Scheda tecnica

Un litro di lacrime

Autore: Kito Aya
Genere: Narrativa straniera
Editore: Rizzoli
Edizione: 09/02/2021
Formato: Cartaceo
Anno pubblicazione: 1986
Pagine: 190

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Trama

Nel vasto mondo asiatico, il diario di Kito Aya ha conosciuto un successo inarrestabile: pubblicato sul finire degli anni Ottanta in Giappone, ha venduto oltre un milione di copie. Una platea affollata per il racconto in prima persona di una ragazzina quindicenne che ha ispirato e incantato un intero continente. Aya racconta dieci anni della propria vita, racconta l’adolescenza e l’inizio dell’età adulta, una vita come tante, ma senza prospettiva, un’esistenza minata dalla malattia, ecco la differenza. Ed è racchiusa qui la potenza di queste pagine: nella ribellione, nell’ironia, nella fragilità che si trasforma in forza, che fanno di Aya un simbolo, una figura di culto. Perché, al di là della sua particolare condizione, è riuscita a gridare con voce limpida cosa vuol dire diventare grandi, e a contare quante lacrime servono per affrontare le sconfitte.

A volte si incontrano quei libri che ti arrivano dritti al cuore come nel caso di “Un litro di lacrime” di Kito Aya ed è per questo motivo che sono estremamente felice che sia il primo libro che recensisco per il mio blog appena nato.

Il libro è il diario di Aya nel quale la ragazza racconta la sua lotta contro una malattia degenerativa che nel giro di pochissimi anni le toglierà qualsiasi facoltà motoria. La malattia inizia al suo quattordicesimo anno di età e si presenta con sintomi lievi all’inizio che si acuiranno con il passare degli anni. La ragazza racconta del disagio provocato dalla malattia che la porterà nel secondo anno di liceo a cambiare scuola e trasferirsi in una per disabili, dove la sua condizione avrebbe generato meno disagi soprattutto alle persone intorno a lei.

Sebbene tratti un tema di così enorme sofferenza, la storia è un inno alla vita. Aya vuole vivere e questo sentimento risuona per tutto l’arco della narrazione. Le parole della ragazza incoraggiano lo stesso lettore che percepisce tutta la forza di questa ragazzina che nonostante le difficoltà che le sono capitate in vita decide di non darsi per vinta. La forza di questa ragazza traspare soprattutto nella sua umanità: come chiunque ha momenti di cedimento e depressione per la sorte che le è toccata, ma decidendo di non arrendersi alla malattia fa da monito a tutti. Fino alla fine lotta con determinazione e nonostante tutto continua a sperare per il futuro, un messaggio importante quello che ci lascia.

È un libro che mi ha toccato profondamente soprattutto perché mi ha regalato una visione più ampia della vita. Siamo sempre troppo presi dai nostri problemi che ci viene istintivo a volte darsi per vinti e cadere in depressione, chiedendoci come mai dobbiamo sopportare tanta afflizione. Domanda che si pone anche la stessa Aya nei suoi momenti di cedimento con l’unica differenza che lei in qualche modo riesce sempre a reagire e soprattutto cerca di sorridere sempre anche quando diventa assolutamente difficile farlo. Un altro grande dilemma che emerge dalle riflessioni della “piccola Aya” è quello di chiedersi quale sia il suo scopo nella vita oltre ad essere un peso per la sua famiglia e per chi le sta intorno. Io penso che lo scopo di questa ragazza, il suo lascito sia stato proprio questo: la resilienza che ha dimostrato nell’affrontare la sua condizione e che diventa di esempio per tutti coloro che sono venuti a contatto con la sua storia.

Un libro dalle tematiche forti, ma raccontato con la spontaneità di una giovane ragazza. Sicuramente una storia che consiglio! 😉

“Che problema c’è a cadere? Puoi sempre rialzarti. Quando cadi solleva gli occhi al cielo. Anche oggi si stende sopra di te, azzurro e sconfinato.”
-Kito Aya-

L’autrice: Kito Aya

Nata nel 1962, Aya Kito è stata una diarista giapponese. Il suo diario, Un litro di lacrime (2019, Rizzoli), è stato pubblicato postumo, dando vita a un film e a una serie tv. Aya Kito è scomparsa prematuramente nel 1988.

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