“Un cuore nero inchiostro” di Robert Galbraiht

“Un cuore nero inchiostro” di Robert Galbraiht

Scheda tecnica

Un cuore nero inchiostro

Autore: Roberth Galbraith (alias J.K Rowling)
Genere: Giallo
Editore: Salani
Data di uscita: 25/10/2022
Formato: Cartaceo
Anno pubblicazione: 2022
Pagine: 1184

Acquista: Libro   | Ebook   

Trama

L’agenzia di Cormoran Strike e Robin Ellacott – detective privati, soci in affari e autoproclamatisi ‘migliori amici’ – non è certo a corto di clienti. Così, quando una giovane donna dall’aria stravolta si presenta in ufficio, la segretaria la rispedirebbe volentieri indietro, ma l’intuito di Robin le dice di ascoltarla. Mentre stringe la sua costosissima borsa macchiata di inchiostro, Edie Ledwell si presenta come la coautrice di una serie animata di culto che sta per sbarcare su Netflix e implora Robin di aiutarla a scoprire l’identità di una misteriosa figura che la perseguita online. Robin le consiglia di rivolgersi ad altre agenzie specializzate in reati informatici, ma rimane turbata da quell’incontro. E ancora di più la sconvolgerà leggere dell’assassinio di Edie Ledwell poco tempo dopo. Una nuova indagine sta per avvolgere Strike e Robin in una rete invisibile, pericolosa e oscura, in cui le identità si moltiplicano e si nascondono, la verità è più sfuggente che mai e il successo diventa un gioco crudele col destino. Un altro capitolo irrinunciabile della storia di Robin e Strike.

Quando le aspettative sono troppo alte…

Il nuovo romanzo di Roberth Galbraith, alias J.K Rowling è uscito il 25 ottobre di quest’anno e dopo un’attesa di un anno e mezzo circa la voglia di leggerlo immediatamente era troppo forte, tanto da lasciare indietro libri che avevo già in libreria da tempo.

Nella lettura di questo volume avevo riposto delle aspettative abbastanza alte, soprattutto perché il quinto volume sembrava aver ridato un po’ di vigore alla storia dell’investigatore Cormoran Strike dopo il calo che avevo sentito leggendo il quarto volume.

Eppure le mie aspettative purtroppo sono crollate come castelli di sabbia. Ma procediamo con ordine…

Nella nuova indagine di Cormoran e della sua socia Robin Ellacott i due si ritrovano ad indagare sull’omicidio di Edie Ledwell e il ferimento del suo collega, due autori di una serie animata che in poco tempo ha raggiunto un rilevante successo tanto che Netflix ne acquista i diritti.

I due verranno assunti per scoprire soprattutto chi si cela dietro al personaggio di Anomia, utente online che insieme ad un altro utente ha creato il gioco di Drek, un gioco virtuale tratto dalla serie creata proprio dai due autori. I produttori ingaggiano Strike e Robin su questo caso perché da fan della serie Anomia con il tempo diventa il più accanito persecutore online di Edie Ledwell e ora che è morta continuare il progetto sembra ancora più difficile, specialmente con un troll che istiga i fan della serie contro il proseguimento del progetto da parte di Netflix. Inoltre per la sua aura di mistero Anomia rientra anche tra i sospettati principali dell’omicidio.

Il caso si intreccia anche con un gruppo di terroristi di estrema destra su cui sta indagando Scotland Yard e che metteranno in serio pericolo anche le vite dei nostri protagonisti.

Una storia quindi che si dipana su più fronti e che può sembrare effettivamente interessante, ma che con il procedere della lettura si rivela abbastanza lenta tanto da catturare l’attenzione solo a fasi alterne.

Interessante l’approccio della Rowling al tema dei social network e del web in generale e di tutto quello che questi possono generare anche nella realtà. Un problema attuale, perché sebbene questi strumenti di comunicazione siano effettivamente potentissimi e anche effettivamente utili, c’è sempre il rovescio della medaglia che dipende dall’utilizzo che se ne fa e di come questo possa ripercuotersi nelle vite delle persone.

La stessa indagine che riguarda il gruppo di estremisti di destra in cui si imbattono i due investigatori è abbastanza interessante e anche utile per deviare le indagini e i sospetti del lettore oltre che a dare un po’ più di suspense alla storia, ma rimane comunque decisamente sottotono anche se incastrata bene con gli altri avvenimenti.

Tutti elementi che, quindi, potenzialmente potrebbero essere il presupposto per un’ottima storia se non fosse per la lentezza degli eventi, dovuta forse ad un prolungarsi estenuante della narrazione, il libro conta infatti oltre le mille pagine. Inoltre a renderla meno interessante è anche il protrarsi di certe dinamiche tra i due protagonisti che vanno avanti ormai dall’inizio della serie, ma che ancora non hanno avuto un’evoluzione.

In ultimo, Anomia, un personaggio sul quale si incentra l’intera indagine caratterizzato da tutto questo alone di mistero, ma che poi risulta essere un personaggio estremamente banale.

In conclusione, un libro che si fa leggere, scritto bene, ma che non lascia alcunché se non per alcune parti. Una storia che poteva benissimo essere scritta in meno pagine e con più attenzione alla suspense e al cattivo di turno.

Nonostante ciò spero che si risollevi con il prossimo libro perché personalmente adoro il personaggio di Strike e della sua socia Robin Ellacott e mi piacerebbe leggere altre storie degne di questi personaggi, come quelle dei primi tre volumi.

Le accuse su internet, per quanto infondate, hanno la tendenza a sfociare nel mondo reale e a influenzare la vita della gente, a volte addirittura per anni

– Un cuore nero inchiostro –

L’autrice: Robert Galbraith
alias J.K. Rowling

Pseudonimo della scrittrice J. K. Rowling.
Joanne Kathleen Rowling scrive storie da quando era bambina, e ha sempre desiderato diventare scrittrice. è divenuta famosa in tutto il mondo grazie alla saga di Harry Potter.
Con lo pseudonimo di Robert Galbraith ha pubblicato romanzi per adulti: Il richiamo del cuculo (2013), Il baco da seta (2014), La via del male. Un’indagine di Cormoran Strike (2016), Bianco Letale (2019), Sangue inquieto (2021) e Un cuore nero inchiostro (2022) editi da Salani.

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Il tesoro della certosa di Giovanni Nocella

Il tesoro della certosa di Giovanni Nocella

Scheda tecnica

Il tesoro della certosa

Autore: Giovanni Nocella
Genere: Thriller storico
Editore: self publishing
Data di uscita: 22/11/2022
Pagine: 344

Il tesoro della certosa  

Trama

Estate 1648. Nella Napoli spagnola ancora scossa dalla rivolta di Masaniello, un intrigo di accuse e sospetti stravolge la vita di Lorenzo, giovane funzionario del Consiglio Collaterale, supremo tribunale del Regno, e quella dei suoi due più cari amici d’infanzia: Severino, monaco nella Certosa di San Giacomo a Capri, e Menuccia, tessitrice caprese, con cui nasce l’amore. I tragici eventi che li minacciano sono collegati alla sparizione di un prezioso scrigno nascosto durante la rivolta di Masaniello nella Certosa da tre famiglie napoletane, sconvolte e intimorite dai tumulti popolari, e ad alcuni omicidi che ne seguono.
Chi ha nascosto il Tesoro? Chi lo ha trafugato e uccide? Supererà Lorenzo scrupoli ed esitazioni per indagare e difendere sé stesso e i suoi amici? Oppure…

Chiacchierando con l’autore

  • Quando e come nasce la tua passione per la scrittura?
    • G: Si può dire che scrivo da sempre, per studio prima e lavoro dopo e da ultimo, non meno importante, per passione. Ho imparato a dare importanza ad ogni parola usata, alla punteggiatura, al senso logico e consequenziale di ciò che si scrive. Ho sempre utilizzato un linguaggio preciso, puntuale per esprimere con completezza il mio pensiero non solo sul lavoro, ma anche quando ho iniziato a scrivere di questioni politiche, economiche e sociali. Nei ritagli di tempo ogni tanto ho iniziato a buttare giù bozze di racconti, brevi storie lasciate nel cassetto. Poi con la libertà concessa dal pensionamento ho iniziato a tirarle fuori.
  • Com’è nata l’idea per questo romanzo?
    • G: Mi è venuta da due fattori. Volevo scrivere qualcosa su Capri, cui sono particolarmente legato. Mio padre è nato lì, vi ho passato per anni le vacanze estive da ragazzo…Nelle mie ricerche mi sono imbattuto in quel vescovo Pellegrino che fa parte della rosa dei personaggi del romanzo, che ho scoperto coevo della rivolta di Masaniello e dei fatti che ne seguirono. Ho fatto la somma, ci ho messo un pizzico di fantasia
  • Come mai proprio questo genere/storia/argomento?
    • G: Tutto ciò che si cela dietro la storia “ufficiale” mi ha sempre affascinato. Per me la Storia non è quella che ci raccontano i libri di scuola. Quella in genere la scrivono i vincitori, i poteri dominanti, spesso per influenzare le menti nella loro epoca. Per me la Storia è ricerca, è approfondimento, è andare dietro le quinte a scoprire anche la vita di tutti i giorni di chi l’ha fatta, delle persone normali, scoprirne pregi e difetti, virtù e passioni, abitudini. Ci sono a volte personaggi minori che hanno uno spessore storico e culturale spesso ignorato o sottovalutato, tutto da scoprire. Poi c’è la ricostruzione di ambienti del passato, rivisitare quei luoghi e ricostruirli. Ho pensato che anziché farne una cronaca sterile di date e fatti era meglio raccontarli aggiungendovi un pizzico di fantasia per rendere meglio l’opinione che mi andavo a fare.
  • Hai altri progetti letterari in mente per il prossimo futuro?
    • G: Scrivendo questo primo romanzo mi è venuto consequenziale pensare ad un prequel e ad un sequel imperniati sullo stesso personaggio principale, Lorenzo, più che altro perché il periodo storico in cui si sviluppa la trama, la metà del XVII secolo, è ricco di spunti. Poi ho individuato un personaggio realmente vissuto, sempre legato alla storia di Napoli, questa volta a cavallo tra fine ‘300 e ‘400 e anche lì credo che ne tirerò fuori una trilogia. Ci sto già lavorando.  Poi c’è sempre la possibilità che spunti qualche altra cosina, un breve racconto, qualche sketch, anche nel genere giallo. Credo che per iniziare basti.

Estratto

Il silenzio quasi assoluto che regnava nella biblioteca della Certosa fu interrotto da un leggero cigolio di cardini. Fino a quel momento solo il graffiare della sua penna sul foglio di pergamena poteva lasciar intendere che c’era qualcuno lì, nella penombra, a sfruttare gli ultimi fasci di luce che entravano
dalle finestre. Fra poco avrebbe dovuto ricorrere alla tremula luce di un lume o di una candela. Chino su quella sua ultima fatica, Severino si ripromise di chiedere a Beniamino di avere la bontà di aggiungere qualche goccia d’olio a quei ferri arrugginiti.
Mancava poco al vespro. Girò lentamente il capo e riconobbe subito la figura un po’ pingue di padre Gabriele che veniva lentamente verso di lui col suo consueto claudicare, dopo aver riaccostato il battente. La sciatalgia ormai lo tormentava da tempo, ma lui non se ne lamentava. Se quello era il
volere di Dio, era giusto così, diceva sempre. Sorrise al pensiero che però il vecchio monaco non rinunciava mai a qualche buon bicchiere di vino aromatizzato con le erbe del convento. Sembrava che fosse davvero un buon toccasana per lui!

Estratto Il tesoro della certosa di Giovanni Nocella, 2022, per gentile concessione


L’autore: Giovanni Nocella

Giovanni Nocella, nato a Napoli nel 1951, dopo gli studi classici ha conseguito a pieni voti la laurea in Giurisprudenza presso l’Università Federico II di Napoli.

Sposato, ha lavorato sempre come consulente autonomo nei settori fiscale, finanziario ed amministrativo. Nel campo della scrittura si è spesso dilettato a scrivere brevi racconti di vario genere e si è sempre cimentato nella stesura di articoli, studi e commenti a sfondo sociale e politico pubblicati sui social. Raggiunto il pensionamento qualche anno fa, ha ripreso alcune sue passioni come la fotografia e lo studio della Storia, in particolare quella della sua città, Napoli.

Ha da sempre coltivato una originaria passione per la narrativa, che lo ha spinto ad approfondire la possibilità di scrivere romanzi storici, impegnandosi in questi ultimi anni nello studio, nella ricerca dei particolari e nella stesura dei suoi primi romanzi storici, prevalentemente di genere thriller. È solito abbinare nella narrazione personaggi di fantasia ad altri storicamente esistiti in ambientazioni storicamente verificate.

Contatti social e web

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“Giappone. Usi, costumi e tradizioni” di Giada Ribaudo

“Giappone. Usi, costumi e tradizioni” di Giada Ribaudo

Scheda tecnica

Giappone. Usi, costumi e tradizioni

Autore: Giada Ribaudo
Genere: Studi culturali
Editore: Morellini Editore
Data di uscita: 28/03/2018 (2°edizione)
Formato: Cartaceo
Anno pubblicazione: 2014
Pagine: 183

Acquista: Libro   | Ebook   | 3° edizione   

Trama

Terra di contraddizioni e misteri, dell’eleganza e del rigore, il Giappone attira viaggiatori affascinati dai suoi paesaggi naturalistici mozzafiato o dagli incredibili grattacieli scintillanti di Tokyo, passando per templi buddhisti e shintoisti in cui ritrovare se stessi e la pace. Nonostante la sua lontananza, la tradizione culturale di questo Paese da sempre influenza l’Occidente, nella letteratura, nell’arte e nel cinema, per non parlare dei manga, degli origami e delle arti marziali. Fantasmi e divinità popolano le sue strade, i suoi corsi d’acqua, le sue risaie tanto cruciali nel definire l’identità di questo popolo. Il punto è che del Giappone ti viene voglia di sapere sempre di più, esplorando tutti gli aspetti enigmatici e curiosi che la sua cultura nasconde, un universo di eleganza e delicatezza in cui perdersi per ore, giorni o anni interi. Questa guida offre una panoramica degli aspetti fondamentali di questa cultura, includendo personaggi e opere che ne hanno segnato il tempo e citando alcuni tra gli stranieri che hanno contribuito a diffondere l’amore per questo Paese, raccontando le loro esperienze e le loro avventure. Una piccola compagna di viaggio per scoprire il magico mondo del Sol Levante.

Vi appassiona il Giappone e siete curiosi di saperne di più su questo paese che sembra così esotico agli occhi di noi occidentali, ma allo stesso tempo così vicino? Allora questa è sicuramente la lettura che fa per voi.

Giappone. Usi, costumi e tradizioni è un piccolo volume che non arriva neanche alle 200 pagine, ma che illustra in modo chiaro e conciso questo paese dalle mille sfaccettature. È una lettura sicuramente adatta per un primo approccio a questa cultura, sebbene ovviamente tocchi i vari temi in modo sintetico.

Il volume si divide in cinque capitoli: Territorio, Storia e religione, Cultura, I giapponesi, La vita giapponese. In sostanza una mini guida che ci permette di toccare le varie caratteristiche del Giappone e di viaggiare in quelle terre e nella vita di un popolo che sempre maggiormente tende ad affascinarci.

Sebbene come ogni guida riporti anche dati e statistiche, la lettura è scorrevole e mai pesante. Molto interessanti sono i vari inserti che l’autrice inserisce qua e là nella lettura snocciolandoci qualche altra curiosità in più.

Non riesce, ovviamente, a cogliere tutte quelle sfumature che costituiscono un popolo o una cultura, come del resto nessun libro comunque riuscirebbe a fare, ma ne dipinge un quadro abbastanza esaustivo.

Una lettura che potrebbe far sicuramente comodo a chi si appresta ad un viaggio in quelle terre o anche semplicemente a chi è curioso di approcciarsi ad una cultura diversa.

In Giappone si ha inizialmente la sensazione di arrivarci per vedere se esiste davvero.

– Giappone. Usi, costumi e tradizioni –

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“Thomas Jay” di Alessandra Libutti

“Thomas Jay” di Alessandra Libutti

Scheda tecnica

Thomas Jay

Autore: Alessandra Libutti
Genere: Narrativa italiana
Editore: Youcanprint (3° edizione)
Data di uscita: 21/06/2021
Formato: Ebook/Audiolibro
Anno pubblicazione: 207
Pagine: 228

Acquista: Libro   | Ebook   | Audiolibro

Trama

Thomas Jay entra in riformatorio a dodici anni. Vittima di ideali così forti da non saperli gestire, non è in grado di arrestare la spirale di avvenimenti che lo conducono all’ergastolo. In ogni fase critica della propria esistenza, si aggrappa al talento letterario come a un’ancora di salvezza, e scrive storie sulla gioia di vivere per contrastare il proprio baratro emotivo ed esistenziale. Dal chiuso di una cella racconta la sua incredibile storia ad Ailie, la donna che ama. È un percorso a ritroso verso l’accettazione di se stesso e la riconciliazione con i propri errori. Un viaggio nel quale Thomas Jay riesce a intrecciare dolore e forza, paura e orgoglio, colpa e redenzione, amore, amicizia e sacrificio in una trama di sentieri che lo conducono alla consapevolezza della propria grandezza interiore.Un romanzo di incontri graffianti, profondi, dolorosi eppure salvifici.

“Chi è Thomas Jay?
È l’idealismo adolescenziale che sopprimiamo crescendo. È l’irrazionalità che ingabbiamo quando cediamo al pragmatismo che impone la maturità. Eppure, non importa quanto lo maltrattiamo o se lo imprigioniamo, è un idealismo che continua a parlarci.”

Scrive così del suo personaggio, Alessandra Libutti, nella nota alla terza edizione del libro e Thomas Jay è davvero quell’idealismo adolescenziale che è in ciascuno di noi al quale troppo presto cerchiamo di soffocare la voce.

Stefano Lorenzini, prima di diventare Thomas Jay, è un giovane a cui viene portato via tutto: dopo la perdita del padre viene cresciuto da sua nonna e dalla Lillina, “sorella di latte” dell’anziana, fino a che anche questa non viene a mancare e la Lillina non avendo alcun vero legame non può prenderlo con sé.

Si ritrova in America, Stefano, ancora bambino nella speranza di poter avere di nuovo una famiglia con sua madre, ma questa ormai risposata non ne vuole sapere di quel figlio che non ha mai cercato. Vittima dell’abbandono si ritrova per strada e poi in prigione dove a fasi alterne passerà gran parte della sua esistenza.

Nel suo percorso di crescita, perdizione e redenzione Stefano Lorenzini non sarà mai solo. La sua strada si intreccerà con quella di Max, un anziano signore gestore di una lavanderia. Sarà lui a prendersene cura nei primi tempi in cui farà fuori e dentro dalla prigione. Un mentore, un amico colui che gli permetterà di conoscere per la prima volta Thomas Jay.

Se a Max spetta la scoperta di Thomas Jay, Samuel Atkins sarà colui che cercherà di dargli voce. Per Stefano Lorenzini rappresenterà sia il suo più grande alleato che il suo più grande nemico. La voce della ragione, colui che lo metterà di fronte alle proprie sciocchezze e pretenderà l’assoluta dedizione. Una figura più simile ad un padre che ad un amico e anche colui che lo metterà sulla strada di Ailie, colei che rappresenta l’amore.

E mentre apprende e viene guidato da queste relazioni sconta la sua pena in prigione, una pena decisamente troppo grande commisurata al reato. Ma sarà proprio quel tempo dietro le sbarre a portarlo alla redenzione, all’accettazione di sé e del suo passato.

Il processo di crescita di Stefano Lorenzini avviene soprattutto attraverso la parte di sé rappresentata da Thomas Jay. Sarà grazie a lui che il nostro personaggio troverà la sua voce, attraverso le storie narrate da Jay che riusciranno a valicare anche quelle anguste sbarre.

È un romanzo intenso, in cui si mescolano i vari conflitti esistenziali dell’uomo che avranno risoluzione solo nel rapporto con gli altri e con sé stessi attraverso la parola scritta. Un monologo che ci parla e parla di noi allo stesso tempo dove il perno centrale è continuare a dare voce alla parte più importante di sé.

«…a volte, per mantenere in vita la parte più importante di te stesso, devi darle una voce e fare cose per le quali sarai giudicato e pagherai le conseguenze. Se metti a tacere quella parte per sempre, la uccidi; Se la lasci parlare, potresti essere ucciso. In ogni caso, quella parte morirà e vorrà dire la sua prima che accada, quindi sarà sempre più forte della tua volontà di metterla a tacere».

– Thomas Jay –

#prodottofornitoda Alessandra Libutti

L’autrice: Alessandra Libutti

Alessandra Libutti è nata a Roma nel 1967. È laureata in Storia e Critica del Cinema ed ha collaborato alle riviste «Cinema D’Essai», «Music & Arts» e alla webzine «Granbaol». Vive e lavora a Hertford in Gran Bretagna.

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“Il vecchio che leggeva romanzi d’amore” di Luis Sepulveda

“Il vecchio che leggeva romanzi d’amore” di Luis Sepulveda

Scheda tecnica

Il vecchio che leggeva romanzi d’amore

Autore: Luis Sepúlveda
Genere: Narrativa straniera
Editore: Guanda
Edizione: 28/01/2016
Formato: Cartaceo
Anno pubblicazione: 1993
Pagine: 144

Acquista: Libro   | Ebook   

Trama

Il vecchio Antonio José Bolivar vive ai margini della foresta amazzonica equadoriana. Vi è approdato dopo molte disavventure che non gli hanno lasciato molto: i suoi tanti anni, la fotografia sbiadita di una donna che fu sua moglie, i ricordi di un’esperienza, finita male, di colono bianco e alcuni romanzi d’amore che legge e rilegge nella solitudine della sua capanna sulla riva del grande fiume. Ma nella sua mente, nel suo corpo e nel suo cuore è custodito un tesoro inesauribile, che gli viene dall’aver vissuto “dentro” la grande foresta, insieme agli indios shuar: una sapienza particolare, un accordo intimo con i ritmi e i segreti della natura che nessuno dei famelici gringos saprà mai capire.

Il vecchio che leggeva romanzi d’amore è il primo libro dell’autore cileno Luis Sepúlveda ed è uno di quegli esordi che rimangono nella storia e che ha consacrato Sepulveda nella storia della letteratura sudamericana.

In questo breve romanzo di neanche centocinquanta pagine, l’autore parla di un tema a lui molto caro: la salvaguardia dell’Amazzonia. Il suo personaggio Antonio Josè Bolivar è un vecchio che vive da solo in una capanna leggermente isolata dalle altre della piccola città in cui vive. È un uomo in bilico tra due mondi: quello degli uomini legati al progresso e gli Shuar gli indigeni del luogo che lo hanno accolto dopo essere rimasto solo e gli hanno insegnato a vivere nel rispetto della natura.

Lui non era uno di loro, ma era come uno di loro.

Ed è tra questi due mondi che nasce la denuncia che Sepulveda fa nei confronti dell’uomo occidentale, che talmente legato all’idea di progresso, fa piazza pulita di tutto ciò che lo circonda, senza curarsi delle conseguenze che questo comporta. Il romanzo si apre proprio nel contrasto tra uomo e natura: un gringos viene trovato morto e sebbene all’inizio il sindaco della città incolpa gli Shuar, il vecchio Antonio da prova che la morte dell’uomo sia avvenuta a causa di un tigrillo, un animale della foresta Amazzonica.

La caccia all’animale affidata al vecchio Antonio Josè Bolivar, l’unico in grado di inseguirlo e ucciderlo mostra non solo lo scontro tra natura e uomo, ma fa da pretesto per raccontarci la storia di Antonio Josè Bolivar e di come questo personaggio sia diventato colui che ci mostra l’insensatezza dei comportamenti dell’uomo moderno.

Quella che ci racconta Sepulveda è in sostanza una storia d’amore per la natura e dove la natura stessa per quanto sembri terribile e aggressiva risulta vivere con molta più compassione di quanto sappia fare l’essere umano. È anche una storia che attraverso l’immagine degli Shuar e al loro modo di vivere ci insegna a non avere pregiudizi nei confronti di chi vive con valori diversi dai nostri. E in ultimo è un inno alla lettura che salva dalla barbarie del mondo.

Si avviò verso El Idilio, verso la sua capanna, e verso i suoi romanzi, che parlavano d’amore con parole così belle che a volte gli facevano dimenticare la barbarie umana.

– Il vecchio che leggeva romanzi d’amore –

L’autore: Luis Sepúlveda


1949, Ovalle (Cile)

Luis Sepúlveda è nato a Ovalle, in Cile, nel 1949, ed è mancato nel 2020 in Spagna, nelle Asturie, dove risiedeva. I suoi libri sono editi in Italia da Guanda: Il vecchio che leggeva romanzi d’amoreIl mondo alla fine del mondoUn nome da toreroLa frontiera scomparsa, Incontro d’amore in un paese in guerraDiario di un killer sentimentaleJacaréPatagonia ExpressLe rose di AtacamaRaccontare, re­siste­re (con Bruno Arpaia), Il generale e il giudiceUna sporca storiaI peggiori racconti dei fratelli Grim (con Mario Delgado Aparaín), Il potere dei sogniCronache dal Cono SudLa lampada di AladinoL’ombra di quel che eravamoRitratto di gruppo con assenzaUltime notizie dal SudTutti i raccontiIngredienti per una vita di formidabili passioniUn’idea di felicità (con Carlo Petrini), L’avventurosa storia dell’uzbeko mutoLa fine della storiaVivere per qualcosa (con José Mujica e Carlo Petrini), Storie ribelli; e le favole: Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volareStoria di un gatto e del topo che diventò suo amico, Storia di una lumaca che scoprì l’importanza della lentezzaTrilogia dell’amiciziaStoria di un cane che insegnò a un bambino la fedeltàStoria di una balena bianca raccontata da lei stessaIl grande libro delle favole Tutti i romanzi. Tra i molti riconoscimenti ricevuti, la laurea honoris causa in Lettere presso l’Università di Urbino, il Premio Chiara alla carriera e il Premio Hemingway per la Letteratura.

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