Lì davanti a me di Giovanni Tona

Lì davanti a me di Giovanni Tona

Scheda tecnica

Lì davanti a me

Autore: Giovanni Tona
Genere: Narrativa
Editore: LFA publisher
Data di uscita: 10/06/2022
Formato: Ebook
Anno pubblicazione: 2022
Pagine: 280

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Trama

Andrea è alla ricerca del vero amore, che possa fargli dimenticare le delusioni di un passato vissuto nell’anonimato. Ma la sua estrema sensibilità rischia di farlo precipitare nel baratro dopo l’ennesima disillusione generata dall’inatteso epilogo di un’intensa e breve relazione con una donna in grado di stravolgere ogni sua priorità, nonostante le reiterate menzogne subite. Solo dopo l’ennesima bugia della ragazza Andrea decide di dare una svolta al suo destino avverso volando in solitudine verso l’Islanda, nella speranza di placare il profondo male che lo affligge. Ma proprio quello che doveva essere un viaggio alla ricerca di un’identità smarrita si trasforma in un’esperienza talmente intensa da rappresentare l’inizio di un nuovo percorso lungo il quale incontri imprevedibili influenzano le sue scelte verso la riscoperta di passioni ormai dimenticate, come quella per la musica, che diventa l’emblema della sua rinascita. E solo al termine di una lunga catena di causa effetto Andrea si rende conto di quanto sia stato sufficiente focalizzarsi su altri obiettivi per ottenere un cambiamento radicale, necessario anche per il raggiungimento del traguardo più ambito: il vero amore.

È raro ma può succedere, ed è successo questa volta, ho lasciato a metà questo libro, un romanzo ricevuto tramite una collaborazione. Non mi piace lasciare i libri a metà e non per prendere qualche scusa o giustificare il tutto, ma è un periodo un po’ così per la lettura.

Se non fosse stato per questo sarebbe un libro che avrei finito di leggere? Non potremo mai saperlo, o forse sì se un giorno decidessi di riprenderlo. Non è infatti escluso che lo faccia, mi è capitato più volte di riprendere un libro e scoprire che in realtà la storia mi piaceva.

Ma come mai non sono riuscita a finirlo? Beh presto detto non sono riuscita ad entrare in sintonia con il personaggio principale e la storia. Generalmente non ho problemi con personaggi molto distanti da me, leggo di tutto per cui capita di trovare personaggi in cui non ci si rispecchia del tutto, ma che comunque riescono in qualche modo a catturarci.

Però con Andrea e la sua spasmodica ricerca dell’amore non ce l’ho proprio fatta e ho dovuto mollare. Forse perché ho trovato le sue azioni un po’ lontane dalla realtà? Non saprei. Ovviamente non avendolo concluso, il mio giudizio risulta parziale e poco attendibile, ma penso che sia comunque utile per farsi una propria idea dell’opera.

Magari chissà questi miei dubbi invoglieranno altri a leggerlo e magari anche a farmi sapere cosa ne pensano…

Quello che invece ho apprezzato è stato sicuramente il personaggio che parla nell’introduzione, molto più schietto, più concreto e non so… reale?
Oltre a questo, la scrittura. L’autore scrive bene, penso che se la storia mi avesse catturato sarebbe scorsa senza intoppi, inoltre molto interessante l’idea di mettere il qrcode delle canzoni che accompagnano la narrazione, davvero carina come idea.

In conclusione posso dire che personalmente non posso consigliare la lettura, per il semplice fatto che appunto non l’ho conclusa e nonostante si tenda a pensare che di solito i libri lasciati a metà non piacciano al lettore, io non la vedo proprio così. Sì, per il momento posso affermare che questa storia non fa per me, ma un domani chissà…

Trent’anni… trent’anni sono trascorsi da quando l’ho conosciuto.
E già allora si notava una sostanziale differenza rispetto alla
massa, proprio come nel mio caso. Fu forse questo, ma non solo,
a spingerci l’uno verso l’altro in un connubio fraterno che si sarebbe
protratto fino ad oggi.

– Lì davanti a me –

L’autore: Giovanni Tona

Giovanni Tona vive da anni tra Pavia e Brescia, dove esercita la sua attività di architetto.
Appassionato anche di musica e cantautore per diletto, da sempre considera i testi delle sue canzoni il modo più immediato per esprimere con autenticità le sue emozioni, lasciando fluire senza alcun filtro le immagini della mente. Allo stesso modo, anche in architettura ricerca costantemente un processo creativo mirato alla materializzazione di forme che dialoghino il più possibile con l’articolazione naturale e la storia dei luoghi circostanti. Nella sua opera di esordio manifesta la sua sfera emotiva attraverso un doppio binario, giocando su un sottile equilibrio tra la descrizione narrata del suo mondo interiore e la sua esternazione più estemporanea, sintetizzata dai testi di alcuni brani inediti le cui melodie, inserite in quattro momenti chiave della trama, accompagnano l’opera stessa

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Una storia come tante di Michele Vincelli

Una storia come tante di Michele Vincelli

Scheda tecnica

Una storia come tante

Autore: Michele Vincelli
Genere: Storico
Editore: Self publishing
Data di uscita: 25/11/2022
Formato: Ebook
Anno pubblicazione: 2022
Pagine: 244

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Trama

Una storia di guerra e amore, di sacro e profano, di note bianche e note nere. Una storia di attesa. Di buio e luce. Di estate e di inverno. Una storia di fili. Fili che s’intrecciano e che a volte non si vedono. Una storia di rabbia e lavoro, di miseria e fatica. Una storia di strade. Strade da scegliere, in cui perdersi o ritrovarsi. La storia di un incontro. Di anni di silenzio, paura e dolore. Una storia di gente semplice che vive di terra e di cielo. La storia di un treno che porta via e che qualche volta riporta indietro. La storia di un fiocco di neve. La storia di un uomo, dei proiettili che aveva in corpo e una cicatrice nel respiro. Una storia semplice, di gente che vive e che muore. Una storia in cui la luna parla e sussurra la verità a chi si fida di lei. Una storia di giusto e ingiusto. Una storia effimera… come un colpo di grancassa. La storia di un viaggio, per lasciare alle spalle la paura. In fin dei conti… una storia come tante.

Una storia come tante di Michele Vincelli è un romanzo che ci riporta ai tempi della guerra. L’autore ci racconta, romanzandola, la storia dei suoi nonni: sposati da neanche una settimana sono costretti a separarsi quando il marito parte per andare a combattere.

La prima a comparire sulla scena è Angelina, che senza mai lamentarsi, attende. Attende il ritorno di colui che ama.
È una donna forte Angelina, ma non esente da preoccupazioni e così si rivolge alla “magara” della città per avere un segno sul ritorno del suo amato che ormai manca da tanto tempo.

Angelina, non è semplicemente la protagonista del romanzo, ma attraverso la sua storia l’autore ci parla del paese di Casacalenda, un piccolo comune in Molise. Ci racconta dei suoi abitanti e del loro incontro con la guerra, quando questa ha bussato alle porte di questo piccolo paese di gente semplice.

Più avanti, poi, incontreremo Domenico, rinchiuso in un campo di lavoro dai tedeschi. Partito per combattere la guerra come loro alleato, nel momento in cui l’Italia comincia a prendere le distanze dal regime tedesco sarà, come tanti altri soldati italiani, imprigionato nei campi.

È un uomo semplice Domenico, ma con una volontà d’acciaio. Il suo unico scopo sarà quello di tornare da sua moglie e alla sua terra.

Quella che ci racconta Michele Vincelli è una storia di resilienza, pazienza e speranza. Di persone semplici che nulla bramavano se non la serenità delle piccole cose, ritrovatesi a vivere l’atrocità che è stata la seconda guerra mondiale.

Questa è la storia dei nonni di Michele, ma può essere la storia di tutti i nostri nonni, vissuti in un’epoca che come altre epoche ha generato mostri che hanno portato solo caos e distruzione nelle vite dei più.

Un racconto intenso che scorre molto bene, ma che personalmente parlando ha una piccola pecca nella narrazione, la mancanza di un punto di vista nelle vicende di Angelina. Quando l’autore ci parla di Angelina e quindi per estensione del paesino di Casacalenda semplicemente ci narra i fatti senza darci il punto di vista del personaggio, al contrario questo accade nella narrazione che riguarda Domenico rinchiuso nel campo di lavoro.

La parte riguardante Casacalenda e Angelina l’ho percepita come una lunghissima spiegazione. Questa scelta narrativa non mina la bellezza della storia narrata, ma perlomeno per quanto mi riguarda nella lettura ho percepito in maniera più distaccata la storia di Angelina e degli abitanti di Casacalenda rispetto alle vicende di Domenico.

La strada può decidere il percorso, ma il viandante dove arrivare

– Una storia come tante –

L’autore: Michele Vincelli

Michele Vincelli, classe 1984, vive a Casacalenda, Molise. Psicologo di professione,
esordisce con il romanzo “Una storia come tante”, pubblicato in self publishing.
Un libro a suo dire imprevisto
che in qualche modo ha stanato la sua passione per la scrittura.

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Mamma ti racconto il mondo nel cielo di Ayaka Takeuchi

Mamma ti racconto il mondo nel cielo di Ayaka Takeuchi

Scheda tecnica

Un cuore nero inchiostro

Autore: Ayaka Takeuchi
Genere: Fumetto
Editore: Ali ribelli edizioni
Data di uscita: 14/02/2022
Formato: Cartaceo
Anno pubblicazione: 2022
Pagine: 184

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Trama

Mamma, ti racconto il Mondo nel Cielo! racconta la storia vera della famiglia dell’autrice, Ayaka Takeuchi. Quando aveva ancora solo 2 anni, la sua primogenita all’improvviso cominciò a raccontare dei suoi ricordi di quando si trovava ancora nel ventre materno. I dettagli narrati dalla figlia erano fin troppo verosimili e corrispondevano temporalmente a fatti avvenuti per davvero. Un normale caso di “memoria prenatale”, se non fosse che i suoi ricordi andavano più indietro nel tempo… molto prima di giungere nella pancia della mamma attraverso uno scivolo arcobaleno, da un mondo “sulle nuvole” popolato da dèi e da un incalcolabile numero di bebè che non vedevano l’ora di incontrare i loro genitori…

Mamma ti racconto il Mondo nel cielo è una storia davvero particolare che ha dell’incredibile, eppure è anche una storia tratta da eventi reali. Ayaka Takeuchi ci racconta il Mondo nel Cielo, ossia la vita prenatale della sua primogenita, raccontatale dalla figlia stessa quando aveva due anni.

Se leggendo questo fumetto vi sentite un po’ scettici, beh dovete sapere che anche l’autrice lo era i primi tempi in cui ascoltava i racconti di sua figlia. Inizialmente non aveva dato molto peso alle parole della sua bambina, pensando che si trattasse di fantasia, ma i fatti che le narrava erano troppo accurati e conosceva eventi che non avrebbe dovuto conoscere, è così che si è convinta della veridicità di quello che sua figlia le stava dicendo.

La piccola Hi-chan diventa il tramite che ci fa scoprire il Mondo nel Cielo, dove ogni bambino viene cresciuto in attesa di lanciarsi sullo scivolo arcobaleno che lo condurrà dai proprio genitori. Un mondo prima della nascita a cui si farà ritorno, per poi ricominciare il ciclo vitale.

Una storia di nascita, morte e rinascita, ma anche di gioie e di dolori, come l’aborto. Un tema che con i suoi disegni Ayaka Takeuchi tocca delicatamente, ma senza togliere l’intensità del dolore della perdita.

Ma è anche la storia di una famiglia che cresce e che si allarga, una storia che ci racconta le gioie e le difficoltà della maternità.

Un racconto divertente e toccante soprattutto grazie anche alle tavole disegnate con un tratto che si addice molto alla dinamica del racconto. Sicuramente un testo fuori dall’ordinario che tratta un argomento davvero particolare a cui in effetti non so se credere o meno, ma che mi è piaciuto molto. Ho riso leggendo alcune scene e mi sono commossa leggendone altre. Decisamente una lettura consigliata.

Una sera, esattamente un mese prima del parto ho chiesto a Hi-chan se aveva memoria di quando era nella mia pancia.
“Hi-chan, ricordi qualcosa di quando era nella pancia di mamma?”
“Certo che ricordo.”
“Davvero?? Cosa ricordi?”
“Beh, era tutto buio. Non si vedeva nulla! Galleggiavo nell’acqua…”
“E come era quell’acqua?”
“Era calda!”

– Mamma ti racconto il Mondo nel Cielo –

L’autrice: Ayaka Takeuchi

Ayaka Takeuchi è nata a Obu City, prefettura di Aichi (Giappone). Ha esordito come fumettista al terzo anno di liceo. Uno dei suoi primi manga è stato serializzato sul periodico “Margaret” (Shueisha) mentre era al college. È anche attiva come character designer per Sunsmile (pudding company) e come ambasciatrice blogger per “Nikkei x Woman”. Tra le sue opere principali ricordiamo “Tomodachi-gokko”, “Rin!” e “Katemen” (Shuei-sha). La notorietà è arrivata quando ha iniziato a pubblicare sui social storie di ricordi prenatali raccontatele dalla sua figlia maggiore. Il suo canale Instagram raggiunse i 200.000 follower dalla sera alla mattina. Da allora riceve giornalmente molti messaggi da persone che hanno vissuto esperienze simili alla sua… Il grande riscontro ha avuto eco all’estero, diventando l’argomento di una conferenza internazionale chiamata APPPAH, negli Stati Uniti. Come madre, è anche molto impegnata a crescere le sue tre figlie.

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L’ ultima gru di carta. Una storia di sentimenti nell’orrore di Hiroshima di Kerry Drewery

L’ ultima gru di carta. Una storia di sentimenti nell’orrore di Hiroshima di Kerry Drewery

Scheda tecnica

L’ ultima gru di carta. Una storia di sentimenti nell’orrore di Hiroshima

Autore: Kerry Drewery
Genere: Storico
Editore: Rizzoli
Data di uscita: 28/06/2020
Formato: Cartaceo
Anno pubblicazione: 2020
Pagine: 288

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Trama

Dice un proverbio giapponese: se avrai la pazienza di piegare mille gru di carta, il tuo desiderio si avvererà. È una splendida giornata d’estate. Ichiro, che sta per compiere diciotto anni, e il suo amico Hiro si godono una giornata libera dalla mobilitazione per lo sforzo bellico. Una luce abbagliante accompagna l’esplosione della bomba che cambierà le loro vite e il mondo. Feriti e confusi, i due ragazzi attraversano la città devastata alla ricerca della sorellina di Hiro, Keiko, che si trovava all’asilo. Quando dopo ore di disperata ricerca finalmente riescono a trovarla, alla gioia di abbracciarla illesa si sostituisce presto la consapevolezza di non essere in grado di portarla davvero in salvo. Hiro è ferito gravemente e Ichiro capisce che deve cercare aiuto, che da solo non potrà mai farcela. Chiede a Keiko di aspettarlo lì dov’è e in pegno della sua solenne promessa di tornare a prenderla le lascia un origami, una gru di carta. Ma le cose non andranno come sperava

I nostri ricordi pesano
Insopportabili sull’anima, come foglie
Sui rami di un albero morente

E sono i ricordi quelli che fanno male, un senso di colpa che è difficile cancellare e che Ichiro, ormai nonno si porta dietro da tutta la vita.

Ma è giunto il momento di dare voce a quei ricordi e così Ichiro racconta la sua colpa alla nipote. È il 6 agosto del 1945 e un Ichiro diciassettenne si gode il suo giorno di libertà dallo sforzo bellico a casa del suo amico Hiro, fino a quando una luce accecante non squarcia il cielo e il mondo diventa caos.

Ichiro si risveglia sotto le macerie, è vivo. Non sa ancora come, ma lo è. Anche Hiro è ancora vivo anche se a malapena. E sebbene feriti e confusi, non è il momento quello per arrendersi. Il pensiero va alla sorellina di Hiro, Keiko. Chissà se è ancora viva? I due si inoltrano così nei meandri di una città distrutta alla ricerca della piccola.

Fortunatamente Keiko è viva ed illesa, ma sebbene la loro ricerca abbia avuto successo quello sarà solo l’inizio del viaggio: con Hiro gravemente ferito Ichiro si ritrova costretto a cercare aiuto da solo, lascerà la piccola Keiko ad aspettarlo con la promessa di tornare e insieme ad una gru di carta. E in quell’istante Ichiro verrà meno alla promessa fatta al suo amico Hiro di prendersi cura di Keiko.

L’autrice con autentica delicatezza ci mostra senza giudicare uno degli eventi più atroci della storia, di un popolo distrutto e dell’eredità che quell’evento ci ha lasciato. Ma questo romanzo parla anche di amore, amore per la vita, di rinascita e di riscatto verso le proprie colpe.

Lo stile narrativo con cui ci regala questa storia e i pensieri dei suoi personaggi è decisamente particolare. L’inizio di ogni capitolo ambientato nel 2018 presenta un haiku e la narrazione degli eventi è costituita da dei versi in prosa, mentre una narrazione più tradizionale ci accompagna nella descrizione degli eventi del 1945.

Ho trovato questa scelta narrativa perfetta per questa narrazione. Ha reso il romanzo ancora più emozionante di quanto la storia in sé non sia già. A completare la bellezza di questo libro, le illustrazioni di Natso Seki che amplificano ulteriormente l’impatto emotivo del racconto.

Credevo che le storie, come le vite, fossero linee rette. Sbagliavo. Sono cerchi dentro altri cerchi. Che si sovrappongono, si fondono insieme. Si espandono attraverso la vita. Ma più spesso svaniscono dalla memoria.

– L’ultima gru di carta –

L’autrice: Kerry Drewery

Kerry Drewery vive nel Lincolnshire, tra la campagna e il mare. Ama correre, andare in bicicletta e nuotare, cosa che fa anche in inverno, nel lago, senza muta. È autrice di romanzi per Giovani Adulti finalisti a numerosi premi, e della provocatoria trilogia Cell -7, tradotta in più di dieci lingue.

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Il libro delle storie di Marco Paracchini

Il libro delle storie di Marco Paracchini

Scheda tecnica

Il libro delle storie

Autore: Marco Paracchini
Genere: Saggistica
Editore: Re Artù edizioni
Data di uscita: 06/11/2022
Formato: Ebook
Anno pubblicazione: 2022
Pagine: 371

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Trama

“Il Libro delle Storie” è una guida per capire i meccanismi delle narrazioni d’intrattenimento (serie tv, cinema, romanzo, fumetto). C’è spazio, inoltre, anche per i codici linguistici degli ultimi decenni e per la fenomenologia della serialità televisiva. Il volume offre delucidazioni sulle varie forme di storytelling e ci sono anche 70 idee, inventate dall’autore dal 1986 a oggi, suddivise in plot e concept, arricchite da centinaia di illustrazioni.

Storytelling… una parola di cui si sente spesso parlare, specialmente per chi lavora nella comunicazione, ma che cos’è lo storytelling? È quello che ci spiega Marco Paracchini, autore e regista, in questo volume.

Quello che l’autore ci propone è un’immersione totale nel mondo della narratologia e così nelle prime unità possiamo vedere come nasce una storia, le tecniche e le strategie per riuscire a progettare un buon racconto ripercorrendone anche la storia a partire dall’oratoria e la retorica di Cicerone.

Prosegue con i vari meccanismi che stanno dietro una macchina da presa illustrandoci ruoli e funzioni di tutte quelle persone che gravitano attorno alla creazione di un film, sottolineando le differenze in fase creativa tra film e romanzo soprattutto nella creazione della sceneggiatura e svelandoci i retroscena di un mondo che vediamo solo attraverso lo schermo.

Conclusa l’unità sul cinema e la tv si inoltra nel racconto per immagini fino ad arrivare a spiegare lo storytelling nei fumetti e nelle serie animate. Apprendiamo così ogni singola fase creativa del processo che porta alla realizzazione di una fumetto: dall’idea, alla creazione del soggetto fino alla fase di sceneggiatura dell’opera.

Nella seconda e ultima parte dell’opera Marco Paracchini ci regala una carrellata di storie e personaggi creati dal 1986 al 2002. Ogni personaggio ci viene presentato attraverso un illustrazione e una scheda informativa.

In conclusione il libro di Paracchini a differenza di altri libri che si occupano di scrittura, ci mostra lo storytelling in ogni sua singola sfaccettatura dando origine ad un manuale di narratologia completo, utile non solo per gli aspiranti scrittori, ma a chiunque lavori nel campo della comunicazione.

Per accedere al mondo professionale dello storytelling (o semplicemente per carpirne la struttura e i modelli di riferimento) è necessario occuparsi principalmente di tre cose: spirito di
osservazione, conoscenza della struttura narrativa, conoscenza dei generi.

– Il libro delle storie –

L’autore: Marco Paracchini

Marco Paracchini (Novara 1976) è riconosciuto soprattutto come regista audiovisivo, ma è anche autore di libri e docente di storytelling transmediale, regia cinematografica e storytelling audiovisivo. Ha scritto (e scrive) romanzi gialli, noir e thriller, ma ha anche pubblicato una guida su Tokyo. Ha diretto numerosi audiovisivi promozionali e istituzionali, ma è riconosciuto per la sua forte impronta sociale nella produzione di spot no profit legati a temi come la violenza di genere, il bullismo e l’integrazione. Nei sui primi trent’anni ha avuto la fortuna di poter vivere esperienze di vita e di studio negli Stati Uniti e in Giappone: queste lo hanno formato e spronato a proseguire sulla sua strada, ma anche ad aggiornarsi carpendo stilemi culturali diversi che hanno implementato la sua creatività.

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On the sea. Orizzonte senza approdo di Lea de Luna

On the sea. Orizzonte senza approdo di Lea de Luna

Scheda tecnica

Un cuore nero inchiostro

Autore: Lea de Luna
Genere: Distopico
Editore: Di Mauro Franco
Data di uscita: 18/11/2021
Formato: Ebook
Anno pubblicazione: 2021
Pagine: 384

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Trama

Le chiamano: “Gemelle”. Sono la Day Twin e la Night Twin, due enormi navi futuristiche che, affiancate, solcano i mari collegate da tre passerelle. Uniche superstiti della Grande Ondata che sommerse l’intero globo terrestre, ospitano a bordo l’ultima colonia umana vivente. Ma si può vivere in un’ intransigente società gerarchica all’interno di una realtà straordinariamente fantastica? Nel rigido mondo di bordo immaginato dall’ Autrice, tutto si muove tra duelli mozzafiato, sconcertanti verità, architettati complotti e un amore che, a causa delle divisioni sociali fra i sopravvissuti, non può dichiararsi tale. Attraverso gli occhi e le azioni dei personaggi, ingabbiati in schemi socialmente complessi, Lea ci accompagna in un contesto nuovo fatto di leggi severe, obbligo del rispetto e perenne emergenza. Riusciranno dunque i protagonisti ad affermare le proprie ragioni, quando tutto attorno a loro sembra impossibile? E il ribelle Ethan, Rigel della lega degli Antares, ce la farà a realizzare i suoi sogni di passione e libertà lì dove tutto è sotto lo sguardo di tutti?

Immaginate un’immensa distesa d’acqua con niente all’orizzonte: è questa la condizione in cui vive l’ultima comunità umana dopo la distruzione del pianeta.

In On the sea. Orizzonte senza approdo, Lea de Luna ci mostra un pianeta sommerso dalle acque a causa del riscaldamento globale e gli ultimi superstiti sono ormai cinquant’anni che vivono a bordo delle gemelle, due enormi navi da crociera. Un’arca di Noè del futuro in cui la nuova comunità per sopravvivere ha creato delle regole ben precise.

A narrare gli eventi è Ethan, un ragazzo orfano di sedici anni, rigel della lega degli Antares. Attraverso i suoi occhi vediamo svolgersi le vicende: conosciamo Caesar, il Kairos delle gemelle, figlio del costruttore delle navi e precedente Kairos. Vediamo una comunità che sembra vivere in pace, ma in realtà la pace si dimostra solo apparente, soprattutto nel momento in cui Caesar decide di attuare il suo piano di ricerca di possibili terre emerse uscendo dalle acque conosciute.

I problemi sulle due navi non si limitano solo al malcontento per la paura di andare verso un’avventura pericolosa per la comunità, ma lo stesso sistema inizia a traballare anche agli occhi dello stesso Ethan che innamoratosi di una ragazza di un’altra lega comincerà a mettere in dubbio tutte le regole che vigono nella comunità, soprattutto il divieto di relazioni tra persone di leghe differenti.

A tutto ciò si aggiunge una cospirazione da parte di alcuni personaggi per destituire Caesar dalla carica di Kairos e sovvertire l’ordine delle cose.

Il primo romanzo di una saga che quindi vede mettere sul fuoco tanti avvenimenti e sebbene a fine libro si arrivi ad una sorta di conclusione, perlomeno per quanto riguarda le sorti della cospirazione, il dado della sorte è tratto e il lettore non può fare a meno che chiedersi come continuerà la storia?

Lea de Luna ha creato una trama avvincente che ci mostra un modo post apocalittico, ricordandoci quanta parte l’uomo può avere nella distruzione del mondo che lo ospita e di se stesso. Allo stesso tempo costruisce un modo con regole precise atte alla sopravvivenza dell’ultima fiamma d’umanità, ma immediatamente ne scardina i presupposti ricordandoci il valore dei sentimenti che non possono stare sotto nessuna regola.

Una storia di amore e sopravvivenza narrata davvero bene: non ci sono parti lente, l’attenzione rimane alta durante la lettura e la maggior parte degli eventi viene trattata con il giusto respiro, ad eccezione forse di un passaggio legato alle vicende personali di Ethan che a mio parere è sembrato essere scritto in modo troppo affrettato. Gli eventi in quel caso si risolvono abbastanza velocemente andando a penalizzare alcuni aspetti della vicenda, come gli stati d’animo dei personaggi che personalmente non vengono indagati con la giusta attenzione e sebbene l’autrice forse abbia preferito concentrarsi su altri aspetti della storia, personalmente mi sarebbe piaciuto che avesse dato più spazio a questo aspetto.

In conclusione, però, posso dire che il romanzo mi è piaciuto. Sicuramente lo consiglio e sono curiosa di sapere come continueranno le vicende di Ethan e degli abitanti delle Gemelle.

Eppure, dopo le domande e le sfuriate, qualcosa nelle loro vecchie espressioni stanche, rappacificate a fatica, mi induce a osservare la grandiosità degli uomini, ciò che di meraviglioso sanno creare e il modo crudele e fanciullesco con cui sanno distruggere quanto creato.

– On the sea. Orizzonte senza approdo –

L’autrice: Lea de Luna

LEA DE LUNA, nasce a Piano di Sorrento e si laurea in Scienze dell’educazione. Sin da adolescente fa della sua propensione educativa un impegno attivo nel sociale, interessandosi soprattutto alle dinamiche di gruppo e ai contesti giovanili. L’arte è una parte fondamentale della sua personalità. Coreografa professionista di show dance, Lea da sempre esprime la sua creatività non soltanto a tempo e ritmo di danza, ma anche attraverso la nitida vocazione della narratrice. Ed è così che, sorretta pure dalla passione per il mare e le navi da crociera, nasce “On the Sea”, la sua personalissima trilogia distopica. “Orizzonte senza approdo” è il primo romanzo post-apocalittico dell’opera, che racchiude in sé esperienze della vita dell’autrice e il sogno di creare una società nuova in una situazione del tutto particolare.

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