Grand Hotel dei Ricordi di Giorgio Montanari

Grand Hotel dei Ricordi di Giorgio Montanari

Trama

Un businessman all’apice della carriera sta per diventare titolare dell’azienda di famiglia. Genitori pronti a passare il testimone. Quando il destino sembra controfirmato, un libro dimenticato per decenni sconvolge i piani dell’azienda, e della vita. A pochi giorni dalla conferenza in cui gli azionisti avrebbero appreso il cambio epocale nella guida dell’azienda, l’uomo d’affari intraprende così un viaggio che lo riporta nei luoghi dell’infanzia e lo espone ai rischi e alle sorprese del naufragio interiore.

Chiacchierando con l’autore

  • Quando e come nasce la tua passione per la scrittura?
    • G: I primi esperimenti con le parole risalgono alle scuole elementari! E, se volete ridere, un testo scritto da bambino, con le debite modifiche, è diventato nel 2019 il mio primo libro per l’infanzia (“Pizza Story”, illustrato da Nayrams Marianna Salerno). Al liceo, complici i “Miti poesia” (libricini da 3900 lire pubblicati dalla Mondadori), mi sono avvicinato alla scrittura in versi. Molte bozze diventavano testi di canzone (ho sempre suonato in delle rock band con gli amici) ma alcuni sono rimasti come poesie. Dalla prima raccolta (2018) a oggi (2022) ho pubblicato tre libri di poesie (+ una plaquette), due per l’infanzia e un romanzo. Scrivere è molto faticoso, ma l’idea che esista una traccia del Giorgio che è stato in quel preciso momento, mi affascina.
  • Com’è nata l’idea per questo romanzo?
    • G: Penso a “Grand Hotel dei Ricordi” come a un cocktail. Di generi letterari, di emozioni, di sensazioni, di simboli, di situazioni, di avventure, di rivincite. Di opportunità. L’idea alla base è un riscatto sulla propria vita, su quello che gli altri pensano di noi, su quello che ci viene assegnato. Nel libro si parla di lavoro, di arte, di musica, di famiglia, di amicizia. L’idea è nata da una passeggiata al mare con amici: nella sabbia abbiamo trovato una lettera e un fiore. Da lì, la mia fantasia ha attraversato il mare e ha concepito alcune delle scene che leggerete nelle pagine del romanzo.
  • Come mai proprio questo genere/storia?
    • G: L’opera è totalmente di fantasia, ma l’ambientazione in ufficio (almeno, nella prima parte) mi è familiare; mi toccano i temi dell’infanzia, della musica, dell’amicizia. In un periodo delicato come quello che stiamo vivendo, un romanzo che parli di seconde opportunità, di radici, di atmosfere trasognate, ma anche di impegno e di lavoro, mi sembrava la ricetta giusta
  • Hai altri progetti letterari in mente per il prossimo futuro?
    • G: Dai riscontri su Grand Hotel dei Ricordi capirò come migliorarmi in vista di un auspicato secondo romanzo. Qualcosa bolla in pentola, ma la cottura sarà molto lunga. La passione per la poesia non demorde. Insomma, non smetto di appuntarmi sul cellulare nuove idee per le scritture che verranno.

Quarta di copertina

«Con Grand Hotel dei Ricordi, Giorgio Montanari ci ricorda che ogni essere umano ha un’origine e che quella origine è foriera di destino, nel bene come nel male. Un romanzo sull’amicizia e la seduzione della nostalgia, che batte pagina dopo pagina».
Daniele Mencarelli (poeta e scrittore Mondadori, premio Strega giovani 2020)

L’autore: Giorgio Montanari

Giorgio Montanari (1982) è nato a Parma, dove vive, lavora come
impiegato commerciale e collabora con testate giornalistiche.
Ha pubblicato le sillogi poetiche Finzioni di Poesia (2018), Nella Purezza (2019),
Abituarsi all’invisibile (2022), la plaquette Impressioni Francesi (2021),
e i libri illustrati per bambini Pizza Story (2019) e
Di tutt’altra pasta (2022). Il 2022 segna anche l’esordio
in narrativa con Grand Hotel dei Ricordi.

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Recensione: “Il giorno dopo il lieto fine” di Alice Chimera

Recensione: “Il giorno dopo il lieto fine” di Alice Chimera

Ciao a tutti miei cari amici lettori, il libro di cui vi parlo oggi è una serie di racconti che ci narrano cosa accadde dopo il vissero e felici e contenti delle protagoniste Disney. Una serie di racconti scritti da Alice Chimera, autrice con il quale ho già avuto il piacere di collaborare tempo fa e che ringrazio per la copia di questo libro.

Scheda tecnica

Il giorno dopo il lieto fine

Autore: Alice Chimera
Genere: Horror/fantasy
Editore: PubMe
Data di uscita: 24/07/2020
Formato: Cartacea
Anno pubblicazione: 2020
Pagine: 270

Acquista: Libro   | Ebook

Trama

Nessun lieto fine. Detto così suona assai traumatico.

Ma se le favole non fossero proprio come ce le raccontano quando siamo bambini?

Cosa accadde realmente subito dopo il classico “happy end”?

Ce lo racconta Alice Chimera. Partendo dal noto finale disneyano, scopriremo cosa la sorte ha riservato alle varie protagoniste.

Le mele diverranno una vera e propria persecuzione per Biancaneve; Cenerentola si troverà sposata a un principe che la considera un giocattolo sessuale; Ariel non è diventata davvero umana e non potrà avere figli; Jasmine rimpiangerà la libertà perduta; Alice, che avrebbe voluto crescere e diventare donna, si ritroverà a rimpiangere il Paese delle Meraviglie e la spensieratezza dell’infanzia…

Alcune note esplicative accompagnano le favole e ne approfondiscono gli aspetti originari che hanno ispirato i lungometraggi.

Il giorno dopo il lieto fine… Eh già cosa accade dopo, quando la giovane ragazza dopo le mille vicissitudini riesce a coronare finalmente il suo sogno d’amore con il suo principe? Se lo chiede Alice Chimera che prendendo spunto dalla versione Disney delle fiabe ne racconta un seguito tutto suo.

E se pensate che che il sequel di queste storie sia edulcorato e felice come quello della Disney, beh mi dispiace dirvelo ma questo libro non fa assolutamente per voi!

L’autrice ha deciso di demolire e distruggere completamente il lieto fine alle nostre care amate principesse e riprendendo un po’ lo stile delle fiabe dei Grimm della prima edizione ci delinea degli ambienti e delle vicende cupe che hanno più l’odore della realtà che quello della fiaba.

Così ci narra dell’assurda fobia di Biancaneve che le distruggerà la vita; dell’ossessione di Ariel di raggiungere il suo sogno anche a costo di perdere se stessa; di un’impreparata Cenerentola che invece di scoprire le gioie del talamo si ritrova invischiata in un incubo senza fine; di Belle che poco dopo l’inizio della sua vita nel castello della Bestia, non più come prigioniera ma come moglie perde completamente la ragione; di Jasmine e della sua voglia di libertà che la condurrà ad una fine tragica e della povera Aurora che sebbene abbia un matrimonio felice di sicuro non si aspettava di imparentarsi con esseri tanto spregevoli per finire poi con la piccola Alice, al quale anche se l’autrice ha voluto dare una speranza in più rispetto le altre protagoniste regalandole un doppio finale, si ritrova comunque vittima della dipendenza da funghi allucinogeni pur di tornare ancora una volta nel suo amato mondo delle meraviglie.

Dei dipinti da brivido narrati con un tratto brillante che si mantiene perfettamente in linea con lo stile fiabesco e che pur regalandoci la versione più macabra delle fiabe ci ricorda che la vita non è facile e che anche se sembra che abbiamo raggiunto il nostro lieto fine, questo può venire smontato da tanti altri ostacoli che si presentano sul nostro cammino e sta solo a noi decidere come reagire per non farsi sopraffare come è successo, invece, alle nostre povere principesse.

Molto spesso apprezzare ciò che la vita ci dona è molto più difficile che accettare che i sogni non possono diventare realtà

– Il giorno dopo il lieto fine –

#prodottofornitoda Alice Chimera

L’autrice: Alice Chimera

Nata a Brescia nel 1986, vive nella provincia monzese.
Ha iniziato a leggere e scrivere per affrontare la sua dislessia quando aveva sedici anni,
ora non può fare a meno di libri e fogli bianchi su cui dare forma alle sue storie.
Lavora a tempo pieno, scrive nella pausa pranzo e nelle notti che passa insonni,
cerca l’ispirazione camminando per i cimiteri o le gallerie dei musei.
Si dedica anche al suo blog “I libri della Chimera” in cui racconta le sue
letture e la sua visione del mondo letterario.
Ha esordito nel 2016 con la raccolta di racconti horror “Infelici e Scontenti”.
“Delicato è l’equilibrio” è il suo primo romanzo.

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Recensione: “Una indomabile passione” di Giulia Blanco

Recensione: “Una indomabile passione” di Giulia Blanco

Buona giornata amici lettori, continuano le recensioni delle letture dei mesi passati. Ora che ho un po’ più di tempo libero dal lavoro sto cercando di rimettermi in pari anche se continuo a leggere molto più di quanto riesca a scrivere. Il libro di oggi è il secondo volume di una dilogia che ho letto per una collaborazione con l’autrice Giulia Blanco, che ringrazio per avermi dato modo di leggere i suoi libri.

Scheda tecnica

Una indomabile passione

Autore: Giulia Blanco
Genere: Romance, BDSM
Editore: Self publishing
Data di uscita: 18/10/2021
Formato: Ebook
Anno pubblicazione: 2021
Pagine: 179

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Trama

Rebecca si è messa alla prova sia nel campo lavorativo che in quello sentimentale, buttandosi a capofitto nella relazione con Thomas. La causa che il suo capo le aveva assegnato, si è conclusa. Violet, la sua ex cliente, per il timore che potesse accaderle qualcosa, ha ritirato la denuncia di stupro.
Tanti quesiti restano irrisolti…

Un litigio li separerà, tuttavia il legame tra i due è talmente intenso che si ritroveranno. Thomas dovrà decidere se mettere in secondo piano la sua ossessione per il BDSM.
L’unico suo stile di vita da plasmare o il primo di una lunga serie?
Qualcuno trama nell’ombra… chi si vuole vendicare di loro?
Ci saranno altre sorprese o riusciranno a vivere la loro storia a lieto fine?

Continua la storia di Thomas e Rebecca in questo secondo e ultimo volume della saga, il rapporto che alla fine del primo libro sembra essersi incrinato irreparabilmente subisce una nuova svolta e vediamo i due tornare insieme.

La situazione per certi versi sembra essersi ribaltata, troviamo il personaggio di Thomas alle prese con i sentimenti che prova per Rebecca, pur non rinunciando ai suoi lati oscuri e vediamo Rebecca perdersi sempre di più nelle perversioni di Thomas, rendendosi presto conto che forse non è così innocente come pensava di essere.

L’evoluzione dei personaggi segue le dinamiche della storia che potremmo definire divisa in due parti: nella prima parte del libro il cambiamento riguarda soprattutto l’aspetto erotico della coppia, in special modo quello di Rebecca che si lascia trasportare completamente nel mondo di Thomas accettando anche proposte che prima non avrebbe neanche preso in considerazione. Ma se il cambiamento è vero che tocca la sfera erotica non può fare a meno di andare di pari passo con l’aspetto romantico. I due sono sempre più coinvolti l’uno dall’altra e Rebecca riesce a toccare finalmente e definitivamente le corde del cuore di Thomas, che si apre completamente a lei.

La narrazione come nel precedente romanzo scorre effettivamente bene grazie alla scrittura fluida dell’autrice, resa ancora più coinvolgente dall’utilizzo della prima persona e dall’alternarsi delle voci narranti, ciononostante almeno in questa prima parte la maturazione dei personaggi non è ancora completa e la storia subisce un leggero rallentamento dovuto alle scene di sesso che la fanno da padrona.

La seconda parte del romanzo vede invece un’impennata della storia, cambiano le carte in tavola e l’atmosfera sensuale si smorza un po’ per lasciare il posto alla suspense grazie a due eventi inattesi che coinvolgeranno la nostra amata coppia. Gli eventi sembrano precipitare, ma la testardaggine di Thomas, la determinazione di Rebecca e soprattutto il legame che li unisce riusciranno ad avere la meglio.

In conclusione, per quanto tra i due volumi il mio preferito rimanga di certo il primo, di cui potete trovare qui la recensione se non l’aveste ancora letta, ho trovato questo secondo e ultimo volume della storia di Thomas e Rebecca una piacevole lettura, specialmente nella seconda parte che mi ha veramente coinvolto. Giulia Blanco è riuscita a dare una degna conclusione alla storia e anche a lasciare quel pizzico di curiosità nel lettore che si chiede chissà cosa succederà ai nostri protagonisti ora che Rebecca si è resa conto e ha accettato la sua parte di sé più perversa e che Thomas finalmente ha capito cos’è l’amore? E chissà come affronteranno la nuova situazione che si è andata profilando verso la parte finale del libro?

Tutte domande che rimangono a fantasia del lettore, ma che proprio per questo rendono la lettura di questa saga ancora più interessante.

“Amo ogni singola cosa di lei. Quel corpo così rigido ma che sotto le mie mani si scioglie e si lascia andare a qualsiasi peccato che le impongo.”
– Una indomabile passione –

#prodottofornitoda Giulia Blanco

L’autrice: Giulia Blanco

Giulia Blanco vive a Torino, ha una grande passione
per la scrittura, i racconti erotici e della crescita personale.
Un indomabile accordo è il suo romanzo d’esordio.
Sta già lavorando ad altri libri e soprattutto

ringrazia ogni singolo lettore per sostenerla.

Contatti social dell’autrice

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Recensione: “Le ricette della signora Tokue” di Durian Sukegawa

Recensione: “Le ricette della signora Tokue” di Durian Sukegawa

Buona giornata miei cari amici lettori, la recensione di oggi ci riporta nel mio amato Giappone attraverso il racconto di Durian Sukegawa, Le ricette della signora Tokue.

Scheda tecnica

Le ricette della signora Tokue

Autore: Durian Sukegawa
Genere: Narrativa straniera
Editore: Einaudi
Data di uscita: 16/04/2019
Formato: Cartacea
Anno pubblicazione: 2019
Pagine: 192

Acquista:  Libro   |  Ebook   

Trama

Qual è la ricetta della felicità? È una questione di spezie e calore, di ascolto e confessione, di zucchero, di briciole di sogni e, alla fine, di un pizzico di sale. «Si tratta di osservare bene l’aspetto degli azuki . Di aprirsi a ciò che hanno da dirci. Significa, per esempio, immaginare i giorni di pioggia e i giorni di sole che hanno vissuto. Ascoltare la storia del loro viaggio, dei venti che li hanno portati fino a noi». Questo è il segreto culinario un po’ bizzarro che custodisce l’anziana signora Tokue. Ascoltando la voce dei fagioli rossi azuki si può imparare a fare il ripieno perfetto per i dorayaki , tipici dolci giapponesi che si sciolgono in bocca e fanno dimenticare il peso delle preoccupazioni. Tokue rivela il proprio segreto a Sentarō, un pasticciere in crisi di vocazione, che accetta di assumerla nel suo laboratorio dopo aver assaggiato la sua sublime confettura an. E vede gli affari raddoppiare. Tokue gli rivela però anche un altro segreto, quello del suo passato. Impartendo cosí a Sentarō una lezione ben piú profonda e preziosa.

Le ricette della signora Tokue è uno di quei libri che non puoi fare a meno di leggere. Un racconto di una delicatezza disarmante condito con la dolcezza dei dorayaki e della confettura an.

Un racconto che sin dalle prime pagine è riuscito ad entrarmi dentro nella sua semplicità e delicatezza, come sempre gli autori giapponesi sono riusciti a non deludermi e lo so che posso sembrare di parte perché amo la letteratura e la cultura giapponese, ma non posso fare a meno di non rimanere coinvolta dal loro modo di descrive gli aspetti più profondi dell’esistenza con una scrittura che sembra poesia.

Fa questo, Durian Sukegawa in questo libro in cui temi come il pregiudizio, l’amicizia, la capacità di ascolto e di aprirsi all’altro ci vengono narrati con una sensibilità che tocca le corde del cuore.

Sentarō, lavora in un negozio di dorayaki, il Doraharu, eppure a lui i dolci non piacciono per niente, quello che lo spinge giorno dopo giorno a continuare a lavorare in quel posto è solo il debito che ha con i proprietari del negozio.

L’incontro con la signora Tokue stravolgerà completamente il modo di vedere e concepire la preparazione dei dorayaki, ma soprattutto della confettura an con cui sono farciti. Sarà lei a mostrargli che la vita, nonostante tutto, ha un senso e lo farà proprio attraverso la preparazione meticolosa della confettura di fagioli azuki.

E in questo intrecciarsi di vite e storie vissute i due creeranno un legame solido, un’amicizia che andrà oltre il pregiudizio comune e che si aprirà ad un terzo personaggio: la giovane Wakana, una ragazza taciturna e solitaria.

Un racconto agrodolce, dove il pregiudizio della società annienta le vite altrui, che, però, riescono a trovare un riscatto nella capacità di aprirsi all’altro e alla vita.

Breve commento sul film

Dopo aver letto il libro, mi è capitato di scoprire anche l’esistenza del film e ovviamente non potevo non guardarlo!

Pur avendo preferito il libro, come spesso capita, ho trovato il film molto aderente alla trama con protagonisti che hanno saputo rendere i personaggi proprio come me li ero immaginata mentre leggevo.

La regista Naomi Kawase è riuscita a rendere perfettamente il senso della storia e ammetto che mi sono commossa nel vederlo.

Noi siamo nati per guardare e ascoltare il mondo. E il mondo non desidera altro. Perciò anche se non potevo diventare insegnante o lavorare, il mio essere venuta al mondo aveva un senso
– Le ricette della signora Tokue –

L’autore: Durian Sukegawa

Durian Sukegawa, nome d’arte di Tetsuya Sukekawa,
è nato a Tokyo nel 1962. Poeta, scrittore e clown,
ha una laurea in Filosofia Orientale e una in Pasticceria,
conseguita all’Università della Pasticceria del Giappone.
Per Einaudi ha pubblicato Le ricette della signora Tokue (2018),
il suo primo libro tradotto in italiano, da cui è stato tratto il film 
Le ricette della signora Toku, diretto da Naomi Kawase e
presentato al Festival di Cannes nel 2015.

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Recensione: “Margherita tra relazioni e amore” di Daniela Montanari

Recensione: “Margherita tra relazioni e amore” di Daniela Montanari

Buona giornata miei cari amici lettori, eccomi tornata con una nuova recensione. Il libro di cui vi parlo oggi l’ho letto per una collaborazione e ci terrei molto a ringraziare l’autrice Daniela Montanari per la copia del libro.

Scheda tecnica

Margherita tra relazioni e amore

Autore: Daniela Montanari
Genere: Narrativa Italiana
Editore: Edizioni del faro
Data di uscita: 25/11/2019
Formato: Ebook
Anno pubblicazione: 2019
Pagine: 277

Acquista: Libro

Trama

“Margherita tra relazioni e amore” narra una relazione nata sui social network. Anche, ma non solo, una relazione tra adulti: una donna sposata, un uomo impenitente, il loro incontrarsi, non incontrarsi, prendersi mai né lasciarsi, né arrendersi. È anche, ma non solo, una relazione d’amore e sensualità, di erotismo e poesia, di pulsioni e ardore, manifestate attraverso elucubrazioni cervellotiche che solo a volte si concretizzano nel corpo fisico. Lei, Margherita, passionale, esuberante, autocritica, cervellotica e artistica. Norberto, il lui che le ha spostato gli equilibri intestini e mentali, ingessato nei suoi stessi anfratti al limite dell’anaffettivo, sempre dedito a scrivere di meandri sacri pur di capire il mondo e se stesso. Nessuno dei due pare cedere alla loro relazione. Accanto, nelle giornate di sole o di nebbia e nelle lunghe notti, appare Leo, il marito pacato dedito al lavoro, divoratore di libri e documentari, che ama cucinare. E portando con sé l’eleganza dei mandorli in fiore, arriva Nina, una originalissima sarta capace di cucire perfino la felicità su misura. La relazione di cui tanto si narra in questo romanzo non è, dunque, per raccontare del rapporto tra un uomo e una donna, né della storia ordinaria e convenzionale secondo cui la donna per amore è subito pronta a lasciare il marito, mentre l’uomo non vuole altro che incontrarla sporadicamente per avere tutto il sesso possibile. “Margherita tra relazioni e amore” è la storia di come ogni cosa sia in relazione. Da come ci relazioniamo dipende tutta quanta la nostra esistenza. E quel che sente Margherita, che brama, che le brucia dentro, è l’antenna, il suo captare la vita per imparare a connettersi. Per riuscire ad avere la Relazione d’Amore più speciale al mondo…

La lettura che non mi aspettavo. Margherita tra relazioni e amore è stata proprio questo tipo di lettura, qualcosa che procedendo di pagina in pagina mi ha stupito, perché pensavo di trovare un tipo di storia e invece ne ho trovata un’altra.

Generalmente non parto mai con dei pregiudizi quando leggo un libro e non l’ho fatto neppure in questo frangente, seppur già dalla trama sapevo che la storia parlava di un tradimento. Quando in una storia trovo uno dei personaggi che tradisce storgo sempre un po’ il naso, eppure mi è capitato di vedere film o leggere libri in cui il tema viene affrontato, ma Margherita è stato diverso.

Questa storia non è tanto su una relazione clandestina, ma sulla rinascita. Margherita è una donna come tante, sposata con Leo un uomo pacato dedito al lavoro. La sua, sembrerebbe, una vita tranquilla: perfetta, potremmo quasi dire. Ma dietro ogni perfezione c’è una crepa che non si vede, ma che piano piano si allarga fino a far cadere tutto in pezzi.

Tutto inizia con una conversazione sulla chat di facebook con un autore di cui Margherita ha letto un libro che ha apprezzato molto, una relazione tra i due che ben presto dai social passerà alla realtà quando la donna parteciperà ad una presentazione dell’autore.

Il momento esatto del loro incontro è il momento in cui la vita “perfetta” di Margherita andrà in pezzi. Si renderà presto conto di cercare e volere qualcosa di più e questa relazione per lei rappresenta proprio questo: l’elemento che le permetterà di riflettere e chiedersi “Chi è Margherita?”

Frustrata dai sensi di colpa nei confronti del marito e da una relazione che non sembra darle niente di più se non del semplice sesso, affronterà le sue domande e riuscirà a rimettersi in gioco grazie anche all’aiuto della sua amica e mentore Nina, sarta dalla grande saggezza e di suo marito. Saranno loro a farle scoprire punti di vista diversi.

Attraverso una narrazione in prima persona ci immergiamo nella vita di questa donna che percorrendo una strada che potremmo definire discutibile scoprirà la vera Margherita. Una narrazione che emoziona e cattura il lettore ad ogni sua riga.

Perchè i nostri dolori, soprattutto quelli taciuti, viaggiano ancor più veloci, fino a raggiungere tutti coloro che amiamo. Siamo la somma delle nostre guerre, intestine o di confine. Soldati e partigiani delle nostre paure. Forse, il modo migliore di fuggire da esse e distruggerle è quello che ci plasma più delle guerre stesse.
– Margherita tra relazioni e amore –

#prodottofornitoda Daniela Montanari

L’autrice: Daniela Montanari

Daniela Montanari sviluppa la passione per la scrittura sin da bambina.
Passione che la porta alla composizione di varie opere che le permettono negli anni di vincere premi in vari concorsi letterari , tra i più importanti possiamo citare:
“Premio Circe”, Roma 2007, “Ottavio Nipoti” Ferrera Erbognone (PV) 2008, “Tra Secchia e Panaro” Modena 2016, “Premio città di Sarzana” 2019.
Le opere dell’autrice: Fate dei figli – la magia della vita 

(ed. Pendragon – Bologna) 2008; E… infine l’arcobaleno (ed. Autorididomani – Roma) 2008; 
Anime di diamante (ed. Montedit – Milano) 2008; Donne senza fede (ed. Rupemutevole – Parma) 2010; Mutamenti (ed. I libri di Emil – Bologna) 2011; 
Prima che c’incontrassimo (Temperino rosso edizioni – Brescia) 2015; L’innocenza degli alberi (Temperino rosso edizioni – Brescia) 2015; 
Sono una di loro (Edizioni del Faro – Trento) 2017. Le raccolte di poesie
 Parole di fuoco – Ardere, amare (ed. Rupemutevole – Parma) 2010; Palpiti, la fragilità libera dal pregiudizio (Eps Print Arcore) 2018. Due i lavori teatrali di cui è regista,
interprete e direttrice artistica: Mutamenti (tratto dal libro stesso) 2011, 2012; Prêt à Porter 2014, 2015 e 2016.

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Recensione: Ronin, il samurai errante vol 2

Recensione: Ronin, il samurai errante vol 2

Buona giornata cari lettori eccomi qui finalmente con una nuova recensione per la sezione autori emergenti! Conoscerete sicuramente il libro di cui vi parlerò perché si tratta del secondo volume di una saga di cui ho letto e recensito il primo volume lo scorso anno, ma per il momento non aggiungo altro e vi invito a continuare la lettura…

Scheda tecnica

Ronin, il samurai errante vol. 2

Autore: Antonio La Sala
Genere: Light Novel
Editore: Self publishing
Data di uscita: 15/09/2020
Formato: Ebook
Anno pubblicazione: 2020
Pagine: 149

Acquista: LibroEbook   

Trama

Hantai è una nazione insulare, suddivisa in regni, l’intero territorio è infestato da yokai e sconvolto da numerose guerre tra i paesi degli uomini. Ebisu Rakki, un ragazzo con il sogno di diventare samurai, va via di casa per iniziare il suo percorso. Duelli, battaglie, tradimenti, complotti, yokai, amori e luoghi mozzafiato aspettano questo temerario ragazzo e il suo amato sogno. “Da ogni piccolo germoglio nasce un albero con molte fronde. Ogni fortezza si erige con la posa della prima pietra. Ogni viaggio comincia con un solo passo”.

Ronin, il samurai errante è una light novel ideata e scritta da Antonio La Sala, giovane autore appassionato di cultura giapponese.

Questo secondo volume si apre immediatamente dopo gli eventi della fine del primo e ritroviamo subito il nostro protagonista Ebisu Rakki e la sua compagna di viaggio Mizuki entrando così direttamente nel vivo della narrazione. Insieme ai nostri personaggi, infatti, si incontra subito anche l’elemento mitologico con la comparsa di un nuovo yokai da affrontare.

Sebbene tale elemento compaia immediatamente nella narrazione non sarà comunque predominante e con il procedere della storia l’attenzione verrà spostata su altri eventi, legati più che altro ai nostri personaggi. Questo secondo volume, infatti, si concentra maggiormente sulla figura di Mizuki, lasciando addirittura un po’ più in secondo piano la figura del nostro eroe principale.

Nonostante ciò la narrazione non ne risente e anzi in questo modo abbiamo la possibilità di vedere maggiormente l’evoluzione del personaggio femminile e scoprire un po’ più su di lei e sul suo carattere.

Assieme alla figura di Mizuki entrano in scena vecchi e nuovi personaggi ad arricchire le vicende della nostra saga, tra questi rincontreremo anche lo sfregiato, nemico di Rakki nel primo volume. Anche per questo personaggio l’autore ci mostrerà vecchie e nuove sfaccettature che ce lo faranno conoscere un po’ meglio e che ce lo faranno apprezzare di più.

©Immagine ripresa dal libro “Ronin, il samurai errante, vol.2 di Antonio La Sala, 2020, per gentile concessione.

Se dal punto di vista dei personaggi abbiamo un’evoluzione e scopriamo nuove sfumature, la scrittura delle vicende non si discosta dallo stile utilizzato finora, prediligendo periodi brevi e i dialoghi che ci permettono da subito di entrare nella storia. Il linguaggio è scarno, ma non è un elemento negativo anzi ben si adatta al genere e ovviamente corredato sempre dai disegni dell’autore che ritroviamo con il loro tratto deciso, quasi rude e che ben si adeguano ai personaggi della nostra storia.

Una volta uscito da lì, Rakki mi guardò per un istante senza però rivolgermi la parola.
Successivamente l’affannato ronin si avvicinò al daimyo per poi dirgli: “Ho vinto nobile Kin, siete libero da quello spettro.”
– Ronin, il samurai errante vol.2 –

#prodottofornitoda Antonio La Sala

L’autore: Antonio La Sala

Antonio La Sala nasce a San Marco in Lamis, in provincia di Foggia il 27 febbraio del 1994.
Fin da bambino ha sempre amato disegnare e inventare storie fantasiose,
ama molto gli animali e le piante. È molto affascinato dalla cultura Giapponese,
motivo che lo ha ispirato a scrivere questa storia.

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