niente è più come prima. Lui è il classico cattivo ragazzo, tutto fascino e sregolatezza, arrabbiato con il mondo, arrogante e ribelle, pieno di piercing e tatuaggi. È la persona più detestabile che Tessa abbia mai conosciuto. Eppure, il giorno in cui si ritrova sola con lui nella sua stanza, non può fare a meno di baciarlo. Un bacio che cambierà tutto. E accenderà in lei una passione incontrollabile. Una passione che, contro ogni previsione, sembra reciproca. Nonostante Hardin, per ogni passo che fa verso di lei, con un altro poi retroceda. Per entrambi sarebbe più facile arrendersi e voltare pagina, ma se stare insieme è difficile, a tratti impossibile, lo è ancora di più stare lontani. Quello che c’è tra Tessa e Hardin è solo una storia sbagliata o l’inizio di un amore infinito? Che sia davvero questo l’amore? (Sperling & Kupfer)

Continua la mia avventura con gli audiolibri e anche stavolta la scelta è caduta su un libro non troppo impegnativo da ascoltare prima di addormentarmi.

Vorrei ribadire che questa cosa degli audiolibri mi sta davvero piacendo molto, ma divagazioni a parte direi di passare a parlare direttamente della storia.

“After” è uno young adult che nasce sul famoso sito/app di scrittura Wattpad e che ha avuto talmente successo da essere acquistato da una casa editrice. Successo che ha visto la produzione di un seguito (sono ben 5 volumi) e di un prequel “Before”.

Di questo libro da quando è uscito se n’è sentito parlare tanto, sia bene che male e ovviamente questo mi aveva incuriosita, ma sono poche le volte che sono attratta immediatamente da un libro che è sulla cresta dell’onda; generalmente preferisco aspettare che passi la tempesta per non rimanere delusa dal troppo entusiasmo che si è creato attorno alla storia. Ovviamente ci sono sempre le eccezioni!

Con questa storia è successo proprio questo, ero curiosa di leggerlo ma ho preferito aspettare e con il tempo non ne ero nemmeno più tanto convinta, fino a che non mi è capitata l’occasione con l’audiolibro.

Parlando di questo libro cercherò di essere più obiettiva possibile, ma ovviamente qualsiasi cosa io scriva rimane pur sempre una mia impressione personale.

Sinceramente non me la sento di demolirlo, perché in realtà l’ho trovato abbastanza piacevole, probabilmente se lo avessi letto (o ascoltato) a 16/17 anni ne sarei stata entusiasta, ma si sa crescendo i gusti cambiano e se nei manga mi piace leggere anche storie di questo tipo nei romanzi generalmente ricerco altro.

La storia di per sé ha molti cliché: abbiamo la giovane ragazza ingenua e carina, il tipo acqua e sapone che si fa ammaliare dal “bel tenebroso” super complessato e con un passato difficile alle spalle, che però dal momento in cui si innamora di lei comincia leggermente a cambiare. Una storia alla Bella e la Bestia (anche se devo dire non dello stesso calibro, ma sono di parte perché io adoro la “Bella e la Bestia”)

Nonostante tutto, per quanto possa essere una storia sentita e risentita, devo dire di averla apprezzata e alcune parti non le ho trovate per nulla banali. Ammetto di aver apprezzato particolarmente il personaggio di Harding e non per la descrizione fisica, ma a livello caratteriale. Mi è piaciuta la sua timidezza e la sua insicurezza celate da quel suo atteggiamento da sbruffone.

Non l’ho trovato assolutamente piatto come personaggio, ma ben caratterizzato come del resto tutti i personaggi del libro anche quelli che fanno da contorno alla storia dei due protagonisti.

In questo primo volume Tessa, invece, mi è piaciuta un po’ meno, nonostante anche il suo personaggio sia ben strutturato a volte l’ho trovata un po’ monotona e un po’ troppo infantile per i suoi 18 anni.

La storia scorre bene, soprattutto per la scrittura fluida in prima persona, ma ammetto che in certi momenti è un po’ ripetitiva; specialmente nelle scene intime tra i due. Se all’inizio avevano un senso, nel momento che la loro storia si concretizza diventano sempre più scene di riempitivo, quasi a voler colmare degli spazi vuoti. Piacevoli, scritte bene e ben dettagliate senz’altro ma a mio parere perfettamente evitabili alcune.

Nel complesso l’ascolto di questo romanzo non mi è dispiaciuto, soprattutto per la voce della lettrice, bella e rilassante ma soprattutto capace di interpretare molto bene sia i personaggi femminili che quelli maschili, cosa non da poco direi!

In conclusione posso dire che le mie aspettative su questo libro non sono state disattese, non mi aspettavo nulla di più né nulla di meno di quello che ho ascoltato: un libro piacevole con cui passare qualche ora per divagare la mente e che non mi ha dissuaso da scoprire come prosegue la storia, è per questo che ho già iniziato l’ascolto del secondo volume.

Nota sul film

Eh sì dopo il libro ho voluto vedere anche il film. Carino, ma devo dire che hanno stravolto un bel po’ di cose! Generalmente quando guardo un film tratto da un libro non faccio mai paragoni.

Non mi aspetto di vedere trasportato perfettamente il libro su pellicola, so che non sarebbe possibile, semplicemente mi godo il film.

Questa volta però devo dire che vedere le scene messe alla rinfusa e altre aggiunte proprio da zero sinceramente mi ha lasciato un po’ l’amaro in bocca nonostante il film di per sé mi sia piaciuto.

E anche questa recensione è giunta al termine, alla prossima cari lettori e buone letture o ascolti 🎧📚😘

“Sono così da molto tempo, e non avevo intenzione di cambiare. Ma poi sei arrivata tu.”
– After –

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Recesione: “Il metodo Freedom Writers” di Giuseppe Cursio

Recesione: “Il metodo Freedom Writers” di Giuseppe Cursio

  • Titolo: Il metodo Freedom Writers
  • Autore: Giuseppe Cursio
  • Genere: Saggistica
  • Editore: LAS
  • Formato: Cartaceo
  • Anno pubblicazione: 2019

Trama

Questo manuale operativo presenta un metodo educativo denominato “Freedom Writers” ideato dall’insegnante californiana Erin Gruwell insieme alla sua classe 203. Le esperienze di apprendimento contenute in questo manuale potrebbero creare condizioni favorevoli per la crescita di molti ragazzi, promuovere il loro senso comunitario e sviluppare dimensione di futuro e di senso nelle loro vite. Tale metodo educa non solo alla scrittura di sé, ma anche alla “lettura”, cioè all’incontro con gli autori della Letteratura e della Storia; ed è proprio in questa condizione di lettura dell’altro da sé, che si trovano nuove parole per potersi raccontare nella propria vita e interpretare la propria esperienza nell’ottica dello sviluppo. Possiamo quindi dire che questo metodo può creare condizioni perché si coltivi un’abitudine allo scrivere ed in particolare allo scrivere di sé a partire da letture di storie di vita stimolanti che il docente-educatore può proporre: un terreno fecondo che secondo noi potrebbe sviluppare cambiamenti esistenziali forti e decisivi per i futuri personali e della società. (LAS)

Il manuale ripropone la traduzione del libro “The Freedom Writers diary. Teacher’s Guide”, la guida al metodo Freedom Writers proposto dall’insegnante di Long Beach Erin Gruwell.

Mi sono appassionata a questo metodo di insegnamento dopo aver visto anni fa il film “Freedom Writers” con l’attrice Hilary Swank che interpreta la parte di Miss Gruwell.

Avrei voluto leggere il diario dei “Freedom Writers” già dopo aver visto il film, purtroppo una traduzione in italiano del diario o della guida non c’è ancora, perciò quando ho visto che esisteva questo manuale che oltre ad illustrare questa metodologia didattica riportava anche la traduzione di alcuni parti della guida non ho potuto fare a meno di comprarlo.

Il metodo della Gruwell è interessante soprattutto perché nato in un contesto abbastanza complesso: nel 1992 Miss. G si ritrova ad insegnare come tirocinante in una scuola superiore di Long Beach in California in una classe multietnica, dove la maggior parte degli studenti era affiliata a qualche gang o aveva alle spalle storie di violenza, abusi, storie di un passato difficile. Nessuno di quei ragazzi era interessato alla scuola, all’istruzione e pur con grande fatica la signora Gruwell è riuscita a dare un senso alla loro vita attraverso la scrittura di sé e la lettura di libri che raccontavano storie in cui potersi rispecchiare.

Nell’aula 203 i ragazzi finalmente si sono sentiti accettati, al sicuro e soprattutto incoraggiati a pensare, progettare il loro futuro. Miss G, come la chiamano i suoi studenti, è riuscita dove molti altri avevano fallito,: ha dato un senso a questi ragazzi e da questo è nato il metodo “Freedom Writers”, che ad oggi viene insegnato anche ad altri insegnanti tramite i corsi della fondazione Freedom Writers.

Il manuale è stato molto interessante perché ci vengono illustrate le tre fasi principali del metodo:

  • Coinvolgi i tuoi studenti
  • Illumina i tuoi studenti
  • Dai potere ai tuoi studenti

Per ognuna di queste fasi sono spiegate le attività didattiche elaborate da Miss G.

Mentre proseguivo nella lettura mi sono venuti in mente vari modi in cui avrei potuto strutturare una lezione partendo proprio dalle proposte illustrate in questo libro.

La lettura mi è piaciuta molto ed è stata molto coinvolgente, specialmente leggendo le parti in cui sono riportate le testimonianze di alcuni dei Freedom Writers, ma non posso dire di non aver riscontrato delle criticità.

Partiamo dal contenuto. Pur essendo un metodo di insegnamento che ritengo valido e che sicuramente ha cambiato la vita di molti ragazzi, bisogna ammettere che essendo stato strutturato da un’insegnante di lingua inglese è basato sull’insegnamento di questa materia in particolare.

Qui in Italia per esempio può essere tranquillamente utilizzato da insegnanti di lingua italiana, non posso dire altrettanto, invece, per gli insegnanti di altre materie che molto probabilmente si troverebbero un po’ in difficoltà a proporlo; ciononostante non lo trovo impossibile. Penso, infatti, che con la buona volontà alcune cose di questo metodo possano essere introdotte anche in altre discipline, del resto è un metodo che tutt’oggi continua ad evolversi. Lo stesso Giuseppe Cursio, autore del manuale a fine libro lo segnala come uno dei punti deboli del metodo oltre ad affermare che ancora non ci sono effettivamente delle evidenze scientifiche della sua efficacia.

Passiamo ora alle mie impressioni sulla scrittura del manuale. Come ho sottolineato più volte, all’interno di questo testo sono state riportate parti della guida scritta dalla Gruwell direttamente tradotte dall’autore. Sinceramente nella lettura ho un po’ faticato ad andare avanti perché sebbene lo stesso Giuseppe Cursio abbia affermato sin dall’inizio di non cavarsela benissimo con la lingua inglese, vedere dei passi tradotti in modo a volte abbastanza letterale ha rallentato la lettura del testo. Per quanto il messaggio arrivasse lo stesso, molte frasi stonavano quando le leggevo.

Di certo posso dire (essendo io la prima a non saperlo molto bene l’inglese) che ha fatto del suo meglio, ma forse sarebbe stato opportuno se si fosse avvalso dell’aiuto di qualche collaboratore esperto in traduzione per rivedere le parti del testo.

A parte questa piccola nota posso concludere affermando che è stata una lettura decisamente interessante e sono grata all’autore perché mi ha permesso di approfondire questo metodo di insegnamento che mi ha letteralmente affascinato sin dalla prima volta che ho visto il film.

Ne consiglio, quindi, la lettura a chi fosse interessato e per chi non se la cava male con l’inglese (a differenza mia) consiglio anche la lettura della guida scritta dalla Gruwell “The Freedom Writers diary. Theacher’s Guide” e del diario dei Freedom Writers “The Freedom Writers diary.”

E anche per oggi è tutto! Alla prossima… #staytuned

Quando diversi mondi si mettono insieme, la bellezza è inevitabile.
– The Freedom Writers –

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Recensione: “La decomposizione dell’angelo” di Yukio Mishima

Recensione: “La decomposizione dell’angelo” di Yukio Mishima

  • Titolo: La decomposizione dell’angelo
  • Autore: Yukio Mishima
  • Genere: Narrativa straniera moderna e contemporanea
  • Editore: Feltrinelli
  • Formato: Cartaceo/ebook
  • Anno pubblicazione: 1970

Trama

“Se la causa della decadenza è la malattia, allora la causa fondamentale di essa, la carne, è una malattia. L’essenza della carne è la decadenza. La funzione della carne, collocata nel trascorrere del tempo, è quella di testimoniare la distruzione e la decadenza.” Honda Shigekuni, indimenticabile protagonista della tetralogia “Il mare della fertilità” che trova compimento in questo romanzo, giudice ormai in pensione, adotta con grande slancio l’orfano Toru. In lui vede l’ennesima reincarnazione del suo amato e perduto compagno di scuola Kiyoaki. Ma si tratta dell’inseguimento di qualcosa di impossibile da raggiungere… Un grande romanzo sul dolore e sul disfacimento di ogni illusione, completato da Mishima il giorno stesso in cui commise seppuku. (Feltrinelli editore)

“La decomposizione dell’angelo” è l’ultimo libro della tetralogia “Il mare della fertilità” di Yukio Mishima.

Di questa serie di libri – a parte il terzo volume che ho trovato sotto aspetti un po’ noioso e ho veramente fatto molta fatica a finirlo – mi sono piaciuti tutti.

La scrittura di Mishima non è certo delle più facili con cui approcciarsi e non perché sia un autore giapponese con una cultura molto diversa da quella occidentale, ma proprio per il modo in cui scrive: molto spesso la sua scrittura è un po’ “ampollosa”, le frasi non sono sempre e subito di facile approccio soprattutto perché molto didascaliche, volte a spiegare un determinato argomento e questo può rallentare la lettura e a volte far perdere il filo del discorso.

Ciononostante se si riesce a superare questo ostacolo i suoi romanzi risultano dei veri capolavori. Con il senno di poi, comunque, posso dire che il primo approccio con questo autore sarebbe stato forse più soft se avessi iniziato con uno dei suoi romanzi autoconclusivi (come ho fatto per Murakami) e non con questa tetralogia sicuramente molto più impegnativa da leggere. Nonostante tutto non me ne pento, perché mi è piaciuta veramente molto, specialmente il primo libro e soprattutto quest’ultimo.

“La decomposizione dell’angelo” è un romanzo intenso dove aleggia il concetto di morte, di decadenza e del tempo che passa inesorabile.

È il preludio a quello che capiterà dopo: l’autore, infatti, manderà alle stampe questa sua ultima opera la mattina stessa in cui compirà il suo suicidio tramite seppuku (切腹) – conosciuto anche come harakiri (腹切り), il suicidio rituale dei samurai.

In questo libro l’arte compenetra quindi la vita stessa, quasi a volerne dare un’anticipazione. Ed in fondo nelle opere di Mishima è proprio così; tutte strettamente legate all’immagine pubblica dell’artista. In questa serie di romanzi, infatti, troviamo tutti i concetti cardini della sua esistenza: il nichilismo imperante che diventa assoluto in questo suo ultimo romanzo tramite il personaggio di Toru, l’eros e per ultima ma non ultima la morte. Morte come affermazione di sé, come qualcosa di più del semplice scomparire dal mondo.

Mishima è sicuramente una figura tragica del panorama letterario giapponese come lo sono i personaggi delle sue opere. Ed è per questa sua forza espressiva che nonostante la difficoltà nella lettura a causa del suo linguaggio complesso ho apprezzato veramente tanto il romanzo.

Il finale, poi, mi ha lasciata completamente a bocca aperta. Sono stata colta di sorpresa in modo anche un po’ inquietante. Eh sì… alla fine mi ha lasciato una certa inquietudine eppure l’ho adorato.

In conclusione consiglio Mishima, è un autore che merita di essere letto e le sue opere vanno sapute assaporare è per questo che ho inserito in lista altri suoi romanzi e di sicuro consiglio questa tetralogia che ho appena concluso.

E anche per oggi è tutto! Alla prossima e buone letture a tutti 📚

#staytuned!

Con quale vuota coscienza, attimo dopo attimo, secondo dopo secondo, gli uomini scivolano in un tempo che non tornerà più. Solo con l’età ci si rende conto che in ogni goccia di esso vi era una tale ricchezza, una tale ebbrezza. Gocce di un tempo meraviglioso, come gocce di vino pregiato.
– La decomposizione dell’angelo –

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Recensione: “La verità è che non ti odio abbastanza” di Felicia Kingsley

Recensione: “La verità è che non ti odio abbastanza” di Felicia Kingsley

  • Titolo: La verità è che non ti odio abbastanza
  • Autore: Felicia Kingsley
  • Genere: Narrativa erotica e rosa
  • Editore: Newton Compton
  • Formato: Audiolibro
  • Anno pubblicazione: 2019

Trama

“Lexi è una principessa, non delle favole, ma dell’Upper East Side. La sua vita perfetta da facoltosa ereditiera di un impero finanziario scorre tra feste esclusive e shopping sfrenato nel quartiere più lussuoso di New York. A ventisette anni ha già la certezza di un futuro luminoso, di aver vinto la partita, almeno finché un affascinante sconosciuto non le cambia le carte. Il principe azzurro? No, è Eric Chambers, detective di punta dell’FBI, che sta indagando su una truffa miliardaria in cui è coinvolta la famiglia Sloan, venuto a spodestarla dal suo trono. T anto attraente quanto ruvido e poco disponibile, Eric la reputa viziata e superficiale, e la tratta con distacco e indifferenza. T ra i due è subito guerra. Con tutti i suoi beni confiscati, Lexi si ritrova in mezzo a una strada da un giorno all’altro, ma lei non ha nessuna intenzione di rimanerci. Anzi! Se Eric le ha tolto tutto, dovrà essere lui ad aiutarla e Lexi non accetterà un no come risposta, almeno finché non sarà riuscita a riabilitare il nome della sua famiglia, anche perché lei sarebbe una preziosa risorsa per le indagini. Riusciranno l’ereditiera che cuoce i toast usando il ferro da stiro e l’integerrimo detective di Brooklyn a collaborare senza scannarsi? O senza… innamorarsi?” (Newton Compton Editore)

Ho concluso l’ascolto di questo romanzo giusto qualche giorno fa e ora eccomi qui con voi a condividere le mie impressioni.

Premetto che è da pochissimo che ho iniziato ad ascoltare audiolibri, ma da piccola ascoltavo le “fiabe sonore”, ok non sono proprio la stessa cosa, ma diciamo che ci vanno vicino ed essendo un’appassionata di storie non solo quelle raccontate sui libri, ma anche sui film, serie tv e anche attraverso la fotografia mi sono detta perché no? Proviamo.

E così eccomi qui con la recensione dell’ascolto del mio primo audiolibro. Sinceramente ho iniziato con un’altra storia questa mia avventura uditiva, ma quello non l’ho ancora concluso perché ascoltandolo poco prima di andare a dormire mi sono resa conto che avevo bisogno di qualcosa di più leggero e così per il momento l’ho lasciato da parte e sono andata alla ricerca di una classica commedia romantica e mi sono imbattuta in questa storia della Kingsley.

Devo ammettere che è il primo libro che leggo (o per meglio dire ascolto) di questa autrice, ma la conoscevo già di nome. Generalmente non leggo molti romance o cosiddetti romanzi rosa, ma qualche volta mi capita anche per rilassarmi un po’ e poi penso che ogni tanto un po’ di sano romanticismo nella vita ci voglia!

Comunque bando alle ciance e veniamo a noi!

Prima di tutto vorrei darvi la mia opinione su questa esperienza di ascolto degli audiolibri e la conclusione è che mi piacciono molto, è veramente un bel modo per “leggere” libri mentre si sta facendo altro.

Da parte mia come vi ho detto li ascolto prima di andare a dormire. Subito dopo cena di solito me ne sto sul divano del mio studio a leggere un po’; poi quando mi metto finalmente a letto collego il mio telefono alla piccola cassa bluetooth (gentilmente prestatami dal mio ragazzo) e inizio ad ascoltare l’audiolibro finché non mi prende sonno. È molto bello perché così posso portare avanti più storie contemporaneamente.

Opinione sulla storia. Devo dire che mi è piaciuta molto: come romanzo risponde a tutti i canoni del genere a cui appartiene, pertanto non è difficile immaginare come si svilupperanno gli eventi ancor prima che accadano.

Ciononostante non l’ho trovata per nulla banale soprattutto grazie alla protagonista, Lexie. Personaggio che ho adorato. Lei è una ragazza multimiliardaria che nonostante le disavventure mostra una resilienza non da poco. Non è per nulla facile passare dalle stelle alle stalle in due secondi eppure lei è il tipo che non si arrende, ma procede a testa alta. Per questo mi è piaciuta molto e ho apprezzato tanto anche il protagonista maschile e non perché descritto come un uomo veramente bello, ma per il suo carattere.

Rigido a volte, testardo e con una vena sarcastica che però si dimostra affidabile, dolce e anche passionale. Il tipo di persona che sicuramente non ti lascia a piedi, nonostante all’inizio provi a farlo con la protagonista.

In conclusione è stato un ascolto piacevole, la scrittura della Kingsley è frizzante, divertente e scorrevole. Anche la lettrice è stata molto brava nella lettura anche se nei dialoghi avrei preferito che fossero in due, perlomeno una voce maschile per interpretare gli uomini, ma a parte questo piccolo dettaglio non ho nulla da ridire.

Ascolto decisamente consigliato. 😘

E anche per oggi è tutto, alla prossima e buon ascolto a tutti! 🎧📚

“Se non esci dai tuoi quadrati, non troverai mai la soluzione ai problemi!”
– La verità è che non ti odio abbastanza –

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