Recensione: “Happy (hippy) family di Stefania Nascimbeni

Recensione: “Happy (hippy) family di Stefania Nascimbeni

Buona giornata miei cari amici lettori la lettura di cui vi parlo oggi è stata una tra le più belle di questo 2022. Ho scoperto questo libro e l’autrice su Instagram e fin da subito non vedevo l’ora di leggerlo e fortunatamente non ha disatteso le mie aspettative!

Scheda tecnica

Happy (hippy) family

Autore: Stefania Nascimbeni
Genere: Narrativa italiana
Editore: Morellini editore
Data di uscita: 27/02/2020
Formato: Cartaceo
Anno pubblicazione: 2020
Pagine: 274

Acquista: Libro   | Ebook   

Trama

Entrare in terapia per curare un disturbo alimentare e scoprire la fine del proprio matrimonio? Succede, se hai passato tutta la vita fingendoti una geisha e invece sei lo spirito vivente di un ardente samurai.La protagonista è una donna come molte che, dopo aver recitato nei panni di un’altra se stessa, tornerà libera, sì, ma dovrà confrontarsi con le difficoltà di essere una madre separata. Farà i conti con una Milano che non offre grandi speranze per una trentenne single, con un figlio piccolo: lavori precari, uomini sposati e altri casi umani. Per fortuna c’è la sua bizzarra famiglia extra large, dove tutti sono separati e risposati con altri separati (con figli). Riuscirà la protagonista a fare pace con il suo spirito inquieto? Di certo scoprirà la felicità smettendo di essere come vogliono gli altri.

Tutto nasce dal caos: si crea, si distrugge e rinasce

Ed è proprio questo che l’autrice crea con questo libro. Un personaggio che si spinge nel caos della sua vita con paracadute solo la sua ironia, e ne rinasce in una nuova forma.

” Mi chiesi seriamente per quanto tempo ancora sarei riuscita a fingere di sapere cosa stavo facendo. Quando invece non lo sapevo affatto. Ed era più evidente che mai.”

Una donna che dopo la disfatta di un matrimonio, un disturbo alimentare e un figlio da crescere si rimette in gioco. L’autrice con questo suo personaggio narra un po’ la storia di tutte noi. Diventa uno specchio nel quale rispecchiarsi perché ne mostra le fragilità e la forza.

Non nasconde i difetti e neanche le scelte a volte discutibili che a volte leggendo ci fanno un po’ storcere il naso, ma è proprio questo a renderla ancora più reale e parte di un vissuto quotidiano che potrebbe essere quello di chiunque.

La scrittura scorrevole ed ironica oltra a mostrarci un personaggio dalle molteplici sfaccettature ci racconta la famiglia, quella che si rispecchia nel concetto dell’Ohana hawaiano, una famiglia in senso esteso fatta della moltitudine di relazioni di cui ci circondiamo.

Un concetto di famiglia che può sembrare solo in apparenza disfunzionale, ma che in realtà ne risulta essere la dimostrazione più vera ed autentica, dove personalità anche antitetiche tra loro si incastrano alla perfezione come tasselli di un puzzle.

Con il suo romanzo Stefania Nascimbeni ci regala uno spaccato delle vita quotidiana odierna, fatta di fragilità e forza che nascono dal caos, ma che alla fine ritrovano un loro senso. Ci regala qualche lacrima, ma anche tanti sorrisi e tanti rimandi e citazioni divertenti che strappano una risata.

La vita è questo, un sassolino tirato con la fionda: tanta fatica per prendere la mira, e in un istante

– Storia di due anime –

L’autrice: Stefania Nascimbeni

Stefania Nascimbeni è milanese di origine, giornalista freelance dal 2004, collabora con importanti quotidiani e magazine. Come scrittrice esordisce nel 2009 con il saggio di costume 101 Motivi per cui le donne preferiscono gli stronzi, Newton Compton, subito un successo; nel 2010 pubblica diversi racconti per il mercato tedesco, contenuti nella raccolta Next Month, Chichilli Agency. Nel 2014 escono il romanzo Tutti pazzi per GaiaLeggereditore (Fanucci) e la prima edizione e-book de I NO che fanno bene all’amore, in tiratura limitata; nel 2015 pubblica con un editore inglese una guida cittadina Expo and The City, JMendell Books, sia in italiano che in inglese, con uno splendido cameo introduttivo di Elio Fiorucci. Dal 2013 a oggi, Stefania Nascimbeni conduce un’iniziativa benefica, non-profit, per la valorizzazione della lettura-scrittura, intitolata “Natale con gli autori”, con la direzione artistica di Valeria Merlini.

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Recensione: “Sangue salmastro” di Vincenzo Cavallari

Recensione: “Sangue salmastro” di Vincenzo Cavallari

Buona giornata miei cari amici lettori e buon primo settembre. Iniziamo questo mese con una nuova recensione! Oggi vi parlo di un libro di un autore con cui ho già collaborato in precedenza, Vincenzo Cavallari che ringrazio per aver deciso di collaborare con me ancora una volta.
Buona lettura!

Scheda tecnica

Sangue Salmastro

Autore: Vincenzo Cavallari
Genere: Narrativa italiana
Editore: Self Publishing
Data di uscita: 1/05/2022
Formato: Ebook
Anno pubblicazione: 2022
Pagine: 172

Acquista: Libro   | Ebook   

Trama

La morte del professor Adam Ritter non è stata un grosso problema per il suo primogenito Bruno, ma ha colpito duramente il suo secondogenito. Desideroso di avere la sua approvazione anche dopo la morte, lascerà la famiglia per un viaggio alla ricerca del fratello maggiore, dal quale ha ricevuto una misteriosa lettera d’aiuto che lo condurrà, tra valli paludose e leggende dimenticate, alla scoperta di una terribile verità.

“L’umanità ha sempre posto la ricerca del divino e dei misteri che muovono il mondo al vertice tra le capacità che la contraddistinguono dalle altre specie animali del pianeta.”

È con questa premessa che inizia il romanzo di Vincenzo Cavallari, un horror che non ti aspetti dove la ricerca di qualcosa di antico si tramuta nella più dannosa delle avventure per i fratelli Ritter.

Il protagonista indiscusso del romanzo è il secondo genito che si troverà coinvolto nella ricerca di suo fratello Bruno, dopo aver ricevuto da quest’ultimo una lettera d’aiuto.

Le figure dei due fratelli sono antitetiche tra loro: Bruno il figlio maggiore di Adam Ritter, dotato di incredibile intelletto è dedito all’avventura e ai piacere della vita, il fratello minore è caratterizzato da una natura più sedentaria, dedito alla famiglia e fautore di una stabilità esistenziale. Caratteristiche che lo porteranno ad essere il prescelto per il ruolo di protagonista del romanzo.

Sebbene, infatti, sia un horror a tutti gli effetti il libro è strutturato proprio come un vero viaggio dell’eroe che si fa strada nelle sue più profonde paure per andare in aiuto del fratello scomparso.

Attraverso una scrittura fluida e scorrevole che nonostante tutto non lascia indietro un linguaggio forbito ed elegante adatto all’ambientazione del racconto, l’autore lega insieme vari elementi nella trama fondendoli insieme in un connubio perfetto. Tra tutti possiamo ritrovare il tema della metamorfosi che non riguarda solo quella del protagonista che tornerà sicuramente cambiato dall’avventura vissuta, ma anche un cambiamento fisico da parte del fratello Bruno e che sarà causa della sua scomparsa. Metamorfosi che per come è descritta mi ha ricordato l’episodio 20 della seconda stagione di Buffy l’ammazzavampiri, per chi conosce la serie, leggendo questo libro mi capirà.

Una ricerca storica che fonda le sue radici nella superstizione e nella ricerca di qualcosa di divino e che condurrà i protagonisti in luoghi sconosciuti. Un mix perfetto di horror e fantascienza.

Al contrario la fiamma della passione per l’ignoto, l’ossessione del nostro genere verso quei misteri insondabili della materia e della vita possono essere definiti come l’unico tassello mancante da ogni specie conosciuta sulla faccia della terra, ad esclusione di quelle più affini alla specie Homo Sapiens e tuttora estinte da tempo.

– Sangue Salmastro –

#prodottofornitoda Vincenzo Cavallari

L’autore: Vincenzo Cavallari

Provengo da un nebbioso e disperso paesino della provincia di Ferrara, una via di mezzo tra Vigàta e Silent Hill famoso per essere piccolo, avere una posta ed una popolazione di fenicotteri rosa in deciso aumento, anche se l’arrivo degli Ibis

li sta un pò mettendo alla prova. Ho pubblicato due racconti tramite Amazon intitolati “World Wide Dead” e “Eloh 9000” entrambi di genere fantascientifico,ma sono principalmente un lettore ed un cinefilo, amo la fantascienza e le spy story, anche se non disdegno qualche classico o qualche storia action. I miei autori preferiti? RR Martin, Clancy e Lovecraft.

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Recensione: “Io e (il) Mostro” di Roberta Guzzardi

Recensione: “Io e (il) Mostro” di Roberta Guzzardi

Scheda tecnica

Io e (il) Mostro

Autore: Roberta Guzzardi
Genere: Self-help e valorizzazione personale
Editore: Fabbri editore
Data di uscita: 05/10/2021
Formato: Cartaceo/Ebook
Anno pubblicazione: 2021
Pagine: 304

Acquista: Libro  | Ebook   

Descrizione

«Capii che il mostro era, in realtà, la rappresentazione della mia ombra, di quella parte scomoda contro cui lottavo da una vita e con la quale non ero ancora davvero riuscita a venire a patti. Ma capii anche che la sua intenzione non era affatto quella di sabotarmi, incasinarmi o contrastarmi, come avevo sempre pensato, anzi! Voleva aiutarmi! Il problema allora non era il mostro, il mio lato buio, quanto la mia incapacità di porgergli attenzione, di portarlo alla luce e dargli modo, così, di svelarmi, in se stesso, la mia identità.»

Roberta Guzzardi su Instagram è @rob_art_illustrazioni e nella vita fa la psicoterapeuta e l’illustratrice. Da sempre appassionata di disegno, ha unito questo talento alle sue competenze professionali per parlare di emozioni, pensieri, paure e “mostri” attraverso vignette che raccontano il nostro mondo interiore. Così è nato Mostro, un personaggio immaginario che si relaziona con la protagonista, una ragazzina: lei si pone domande, riflette, ha spesso dubbi e Mostro le risponde, in un modo semplice ma efficace, con tenerezza, ironia e sensibilità. E le sue risposte aiutano. I concetti più oscuri diventano chiari e le immagini permettono di fare luce sulle ombre che spesso a parole sono difficili da esprimere. Un libro per guardarci dentro senza paura, per imparare che non siamo soli con le nostre difficoltà, le nostre emozioni, i nostri dubbi e i nostri sentimenti. E che vale sempre la pena di affrontarli.

Salve a tutti miei cari amici lettori! Il nuovo anno è ormai iniziato e tra le prime recensioni che ho deciso di portarvi sul blog c’è quella di questo libro che ho finito di leggere prima che il vecchio anno si concludesse e che è stata decisamente tra le letture più belle.

Ho acquistato il libro non appena è uscito nonostante ne avessi già molti che mi stavano aspetto sui miei scaffali. Mi ero ripromessa, infatti, di non comprarne altri ma quando ho saputo dell’uscita di Io e (il) Mostro ho lasciato da parte ogni buon proposito perché non potevo perdermelo.

È stata una lettura a rilento; mentre leggevo altri libri avevo questo aperto sul comodino e voi ora mi chiederete, ma se non vedevi l’ora di comprarlo? Questo è vero, ma non sempre un libro desiderato va divorato e questo io volevo proprio gustarmelo. Volevo leggerlo con calma e assaporarlo.

Mi direte allora ma cosa ha di speciale questa lettura? Come ogni altra lettura potrei dirvi tutto e niente perché dipende sempre da chi lo legge, i gusti in fondo sono gusti pertanto posso dirvi soltanto perché a me è piaciuto. Innanzi tutto il fatto che adoro i fumetti ed apprezzo molto lo stile dell’autrice, ma oltre questo ho apprezzato come i fumetti della ragazzina e il mostro sanno parlarmi. Ma partiamo dall’inizio.

Ho scoperto i lavori di Roberta Guzzardi nel 2020, durante la pandemia anzi per la precisione all’inizio della fase due del lockdown quando il mondo stava cominciando a riaprirsi un po’ e la vignetta postata su facebook e trovata per puro caso era proprio quella della ragazzina che parlando con il Mostro ammette di avere un po’ di paura che il mondo si stia riaprendo, che nonostante sia felice che la pandemia cominci a dare i primi segni di cedimento sente una leggera angoscia e il Mostro le fa notare come forse l’angoscia che sta sentendo dipende esclusivamente dal fatto che il mondo si sta rimettendo in moto e che tutte le angosce che sentiva prima che tutto si fermasse dipendono da quella frenesia che ci dice di muoverci per raggiungere quei risultati che pensiamo di dover raggiungere. Come se il tempo ci sfuggisse sempre di mano.

Io in quelle parole mi ci sono ritrovata in pieno, era come se fossi io a parlare e questo mi ha toccato molto. Nel 2020, infatti, vivevo la stessa medesima situazione descritta dalla ragazzina nel libro: erano ormai tre anni che vedevo tutti quelli intorno a me “andare avanti” con le loro vite, mentre io mi sentivo completamente bloccata, poi il mondo si è fermato e seppur abbia odiato la devastazione che il Covid si è portato dietro (la odio tuttora), dall’altra parte ho smesso di sentire quel senso di angoscia e inadeguatezza. La frenesia c’era sempre, perché anche se in lockdown il pensiero al dopo ci scappa sempre, ma non c’era l’angoscia e poi quando il mondo ha finalmente ricominciato a muoversi, beh mi è successo quello che stava vivendo anche la ragazzina della vignetta e leggerlo, ma soprattutto leggere la risposta che alla fine le ha dato il Mostro mi ha fatto sentire meno sola e allo stesso mi ha confermato quello che inconsciamente già pensavo, che il mio tempo è solo mio e che non ho bisogno di paragonare la mia vita a quella degli altri, ognuno ha i suoi ritmi.

Pur sapendolo, leggerlo mi è stato d’aiuto e da quel giorno ho iniziato a seguire l’autrice sui social e i suoi lavori perché in ogni vignetta trovavo sempre qualche risposta ad un mio quesito interiore o semplicemente mi sentivo meno sola nel provare determinati sentimenti ed è per questo che ho voluto acquistare il libro non appena è uscito ed è per lo stesso motivo che mi è piaciuto così tanto e ho voluto leggerlo con calma.

Con le sue illustrazioni Roberta Guzzardi ci parla, ci parla di lei e di noi e se è vero, infatti, che in ogni libro troviamo un po’ di noi stessi a maggior ragione succede con le illustrazioni della ragazzina e il Mostro.

[…] E a chi ormai ha capito che un “casino” lo rimarrà per sempre, ma che, forse, proprio grazie a questo potrà trovare il proprio modo di “stare nelle cose” e lasciarle un po’ meglio di come le ha trovate.
– Roberta Guzzardi –

©Estratto Io e (il) Mostro di Roberta Guzzardi, 2021

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Recensione: “Il filo dell’eterno ritorno”

Recensione: “Il filo dell’eterno ritorno”

Scheda tecnica

Il filo dell’eterno ritorno

Autore: Simone Del Fiore
Genere: Fantascienza
Editore: Horti di Giano
Data di uscita: 06/04/2021
Formato: Ebook
Anno pubblicazione: 2021
Pagine: 184

Acquista: Libro Ebook   

Trama

A seguito di un incidente in moto Abel finisce in coma per poco più di tre ore, durante le quali sogna sedici anni di un’altra vita. Nonostante abbia vissuto ogni singolo momento con la sua nuova famiglia, al risveglio si rende conto che nulla di ciò che aveva vissuto era reale. Ciò che lo sconvolge più di tutto è uno strano filo rosso legato al mignolo della sua mano, che solo lui vede e che non riesce a togliere. Questo sembra non avere fine ma ha paura di scoprire dove conduca. Quando si convince di essere impazzito, dopo quasi un anno di terapia per liberarsi del ricordo di una moglie e due figli mai avuti, accade l’inatteso. A pochi giorni dal primo anniversario dell’incidente, incontra una ragazza identica alla donna che ha sposato nella vita parallela e l’assurdo gli sembra divenire possibile.

Buona giornata miei cari lettori! Come promesso eccomi qui con la recensione del libro “Il filo dell’eterno ritorno”. Ci tengo ancora a ringraziare l’autore Simone Del Fiore per avermi permesso di leggere e recensire la sua opera.

In questo romanzo ci troviamo catapultati in una vicenda ai limiti del surreale, dove il destino e la predestinazione se la giocano contro le scelte del singolo individuo. Il bene comune contro quello del singolo e un filo rosso che ci lega tutti quanti in qualche modo.

Una storia dentro e fuori dal tempo, dove i personaggi si ritrovano invischiati nelle trame del destino e legate a doppio filo con le vite di persone vissute prima di loro.
Una vera corsa contro il tempo o “fuori dal tempo” in cui le scelte che si compiono avranno delle conseguenze inaspettate.

La lotta disperata per riappropriarsi di una vita che non si è vissuta realmente, ma che è molto più reale di quella che si sta vivendo.
È un romanzo in cui ogni personaggio diventa il pezzo di una scacchiera che deve assolutamente muoversi in certo modo per evitare che la partita vada in fumo, ma non è facile compiere il proprio dovere quando di mezzo ci sono i sentimenti, soprattutto se la vita della persona che ami dipende da ciò che sceglierai di fare…

Caos, destino e le conseguenze dell’effetto farfalla tutte mixate insieme sapientemente dall’autore che è riuscito a creare una storia di forte impatto e che lascia il lettore con il fiato sospeso fino alla fine.

Un romanzo che con un la sua scrittura scorrevole, empatica data dall’uso della prima persona, mi ha preso sin dalla prima battuta.
Il filo dell’eterno ritorno è stata sicuramente una di quelle letture che lasciano il segno e che mi sento davvero di consigliare.

Quando la guardo, di certo non vedo in lei una sconosciuta, ma non avrei mai pensato che sarei arrivato a tanto pur di averla.
Non mi pento di quello che ho fatto, sono stato egoista, ne sono con-sapevole, ma lo rifarei lo stesso, altre cento volte o anche di più, qualora fosse necessario.
– Il filo dell’eterno ritorno –

#prodottofornitoda Simone Del Fiore

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Recensione: “Un indomabile accordo” di Giulia Blanco

Recensione: “Un indomabile accordo” di Giulia Blanco

Scheda tecnica

Un indomabile accordo

Autore: Giulia Blanco
Genere: Erotico
Editore: Self Publishing
Data di uscita: 27/04/2021
Formato: Ebook
Anno pubblicazione: 2021
Pagine: 320

Acquista:   Libro    | Ebook

Trama

Rebecca Lewis, motivata da uno spirito di rivalsa da un passato violento, ha un solo obiettivo: diventare avvocato. Thomas Wilson è leader di un famoso studio legale. Il loro incontro cambierà la vita di Rebecca. Il suo capo è un dominatore, e la causa di stupro che le è stata assegnata ha risvolti alquanto insoliti. Lo charme di lui, l’apparente innocenza di lei. Ricatti, contratti, un accordo. Cos’altro potrebbe accadere?

Buona giornata amici lettori! Come promesso nel mio post Instagram inerente alla segnalazione eccomi qui a parlare di Un indomabile accordo, una collaborazione con autrice.

Il romanzo di Giulia Blanco, il primo di una serie non è solo un romanzo rosa, ma rientra nella categoria dei romanzi BDSM per intenderci romanzi erotici come 50 sfumature di grigio, ma se la tematica è la stessa la storia scritta da Giulia Blanco è ben diversa.

Rebecca Lewis, studentessa universitaria in giurisprudenza si ritrova a lavorare per Thomas Wilson, capo di un importante studio legale. Tra i due la passione nascerà immediatamente, nonostante il passato della ragazza: con un padre violento alle spalle, Rebecca è succube delle sue stesse paure e non sarà facile per lei aprirsi alla passione, specialmente quando questa si rivela così lontana da come se l’era immaginata.

Thomas, infatti è un dominatore e trascinerà la giovane ragazza nel suo mondo, ma nonostante i dubbi e le varie insicurezze Rebecca rimarrà intrappolata nella rete di passione, sesso e sottomissione del suo avvenente capo. Ma sarà solo questo? Una travolgente passione o Thomas in qualche modo si farà coinvolgere da quella che sembra una ragazza ingenua e pura? La risposta sembra scontata, ma se la storia d’amore che si delinea tra i due è chiara sin da subito essa è narrata brillantemente, costruita bene sin dalle prime battute del romanzo.

L’autrice riesce molto bene anche nella costruzione dei personaggi cercando di puntare anche sull’aspetto psicologico, tanto che si entra immediatamente in empatia con i protagonisti, ma allo stesso tempo facendo uso dei cliché del genere non ci svela tutto di loro, creando curiosità nel lettore; curiosità che spero sarà saziata nei prossimi romanzi della serie.

In conclusione sebbene la storia ricalchi molte altre del genere per tematiche, l’autrice ha saputo darle il giusto slancio redendola una lettura godibile ma non scontata. Personalmente devo dire che mi è piaciuta molto di più della serie di 50 sfumature di cui ammetto di non essere riuscita a finire l’ultimo volume.

Da quando lo conosco spesso mi perdo a pensare a lui. Mi sento a disagio per il suo modo di essere troppo adulto, serio e determinato ma allo stesso tempo sono affascinata dalla estrema sensualità di questo atteggiamento. Una parte di me lo brama, mentre l’altra ha il timore di scoprire la sua aura severa. C’è qualcosa che mi affascina nella sua determinazione. Non penso possa mai accadere un “noi”.
Credo che voglia solo prendersi gioco di me.
– Un indomabile accordo –

#prodottofornitoda Giulia Blanco

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