Recensione: “Manichini” di Irene Caltabiano e Riccardo Iannaccone

Recensione: “Manichini” di Irene Caltabiano e Riccardo Iannaccone

Scheda tecnica

Manichini

Autore: Irene Caltabiano e Riccardo Iannaccone
Genere: Fantasy
Editore: Rossini
Data di uscita: 30/12/2020
Formato: Ebook
Anno Pubblicazione: 2020

Acquista: Libro

Trama

Trovarsi nel bel mezzo di un’apocalisse zombie non capita tutti i giorni. E se il morbo esplodesse in un sacro tempio della moda quale la Milano Fashion Week? Un ex fotografo di guerra, un autista di limousine, una modella con disturbi alimentari, una fanatica fashion blogger, uno stilista snob, un rozzo fattorino e una donna muta, si trovano a essere casualmente compagni di sventura nella lotta per la sopravvivenza. Da un vagone dismesso del padiglione ferroviario, allo squallore delle vie cittadine fino alla ricerca della salvezza sul terrazzo di un edificio, il gruppo dovrà affrontare molte difficoltà. Ma qualcosa non quadra e la verità non sempre risiede in ciò che si percepisce.

Ciao a tutti miei cari amici lettori, come sta procedendo la vostra estate? La mia sicuramente piena di letture! Infatti eccomi qui, come promesso per parlarvi di questo romanzo che ho concluso da poco. Ringrazio ancora gli autori per avermi inviato la copia e permesso così di leggerlo e recensirlo.

Manichini è un romanzo che parla di zombie. Eh sì, avete capito bene! Proprio come i migliori film del genere ci parla di un’apocalisse zombie che ha inizio durante la fashion week di Milano. Con un ribaltamento completo di qualsiasi stereotipo sulle sfilate di moda a calcare le passerelle saranno proprio queste creature raccapriccianti, alla costante ricerca di un minuscolo pezzetto di carne umana da sbranare.

L’apocalisse che si scatena viene vista dal di dentro attraverso gli occhi dei sei personaggi protagonisti: in una narrazione che alterna più voci ci troviamo immersi nella vicenda. Ma i personaggi non sono solo gli occhi da cui il lettore osserva la scena, attraverso di loro sono introdotte alcune delle tematiche più attuali della nostra società: il riscaldamento globale, la sovranità dei cellulari o per meglio dire dei social, l’immagine e l’apparenza che contano più di ogni altra cosa e la paura dello straniero che con il suo essere diverso da noi è il primo da additare in caso succeda qualcosa di male.

Come ogni buon libro sugli zombie, non ribalta unicamente gli stereotipi più comuni dell’umanità mettendo a nudo le tematiche che più ci toccano da vicino, ma mette in scena l’azione, il dramma della lotta per la sopravvivenza dei nostri personaggi costretti a collaborare per salvarsi nonostante siano così diversi. E così ci ritroviamo con loro a cercare di sfuggire ad una situazione che ha del surreale, cercando di capire come il tutto sia potuto accadere. Incappiamo quindi in una buona dose di mystery e mentre diciamo addio ad alcuni personaggi e facciamo la conoscenza di nuovi, ci rimane sempre il tarlo che qualcosa non quadri, che bisogna andare più affondo nella vicenda: ed è ciò che faranno i nostri attori messi sulla scena, fino ad arrivare a scoprire una verità che non si aspettavano.

Il romanzo ha in sè tutto quello che si cerca in un racconto sugli zombie: azione, mistero, dramma… e sebbene io non sia appassionata del genere, ammetto di aver apprezzato molto la storia compresa anche la risoluzione finale, anche se forse avrei preferito qualche briciola di pane in più che mi conducesse verso la conclusione: non che non ci fossero indizi che qualcosa non quadrava, ma per come è strutturata la narrazione l’attenzione del lettore viene distolta molto dalla lotta fine a sé stessa con gli zombie più che dalla risoluzione del mistero che ha generato tutta la situazione.

Nonostante ciò sono rimasta affascinata dal racconto, soprattuto grazie anche a personaggi che si fanno apprezzare sia nei difetti che nei pregi: la narrazione a volte ironico/sarcastica dei protagonisti rende la lettura frizzante, piacevole e soprattutto coinvolgente.

“Eccolo il cliffhanger.” Sghignazzò divertito.
Catozzi l’aveva captato.
“Cosa, amico mio?”
“Il cliffhanger.”
“Cos’è il cliffhanger? Qualcosa da mangiare?”
“No, ma ti piacerà comunque.”
“Se lo dici tu.”
“Fidati.”
– Manichini –

#prodottofornitoda Riccardo Iannaccone e Irene Caltabiano

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Manichini di Irene Caltabiano e Riccardo Iannaccone

Manichini di Irene Caltabiano e Riccardo Iannaccone

Ola mie carissimi amici lettori! Ci ritroviamo di nuovo! Per l’occasione vi segnalo una lettura ultimata da poco, a breve seguirà anche l’articolo della recensione. Il romanzo mi è stato inviato dai due autori per una collaborazione e li ringrazio molto per la possibilità di avermelo fatto leggere! Ma bando alle ciance, volete sapere qualcosa del libro? Beh se vi dicessi la parola zombie potrebbe stuzzicare ulteriormente la vostra curiosità? Bene allora andiamo a scoprire qualcosa di questo romanzo…

Zombie sulla passerella

Fashion week di Milano, i fotografi, gli stilisti sono tutti in attesa per l’inizio dell’evento, ma cosa succederebbe se a calcare le scene non fossero delle stupende modelle, ma un orribili zombie assassini?
Gli stereotipi verrebbero ribaltati, la lotta per il predominio della passerella diventerebbe una lotta per la sopravvivenza.

Manichini  

Curiosità

«Manichini nasce un po’ per gioco, un po’ per la voglia di raccontare una storia “a più voci”, sperimentando e stimolando a vicenda la nostra creatività.», ci raccontano gli autori. Sia a Riccardo che a Irene stuzzicava l’idea di scrivere un romanzo a quattro mani, che comprendesse la visione narrativa di sei personaggi molto diversi fra loro. Con tale presupposto in mente hanno creato un a narrazione sull’onda lunga degli “zombie movie”, con la consapevolezza di non volere che il romanzo si limitasse solo a questo. L’invasione dei morti viventi nella mente degli autori diventa il pretesto per parlare di tematiche di attualità, dei mali della nostra epoca ma anche dell’umanità che spesso riesce a emergere nelle situazioni peggiori: «Con un tocco finale che desideravamo divertisse il lettore tanto quanto a noi ha divertito scriverlo.»

Biografia autori

Irene Caltabiano è nata a Segrate il 5 giugno 1989. Laurea in Scienze dell’ informazione, Editoria e Giornalismo all’Università degli studi di Messina e Laurea specialistica in Cinema, Televisione, produzione multimediale all’Università degli studi di Bologna. Lavora come copywriter e illustratrice. Ha vinto diversi premi come scrittrice e sceneggiatrice. Ha pubblicato “Lunga vita al Re” per Re Artù, “Global Warming” per Kall Edizioni e “Granelli di rabbia” per The Freak Editore. I suoi racconti sono presenti in diverse antologie.

Riccardo Iannaccone è nato a Roma il 23 agosto 1984. Diploma al Liceo Classico Luciano Manara e Laura Magistrale, vecchio ordinamento, in Lettere e Filosofia, DAMS, all’Università di Roma Tre. Lavora come editor e social media manager per diverse realtà editoriali e cinematografiche. Ha pubblicato racconti e romanzi per MdS editore, Porto Seguro editore, Re Artù e Undici Edizioni. E, infine, con Brè edizioni, il suo quinto romanzo “Diversi”.

Incipit

“Sapete cosa mi aveva sempre salvato, anche nel bel mezzo dei bombardamenti di Konduz?
Una sigaretta, rollata al punto giusto e contenente la quantità perfetta di tabacco.
Ho fumato da quando avevo quattordici anni, più o meno l’età in cui avevo acquistato la mia prima macchina fotografica seria. Ricordavo ancora il momento in cui mio padre mi chiese cosa volessi per il mio compleanno e io lo portai dritto al negozio all’angolo tra via Boccaccio e via Saffi.
La vidi lì, che riluceva e mi osservava con sguardo vigile e obiettivo aperto.
Fu amore a prima vista.”

Estratto

I cellulari erano la metafora dell’essere umano. Così pratici, intelligenti e potenzialmente validi, e al tempo stesso così fragili, sostituibili e utilizzati per le questioni più futili.

#prodottofornitoda Riccardo Iannaccone e Irene Caltabiano

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Recensione: “Push you away” di Veronica Cellamaro

Recensione: “Push you away” di Veronica Cellamaro

Scheda tecnica

Push you away

Autore: Veronica Cellamaro
Genere: Romance
Editore: Youcanprint
Data uscita: 08/04/2021
Formato: Ebook
Anno Pubblicazione: 2021

Acquista: Libro

Trama

«Da oggi è ufficialmente un uomo libero». Maximilian Hilton esce dal carcere senza fare ammenda delle sue colpe e con in testa un unico pensiero: riprendere ciò che aveva lasciato. Alle spalle, una vita difficile: una madre tossicodipendente costretta al recupero senza alcun successo; un padre morto e la cui unica eredità sono i vizi che Maximilian ha accettato come un marchio. Le cure della nonna, nella cui casa Max vive assieme al fratellino minore, non bastano a lenire certe ferite. Un giorno il destino lo fa imbattere in Layla, ragazza fragile e diversamente problematica, la quale pare ispirarlo a una rinascita. Ma il peso del passato grava ancora sul ragazzo impedendo qualsiasi tentativo di elevazione…

Ciao a tutti miei cari lettori e lettrici, nell’articolo precedente vi avevo segnalato questo romanzo ed ora eccomi qui per parlarvene. Ringrazio l’autrice per la copia del volume e per avermi permesso di leggerlo e recensirlo.

Il romanzo di Veronica Cellamaro si può benissimo collocare nella categoria dei romance, abbiamo quindi come trama principale la storia d’amore dei due protagonisti e come ogni storia d’amore che si rispetti non possono mancare le difficoltà, difficoltà che nascono dal passato difficile dei due personaggi, soprattutto da quello di Max.

Max, ragazzo difficile, pieno di rabbia a causa dei suoi genitori: la madre tossicodipendente e il padre spacciatore e pugile in combattimenti clandestini. Seppur odiando il padre, Max ripercorrerà le sue orme per quanto riguarda i combattimenti, unico momento i cui riesce a placare la sua tremenda rabbia. Rabbia che lo ha portato a compiere scelte sbagliate fino a finire in galera, ma saranno anche queste scelte che lo porteranno ad incrociare il cammino di Layla.

Layla anche lei sconvolta da un passato abbastanza difficile sarà attratta da questo ragazzo che con lei sembra perdere la sua aria da duro abbassando tutte le sue difese. Ma riuscirà l’amore di lei ad estinguere i suoi demoni interiori?
Max non ne è sicuro, sua nonna invece sì e sarà grazie a lei se lui si darà una possibilità.

La nonna personaggio cardine nella vita del nipote, sarà colei che più di tutti lo aiuterà a capire l’importanza di essere amato e di meritarselo questo amore.

Una storia che sottolinea quanto sia difficile sfuggire dal proprio passato, quanto i traumi subiti nell’infanzia ci perseguitino e che molte delle nostre scelte future dipendono proprio da ciò che abbiamo vissuto, ma è anche una storia di riscatto, di fiducia che le cose possano migliorare. Che l’amore per qualcuno (Layla) o di qualcuno (la nonna) possano essere la spinta necessaria al cambiamento, a perseguire qualcosa di migliore per sé stessi e per chi ci sta intorno.

L’autrice è riuscita a porre le basi di temi abbastanza significativi, quanti di noi in un modo o nell’altro sono state vittime e schiave di un passato che sembra impossibile scrollarsi di dosso? Cadendo nei reiterati schemi ogni volta e presupponendo di non meritarsi qualcosa di meglio nella propria vita? Quante volte fatichiamo a chiedere aiuto pensando sempre di non meritarcelo? Ed è questo che Veronica Cellamaro con un scrittura scorrevole, fluida e che cattura l’attenzione, mette in evidenza.

Seppur il tema sia ben delineato, però, non lo è altrettanto la storia che scorre troppo velocemente. Il rapporto tra i due protagonisti si snoda in modo così accelerato che non permette al lettore di godersi appieno la nascita e lo sviluppo della loro storia d’amore e delle varie vicende ad essa legate. La velocità della narrazione molto probabilmente è dovuta alla struttura del romanzo stesso: essendo esso un romanzo breve, un centinaio di pagine in tutto, non ha permesso di sviluppare alcuni dettagli che avrebbero reso sicuramente l’intera narrazione ancora più appetibile.

Nonostante questo suo passo accelerato resta comunque una bella storia che non manca di ottimi spunti di riflessione.

La vita non è una somma di eventi, ma la storia delle nostre risposte a ciò che il caso ci pone davanti.
– Push you away –

#prodottofornitoda Veronica Cellamaro

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Push you away di Veronica Cellamaro

Push you away di Veronica Cellamaro

Benvenuti o bentornati qui sul blog! Oggi vi porto la segnalazione di un nuovo romanzo che ho letto per una collaborazione: Push you away di Veronica Cellamaro edito da Youcanprint.

Passato e presente

Push you away si può definire un romanzo rosa, dove i due protagonisti hanno alle spalle un passato difficile. Passato che si intrometterà nel loro rapporto. Riusciranno a superare le difficoltà e a far sì che il loro amore vinca anche su un passato difficile da cancellare? Può il passato diventare fonte di riscatto o sarà sempre vissuto come un limite e quanto è determinante nelle scelte future di ognuno di noi?

Push you away  

Curiosità

Veronica Cellamaro è una scrittrice emergente Pugliese. La scrittura così come la lettura hanno avuto sempre un ruolo fondamentale nella sua vita. Passione che ha coltivato sin da bambina e che con gli anni è cresciuta, tanto da spingerla a scrivere fan fiction e romanzi brevi che poi ha pubblicato su Wattpad, piattaforma gratuita per lettori e scrittori. Dato gli ottimi risultati ottenuti con le sue opere sulla piattaforma, soprattutto con i due racconti brevi “Non capiva che l’amavo” e ” Il filo di rosso”, che hanno raggiunto rispettivamente 67,7 K e 49,2 K di views, ha preso la decisione di di inviare uno dei suoi lavori ad una casa editrice. Così ha pubblicato il suo primo romanzo “Push you away”, e   quest’anno ha rilasciato una nuova ristampa del romanzo. Nel mese di Aprile di quest’anno ha poi pubblicato il suo secondo romanzo” Don’t give up”, prequel di “Push you away”.
“Push you away” è stato scritto in meno di due settimane ed è un romanzo in cui emerge forte la necessità di comprendere quanto sia importante lasciarsi aiutare nel momento del bisogno, e quanto conti avere qualcuno al proprio fianco e che ci ami anche e soprattutto nei momenti bui.

Biografia autore

Veronica Cellamaro classe 1994, ama leggere e scrivere e ha iniziato a confrontarsi con il pubblico diffondendo i suoi racconti tramite la piattaforma Wattpad.
Adora gli animali. La sua citazione preferita è: “Life is too short so take the time and appreciate (La vita è troppo breve perciò prenditi del tempo e apprezzala)”.
Vive a Cerignola in provincia di Foggia.
Push you away è il suo romanzo d’esordio.

Incipit

«Maximilian Hilton, da oggi è ufficialmente un uomo libero. Spero che abbia compreso la gravità dell’azione compiuta e che in futuro non si immischi nuovamente in vicende simili». Smetto di ascoltare il patetico monologo del tenente: non mi importa ciò che dice, cerco di trattenermi dal confessare che lo rifarei altre cento volte. Nessuno deve permettersi di toccare il mio fratellino.

Estratto

«Ciao nonna» le dico sedendomi sul letto e baciandole la testa come da mia abitudine.
«Nipote mio. Devo dirti delle cose… Tu sei una persona buona, Max: non devi permettere al tuo passato di renderti quello che non sei. Io ti conosco, sei un ragazzo buono che si commuove davanti a due bambini malati che gli sorridono, sei una persona che non appena fa qualcosa di sbagliato chiede scusa e sei, soprattutto, un uomo che, nonostante non sia cresciuto tra l’amore di una famiglia, sa amare.

#prodottofornitoda Veronica Cellamaro

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Elbrus di Giuseppe di Clemente e Marco Capocasa

Elbrus di Giuseppe di Clemente e Marco Capocasa

Ciao a tutti amici che seguite il blog, oggi vi voglio segnalare questo romanzo di cui a breve uscirà la recensione:
Elbrus romanzo di fantascienza scritto da Giuseppe di Clemente e Marco Capocasa edito da Armando Curcio editore.

Riscaldamento globale e sopravvivenza

La tematica principale di Elbrus è il riscaldamento globale, a causa di ciò la terra è ormai al collasso e la sopravvivenza del genere umano e di tutte le altre specie viventi è a rischio. Un incontro inaspettato stravolge le carte in tavola, forse c’è ancora una possibilità, ma a quale prezzo?
Un scelta tra la sopravvivenza e l’etica, quale sarà la scelta giusta da prendere? è giusto travalicare i limiti etici pur di sopravvivere?
Queste le domande che si pone il romanzo e a cui tenta di dare risposta.

Elbrus 

Curiosità

La realizzazione del romanzo si è basata sullo studio dei più recenti studi di climatologia, in particolare i due autori si sono ispirati al lavoro di Patricia Nayna Schwerdtle et al., Human mobility and health in a warming world, pubblicato nel gennaio 2019 sul Journal of Travel Medicine e sull’interessante studio di Chang-Eui Park et al., Keeping global warming within 1.5° C constrains emergence of aridification, pubblicato nel gennaio 2018 dalla rivista Nature Climate Change.
Il clima e i suoi cambiamenti non sono, però, l’unica tematica sviluppata nel libro: legato a questo tema si intrecciano i progressi sulla genetica e sulla genomica umana, per la precisione i due autori si sono ispirati alla tecnologia di editing genomico denominata CRISPR-Cas9, messa a punto nel 2012 da Emanuelle Charpentier e da Jennifer Doudna. 

Biografia autori

Giuseppe Di Clemente nasce a Roma nel 1976. Appassionato fin da ragazzo di astronomia e fantascienza, la necessità di comprendere talune dinamiche della nostra esistenza lo porta a conseguire la laurea in economia, il che dà un’ulteriore impronta alla sua personalità, contribuendo a una visione complessa e contraddittoria del mondo. Nasce così il suo primo romanzo Oltre il Domani (L’Erudita – Giulio Perrone Editore, 2019), un racconto trasversale, dove la fantascienza è genere e pretesto per interrogarsi sul futuro degli uomini.

Marco Capocasa, antropologo molecolare, deve la sua passione per la fantascienza alle letture dei classici di questo genere. Laureato in Scienze Biologiche e in Antropologia Culturale, successivamente ha conseguito un dottorato di ricerca in Antropologia Molecolare. Autore di decine di articoli su riviste scientifiche internazionali, insieme a Giovanni Destro Bisol ha recentemente pubblicato due libri di divulgazione scientifica: Italiani. Come il DNA ci aiuta a capire chi siamo (Carocci, 2016) e Intervista impossibile al DNA. Storie di scienza e umanità (il Mulino, 2018). Elbrus è il suo esordio nella narrativa del fantastico.

Incipit

A.D. 2155

“Oddio!”, mormora una signora con un filo di voce rotta dall’emozione. Le teste rivolte all’insù di tutti i passanti, man mano, imitando i presenti, individuano cento metri più in alto un pazzo a passeggio sull’orlo del tetto di un palazzo. Gli agenti di polizia hanno iniziato a delimitare un’area di sicurezza nel tratto dove potrebbe precipitare l’uomo. Altri, insieme al personale medico specializzato, hanno imboccato l’ascensore che in pochi se­condi li porterà sulla terrazza dell’edificio. […]

Estratto

Eccola l’arroganza dell’uomo che erode gli equilibri che la natura ha costruito in milioni di anni, a opinione di molti l’ennesimo sopruso, un abominio di leghe di metallo.

#prodottofornitoda Giuseppe di Clemente e Marco Capocasa

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