Recensione: “Eterni Prigionieri” di Gabriele Iacono

Recensione: “Eterni Prigionieri” di Gabriele Iacono

Eterni Prigionieri

Autore: Gabriele Iacono
Genere: Racconti
Editore: Jacopo Lupi Editore
Data di uscita: 10/08/2020
Formato: Ebook
Anno pubblicazione: 2020

Acquista: Libro Ebook

Trama

Igor, Alma e Aamir: Un uomo, una donna e un bambino.
Tre viaggi e tre storie. Un unico grande sogno: quello di vivere.
Un viaggio attraverso il mare e attraverso i sogni e le paure di un popolo senza nome.
Una storia di immigrazione, di razzismo e di discriminazione…o forse più semplicemente la storia degli uomini: degli uomini che hanno il coraggio di morire e la forza per tornare a vivere.

Buongiorno mie cari booklover oggi vi parlo di un libro che ho letto per una collaborazione: Eterni prigionieri di Gabriele Iacono che ringrazio tantissimo per la copia.

Il libro è una raccolta di tre storie, tre racconti brevi legati da un unico filo conduttore: il viaggio disperato alla ricerca di un posto in cui vivere.

È un libro breve che si legge velocemente, ma di un’intensità tale che è difficile lasciare andare quelle storie e quei personaggi anche una volta finito. L’autore, infatti, con il suo modo di scrivere che riesce a coinvolgere immediatamente il lettore, ci catapulta nei pensieri dei tre protagonisti.

Pensieri dolorosi, perché dolorose sono le loro esperienze, ma tutti e tre comunque con la speranza di riuscire a trovare finalmente il loro posto nel mondo. Nei loro pensieri troviamo l’Italia meta prescelta del loro difficile viaggio che è più un’utopia che un luogo reale. Loro stessi sono i primi a chiedersi se mai arriveranno a toccare le sponde di quella terra tanto sperata e intanto in quell’imbarcazione che li trasporta in quel viaggio della speranza soffrono e resistono come i loro compagni.

Non tutti riusciranno a toccare terra, perché il mare diventa un assassino crudele che il più delle volte non lascia scampo.

Ed è proprio il mare il nostro quarto protagonista, sempre presente in tutti e tre i racconti. Un mare che inghiotte tutte le speranze e i sogni, che non è salvifico ma fonte della più grande disperazione, eppure nella sua sterminatezza produce un barlume di speranza perché al di là di esso può esserci una nuova vita.

È stata decisamente una lettura molto bella, intensa e struggente. Pone l’attenzione del lettore verso quello scenario devastante che la pandemia ci ha fatto accantonare in questo ultimo anno e ci invita a non dimenticare che oltre le nostre coste il mare continua a mietere le sue vittime.

Una lettura che assolutamente consiglio che nonostante il tema non facile si legge tutta d’un fiato.  

Il destino si era accanito su di loro con estrema durezza: erano vivi perché avevano resistito?
Perché erano i più forti?
O forse erano stati soltanto fortunati…vite da pescare nel fondo buio di un sacchetto, da gettare via o da risparmiare?
– Eterni Prigionieri –

#prodottofornitoda Gabriele Iacono

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Recensione: “Ogni giorno è un buongiorno” di Noriko Morishita

Recensione: “Ogni giorno è un buongiorno” di Noriko Morishita

Ogni giorno è un buongiorno

Autore: Noriko Morishita
Genere: Saggi letterari
Editore: Einaudi
Data di uscita: 28/01/2020
Formato: Cartaceo
Anno pubblicazione: 2002

Acquista: Libro Ebook

Trama

Non lo sapeva nemmeno Morishita Noriko quando, ventenne, cominciò a frequentare le lezioni della signora Takeda per eseguire la cerimonia del tè. Né sapeva che quelle prime lezioni erano l’inizio di un cammino che sarebbe durato tutta la vita. Ogni giorno è un buon giorno è il racconto di una tradizione antichissima, dei suoi rituali, della sua filosofia piú profonda e delle gioie che può regalare. A tutti noi. «Ci sono cose che puoi provarci quanto e come vuoi ma non le capisci finché non arriva il momento giusto. Però quando poi un giorno le capisci, dopo non puoi far finta di niente». La cerimonia del tè è uno dei riti tradizionali piú affascinanti del Giappone. I monaci buddisti del sedicesimo secolo hanno codificato ogni passaggio di questo rituale che, attraverso i gesti piú semplici, chiama i partecipanti a concentrarsi sulla profonda ricerca di se stessi. Con quella sua ritualità che immutata attraversa i secoli, la cerimonia del tè sembra qualcosa di molto lontano dalla vita di tutti i giorni. Lo sembrava anche a Morishita Noriko quando, studentessa svogliata e indecisa sulla strada da intraprendere, su consiglio della madre prese a frequentare un corso sulla cerimonia del tè. Non sa che quelle prime lezioni sono l’inizio di un viaggio che durerà tutta la vita. I momenti dedicati alla cerimonia del tè, ai suoi riti, alla meditazione che impone e, contemporaneamente, dischiude diventano momenti per trovare un senso alle prove che la vita mette davanti a Noriko: un matrimonio annullato poche settimane prima della cerimonia, il tentativo di conciliare il lavoro con il privato, un trasferimento oltreoceano… il caos della vita si riconcilia nel tempo concentrato di una tazza di tè.

Miei cari amici lettori eccomi tornata con una nuova recensione e per la precisione con un #giappapost, cioè un’altra delle mie letture ambientata in Giappone scritto da un’autrice giapponese.

Più vado avanti con la lettura di autori del Sol levante, più rimango incantata dal loro modo di scrivere, ovvio ci sono pur sempre delle eccezioni, ma quasi tutti quelli che ho letto mi sono piaciuti e questo non fa eccezione.

Ogni giorno è un buongiorno è un longseller, ossia è un libro che da quando è uscito è rimasto sempre in cima alle classifiche e se ne capisce il motivo leggendolo. È una lettura dai tratti autobiografici in cui l’autrice ci parla della cerimonia del tè e di come questo rito che fa parte della tradizione si intrecci con i cicli delle stagioni, ma soprattutto con le stagioni della vita.

La narrazione, infatti, si snoda tra i 20 e i 50 anni dell’autrice, ossia da quando ha iniziato ad apprendere la cerimonia per la prima volta fino a quando è diventata maestra a sua volta. Una lettura che ci porta dentro la sua vita che può essere la vita di ognuno di noi; infatti devo ammettere che in molti suoi pensieri e in alcune delle sue esperienze mi ci sono ritrovata, è stato un po’ come guardarsi allo specchio.

Ed essenzialmente è stato solo questo, perché questo non è un libro che da risposte, ma che pone domande al quale ognuno può rispondere come meglio crede, perché nella cerimonia del tè non c’è un giusto e sbagliato tranne nell’esecuzione del rito stesso che ha regole molto rigide, ma soprattutto non c’è un tempo. Ognuno può arrivare a comprenderla nel momento più opportuno per lui perché come dice l’autrice stessa “il tè accoglie ognuno di noi così com’è”.

È stata una lettura intensa che mi è entrata dentro e che penso sia arrivata nel momento giusto come solo i migliori libri sanno fare. D’altra parte è stata anche una lettura difficile: sebbene io sia ormai abituata a molti termini giapponesi e ne conosca il significato, in questo caso mi sono imbattuta in termini completamente nuovi che fanno parte della cerimonia e sono stata costretta molte volte a fare avanti e indietro tra la narrazione ed il glossario per capire appieno quest’arte.

Mi sono dovuta quindi soffermare più a lungo nella lettura di alcune parti per assimilarle bene, per avere ben chiaro ogni sfumatura della cerimonia che mi veniva narrata.

Nonostante questo, la lettura è comunque scivolata via in modo scorrevole, dandomi un delizioso senso di calore proprio come una buona tazza di tè. 🍵

Succedono tante cose, ma tu vivi con calma. Costruisci te stessa prendendo tutto il tempo necessario. La vita è vivere il momento in prospettiva.
– Ogni giorno è un buongiorno –

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