Buona giornata miei cari amici lettori, dopo un breve periodo di pausa dal blog ho deciso di tornare oggi con una nuova recensione! Torniamo di nuovo in Giappone con Tokyo orizzontale di Laura Imai Messina. Buona lettura!

Scheda tecnica

Tokyo orizzontale

Autore: Laura Imai Messina
Genere: Narrativa italiana
Editore: Piemme
Collana: Pickwick
Data di uscita: 14/01/2020
Formato: Cartacea
Anno pubblicazione: 2014
Pagine: 264

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Trama

Quattro ragazzi si incontrano una notte, a Shibuya, nel quartiere più giovane e convulso di Tokyo. Tutto avviene per caso, a cavallo di un’eclissi di luna. Sara, Hiroshi, Carmen e Jun sono diversi, come discorde è la loro visione dell’amore e della vita. Nella città-melograno i quattro si sfiorano senza saperlo, si trovano e si perdono un attimo dopo. Sara cerca l’amore definitivo, Hiroshi qualcuno che accetti con lui il fallimento, Carmen è bugiarda e si piega alla passione mentre Jun pretende il mondo riverso ai suoi piedi. Tokyo li guarda, li separa e li avvicina nell’arco di tre giorni soltanto, destinati tuttavia a cambiare la vita di ognuno di loro. Perché è questo che Tokyo fa alle persone: le cambia.

Vi è mai capitato di avere un colpo di fulmine? Quell’amore a prima vista così spiazzante che fatichi a togliertelo dalla testa? A me è capitato con il Giappone, con la sua cultura che a volte mi sembra così contraddittoria e ovviamente con la letteratura. Leggo tantissimi autori giapponesi e non che parlano del Giappone. Tra i miei preferiti c’è sicuramente Murakami, anche se con le sue opere ammetto non è stato proprio amore a prima vista, ci siamo corteggiati a lungo. Diverso è stato per le opere della Messina, che ho scoperto quasi per caso su internet, un giorno quando mi è capitata sotto gli occhi la pubblicità del suo libro Quel che affidiamo al vento (se non avete ancora letto la mia recensione su quest’opera la trovate qui).

In questo caso è stato amore a prima vista ed è per questo che subito dopo Quel che affidiamo al vento ho voluto leggere Tokyo orizzontale, il suo romanzo d’esordio. Volevo vedere come fosse cambiata la sua scrittura negli anni e sebbene la scrittura si leggermente diversa, più matura nella prima opera citata e leggermente più acerba nel suo romanzo d’esordio, Tokyo orizzontale è comunque una lettura di una bellezza unica.

L’autrice ci racconta di quattro vite tutte a modo l’oro spezzate per certi aspetti, che si intrecciano nell’arco di un weekend lungo che cambierà il percorso delle loro storie. E sebbene il cambiamento sia essenziale questo non porta effettivamente ad un lieto fine, ma procede nella direzione del reale con i suoi alti e i suoi bassi. Come nell’arte del kintsugi, la Messina non nasconde le ferite dei suoi protagonisti, ma le esalta colando dell’oro al loro interno rendendoli estremamente reali.

Quattro vite che si intrecciano tra loro e con le altre milioni di persone che percorrono e vivono nelle strade di Tokyo ed è in una Tokyo che si fa umana che le loro vicende vengono raccontate. La città diventa l’altra grande protagonista di questo romanzo, con i suoi quartieri e le linee ferroviarie. Un dipinto a più strati di quella grande città che è Tokyo, che risalta nella narrazione diventando a tratti tangibile al solo sfiorare le parole sulla pagina.

A Shibuya un incontro vale quanto un’esistenza

– Tokyo orizzontale –

L’autrice: Laura Imai Messina

Laura Imai Messina è nata a Roma. A 23 anni si è trasferita a Tokyo dove ha conseguito un PhD presso la Tokyo University of Foreign Studies. Insegna in alcune delle più prestigiose università della capitale. Ha esordito con successo nel 2014 con Tokyo Orizzontale (Piemme). Nel 2018, sempre per Piemme, è uscito Non oso dire la gioia e per Vallardi il best-seller Wa, La via giapponese all’armonia. Altre sue pubblicazioni: Quel che affidiamo al vento (Piemme 2020), Tokyo tutto l’anno (Einaudi 2020) e Le vite nascoste dei colori (Einaudi 2021).
Il suo stile raffinato e lo sguardo privilegiato sul Sol Levante, ne fanno una voce inconfondibile del panorama letterario italiano.

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