Recensione: “Il giorno dopo il lieto fine” di Alice Chimera

Recensione: “Il giorno dopo il lieto fine” di Alice Chimera

Ciao a tutti miei cari amici lettori, il libro di cui vi parlo oggi è una serie di racconti che ci narrano cosa accadde dopo il vissero e felici e contenti delle protagoniste Disney. Una serie di racconti scritti da Alice Chimera, autrice con il quale ho già avuto il piacere di collaborare tempo fa e che ringrazio per la copia di questo libro.

Scheda tecnica

Il giorno dopo il lieto fine

Autore: Alice Chimera
Genere: Horror/fantasy
Editore: PubMe
Data di uscita: 24/07/2020
Formato: Cartacea
Anno pubblicazione: 2020
Pagine: 270

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Trama

Nessun lieto fine. Detto così suona assai traumatico.

Ma se le favole non fossero proprio come ce le raccontano quando siamo bambini?

Cosa accadde realmente subito dopo il classico “happy end”?

Ce lo racconta Alice Chimera. Partendo dal noto finale disneyano, scopriremo cosa la sorte ha riservato alle varie protagoniste.

Le mele diverranno una vera e propria persecuzione per Biancaneve; Cenerentola si troverà sposata a un principe che la considera un giocattolo sessuale; Ariel non è diventata davvero umana e non potrà avere figli; Jasmine rimpiangerà la libertà perduta; Alice, che avrebbe voluto crescere e diventare donna, si ritroverà a rimpiangere il Paese delle Meraviglie e la spensieratezza dell’infanzia…

Alcune note esplicative accompagnano le favole e ne approfondiscono gli aspetti originari che hanno ispirato i lungometraggi.

Il giorno dopo il lieto fine… Eh già cosa accade dopo, quando la giovane ragazza dopo le mille vicissitudini riesce a coronare finalmente il suo sogno d’amore con il suo principe? Se lo chiede Alice Chimera che prendendo spunto dalla versione Disney delle fiabe ne racconta un seguito tutto suo.

E se pensate che che il sequel di queste storie sia edulcorato e felice come quello della Disney, beh mi dispiace dirvelo ma questo libro non fa assolutamente per voi!

L’autrice ha deciso di demolire e distruggere completamente il lieto fine alle nostre care amate principesse e riprendendo un po’ lo stile delle fiabe dei Grimm della prima edizione ci delinea degli ambienti e delle vicende cupe che hanno più l’odore della realtà che quello della fiaba.

Così ci narra dell’assurda fobia di Biancaneve che le distruggerà la vita; dell’ossessione di Ariel di raggiungere il suo sogno anche a costo di perdere se stessa; di un’impreparata Cenerentola che invece di scoprire le gioie del talamo si ritrova invischiata in un incubo senza fine; di Belle che poco dopo l’inizio della sua vita nel castello della Bestia, non più come prigioniera ma come moglie perde completamente la ragione; di Jasmine e della sua voglia di libertà che la condurrà ad una fine tragica e della povera Aurora che sebbene abbia un matrimonio felice di sicuro non si aspettava di imparentarsi con esseri tanto spregevoli per finire poi con la piccola Alice, al quale anche se l’autrice ha voluto dare una speranza in più rispetto le altre protagoniste regalandole un doppio finale, si ritrova comunque vittima della dipendenza da funghi allucinogeni pur di tornare ancora una volta nel suo amato mondo delle meraviglie.

Dei dipinti da brivido narrati con un tratto brillante che si mantiene perfettamente in linea con lo stile fiabesco e che pur regalandoci la versione più macabra delle fiabe ci ricorda che la vita non è facile e che anche se sembra che abbiamo raggiunto il nostro lieto fine, questo può venire smontato da tanti altri ostacoli che si presentano sul nostro cammino e sta solo a noi decidere come reagire per non farsi sopraffare come è successo, invece, alle nostre povere principesse.

Molto spesso apprezzare ciò che la vita ci dona è molto più difficile che accettare che i sogni non possono diventare realtà

– Il giorno dopo il lieto fine –

#prodottofornitoda Alice Chimera

L’autrice: Alice Chimera

Nata a Brescia nel 1986, vive nella provincia monzese.
Ha iniziato a leggere e scrivere per affrontare la sua dislessia quando aveva sedici anni,
ora non può fare a meno di libri e fogli bianchi su cui dare forma alle sue storie.
Lavora a tempo pieno, scrive nella pausa pranzo e nelle notti che passa insonni,
cerca l’ispirazione camminando per i cimiteri o le gallerie dei musei.
Si dedica anche al suo blog “I libri della Chimera” in cui racconta le sue
letture e la sua visione del mondo letterario.
Ha esordito nel 2016 con la raccolta di racconti horror “Infelici e Scontenti”.
“Delicato è l’equilibrio” è il suo primo romanzo.

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Recensione: “Una indomabile passione” di Giulia Blanco

Recensione: “Una indomabile passione” di Giulia Blanco

Buona giornata amici lettori, continuano le recensioni delle letture dei mesi passati. Ora che ho un po’ più di tempo libero dal lavoro sto cercando di rimettermi in pari anche se continuo a leggere molto più di quanto riesca a scrivere. Il libro di oggi è il secondo volume di una dilogia che ho letto per una collaborazione con l’autrice Giulia Blanco, che ringrazio per avermi dato modo di leggere i suoi libri.

Scheda tecnica

Una indomabile passione

Autore: Giulia Blanco
Genere: Romance, BDSM
Editore: Self publishing
Data di uscita: 18/10/2021
Formato: Ebook
Anno pubblicazione: 2021
Pagine: 179

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Trama

Rebecca si è messa alla prova sia nel campo lavorativo che in quello sentimentale, buttandosi a capofitto nella relazione con Thomas. La causa che il suo capo le aveva assegnato, si è conclusa. Violet, la sua ex cliente, per il timore che potesse accaderle qualcosa, ha ritirato la denuncia di stupro.
Tanti quesiti restano irrisolti…

Un litigio li separerà, tuttavia il legame tra i due è talmente intenso che si ritroveranno. Thomas dovrà decidere se mettere in secondo piano la sua ossessione per il BDSM.
L’unico suo stile di vita da plasmare o il primo di una lunga serie?
Qualcuno trama nell’ombra… chi si vuole vendicare di loro?
Ci saranno altre sorprese o riusciranno a vivere la loro storia a lieto fine?

Continua la storia di Thomas e Rebecca in questo secondo e ultimo volume della saga, il rapporto che alla fine del primo libro sembra essersi incrinato irreparabilmente subisce una nuova svolta e vediamo i due tornare insieme.

La situazione per certi versi sembra essersi ribaltata, troviamo il personaggio di Thomas alle prese con i sentimenti che prova per Rebecca, pur non rinunciando ai suoi lati oscuri e vediamo Rebecca perdersi sempre di più nelle perversioni di Thomas, rendendosi presto conto che forse non è così innocente come pensava di essere.

L’evoluzione dei personaggi segue le dinamiche della storia che potremmo definire divisa in due parti: nella prima parte del libro il cambiamento riguarda soprattutto l’aspetto erotico della coppia, in special modo quello di Rebecca che si lascia trasportare completamente nel mondo di Thomas accettando anche proposte che prima non avrebbe neanche preso in considerazione. Ma se il cambiamento è vero che tocca la sfera erotica non può fare a meno di andare di pari passo con l’aspetto romantico. I due sono sempre più coinvolti l’uno dall’altra e Rebecca riesce a toccare finalmente e definitivamente le corde del cuore di Thomas, che si apre completamente a lei.

La narrazione come nel precedente romanzo scorre effettivamente bene grazie alla scrittura fluida dell’autrice, resa ancora più coinvolgente dall’utilizzo della prima persona e dall’alternarsi delle voci narranti, ciononostante almeno in questa prima parte la maturazione dei personaggi non è ancora completa e la storia subisce un leggero rallentamento dovuto alle scene di sesso che la fanno da padrona.

La seconda parte del romanzo vede invece un’impennata della storia, cambiano le carte in tavola e l’atmosfera sensuale si smorza un po’ per lasciare il posto alla suspense grazie a due eventi inattesi che coinvolgeranno la nostra amata coppia. Gli eventi sembrano precipitare, ma la testardaggine di Thomas, la determinazione di Rebecca e soprattutto il legame che li unisce riusciranno ad avere la meglio.

In conclusione, per quanto tra i due volumi il mio preferito rimanga di certo il primo, di cui potete trovare qui la recensione se non l’aveste ancora letta, ho trovato questo secondo e ultimo volume della storia di Thomas e Rebecca una piacevole lettura, specialmente nella seconda parte che mi ha veramente coinvolto. Giulia Blanco è riuscita a dare una degna conclusione alla storia e anche a lasciare quel pizzico di curiosità nel lettore che si chiede chissà cosa succederà ai nostri protagonisti ora che Rebecca si è resa conto e ha accettato la sua parte di sé più perversa e che Thomas finalmente ha capito cos’è l’amore? E chissà come affronteranno la nuova situazione che si è andata profilando verso la parte finale del libro?

Tutte domande che rimangono a fantasia del lettore, ma che proprio per questo rendono la lettura di questa saga ancora più interessante.

“Amo ogni singola cosa di lei. Quel corpo così rigido ma che sotto le mie mani si scioglie e si lascia andare a qualsiasi peccato che le impongo.”
– Una indomabile passione –

#prodottofornitoda Giulia Blanco

L’autrice: Giulia Blanco

Giulia Blanco vive a Torino, ha una grande passione
per la scrittura, i racconti erotici e della crescita personale.
Un indomabile accordo è il suo romanzo d’esordio.
Sta già lavorando ad altri libri e soprattutto

ringrazia ogni singolo lettore per sostenerla.

Contatti social dell’autrice

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Recensione: “Margherita tra relazioni e amore” di Daniela Montanari

Recensione: “Margherita tra relazioni e amore” di Daniela Montanari

Buona giornata miei cari amici lettori, eccomi tornata con una nuova recensione. Il libro di cui vi parlo oggi l’ho letto per una collaborazione e ci terrei molto a ringraziare l’autrice Daniela Montanari per la copia del libro.

Scheda tecnica

Margherita tra relazioni e amore

Autore: Daniela Montanari
Genere: Narrativa Italiana
Editore: Edizioni del faro
Data di uscita: 25/11/2019
Formato: Ebook
Anno pubblicazione: 2019
Pagine: 277

Acquista: Libro

Trama

“Margherita tra relazioni e amore” narra una relazione nata sui social network. Anche, ma non solo, una relazione tra adulti: una donna sposata, un uomo impenitente, il loro incontrarsi, non incontrarsi, prendersi mai né lasciarsi, né arrendersi. È anche, ma non solo, una relazione d’amore e sensualità, di erotismo e poesia, di pulsioni e ardore, manifestate attraverso elucubrazioni cervellotiche che solo a volte si concretizzano nel corpo fisico. Lei, Margherita, passionale, esuberante, autocritica, cervellotica e artistica. Norberto, il lui che le ha spostato gli equilibri intestini e mentali, ingessato nei suoi stessi anfratti al limite dell’anaffettivo, sempre dedito a scrivere di meandri sacri pur di capire il mondo e se stesso. Nessuno dei due pare cedere alla loro relazione. Accanto, nelle giornate di sole o di nebbia e nelle lunghe notti, appare Leo, il marito pacato dedito al lavoro, divoratore di libri e documentari, che ama cucinare. E portando con sé l’eleganza dei mandorli in fiore, arriva Nina, una originalissima sarta capace di cucire perfino la felicità su misura. La relazione di cui tanto si narra in questo romanzo non è, dunque, per raccontare del rapporto tra un uomo e una donna, né della storia ordinaria e convenzionale secondo cui la donna per amore è subito pronta a lasciare il marito, mentre l’uomo non vuole altro che incontrarla sporadicamente per avere tutto il sesso possibile. “Margherita tra relazioni e amore” è la storia di come ogni cosa sia in relazione. Da come ci relazioniamo dipende tutta quanta la nostra esistenza. E quel che sente Margherita, che brama, che le brucia dentro, è l’antenna, il suo captare la vita per imparare a connettersi. Per riuscire ad avere la Relazione d’Amore più speciale al mondo…

La lettura che non mi aspettavo. Margherita tra relazioni e amore è stata proprio questo tipo di lettura, qualcosa che procedendo di pagina in pagina mi ha stupito, perché pensavo di trovare un tipo di storia e invece ne ho trovata un’altra.

Generalmente non parto mai con dei pregiudizi quando leggo un libro e non l’ho fatto neppure in questo frangente, seppur già dalla trama sapevo che la storia parlava di un tradimento. Quando in una storia trovo uno dei personaggi che tradisce storgo sempre un po’ il naso, eppure mi è capitato di vedere film o leggere libri in cui il tema viene affrontato, ma Margherita è stato diverso.

Questa storia non è tanto su una relazione clandestina, ma sulla rinascita. Margherita è una donna come tante, sposata con Leo un uomo pacato dedito al lavoro. La sua, sembrerebbe, una vita tranquilla: perfetta, potremmo quasi dire. Ma dietro ogni perfezione c’è una crepa che non si vede, ma che piano piano si allarga fino a far cadere tutto in pezzi.

Tutto inizia con una conversazione sulla chat di facebook con un autore di cui Margherita ha letto un libro che ha apprezzato molto, una relazione tra i due che ben presto dai social passerà alla realtà quando la donna parteciperà ad una presentazione dell’autore.

Il momento esatto del loro incontro è il momento in cui la vita “perfetta” di Margherita andrà in pezzi. Si renderà presto conto di cercare e volere qualcosa di più e questa relazione per lei rappresenta proprio questo: l’elemento che le permetterà di riflettere e chiedersi “Chi è Margherita?”

Frustrata dai sensi di colpa nei confronti del marito e da una relazione che non sembra darle niente di più se non del semplice sesso, affronterà le sue domande e riuscirà a rimettersi in gioco grazie anche all’aiuto della sua amica e mentore Nina, sarta dalla grande saggezza e di suo marito. Saranno loro a farle scoprire punti di vista diversi.

Attraverso una narrazione in prima persona ci immergiamo nella vita di questa donna che percorrendo una strada che potremmo definire discutibile scoprirà la vera Margherita. Una narrazione che emoziona e cattura il lettore ad ogni sua riga.

Perchè i nostri dolori, soprattutto quelli taciuti, viaggiano ancor più veloci, fino a raggiungere tutti coloro che amiamo. Siamo la somma delle nostre guerre, intestine o di confine. Soldati e partigiani delle nostre paure. Forse, il modo migliore di fuggire da esse e distruggerle è quello che ci plasma più delle guerre stesse.
– Margherita tra relazioni e amore –

#prodottofornitoda Daniela Montanari

L’autrice: Daniela Montanari

Daniela Montanari sviluppa la passione per la scrittura sin da bambina.
Passione che la porta alla composizione di varie opere che le permettono negli anni di vincere premi in vari concorsi letterari , tra i più importanti possiamo citare:
“Premio Circe”, Roma 2007, “Ottavio Nipoti” Ferrera Erbognone (PV) 2008, “Tra Secchia e Panaro” Modena 2016, “Premio città di Sarzana” 2019.
Le opere dell’autrice: Fate dei figli – la magia della vita 

(ed. Pendragon – Bologna) 2008; E… infine l’arcobaleno (ed. Autorididomani – Roma) 2008; 
Anime di diamante (ed. Montedit – Milano) 2008; Donne senza fede (ed. Rupemutevole – Parma) 2010; Mutamenti (ed. I libri di Emil – Bologna) 2011; 
Prima che c’incontrassimo (Temperino rosso edizioni – Brescia) 2015; L’innocenza degli alberi (Temperino rosso edizioni – Brescia) 2015; 
Sono una di loro (Edizioni del Faro – Trento) 2017. Le raccolte di poesie
 Parole di fuoco – Ardere, amare (ed. Rupemutevole – Parma) 2010; Palpiti, la fragilità libera dal pregiudizio (Eps Print Arcore) 2018. Due i lavori teatrali di cui è regista,
interprete e direttrice artistica: Mutamenti (tratto dal libro stesso) 2011, 2012; Prêt à Porter 2014, 2015 e 2016.

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Recensione: Ronin, il samurai errante vol 2

Recensione: Ronin, il samurai errante vol 2

Buona giornata cari lettori eccomi qui finalmente con una nuova recensione per la sezione autori emergenti! Conoscerete sicuramente il libro di cui vi parlerò perché si tratta del secondo volume di una saga di cui ho letto e recensito il primo volume lo scorso anno, ma per il momento non aggiungo altro e vi invito a continuare la lettura…

Scheda tecnica

Ronin, il samurai errante vol. 2

Autore: Antonio La Sala
Genere: Light Novel
Editore: Self publishing
Data di uscita: 15/09/2020
Formato: Ebook
Anno pubblicazione: 2020
Pagine: 149

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Trama

Hantai è una nazione insulare, suddivisa in regni, l’intero territorio è infestato da yokai e sconvolto da numerose guerre tra i paesi degli uomini. Ebisu Rakki, un ragazzo con il sogno di diventare samurai, va via di casa per iniziare il suo percorso. Duelli, battaglie, tradimenti, complotti, yokai, amori e luoghi mozzafiato aspettano questo temerario ragazzo e il suo amato sogno. “Da ogni piccolo germoglio nasce un albero con molte fronde. Ogni fortezza si erige con la posa della prima pietra. Ogni viaggio comincia con un solo passo”.

Ronin, il samurai errante è una light novel ideata e scritta da Antonio La Sala, giovane autore appassionato di cultura giapponese.

Questo secondo volume si apre immediatamente dopo gli eventi della fine del primo e ritroviamo subito il nostro protagonista Ebisu Rakki e la sua compagna di viaggio Mizuki entrando così direttamente nel vivo della narrazione. Insieme ai nostri personaggi, infatti, si incontra subito anche l’elemento mitologico con la comparsa di un nuovo yokai da affrontare.

Sebbene tale elemento compaia immediatamente nella narrazione non sarà comunque predominante e con il procedere della storia l’attenzione verrà spostata su altri eventi, legati più che altro ai nostri personaggi. Questo secondo volume, infatti, si concentra maggiormente sulla figura di Mizuki, lasciando addirittura un po’ più in secondo piano la figura del nostro eroe principale.

Nonostante ciò la narrazione non ne risente e anzi in questo modo abbiamo la possibilità di vedere maggiormente l’evoluzione del personaggio femminile e scoprire un po’ più su di lei e sul suo carattere.

Assieme alla figura di Mizuki entrano in scena vecchi e nuovi personaggi ad arricchire le vicende della nostra saga, tra questi rincontreremo anche lo sfregiato, nemico di Rakki nel primo volume. Anche per questo personaggio l’autore ci mostrerà vecchie e nuove sfaccettature che ce lo faranno conoscere un po’ meglio e che ce lo faranno apprezzare di più.

©Immagine ripresa dal libro “Ronin, il samurai errante, vol.2 di Antonio La Sala, 2020, per gentile concessione.

Se dal punto di vista dei personaggi abbiamo un’evoluzione e scopriamo nuove sfumature, la scrittura delle vicende non si discosta dallo stile utilizzato finora, prediligendo periodi brevi e i dialoghi che ci permettono da subito di entrare nella storia. Il linguaggio è scarno, ma non è un elemento negativo anzi ben si adatta al genere e ovviamente corredato sempre dai disegni dell’autore che ritroviamo con il loro tratto deciso, quasi rude e che ben si adeguano ai personaggi della nostra storia.

Una volta uscito da lì, Rakki mi guardò per un istante senza però rivolgermi la parola.
Successivamente l’affannato ronin si avvicinò al daimyo per poi dirgli: “Ho vinto nobile Kin, siete libero da quello spettro.”
– Ronin, il samurai errante vol.2 –

#prodottofornitoda Antonio La Sala

L’autore: Antonio La Sala

Antonio La Sala nasce a San Marco in Lamis, in provincia di Foggia il 27 febbraio del 1994.
Fin da bambino ha sempre amato disegnare e inventare storie fantasiose,
ama molto gli animali e le piante. È molto affascinato dalla cultura Giapponese,
motivo che lo ha ispirato a scrivere questa storia.

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Recensione: Eloh 9000 di Vincenzo Cavallari

Recensione: Eloh 9000 di Vincenzo Cavallari

Buona giornata cari lettori eccomi qui con questa nuova recensione. Il libro di cui vi parlo oggi è una lettura fatta per una collaborazione con l’autore di cui vi avevo già accennato nell’articolo di segnalazione dell’opera della scorsa settimana. Iniziamo a scoprire qualcosa di più su questo romanzo, vi va?

Scheda tecnica

Eloh 9000

Autore: Vincenzo Cavallari
Genere: Fantascienza
Editore: Self publishing
Data di uscita: 16/03/2021
Formato: Ebook
Anno pubblicazione: 2021
Pagine: 204

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Trama

Le giornate scorrono lentamente e senza sorprese in un mondo dove le macchine e gli esseri umani hanno imparato a vivere in totale armonia. Clay, un pianista squattrinato, deve fare una scelta: aspettare di poter suonare ancora, rischiando di essere assunto forzatamente in una fonderia e di perdere una mano, o accettare un lavoro semplice e per niente stimolante in un laboratorio? Le pedine si muovono, ma chi sceglie le loro mosse?

Eloh 9000 è un romanzo di fantascienza scritto dall’autore Vincenzo Cavallari, come molti libri e film del genere affronta la tematica del rapporto uomo – macchina.
Siamo in un mondo post bellico in cui un pianista squattrinato si ritrova a lavorare in un laboratorio con una missione alquanto particolare. Conosciamo subito Clay, uno dei protagonisti della nostra storia che già dall’inizio appare come un personaggio che sembra essersi rassegnato a ciò che il destino ha da offrirgli, ma con il passare del tempo e a causa della situazione in cui si troverà invischiato subirà una trasformazione e deciderà di mettersi in gioco.

Questa maturazione da parte del personaggio era già prevedibile all’inizio del romanzo, perché fin dall’inizio ci viene dato qualche indizio su un carattere non proprio attento ad obbedire agli ordini, ma di una persona che compie le proprie azioni seguendo ciò che ritiene giusto.

Dall’altra parte troviamo il personaggio di un soldato, un uomo con una missione disposto a tutto pur di portarla a termine. Questo secondo personaggio risulta essere un po’ vago e inizialmente non è perfettamente chiaro se sia dalla parte dei “buoni” o da quella dei “cattivi”.

I due si muovono su questa scacchiera che porterà le loro strade a convergere e intorno a loro si muovono gli altri personaggi come il professore del laboratorio in cui si trova a lavorare Clay, sarà lui ad affidargli la missione che avrà come obiettivo la salvezza di una specie ormai in via d’estinzione.

Nelle vicende del romanzo ci si immerge abbastanza bene grazie ad un racconto costruito in prima persona, che però se da una parte è un elemento positivo della narrazione per alcuni aspetti diventa anche una pecca: le voci dei due personaggi, Clay e il soldato, si alternano nei vari capitoli ma non essendoci un’indicazione immediata su chi stia parlando si deve procedere nella lettura del capitolo per individuare di chi sia la voce narrante, fortunatamente dopo qualche riga si riesce ad intuirlo, ma questo costa al lettore uno sforzo ulteriore prima di riuscire a calarsi nelle vicende del capitolo perché destabilizzato nel cercare di capire chi stia compiendo le azioni in quel momento.

Nonostante questo elemento un po’ destabilizzante, che però non limita di molto la bellezza del racconto, il romanzo di Vincenzo Cavallari è sicuramente molto avvincente e riesce a tenere il lettore incollato alla pagina fino ad un finale che decisamente non ci si aspetta e che ribalta tutte le carte in tavola, ma che rende la storia ancora più coinvolgente e piena di significato.

Con la crescita delle capacità cognitive degli androidi, farli studiare per apprendere nuove nozioni non era così raro. Certo, un caschetto neurale avrebbe permesso di caricare una mole enorme di esperienze ed informazioni in pochissimi secondi ma, per una innata paura delle macchine che apprendono troppo e si rivoltano contro l’umanità, questa opzione era utilizzata con parsimonia e necessitava di un’approvazione governativa.
– Eloh 9000 –

#prodottofornitoda Vincenzo Cavallari

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Recensione: “Delicato è l’equilibrio” di Alice Chimera

Recensione: “Delicato è l’equilibrio” di Alice Chimera

Delicato è l’equilibrio

Autore: Alice Chimera
Genere: Urban fantasy
Editore: La ponga edizioni
Data di uscita: 21/10/2019
Formato: Ebook
Anno pubblicazione: 2019
Pagine: 314

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Trama

L’Equilibrio è la legge, il meccanismo che fa funzionare la realtà, grazie a un complesso sistema di pesi e contrappesi le cui regole sono scritte nell’essenza stessa delle cose. Ma l’Equilibrio è delicato, e basta poco a comprometterlo.
Nina lo sa, perché è una lucubrante, una persona molto speciale, come ce ne sono poche al mondo, incaricata di preservarlo a ogni costo, facendo in modo che il conto dei vivi e dei morti continui a tornare, mentre aiuta le anime dei trapassati ad accettare il loro destino.
Nina però è stanca, e cerca qualcuno che prenda il suo posto.
Questa persona è Laura, una giovane lucubrante a malapena consapevole della sua natura, e del tutto ignara delle minacce che si profilano sul suo cammino.

Buona giornata amici lettori, come avevo preannunciato eccomi qui per parlare di questo urban fantasy di cui già vi avevo accennato qualcosa nell’articolo di segnalazione.

Ho letto questo libro per una collaborazione e sono stata piacevolmente sorpresa da questa lettura. Era un po’ che non leggevo un fantasy, ma si sa il primo amore non si scorda mai specialmente se la storia che stai leggendo è coinvolgente e ben scritta.

In questo romanzo ho ritrovato tutti gli elementi che amo di questo genere: il mistero, la magia, la storia d’amore con il bello e dannato di turno che poi alla fine tanto dannato nemmeno lo è, e ovviamente un po’ di dramma, quello non può mancare.

Il romanzo è un racconto a due voci tramite le quali ci viene narrata tutta la vicenda: siamo a Pisa e Laura studentessa alla facoltà di Pisa è in cerca di un alloggio, purtroppo la ricerca soprattutto a semestre iniziato non risulta affatto semplice, ma la fortuna vuole che riesca ad incappare in un particolare annuncio al quale decide di rispondere ed è così che incontra Nina, lucubrante Massima della città di Pisa.
I lucubranti sono coloro incaricati di preservare l’equilibrio nel mondo, anche Laura è una di loro ma a causa di sua madre non ha mai potuto far parte di quel mondo, per cui finalmente dopo aver incontrato Nina spera di venir a conoscenza di quella parte di sé che per troppo tempo le è stata preclusa.
Ma i desideri sono infidi a volte e Laura lo capirà ben presto trovandosi invischiata nei torbidi segreti del mondo lucubrantico. Dall’altra parte invece troviamo Nina, una ragazza spezzata che crede che l’equilibrio le abbia portato via tutto quello che di più caro aveva nella vita, ma la realtà è ben più complessa come scoprirà presto.

I personaggi, soprattutto le due protagoniste sono ben delineati sul piano psicologico: quello che ho apprezzato è, infatti, non aver trovato personaggi stereotipati o piatti, certo è vero che alcuni elementi della loro caratterizzazione rispecchiano il genere dell’opera, ma l’autrice è stata particolarmente brava a non appiattirli. In particolar modo ho apprezzato il rapporto ambivalente che si viene a creare tra Nina e Laura, due personalità decisamente contrapposte ma che si sentono entrambe perse in quel mondo fatto di equilibrio. Diverse, ma allo stesso tempo uguali.

Con un linguaggio coinvolgente e immersivo l’autrice ci catapulta nel suo universo lucubrantico, un universo che seppur basato sull’equilibrio destabilizza e riesce a mettere in crisi il lettore nello schierarsi da una parte o dall’altra. Sullo sfondo di una Pisa dalle tinte più dark un urban fantasy decisamente riuscito, una lettura che sicuramente gli amanti del genere come me apprezzeranno!

Tutti combattiamo una guerra segreta con il destino e sebbene gli altri ci vedano calmi o disperati non sapranno mai davvero quello che dentro ci muove o ci stritola l’anima
– Delicato è l’equilibrio –

#prodottofornitoda Alice Chimera

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