Recensione: “MadriSorelle” di Raffaella Radice e Mirella Milli

Recensione: “MadriSorelle” di Raffaella Radice e Mirella Milli

Scheda tecnica

MadriSorelle

Autore: Raffaella Radice e Mirella Milli
Genere: Narrativa familiare
Editore: Self publishing
Edizione: 21/02/2022
Formato: Cartaceo
Anno pubblicazione: 2022
Pagine: 340

Acquista: Libro   | Ebook   

Trama

Quattro generazioni di donne si susseguono dagli inizi del ’900 ad oggi, intrecciando le vicende di una famiglia tra il Casentino e le placide coste dei laghi lombardi.
Mirna, Elisanna, Flora e Diletta raccontano attraverso le tappe della loro esistenza il cambiamento radicale della condizione femminile nella provincia italiana, dalla formazione giovanile al corteggiamento preludio di relazioni amorose, dal matrimonio alla maternità, fino alla conquista dell’indipendenza economica e alla soddisfazione professionale.   
Il legame tra madre e figlia è uno spazio privilegiato di confidenza e fiducia, che si tramanda tra le protagoniste attraverso la capacità di comprensione nel dialogo.

MadriSorelle è la summa del lavoro a quattro mani di Raffaella Radice e sua madre Mirella Milli. Sebbene la storia sia un romanzo di fantasia essa prende spunto dalla vita di Mirella mischiando così realtà e finzione.

Quello che ci raccontano le due donne è la storia dell’evoluzione del femminismo nel nostro paese a partire dalla seconda guerra mondiale fino ai giorni nostri e di come questa evoluzione dipenda intimamente dal rapporto che lega una madre alla proprio figlia. Attraverso questi legami ci immergiamo nel cambiamento del ruolo della donna attraverso gli anni.

Il romanzo attraverso l’escamotage narrativo di un diario regalato da Elisanna a sua figlia in cui racconta la sua vita ci riporta all’infanzia di Elisanna: protagonista per eccellenza di questa storia. Ci tuffiamo indietro nel tempo, durante gli ultimi periodi della seconda guerra mondiale e conosciamo la madre di Elisanna, Mirna e suo marito Nello Tronchetti e iniziamo a vedere già il primo contrasto tra le due generazioni femminili.

La madre di Elisanna sebbene sposata per amore resta una figura legata ai tempi ante guerra, della donna che nonostante quello che il marito possa combinare – Nello sarà infatti un marito che pur amando la moglie non si farà mancare relazioni con altre donne e sarà anche violento a volte – gli rimarrà sempre fedele. Elisanna è già la generazione successiva, quella che cerca più indipendenza che crescerà cercando di realizzarsi con le proprie forze nella carriera e che nel rapporto con l’uomo che ama deciderà di non sottomettersi, rimanendo però legata ad alcuni valori per lei imprescindibili tramandati proprio da sua madre.

Valori che saranno diversi per sua figlia Flora, nata dopo la rivoluzione sessuale degli anni ’60 e ancora di più per la nipote Diletta.

La storia, però, non è solo il racconto dell’evoluzione del ruolo della donna nella società, ma è anche più in particolare lo spaccato di vita di una famiglia con i suoi alti e bassi che ci viene narrato in un alternanza di prima e terza persona. Scelta narrativa che personalmente mi ha un po’ disorientato e che non mi ha dato modo di immergermi come avrei voluto in certe parti della storia, venendo meno quell’empatia che può nascere nei confronti di certe vicende.

In conclusione, però, rimane una storia con tematiche importanti a cui ciascuno di noi si può riallacciare e ci ricorda da dove veniamo e l’importanza fondamentale di certi legami.

Non poteva immaginare tempi peggiori di quelli, dove la morte si respirava nei silenzi, le strade erano deserte e continuavano le razzie di quei soldatacci, che s’infilavano ovunque, e razziavano quel poco che era rimasto: oro, argento, orologi, conigli, galline, maiali.

– Madrisorelle –

#prodottofornitoda Raffaella Radice e Mirella Milli

Le autrici: Raffaella Radice e
Mirella Milli


Raffaella Radice si occupa da vent’anni di adolescenza sia come educatrice in una comunità per minori che come insegnante e conduttrice di laboratori di scrittura creativa. Esordisce con il romanzo La Dimora (2014, I libri di Emil) dedicato alle adolescenti maltrattate, presentato all’Università Ca’ Foscari di Venezia nella giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Affronta il tema del bullismo nel romanzo Il potere di Vanessa (2019, La Memoria del mondo), da cui è stata tratta l’omonima web serie. Madrisorelle è il suo terzo romanzo, scritto insieme a sua madre.

Mirella Milli nata a e cresciuta in Casentino, si trasferisce con la famiglia in Lombardia, dove trascorre la sua esistenza. Asseconda la passione per la sartoria e appena ventenne apre il suo atelier nella città di Como, dove cuce con maestria abiti per signora. È una lettrice vorace e sogna di diventare scrittrice. A 90 anni si dedica alla stesura della sua biografia, da cui prende vita Madrisorelle, il romanzo scritto insieme a sua figlia.

Seguimi su…

Pugni al petto di Dimitri Ruggeri

Pugni al petto di Dimitri Ruggeri

Scheda tecnica

Pugni al petto

Autore: Dimitri Ruggeri
Genere: narrativa italiana
Editore: Capponi editore
Data di uscita: 25/10/2022
Pagine: 242

Pugni al petto  

Trama

Raimondo riesce ad accedere alla prestigiosa Scuola Navale di Venezia dopo aver superato un duro concorso, scoprendo, sin da subito, una vita comunitaria che si rivelerà gravosa per la ferrea disciplina e le angherie a cui i “Pivoli”, come vengono appellati gli allievi del primo anno, sono sottoposti. Insieme a due compagni inseparabili sperimenterà ogni genere di scappatoia per resistere, e magari perfino sfuggire, agli ineluttabili giri di punizione che si scontano al “Campaccio” correndo con i pugni al petto. Sarà la scoperta fortuita dell’esistenza di un diario, dagli illusori poteri formativi, ad accendere la speranza di poter superare l’anno senza tanto patire, ma l’ostinata ricerca per venirne in possesso li farà imbarcare sulla nave più bella del mondo: l’Amerigo Vespucci. 

Chiacchierando con l’autore

  • Quando e come nasce la tua passione per la scrittura?
    • D: Ho iniziato a scrivere racconti alle scuole elementari. Ho poi ripreso a farlo tra i banchi del liceo ma con la poesia scritta. Nel corso del tempo ho sperimentato e ampliato questo linguaggio con la poesia visiva, la video poesia e il poetry slam. Pugni al petto rappresenta di fatto il mio esordio nel mondo della narrativa. È il mio primo romanzo ma lo stile sviluppato in passato, a tratti, riaffiora in modo timido e equilibrato.
  • Com’è nata l’idea per questo romanzo?
    • D: È nata circa dieci anni fa. Volevo scrivere una storia ambientata a Venezia nella Scuola Navale Morosini che avevo frequentato da ragazzo ma non riuscivo a individuare un’adeguata chiave narrativa. Soltanto tre anni fa ho rielaborato alcuni scritti custoditi in archivio e alla fine ho strutturato un soggetto sviluppando poi un racconto “visivo” come se fosse un film. Tra le location scelte compare anche la nave Amerigo Vespucci  sulla quale ho avuto la fortuna di fare una crociera al termine del secondo anno scolastico.
  • Come mai proprio questo genere/storia/argomento?
    • D: Si tratta, a memoria, del primo romanzo ambientato nella Scuola Navale; pertanto questo pionierismo mi ha stimolato molto ma il timore di banalizzare il tutto a semplice diario è stato sin da subito uno scoglio. Per questo motivo ho fatto passare degli anni prima di far sedimentare la mia tensione e coscientizzarla per raccontare la mia esperienza, trasfigurandola e rendendola fruibile anche ai non addetti ai lavori. Inoltre dai primi riscontri dei lettori sto avendo conferma che la mia proposta letteraria si possa classificare come un romanzo di formazione, destinato in primis ai ragazzi. Infatti i protagonisti sono i “Pivoli”, ossia gli allievi del primo anno che penano non poco per barcamenarsi in quell’ambiente.

  • Hai altri progetti letterari in mente per il prossimo futuro?
    • D: Al momento no ma vivendo la normalità e la quotidianità qualcosa verrà fuori di certo.

Estratto

Da quel momento ci caddero le mani di carne giovane sui fianchi, 
strette in un pugno irreversibile a forma di stella. 
Al grido della paura rispondemmo in silenzio 
con il petto frastornato dal cuore. 
Al bagliore della luna i pugni divennero i custodi del Campaccio. 
La crudeltà della nebbia e delle scarpe si scoprì amica. 
Ci unimmo in un turbine, tutti insieme, 
con le nocche rivolte verso il mare. 
Le notti tempestose non ci fecero più paura. 
Ci accorgemmo che eravamo padroni della nostra vertigine 
vitalizzata da battiti assordanti.
I pugni al petto erano ali.

Estratto Pugni al petto di Dimitri Ruggeri, 2022, per gentile concessione


L’autore: Dimitri Ruggeri

Dimitri Ruggeri  è uno scrittore e poeta, autore delle sillogi di poesia Parole di grano (2007), 
Carnem Levare il Cammino (2008), Status d’amore (2010), Il Marinaio di Saigon (2013), Soda caustica (2015), Krokodil (2018) e Radon (2019). È inoltre uno slammer, performer vocale e videopoeta. Laureato in Economia all’Università La Sapienza di Roma, ha frequentato la Scuola Navale F. Morosini di Venezia. Come operatore culturale svolge l’attività di Direttore artistico del longevo Festival Hombres di Videopoesia e di curatore della sezione di videopoesia del Festival Bologna in Lettere. Nel 2006 è stato ospite al programma RAI (Futura) Miss Poesia. Con il Il Marinaio di Saigon ha vinto il Premio della critica Mioesordio – Gruppo Editoriale L’Espresso – Festival Internazionale poesia di Genova 2014. È stato ospite di Festival di poesia e videopoesia italiani e europei. Ha importato il Poetry Slam in Abruzzo e in Molise e ha ideato SlamContemPoetry, il primo portale in Italia dedicato alle interviste ad autori impegnati nella poesia orale, spoken music e poetry slam. Al momento vive a Pescara dove lavora nel mondo dei trasporti.

Contatti social e web

Seguimi su…

L’ombra di Durgash. Cronache delle multisfere di Tommaso Sguanci

L’ombra di Durgash. Cronache delle multisfere di Tommaso Sguanci

Scheda tecnica

L’ombra di Durgash. Cronache delle multisfere

Autore: Tommaso Sguanci
Genere: Fantasy
Editore: Bertoni editore
Data di uscita: 26/07/2022
Pagine: 264

L’ombra di Durgash. Cronache delle multisfere  

Trama

Leitar è un ragazzo pieno di sogni ma povero di talenti. Adottato da una coppia senza figli, trascorre le giornate lavorando alla fucina del padre, che non perde occasione per fargli pesare la sua incapacità. La sera si immagina guerriero indomito che sconfigge mostri e draghi, ma la mattina lo riporta alla cruda realtà. Laura è una ballerina talentuosa che lavora come manichino vivente in un negozio a Valencia, insieme all’amica Aldara. Soffre a causa dell’ultima relazione, ma quando incontra Miguel pensa di aver trovato colui che le può ricucire le ferite del cuore. Ma l’amore non è solo felicità e pace, soprattutto quando l’invidia s’intromette. Quando Durgash il demone si risveglia dall’Abisso per dominare tutto ciò che esiste, Leitar e Laura si ritrovano a condividere un destino che non credevano possibile, da cui dipende l’esistenza dei loro mondi così lontani chiamati Multisfere. Sotto la guida di Mìriador, potente stregone, i due giovani devono percorrere la strada perduta che porta all’Antico, unico capace di fermare Durgash. Sapranno trovare il modo di viaggiare fra le Multisfere, riusciranno ad affrontare le proprie paure in modo da non mettere a repentaglio la missione?

Chiacchierando con l’autore

  • Quando e come nasce la tua passione per la scrittura?
    • T: Sin da bambino sono stato appassionato di storie, soprattutto quelle fantastiche. Ma il libro che dette una svolta alla mia vita fu Il Signore degli Anelli, che lessi intorno ai 12-13 anni. Tolkien mi fece sognare così tanto che iniziai a scrivere dei racconti, insieme a un gruppo di amici, che condividevamo scambiandoci opinioni. A 20 anni iniziai ad appassionarmi di spiritualità ed esoterismo, tanto da entrare a far parte di un gruppo spirituale in cui la meditazione, lo yoga, l’ascesi e l’esoterismo erano il fulcro. In quegli anni di ricerca e scoperta, supportato dalla mia guida spirituale ho scritto vari racconti che univano i miei due interessi principali: fantasy e spiritualità. I racconti furono pubblicati nel 2014 da Zerounoundici edizioni con il nome di Racconti Intorno al Fuoco (ripubblicati poi da me in self dopo la scadenza del contratto). Il successo del libro mi ha spinto a credere in me e a dedicarmi con ancor più passione alla scrittura, seguendo corsi e frequentando gruppi di scrittori.

  • Com’è nata l’idea per questo romanzo?
    • T: La genesi di Cronache delle Multisfere è stata lunga e travagliata. L’idea originale è nata quando ancora facevo parte del gruppo spirituale: scrivere un romanzo avventuroso simbolico sulla crescita spirituale. Non a caso i protagonisti sono un ragazzo e una ragazza, simboli del maschile e del femminile dentro ognuno di noi. Con la prima stesura venne fuori un racconto tanto ambizioso quanto acerbo. Negli anni, forte di una maturata capacità di scrittura, ripresi in mano l’idea, tenendo alcuni spunti e riscrivendo la maggior parte del testo, che è stato poi visto e rivisto innumerevoli volte, passato sotto l’occhio attento di un editor professionista fino alla sua forma finale.
  • Come mai proprio questo genere/storia?
    • T: La scelta del fantasy è data dalla sua capacità di seguire gli stessi meccanismi degli antichi miti, con i loro archetipi e i loro simboli, rinnovandosi costantemente in un linguaggio e un approccio “moderno”, adatto ai nostri giorni. La potenza del fantasy, così bistrattato e poco considerato in Italia, è proprio quella di riuscire a trasmettere messaggi potenti grazie ai simboli veicolati da archetipi modernizzati facilmente recepibili dalle generazioni presenti. Così la mia storia affonda le sue radici nel fantasy classico, ne sfrutta i simboli, e poi percorre la sua strada immergendosi in altri generi (come il romance, ma non solo) ognuno dei quali è un archetipo dell’animo umano.
  • Hai altri progetti letterari in mente per il prossimo futuro?
    • T: Sì, sto già scrivendo un altro romanzo, ispirato alla storia di Sun Wukong, conosciuto in Italia con il nome di Scimmiotto (la storia cinese che ha ispirato Dragon Ball). L’ambientazione è la Cina del 1100, precisamente il Monastero di Shaolin. Ma non si tratta di un romanzo storico (sebbene ci siano eventi e personaggi storici realmente esistiti), bensì di un racconto fantastico. Una bambina di nome Yu Lun viene abbandonata davanti al monastero di Shaolin. Per via di strani segni, viene considerata l’incarnazione del Guerriero Celeste tanto atteso e addestrata alle arti marziali. Quando gli Jurchen invadono il nord della Cina, Shaolin compreso, Yu Lun è mandata a liberare Song Jiang dal suo esilio in India, unico capace di contrastare gli Jurchen. Durante il suo viaggio verso l’India, Yu Lun incontrerà dei bizzarri personaggi che si uniranno a lei, ognuno di loro diretto in India per motivi diversi: un guerriero vichingo, una zingara, un poeta zoroastriano e un cavaliere templare. Cosa mai potrà combinare una tale accozzaglia di caratteri e personalità diverse? Ma soprattutto, cosa li aspetterà in India?

Estratto

Il vecchio Simeone smise di raccontare, tirando grandi e lente boccate dalla sua pipa di schiuma di mare, gli occhi fissi sul fuoco. Anelli di fumo dai riflessi cangianti andavano ad inserirsi l’uno dentro l’altro in vorticose spirali che aleggiavano sopra le teste. L’eterea catena pareva racchiudere in ogni anello un pezzo della storia, che inscindibilmente si legava a quello precedente e a quello successivo, proprio come gli eventi della vita reale e le note di una melodia lenta e dolce. La catena di fumo si librò sempre più in alto e si perse sopra il falò, spazzata via dalla colonna di calore ascendente. L’anziano accarezzò la sua barba e ricominciò a narrare.

Estratto L’ombra di Durgash. Cronache delle multisfere di Tommaso Sguanci, 2022, per gentile concessione

L’autore: Tommaso Sguanci

Tommaso Sguanci nasce a Firenze nel 1980. Sin da ragazzo si appassiona di storie fantasy e scrive i suoi primi racconti. A venti anni inizia a interessarsi di esoterismo e spiritualità, soprattutto quella orientale. Si laurea alla Pontificia Università Gregoriana di Roma in Filosofia e Teologia. Si dedica allo studio e alla pratica delle discipline olistiche, in particolare lo shiatsu, il massaggio thailandese e il tuina. Nel 2014 pubblica il suo primo libro per la Zerounoundici edizioni, una raccolta di storie intitolata Racconti intorno al Fuoco. Nel 2016 lascia l’Italia e vive in Irlanda, Grecia e infine in Giappone, dove attualmente risiede. Nel luglio 2022 esce il primo volume della trilogia Cronache delle Multisfere edita da Bertoni Editore. I suoi autori di riferimento sono Tolkien, Rowling, Hesse, Ende, Murakami Haruki, Melville, Benni, Calvino. È appassionato anche di anime e film di animazione giapponese, soprattutto quelli dello Studio Ghibli.

Contatti

Seguimi su…

Recensione: “L’Ultima Cilena” di Riccardo Iannaccone

Recensione: “L’Ultima Cilena” di Riccardo Iannaccone

Buona giornata miei cari amici lettori, la recensione di oggi parla di un libro che ho letto per una collaborazione con autore. Ho già collaborato con questo autore e tutti i suoi romanzi mi sono piaciuti, ma credo che con questo si sia veramente superato! Ma non aggiungo altro… Buona lettura!

Scheda tecnica

L’ultima Cilena

Autore: Riccardo Iannaccone
Genere: Narrativa italiana
Editore: Brè edizioni
Data di uscita: 30/04/2022
Formato: Ebook
Anno pubblicazione: 2022
Pagine: 146

Acquista: Libro   | Ebook   

Trama

Quando muore una persona cara, ognuno vive il lutto a modo proprio. Roberto, stimato fumettista, in occasione della commemorazione della morte del suo migliore amico Vincenzo, torna a Svevia, paesino dell’Abruzzo dove ha trascorso gli anni più belli della sua giovinezza. L’incontro con il gruppo di amici d’infanzia, e il respirare di nuovo l’aria del luogo, trasformano il ritorno nel piccolo borgo in un’esperienza interiore. I fantasmi del passato si rimescolano con il presente, i ricordi si materializzano vividi davanti ai suoi occhi, in una combinazione di allegria, sgomento, dolcezza e nostalgia: i primi amori, i pranzi con la nonna, le case stregate, le partite di calcetto e la memorabile cilena di Vincenzo. Gli aneddoti si susseguono ricostruendo la storia del posto, che per molti anni è stato il micro-mondo di Roberto. Ma questa è soprattutto la storia di un’amicizia, quell’amicizia che farà sempre parte delle fondamenta del nostro essere. L’ultima cilena è una struggente ballata dedicata all’adolescenza, quella passata tra cortili e campetti polverosi, quella a cui ripensi con un sorriso agrodolce quando già hai oltrepassato il confine da cui raramente si torna indietro: il diventare adulti.

Il passato ce lo portiamo sempre appresso, come una sacca piena di ricordi che di rado viene aperta, ma poi succede quel particolare evento, si ritorna in quei particolari luoghi in cui i ricordi sono nati ed è allora che si fa il conto con gli anni che passano e le vite che cambiano.

È questa la storia che ci racconta Riccardo Iannaccone tramite il suo protagonista Roberto e i ragazzi delle piscine. Tornato a Svevia per la commemorazione del suo amico Vincenzo, scomparso ancora troppo giovane, Roberto incontrerà tutti i suoi vecchi amici di un tempo e in quel momento la lancette dell’orologio faranno il loro salto all’indietro.

Veniamo immediatamente catapultati in una Svevia più giovane quella di chi è cresciuto negli anni ’90, che ha come sottofondo le canzoni degli 883 e qui rincontriamo ad uno ad uno tutti gli amici delle piscine allora adolescenti, alle prese con le prime cotte e i primi grandi problemi che la vita ti mette davanti.

Attraverso vari flashback l’autore ci racconta quella che potrebbe essere un po’ la storia di tutti noi: fatta di grandi amicizie che resistono o meno allo scorrere del tempo. Quella degli amori che durano un tempo che sembra infinito, ma che poi all’improvviso mutano rotta. La storia fatta di problemi a cui ancora non sapevamo dare un nome, ma che plasmano irrimediabilmente le nostre esistenze.

Con questa storia, l’autore ci regala uno spaccato di vita quella vera, quella ante social fatta di risate e partite di calcio tra amici. Tema centrale dei ragazzi delle piscine che hanno passato la loro adolescenza a giocare a calcio e che nel ricordo dell’ultima cilena del loro amico scomparso si rincontrano e confrontano le loro vite, ormai non più adolescenti. Ma ci regala anche la quotidianità del presente che dimostra di essere anche meglio di quello che ci si aspettava.

Mi manchi!
Soprattutto quando il mondo accanto a noi deraglia

– L’ultima Cilena-

#prodottofornitoda Riccardo Iannaccone

L’autore: Riccardo Iannaccone

è nato a Roma il 23 agosto 1984. Diploma al Liceo Classico Luciano Manara e Laura Magistrale, vecchio ordinamento, in Lettere e Filosofia, DAMS, all’Università di Roma Tre. Lavora come editor e social media manager per diverse realtà editoriali e cinematografiche. Ha pubblicato racconti e romanzi per MdS editore, Porto Seguro editore, Re Artù e Undici Edizioni. E, infine, con Brè edizioni, il suo quinto romanzo “Diversi”.

Seguimi su…

Recensione: “La stella – saga del sigillo della luna” di Cleo Rozenfeld

Recensione: “La stella – saga del sigillo della luna” di Cleo Rozenfeld

Buona giornata miei cari amici di oggi, con la recensione di oggi ci immergiamo in una storia fantasy dai tratti mitologici. Ringrazio l’autrice Cleo Rozenfeld per avermi dato la possibilità di leggere il suo romanzo.

Scheda tecnica

La stella. Saga del sigillo della Luna

Autore: Cleo Rozenfeld
Genere: Fantasy
Editore: Self Publishing
Data di uscita: 31/10/2020
Formato: Ebook
Anno pubblicazione: 2020
Pagine: 277

Acquista: Libro   | Ebook   

Trama

Inanna, Dea dell’Amore e della Guerra, vittima di un sortilegio da parte del Dio della Luna, decide di andare nell’Oltretomba e diventarne la padrona.
La Dea si scontrerà con Ereškigal, Regina della Morte, ma dal loro incontro scaturiranno eventi disastrosi influenzando il ventunesimo secolo e così la vita di Ambròse Rayven, quindicenne scappata dal manicomio di Canberra grazie a sua nonna Mary-Rose.
Il destino di Ambròse è stato già deciso millenni prima, perché la ragazza è una delle reincarnazioni di Inanna, divise in otto parti come la stella ad otto punte a lei sacra.

La storia che avrebbe potuto essere…

È la prima frase che ho pensato una volta aver concluso la lettura di questo romanzo. Il libro è il primo di una saga fantasy e di base ha tutti i presupposti per essere un fantasy con in fiocchi. Innanzitutto l’originalità del tema: l’autrice prende spunto per costruire la sua storia dalla mitologia sumerica, elemento decisamente di grande impatto e novità.

Nella prima parte del romanzo ci viene narrata le vicende di Innanna dea dell’amore e della guerra che si intrecceranno a quelle di Ambrose, ragazza quindicenne scappata da un manicomio.

Il romanzo si presenta strutturato in due parti. Inizialmente abbiamo un lunghissimo preludio, di otto cuspidi che ci introduce la figura di Inanna, la sua storia e la sua discesa negli inferi. In questa prima parte lo studio della cultura sumerica da parte dell’autrice emerge preponderante e ci catapulta in luoghi e ambientazioni che passatemi il termine, potremmo definire esotiche perché raramente si ritrovano nella letteratura.

Nella seconda parte abbiamo l’introduzione del personaggio di Ambrose e ci spostiamo così ai giorni nostri. Proseguendo nella lettura capiremo il perché la piccola Ambrose sia legata alla dea e anche la scelta di scrivere un preludio così lungo al romanzo.

Un romanzo che sicuramente incuriosisce e che ha tutti i requisiti giusti, se non fosse per i vari refusi e gli errori grammaticali che rovinano il procedere della lettura, cosa che è davvero un peccato perché la storia è davvero molto bella, specialmente per gli appassionati di fantasy.

Nella seconda parte, inoltre, ho notato alcune incongruenze nella descrizione dei personaggi, niente di troppo rilevante, ma che può creare una certa confusione nel lettore.

In conclusione posso dire che potenzialmente potrebbe essere un ottimo libro, ma che andrebbe rivisto anche da un editor magari per limare e rifinire il tutto e renderlo davvero la storia che potrebbe essere.

Millenni fa, quando tutto era sconosciuto, quando si è narrato l’Enûma ilû awîlum e gli Dei crearono gli uomini, si è cantato il pianto, l’ira e la vendetta del Leone Celeste.

– La stella; saga del sigillo della luna –

#prodottofornitoda Cleo Rozenfeld

L’autrice: Cleo Rozenfeld

Cleo Rozenfeld è uno pseudonimo usato per privacy. Nata a Manfredonia in provincia di Foggia il 27 Luglio 1996. Fin da piccola il
suo primo approccio con la lettura è con il mondo manga e anime,
successivamente con il genere urban fantasy e young adult . I suoi autori di riferimenti sono: Kelley
Armsrong, Kaori Yuki, Kerstin Gier, Hiro Fujiwara, Chie Shinohara, Mizuho Kusanagi , Leisa Rayven, , Madeline Miller, Phedre Banshee,
Giuseppe Rinaldi, Giulia Letizia , Flaminia Galeoni e Daphne Stalwart.

Seguimi su…