Ciao a tutti amici che seguite il blog, oggi vi voglio segnalare questo romanzo di cui a breve uscirà la recensione:
Elbrus romanzo di fantascienza scritto da Giuseppe di Clemente e Marco Capocasa edito da Armando Curcio editore.
Riscaldamento globale e sopravvivenza
La tematica principale di Elbrus è il riscaldamento globale, a causa di ciò la terra è ormai al collasso e la sopravvivenza del genere umano e di tutte le altre specie viventi è a rischio. Un incontro inaspettato stravolge le carte in tavola, forse c’è ancora una possibilità, ma a quale prezzo?
Un scelta tra la sopravvivenza e l’etica, quale sarà la scelta giusta da prendere? è giusto travalicare i limiti etici pur di sopravvivere?
Queste le domande che si pone il romanzo e a cui tenta di dare risposta.
Curiosità
La realizzazione del romanzo si è basata sullo studio dei più recenti studi di climatologia, in particolare i due autori si sono ispirati al lavoro di Patricia Nayna Schwerdtle et al., Human mobility and health in a warming world, pubblicato nel gennaio 2019 sul Journal of Travel Medicine e sull’interessante studio di Chang-Eui Park et al., Keeping global warming within 1.5° C constrains emergence of aridification, pubblicato nel gennaio 2018 dalla rivista Nature Climate Change.
Il clima e i suoi cambiamenti non sono, però, l’unica tematica sviluppata nel libro: legato a questo tema si intrecciano i progressi sulla genetica e sulla genomica umana, per la precisione i due autori si sono ispirati alla tecnologia di editing genomico denominata CRISPR-Cas9, messa a punto nel 2012 da Emanuelle Charpentier e da Jennifer Doudna.
Biografia autori
Giuseppe Di Clemente nasce a Roma nel 1976. Appassionato fin da ragazzo di astronomia e fantascienza, la necessità di comprendere talune dinamiche della nostra esistenza lo porta a conseguire la laurea in economia, il che dà un’ulteriore impronta alla sua personalità, contribuendo a una visione complessa e contraddittoria del mondo. Nasce così il suo primo romanzo Oltre il Domani (L’Erudita – Giulio Perrone Editore, 2019), un racconto trasversale, dove la fantascienza è genere e pretesto per interrogarsi sul futuro degli uomini.
Marco Capocasa, antropologo molecolare, deve la sua passione per la fantascienza alle letture dei classici di questo genere. Laureato in Scienze Biologiche e in Antropologia Culturale, successivamente ha conseguito un dottorato di ricerca in Antropologia Molecolare. Autore di decine di articoli su riviste scientifiche internazionali, insieme a Giovanni Destro Bisol ha recentemente pubblicato due libri di divulgazione scientifica: Italiani. Come il DNA ci aiuta a capire chi siamo (Carocci, 2016) e Intervista impossibile al DNA. Storie di scienza e umanità (il Mulino, 2018). Elbrus è il suo esordio nella narrativa del fantastico.
Incipit
A.D. 2155
“Oddio!”, mormora una signora con un filo di voce rotta dall’emozione. Le teste rivolte all’insù di tutti i passanti, man mano, imitando i presenti, individuano cento metri più in alto un pazzo a passeggio sull’orlo del tetto di un palazzo. Gli agenti di polizia hanno iniziato a delimitare un’area di sicurezza nel tratto dove potrebbe precipitare l’uomo. Altri, insieme al personale medico specializzato, hanno imboccato l’ascensore che in pochi secondi li porterà sulla terrazza dell’edificio. […]
Estratto
Eccola l’arroganza dell’uomo che erode gli equilibri che la natura ha costruito in milioni di anni, a opinione di molti l’ennesimo sopruso, un abominio di leghe di metallo.
#prodottofornitoda Giuseppe di Clemente e Marco Capocasa
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Vive immersa tra l’odore della carta e dell’inchiostro. Appassionata lettrice ha compiuto studi umanistici e spera di diventare una brava scrittrice e una brava insegnante