Recensione: “Oltre il mare” di Stefano Polli

Recensione: “Oltre il mare” di Stefano Polli

Scheda tecnica

Oltre il mare

Autore: Stefano Polli
Genere: Giallo
Editore: Centro Doc. Giornalistica
Data di uscita: 08/11/2012
Formato: Cartaceo
Anno pubblicazione: 2012
Pagine: 320

Acquista: Libro     

Trama

Andrea Varzi è un giornalista in fuga. Una doppia fuga. La prima tra Argentina, Cile, Brasile e Uruguay a caccia di un criminale di guerra riuscito a rimanere nascosto per oltre mezzo secolo e della sua nuova potentissima rete di neonazisti. La seconda che lo vede fuggire da se stesso e dagli spiriti inquieti della sua esistenza. Una dannazione interiore che lo porterà a mettere a repentaglio la propria vita e a farsi abbandonare da tutti ma contemporaneamente a non mollare la presa su Ziegler e la sua organizzazione. Un giallo avvincente e raffinato, un viaggio introspettivo nelle maglie spesso troppo strette della vita nella civiltà occidentale.

Oltre il mare è un giallo, che di giallo ha ben poco. La storia narra del giornalista Andrea Varzi che contattato da un suo conoscente in Argentina viene a sapere di una possibile storia in cui sarebbe coinvolta la rete di ex nazisti stabilitasi in Argentina dopo la seconda guerra mondiale.

Il nostro protagonista decide di partire all’inseguimento di questo possibile scoop lasciandosi dietro una relazione che non si poteva dire terminata. È in fuga quindi, Andrea Varzi, una fuga da se stesso e l’indagine è solo una scusa per avere l’occasione di potersene andare da Roma e dalla sua vita.

Il libro sviluppa quindi più che altro il cambiamento del protagonista, il suo accorgersi che in realtà è veramente innamorato della sua ex fidanzata, ma che ormai è troppo tardi e lascia quello che riguarda la parte investigativa del romanzo in sottofondo.

Gli stessi personaggi secondari, gli amici che lo aiutano in Argentina nel caso, diventano il tramite per parlare d’altro. Di una vita che non da sempre ciò che vorresti o che stranamente te lo da in modo differente da come lo avevi immaginato. Gli unici personaggi che forse si legano maggiormente all’indagine sono Carla in cerca della sorella sparita durante la dittatura e il personaggio che inizialmente conosceremo come Gola profonda, un altro degli informatori che lavorano per smascherare la rete neonazista.

Ciononostante l’indagine rimane piatta, quasi assente per alcune parti del romanzo, spodestata da questa ricerca del sé così predominante nell’opera e sebbene sia un romanzo che scorre bene, con una scrittura molto giornalistica fatta di frasi brevi spezzate da punti, non riesce a catturare come altri romanzi gialli e anche il tema della dittatura in Argentina o Cile e delle persone torturate o che hanno perso familiari e altro in quel periodo resta molto sullo sfondo.

Un romanzo godibile sì, ma che non mi ha dato le emozioni di tanti altri romanzi investigativi che ho letto.

Soltanto a distanza di molto tempo sarei stato capace di leggere il percorso di quegli anni, la mia crescita lenta e il mio cambiamento diluito in tempi lunghissimi

– Oltre il mare –

L’autore: Stefano Polli

Romano, giornalista, è il responsabile dell’Area internazionale dell’Ansa. È stato per lunghi anni inviato speciale e ha seguito i più importanti avvenimenti internazionali: guerre, rivolte, grandi fatti di cronaca, vertici diplomatici. È specializzato in questioni europee e mediorientali. Ha pubblicato libri sul giornalismo e sull’Unione Europea.

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Recensione: “La feluca e la fiocina” di Irene Caltabiano

Recensione: “La feluca e la fiocina” di Irene Caltabiano

Buona giornata amici lettori e ben tornati su Le parole di Misaki, la recensione che vi porto oggi è una collaborazione con l’autrice Irene Caltabiano e che ringrazio per avermi dato la possibilità di leggere e recensire il suo romanzo.
Buona lettura!

Scheda tecnica

La feluca e la fiocina

Autore: Irene Caltabiano
Genere: Narrativa italiana
Editore: Capponi
Data di uscita: 10/06/2022
Formato: Ebook
Anno pubblicazione: 2022
Pagine: 200

Acquista: Libro   | Ebook   

Trama

Il mare e i suoi abissi nascondono tesori o mostri secolari. Ma il mare è anche metafora di fantasmi e paure che, prima o poi, potresti essere richiamato ad affrontare. Salvatore Greco, timido e riflessivo sedicenne, assiste alla morte del padre Calogero, intrepido pescatore di pesce spada, a opera di un’enorme creatura che solca le acque dello Stretto di Messina. Quest’avvenimento scuote il ragazzo dalle fondamenta, facendolo crescere in fretta e sviluppando in lui il desiderio di emigrare verso altri lidi, allontanandosi da una quotidianità che oramai gli va stretta. Grazie al saggio e misterioso antiquario Celestino, di cui nessuno conosce bene il passato, il ragazzo scoprirà il suo talento di scrittore. Trentenne, trasferitosi a Roma, Salvatore ha raggiunto il successo, ma non la felicità. Il legame a doppio filo con la sua terra d’origine lo reclama con prepotenza, costringendolo al ritorno. Un ritorno che farà venire al pettine molti nodi: chi era davvero Celestino? Perché la creatura continua a tormentare la sua famiglia? E perché non si può fuggire dai propri fantasmi?

Come definire il romanzo di Irene Caltabiano? Un romanzo di formazione? Una lotta estrema tra l’uomo e la natura? E se fossero entrambi?

Sullo sfondo di una Sicilia quasi mitica legata alla tradizione di un paesino di pescatori si svolgono le vicende di Salvatore (Totò) Greco, ragazzo di sedici anni che abita nel piccole paese di Torre Faro, ma che sogna di andarsene. In un luogo che sente stretto non riesce a trovare il suo posto e il suo modo di essere si scontra contro la figura ben più netta del padre Calogero, pescatore fatto e finito figlio di generazioni di pescatori.

La marcata contrapposizione tra i due li porta a non comprendersi al contrario di quanto accade con Vincenzo, il figlio più piccolo, che sebbene idolatri il fratello, come il padre sente già il richiamo del mare.

Salvatore, nonostante tutto, troverà il suo punto di riferimento in Celestino, un uomo che dopo aver viaggiato e visitato vari luoghi decide di fermarsi proprio a Torre Faro ed aprire un negozio. Sarà questo misterioso personaggio ad avvicinare il nostro Totò alla lettura e alla scrittura liberando il vero talento del nostro protagonista.

Ma mentre è in atto questo atto di crescita e svelamento di sé, la vita cambia le carte in tavola nelle sorti della famiglia Greco. Uscito in mare insieme ai suoi figli Calogero avrà la peggio contro quel nemico che pensava di aver già sconfitto.

Che ne sarà ora della vita di Totò? Fortunatamente a prendere le redini dell’impresa di famiglia sarà il fratello minore, Vincenzo lasciando così al nostro Totò la possibilità di vivere come vuole, fino ad un evento tragico che lo ricondurrà sui lidi materni.

Il tornare indietro per affrontare quel demone che tanto ha fatto soffrire la sua famiglia. Una lotta tra l’uomo e l’animale che ricorda un po’ Il vecchio e il mare di Hemingway. Una fuga dagli abissi che rappresentano più gli abissi interiori che quelli reali.

Un romanzo breve, ma che in poche pagine e con un linguaggio arricchito anche da espressioni dialettali ci regala uno spaccato della vita dei pescatori, ancora così atavica per certi aspetti, e la contrapposizione con il mondo di oggi attraverso la figura di Totò, a metà tra i due mondi.

Il rumore del mare, alla luce dell’alba, faceva da padrone, come un respiro ancestrale.

– La feluca e la fiocina –

#prodottofornitoda Irene Caltabiano

L’autrice: Irene Caltabiano

Irene Caltabiano è nata a Segrate il 5 giugno 1989. Si laurea in Scienze dell’Informazione, Editoria e Giornalismo all’Università degli Studi di Messina e consegue la Laurea specialistica in Cinema, Televisione e Produzione multimediale all’Università degli Studi di Bologna, svolgendo la tesi all’estero presso il CalArts di Los Angeles. Nella Capitale frequenta il triennio di Disegno e Tecnica del fumetto alla Scuola Romana dei fumetti. Attualmente lavora come copywriter e illustratrice. Ha vinto diversi premi come scrittrice e sceneggiatrice. Ha pubblicato la raccolta di racconti Lunga vita al Re per Re Artù Edizioni, i graphic novel Global Warning e IOT – Infernet of things per Kall Edizioni, Granelli di rabbia per The Freak Editore e Manichini per Rossini Editore. I suoi racconti sono presenti in diverse antologie.

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Pugni al petto di Dimitri Ruggeri

Pugni al petto di Dimitri Ruggeri

Scheda tecnica

Pugni al petto

Autore: Dimitri Ruggeri
Genere: narrativa italiana
Editore: Capponi editore
Data di uscita: 25/10/2022
Pagine: 242

Pugni al petto  

Trama

Raimondo riesce ad accedere alla prestigiosa Scuola Navale di Venezia dopo aver superato un duro concorso, scoprendo, sin da subito, una vita comunitaria che si rivelerà gravosa per la ferrea disciplina e le angherie a cui i “Pivoli”, come vengono appellati gli allievi del primo anno, sono sottoposti. Insieme a due compagni inseparabili sperimenterà ogni genere di scappatoia per resistere, e magari perfino sfuggire, agli ineluttabili giri di punizione che si scontano al “Campaccio” correndo con i pugni al petto. Sarà la scoperta fortuita dell’esistenza di un diario, dagli illusori poteri formativi, ad accendere la speranza di poter superare l’anno senza tanto patire, ma l’ostinata ricerca per venirne in possesso li farà imbarcare sulla nave più bella del mondo: l’Amerigo Vespucci. 

Chiacchierando con l’autore

  • Quando e come nasce la tua passione per la scrittura?
    • D: Ho iniziato a scrivere racconti alle scuole elementari. Ho poi ripreso a farlo tra i banchi del liceo ma con la poesia scritta. Nel corso del tempo ho sperimentato e ampliato questo linguaggio con la poesia visiva, la video poesia e il poetry slam. Pugni al petto rappresenta di fatto il mio esordio nel mondo della narrativa. È il mio primo romanzo ma lo stile sviluppato in passato, a tratti, riaffiora in modo timido e equilibrato.
  • Com’è nata l’idea per questo romanzo?
    • D: È nata circa dieci anni fa. Volevo scrivere una storia ambientata a Venezia nella Scuola Navale Morosini che avevo frequentato da ragazzo ma non riuscivo a individuare un’adeguata chiave narrativa. Soltanto tre anni fa ho rielaborato alcuni scritti custoditi in archivio e alla fine ho strutturato un soggetto sviluppando poi un racconto “visivo” come se fosse un film. Tra le location scelte compare anche la nave Amerigo Vespucci  sulla quale ho avuto la fortuna di fare una crociera al termine del secondo anno scolastico.
  • Come mai proprio questo genere/storia/argomento?
    • D: Si tratta, a memoria, del primo romanzo ambientato nella Scuola Navale; pertanto questo pionierismo mi ha stimolato molto ma il timore di banalizzare il tutto a semplice diario è stato sin da subito uno scoglio. Per questo motivo ho fatto passare degli anni prima di far sedimentare la mia tensione e coscientizzarla per raccontare la mia esperienza, trasfigurandola e rendendola fruibile anche ai non addetti ai lavori. Inoltre dai primi riscontri dei lettori sto avendo conferma che la mia proposta letteraria si possa classificare come un romanzo di formazione, destinato in primis ai ragazzi. Infatti i protagonisti sono i “Pivoli”, ossia gli allievi del primo anno che penano non poco per barcamenarsi in quell’ambiente.

  • Hai altri progetti letterari in mente per il prossimo futuro?
    • D: Al momento no ma vivendo la normalità e la quotidianità qualcosa verrà fuori di certo.

Estratto

Da quel momento ci caddero le mani di carne giovane sui fianchi, 
strette in un pugno irreversibile a forma di stella. 
Al grido della paura rispondemmo in silenzio 
con il petto frastornato dal cuore. 
Al bagliore della luna i pugni divennero i custodi del Campaccio. 
La crudeltà della nebbia e delle scarpe si scoprì amica. 
Ci unimmo in un turbine, tutti insieme, 
con le nocche rivolte verso il mare. 
Le notti tempestose non ci fecero più paura. 
Ci accorgemmo che eravamo padroni della nostra vertigine 
vitalizzata da battiti assordanti.
I pugni al petto erano ali.

Estratto Pugni al petto di Dimitri Ruggeri, 2022, per gentile concessione


L’autore: Dimitri Ruggeri

Dimitri Ruggeri  è uno scrittore e poeta, autore delle sillogi di poesia Parole di grano (2007), 
Carnem Levare il Cammino (2008), Status d’amore (2010), Il Marinaio di Saigon (2013), Soda caustica (2015), Krokodil (2018) e Radon (2019). È inoltre uno slammer, performer vocale e videopoeta. Laureato in Economia all’Università La Sapienza di Roma, ha frequentato la Scuola Navale F. Morosini di Venezia. Come operatore culturale svolge l’attività di Direttore artistico del longevo Festival Hombres di Videopoesia e di curatore della sezione di videopoesia del Festival Bologna in Lettere. Nel 2006 è stato ospite al programma RAI (Futura) Miss Poesia. Con il Il Marinaio di Saigon ha vinto il Premio della critica Mioesordio – Gruppo Editoriale L’Espresso – Festival Internazionale poesia di Genova 2014. È stato ospite di Festival di poesia e videopoesia italiani e europei. Ha importato il Poetry Slam in Abruzzo e in Molise e ha ideato SlamContemPoetry, il primo portale in Italia dedicato alle interviste ad autori impegnati nella poesia orale, spoken music e poetry slam. Al momento vive a Pescara dove lavora nel mondo dei trasporti.

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Recensione: “Fiori sopra l’inferno” di Ilaria Tuti

Recensione: “Fiori sopra l’inferno” di Ilaria Tuti

Buongiorno miei cari amici lettori, in questi giorni sto cercando di recuperare le varie recensioni arretrate che ho già scritto ma che ancora non so riuscita a pubblicare, per cui usciranno articoli più di frequente e proprio per questo eccomi qui con la recensione del libro di Ilaria Tuti, Fiori sopra l’inferno. Buona lettura!

Scheda tecnica

Fiori sopra l’inferno

Autore: Ilaria Tuti
Genere: Thriller
Editore: Longanesi
Data di uscita: 04/01/2018
Formato: Cartaceo
Anno pubblicazione: 2018
Pagine: 372

Acquista: Libro   | Ebook   

Trama

«Tra i boschi e le pareti rocciose a strapiombo, giù nell’orrido che conduce al torrente, tra le pozze d’acqua smeraldo che profuma di ghiaccio, qualcosa si nasconde. Me lo dicono le tracce di sangue, me lo dice l’esperienza: è successo, ma potrebbe risuccedere. Questo è solo l’inizio. Qualcosa di sconvolgente è accaduto, tra queste montagne. Qualcosa che richiede tutta la mia abilità investigativa. Sono un commissario di polizia specializzato in profiling e ogni giorno cammino sopra l’inferno. Non è la pistola, non è la divisa: è la mia mente la vera arma. Ma proprio lei mi sta tradendo. Non il corpo acciaccato dall’età che avanza, non il mio cuore tormentato. La mia lucidità è a rischio, e questo significa che lo è anche l’indagine. Mi chiamo Teresa Battaglia, ho un segreto che non oso confessare nemmeno a me stessa, e per la prima volta nella vita ho paura.»

Nel 2018 Ilaria Tuti, autrice di origini friulane, esordiva con il romanzo Fiori sopra l’inferno, un thriller che dalla sua pubblicazione ha appassionato moltissimi lettori.

L’autrice ci conduce con la sua storia nel ridente paesino di montagna di Travenì, luogo di fantasia che si ispira presumibilmente ai luoghi in cui è cresciuta la Tuti. A fare da sfondo, quindi, una natura selvaggia, incontaminata che deve fare i conti con lo sviluppo turistico della cittadina di Travenì, uno dei settori che porta maggiori entrate economiche al piccolo paesino.

Su questo sfondo si compie l’omicidio che metterà l’intera cittadina e la polizia in allerta e sarà l’innesco che porterà in scena il commissario Teresa Battaglia.

“Ilaria Tuti con Teresa Battaglia non ha creato un semplice personaggio, bensì una persona autentica e tridimensionale. Con la sua protagonista, Ilaria Tuti fa il miglior regalo che uno scrittore possa fare ai suoi lettori: qualcuno a cui affezionarsi.”

Scrive così, Donato Carrisi sul corriere della sera e centra infallibilmente il punto chiave del romanzo, la sua protagonista, Teresa Battaglia, commissario con doti da profiling è quello che davvero non ti aspetti: una donna all’apparenza dalla scorza ruvida che nasconde le sue fragilità più profonde, ma che proprio grazie a queste riesce a “scorgere l’inferno che si spalanca sotto i nostri piedi”.

La narrazione segue quindi le indagini del commissario e dei suoi collaboratori, focalizzandosi soprattutto sull’ ispettore Massimo Marini, new entry del commissariato che creerà una dicotomia perfetta con la protagonista. È soprattutto attraverso i suoi occhi che scorgiamo le sfumature del carattere del commissario Battaglia. I due si completano come molte delle migliori coppie di detective, nonostante l’inizio non proprio radioso.

Attraverso i personaggi e le bellissime descrizioni del paesaggio che sembra diventare personaggio esso stesso, ci immergiamo sulle tracce di un assassino e in una storia che è diversa da quello che può sembrare, in cui quello che all’apparenza sembra perfetto nasconde in realtà la ruggine celata sotto portando la nostra protagonista ad incappare in una storia iniziata molti anni prima, come capiamo dai continui rimandi al passato che l’autrice pone davanti ai lettori nell’alternanza dei capitoli.

Un romanzo che si legge tutto d’un fiato, senza battute d’arresto e che coinvolge il lettore dalla prima all’ultima frase.

Si sfugge da ciò che ci spaventa e ferisce, o vuole farci prigionieri, pensò.

– Fiori sopra l’inferno –

L’autrice: Ilaria Tuti

1976, Gemona del Friuli

Ilaria Tuti è nata a Gemona del Friuli, in provincia di Udine. Ha studiato Economia. Appassionata di pittura, nel tempo libero ha fatto l’illustratrice per una piccola casa editrice. Nel 2014 ha vinto il Premio Gran Giallo Città di Cattolica. Il thriller Fiori sopra l’inferno, edito da Longanesi nel 2018, è il suo libro d’esordio. Tra i suoi libri ricordiamo anche: Ninfa dormiente (Longanesi, 2019) e Fiore di roccia (Longanesi, 2020). Del 2021 il romanzo La luce della notte, il ritorno dell’amatissima Teresa Battaglia in un romanzo di rinascita e speranza. Sempre per Longanesi pubblica nel 2021, Figlia della cenere e nel 2022, Come vento cucito alla terra.

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Crescere imparando: Romeo e le unità di misura di Alceste Bolzan

Crescere imparando: Romeo e le unità di misura di Alceste Bolzan

Scheda tecnica

Crescere imparando: Romeo e le unità di misura

Autore: Alceste Bolzan
Genere: Libri per bambini
Editore: Self publishing
Data di uscita: 12/03/2022
Pagine: 100

Crescere imparando: Romeo e le unità di misura  

Trama

Crescere imparando – Romeo e le unità di misura è un sussidiario studiato come un racconto illustrato che rende comprensibili i concetti di distanza, tempo, velocità, temperatura ecc. ai ragazzi di quarta elementare attraverso domande e aneddoti semplici e spiritosi.
Una serie di box esplicativi fungono da sommario per riassumere i concetti e gli esercizi (con relative soluzioni) al termine di ogni capitolo aiutano i ragazzi a passare dalla teoria alla pratica.

Chiacchierando con l’autore

  • Quando e come nasce la tua passione per la scrittura?
    • A: Ho sempre desiderato scrivere un’opera letteraria, tuttavia ho deciso di scrivere questo libro alla nascita del mio primo figlio per dedicarglielo.

  • Com’è nata l’idea per questo romanzo?
    • A:Volevo creare un testo formativo per stimolare i bambini a imparare dei concetti complessi divertendosi.
  • Come mai proprio questo genere/storia/argomento?
    • A: Ho utilizzato il mio percorso di studi in ambito scientifico per creare un testo adatto ai bambini, ma ricco di aspetti tecnici e formativi.
  • Hai altri progetti letterari in mente per il prossimo futuro?
    • A: Ho in mente di continuare la serie “Crescere Imparando” e in un futuro vorrei scrivere altre serie, con differenti personaggi, ma sempre ricca di contenuti formativi.

Estratto

Romeo aspettava quel giorno da tanto tempo. Era un mercoledì, il 10 giugno, e stava per terminare la scuola. Era l’ultimo giorno della terza elementare ed era felice, perché stava per cominciare un’estate di vacanze, ma allo stesso tempo era un po’ triste perché per due mesi non avrebbe più rivisto molti dei suoi amici con cui si divertiva a giocare durante la ricreazione. La voce della maestra di scienze interruppe i pensieri di Romeo. “Essendo l’ultimo giorno, oggi non faremo lezione e potrete passare quest’ora giocando tra di voi” affermò. “Tuttavia ricordatevi che la quarta elementare è una classe impegnativa”.
Romeo, che era il più furbetto della classe, aveva già capito dove la maestra stava andando a parare. “Per questo motivo vi ho preparato un po’ di compiti  per le vacanze”.
I sorrisi sui volti dei suoi compagni si tramutarono immediatamente in espressioni di disappunto. Nei loro pensieri la maestra di scienze si era appena trasformata dalla fata di Cenerentola alla strega di Biancaneve.
“Su!” disse la maestra. “Non fate quelle facce”.
Aprì quindi il cassetto della cattedra, prese una pila di cartellette che aveva preparato e iniziò a consegnarle. Il titolo della cartelletta era stampato a caratteri cubitali: “Esercizi per studenti di quarta elementare sulle grandezze fisiche e le loro unità di misura”.
Scorrendo alcuni fogli, Romeo vide che era un piccolo manuale con una piccola spiegazione e tanti esercizi per capitolo. Il primo era intitolato: “Lunghezza, area e volume”.
“È importante che svolgiate questi compiti durante l’estate” riprese la maestra “perché, grazie a questi esercizi il prossimo anno faticherete meno a imparare i nuovi argomenti che vi insegnerò”.
L’idea di Romeo di passare le vacanze a giocare si dileguò in un istante e si trasformò nel pensiero tetro di passare l’estate chino sui libri a svolgere gli esercizi che la maestra gli aveva appena assegnato. Scorrendo un po’ le pagine si rese conto che non capiva la maggior parte di quello che c’era scritto.
“So che molto di quello che c’è scritto vi sembra complicato, bambini” disse la maestra, che sembrava aver letto nella mente di Romeo. “Quelli che vi ho appena dato sono degli argomenti che vengono trattati durante la quarta elementare, per cui è normale che possiate avere un po’ di difficoltà. Quello che vi suggerisco è di chiedere ai vostri genitori di darvi una mano nello svolgere questi esercizi”.
Il trillo della campanella annunciò la fine dell’anno scolastico; tutti i bambini presero i loro zaini e si diressero velocemente verso l’uscita della scuola. Anche Romeo si diresse di corsa tutto contento verso il cancello. Lì fuori, seduto in macchina, lo stava aspettando papà.
“Ti vedo contento, figliolo” lo accolse in auto papà. “Sei felice che l’anno scolastico sia finito?”
“Sì, papà. Però sono anche un po’ triste, perché alcuni dei miei compagni non li vedrò più fino a settembre” rispose Romeo. “Inoltre la maestra di scienze ci ha dato un sacco di compiti per le vacanze!”

“Mi sembra una cosa normale” intervenne papà. “Così vi mantenete in esercizio per l’inizio del prossimo anno”.
“Però i compiti che ci ha dato sono difficili, per cui ci ha consigliato di chiedere ai nostri genitori se possono darci una mano a eseguirli”.
“Certo, Romeo!” rispose papà. “Io e la mamma saremo felici di aiutarti. Che tipo di compiti dovete svolgere?”
“La maestra ci ha dato una cartelletta con spiegazioni ed esercizi sulle grandezze fisiche e sulle unità di misura”.
Papà sorrise. Era un argomento che a lui era sempre piaciuto. “Devo fare i complimenti alla maestra” riprese papà. “Ha scelto un argomento che è utile e interessante allo stesso tempo”.
Romeo non era della stessa idea. “Perché lo studio delle grandezze fisiche e delle unità di misura dovrebbe essere interessante?” chiese perplesso.
Papà scoppiò in una fragorosa risata. “Si vede che sei mio figlio, Romeo! Anche io prima di averle studiate la pensavo così”.

Estratto Crescere imparando: Romeo e le unità di misura di Alceste Bolzan, 2022, per gentile concessione

L’autore: Alceste Bolzan

Alceste Bolzan è nato a Treviso nel 1988, ma vive a Monza con la moglie e i suoi due figli. È un chimico con la passione per la scrittura e da questo mix nasce la collana Crescere imparando.

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