Recensione: Eloh 9000 di Vincenzo Cavallari

Recensione: Eloh 9000 di Vincenzo Cavallari

Buona giornata cari lettori eccomi qui con questa nuova recensione. Il libro di cui vi parlo oggi è una lettura fatta per una collaborazione con l’autore di cui vi avevo già accennato nell’articolo di segnalazione dell’opera della scorsa settimana. Iniziamo a scoprire qualcosa di più su questo romanzo, vi va?

Scheda tecnica

Eloh 9000

Autore: Vincenzo Cavallari
Genere: Fantascienza
Editore: Self publishing
Data di uscita: 16/03/2021
Formato: Ebook
Anno pubblicazione: 2021
Pagine: 204

Acquista: LibroEbook   

Trama

Le giornate scorrono lentamente e senza sorprese in un mondo dove le macchine e gli esseri umani hanno imparato a vivere in totale armonia. Clay, un pianista squattrinato, deve fare una scelta: aspettare di poter suonare ancora, rischiando di essere assunto forzatamente in una fonderia e di perdere una mano, o accettare un lavoro semplice e per niente stimolante in un laboratorio? Le pedine si muovono, ma chi sceglie le loro mosse?

Eloh 9000 è un romanzo di fantascienza scritto dall’autore Vincenzo Cavallari, come molti libri e film del genere affronta la tematica del rapporto uomo – macchina.
Siamo in un mondo post bellico in cui un pianista squattrinato si ritrova a lavorare in un laboratorio con una missione alquanto particolare. Conosciamo subito Clay, uno dei protagonisti della nostra storia che già dall’inizio appare come un personaggio che sembra essersi rassegnato a ciò che il destino ha da offrirgli, ma con il passare del tempo e a causa della situazione in cui si troverà invischiato subirà una trasformazione e deciderà di mettersi in gioco.

Questa maturazione da parte del personaggio era già prevedibile all’inizio del romanzo, perché fin dall’inizio ci viene dato qualche indizio su un carattere non proprio attento ad obbedire agli ordini, ma di una persona che compie le proprie azioni seguendo ciò che ritiene giusto.

Dall’altra parte troviamo il personaggio di un soldato, un uomo con una missione disposto a tutto pur di portarla a termine. Questo secondo personaggio risulta essere un po’ vago e inizialmente non è perfettamente chiaro se sia dalla parte dei “buoni” o da quella dei “cattivi”.

I due si muovono su questa scacchiera che porterà le loro strade a convergere e intorno a loro si muovono gli altri personaggi come il professore del laboratorio in cui si trova a lavorare Clay, sarà lui ad affidargli la missione che avrà come obiettivo la salvezza di una specie ormai in via d’estinzione.

Nelle vicende del romanzo ci si immerge abbastanza bene grazie ad un racconto costruito in prima persona, che però se da una parte è un elemento positivo della narrazione per alcuni aspetti diventa anche una pecca: le voci dei due personaggi, Clay e il soldato, si alternano nei vari capitoli ma non essendoci un’indicazione immediata su chi stia parlando si deve procedere nella lettura del capitolo per individuare di chi sia la voce narrante, fortunatamente dopo qualche riga si riesce ad intuirlo, ma questo costa al lettore uno sforzo ulteriore prima di riuscire a calarsi nelle vicende del capitolo perché destabilizzato nel cercare di capire chi stia compiendo le azioni in quel momento.

Nonostante questo elemento un po’ destabilizzante, che però non limita di molto la bellezza del racconto, il romanzo di Vincenzo Cavallari è sicuramente molto avvincente e riesce a tenere il lettore incollato alla pagina fino ad un finale che decisamente non ci si aspetta e che ribalta tutte le carte in tavola, ma che rende la storia ancora più coinvolgente e piena di significato.

Con la crescita delle capacità cognitive degli androidi, farli studiare per apprendere nuove nozioni non era così raro. Certo, un caschetto neurale avrebbe permesso di caricare una mole enorme di esperienze ed informazioni in pochissimi secondi ma, per una innata paura delle macchine che apprendono troppo e si rivoltano contro l’umanità, questa opzione era utilizzata con parsimonia e necessitava di un’approvazione governativa.
– Eloh 9000 –

#prodottofornitoda Vincenzo Cavallari

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Eloh 9000 di Vincenzo Cavallari

Eloh 9000 di Vincenzo Cavallari

Buona giornata miei cari lettori, ben tornati nello spazio dedicato alla segnalazione di romanzi di autori emergenti. Oggi vi segnalo questa storia dai tratti fantascientifici letta per una collaborazione con l’autore Vincenzo Cavallari che ci tengo a ringraziare per avermi dato modo di leggere la sua opera.

In attesa dell’uscita della recensione che uscirà nei prossimi giorni vi lascio qui qualche curiosità sulla storia e sull’autore. Buona lettura!

L’ uomo e la Macchina

Un pianista squattrinato, un professore di laboratorio decisamente sopra i generi e un soldato con una missione sono gli elementi di questa storia dai connotati fantascientifici in cui la dicotomia uomo – macchina è alla base della narrazione.

In un susseguirsi di eventi i personaggi si muovono come pedine di una scacchiera, ognuno compie le proprie mosse per raggiungere il proprio scopo. A quali conseguenze condurrà ogni mossa e chi alla fine avrà la meglio?

Eloh 9000

Chiacchierando con l’autore

  • Quando e come nasce la tua passione per la scrittura?
    • V: Ho iniziato a scrivere circa dieci anni provando con storie brevi e da allora non ho più smesso.
  • Com’è nata l’idea per questo romanzo?
    • V: Il libro, Eloh 9000, nasce dalla mia passione per la fantascienza e risponde alla domanda: in un mondo dove le macchine somigliano sempre più agli uomini, riusciremmo a distinguere la differenza?
      Si basa principalmente sulla struttura della genesi e si possono ritrovare vari elementi dell’antico testamento, come il nome del professore, del protagonista, della bambina (av3 che allo specchio sarebbe Eva) e soprattutto nella sequenza della costruzione della cameretta, che segue lo schema della creazione dell’universo della Bibbia, i famosi 7 giorni.
      La prima scena che ho pensato e dalla quale è nato il libro è un gorilla che distrugge un robot e…beh ci sono arrivato 😂
      Ultima ma non ultima, ogni capitolo ha in sé un numero in varie lingue, inglese, finlandese, russo e molte altre, perché ogni capitolo è inteso come una mossa di scacchi da parte dei due comandanti seduti comodamente in ufficio.
  • Come mai proprio questo genere?
    • V: Ho scelto il genere fantascientifico perché alla base della scintilla, la domanda che mi ha spinto a rispondere, in maniera abbastanza lunga e articolata, alla domanda che sta alla base del libro: che succede alle pedine sulla scacchiera se i giocatori se ne vanno?
  • Hai altri progetti letterari in mente per il prossimo futuro?
    • V: Per il futuro ho già un progetto in cerca di editore e un paio di idee che stanno prendendo forma, ma che avranno bisogno di tempo per diventare racconti.

L’autore

Vincenzo Cavallari, ha 31 anni ed abita in un nebbioso e disperso paesino della provincia di Ferrara, una via di mezzo tra Vigàta e Silent Hill famoso per quanto è piccolo, con un unico ufficio postale e una popolazione di fenicotteri rosa in deciso aumento. È un perito agrario e fino a poco tempo fa lavorava nel turismo, passando ore ed ore a pochi passi dal mare senza poterci mettere piede, poi è arrivato il Covid e la situazione è cambiata. Ha pubblicato due racconti tramite Amazon intitolati World Wide Dead e Eloh 9000 entrambi di genere fantascientifico, ma si definisce principalmente un lettore ed un cinefilo: ama la fantascienza e le spy story, anche se non disdegna qualche classico o qualche action story. Ha iniziato a scrivere fin da piccolo, tra versioni alternative di film, storie di sua produzione e altri esperimenti non sempre riusciti.

Incipit

“Tra le forme di conflitto che l’umanità ha scelto il gioco degli scacchi è forse quello più civile, pur conservando una sottile e sfuggente dose di intrinseca violenza. Trentadue pedine, identiche alle controparti avversarie per aspetto e possibilità di offesa, si muovono su di un campo di battaglia ben delimitato, spostandosi e cercando con la loro capacità di movimento e di azione di minacciare la gerarchia nemica. La continua ricerca di un espediente e di uno stratagemma che permetta di anticipare con largo anticipo le mosse dell’avversario si fonda su un arsenale di armi come l’astuzia, l’analisi ed una certa dose di esperienza maturata in anni di pratica e di tentativi.

©Estratto Eloh 9000 di Vincenzo Cavallari, 2021, per gentile concessione.

Estratto

«Lei mi deve una spiegazione!» esordii. «Cosa diavolo e quest’icona pulsante

rossa?»

Il professore smise di scrivere, si volto lentamente, quasi dovesse spiegare ad uno sciocco un concetto basilare per l’ennesima volta, e sistemandosi gli occhiali inclino la testa e mi indico una delle capsule, piena ma agganciata al modulo di alimentazione tramite alcuni tubi esterni, che distanziavano le due unità di almeno mezzo metro.

«La capsula e stata bypassata e non riceve più informazioni sullo stato del suo abitante. Fortunatamente per te il modulo d’alimentazione e comunque collegato tramite un tubo non cablato che lavora indipendentemente e rileva i dati con dei sensori a parte. Il computer di controllo principale pero ha rilevato un’anomalia e, dopo aver notato che non lo stavo a sentire ha inviato un segnale al tuo orologio come seconda opzione di emergenza.»

«Perché l’ha fatto? Non capisco.»

«Perché volevo sapere se uno come te esegue gli ordini e basta o si adatta alla situazione: non mi servono dei robottini, mi servono dei collaboratori. Certo, non mi sarei mai aspettato di dover ricorrere a un artista per un lavoro scientifico, ma vedrò di adattarmi.»

«Si dice che Einstein fosse un ottimo violinista, eppure e diventato un brillante scienziato.» replicai.

«Si sa anche che Hitler era un buon pittore.» concluse lui, eliminando ogni possibile replica.

Era stato tutto un test.

©Estratto Eloh 9000 di Vincenzo Cavallari, 2021, per gentile concessione.

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