Le quattro donne di Istanbul è il secondo romanzo che leggo di questa autrice, il primo sempre ambientato ad Istanbul mi era piaciuto molto e anche questo devo dire che non ha disatteso le mie aspettative.

È un romanzo dalle tematiche forti: attraverso la storia della famiglia di Esra, a partire da quella dei suoi bisnonni emigrati ad Istanbul per evitare le leggi razziali di Hitler, si sviluppa la storia di un paese: la Turchia. Paese che dagli anni trenta ha visto vari cambiamenti sia in positivo, come paese di accoglienza e integrazione, che in negativo come paese vinto dall’odio razziale. Lo stesso Gerhard, bisnonno di Esra in una parte del romanzo affermerà che “nessun paese è perfetto” e ovviamente neanche la Turchia lo è, ma Istanbul affascina sia Gerhard che sua figlia Suzi che sin da subito si sente turca, mentre non sarà lo stesso per sua madre Elsa e per suo fratello Peter che sentono ancora molto forte l’appartenenza tedesca. Il libro non è solo una storia di famiglia, ma è anche la storia di quattro donne di generazioni diverse legate tra loro da un unico filo condutture: trovare il posto a cui appartenere.

È sicuramente un libro in cui c’è tanto: c’è la famiglia, l’appartenenza religiosa ed etnica e la storia di un Paese che si trasforma continuamente. Temi forti, dicevo, ma delineati in modo brillante dall’autrice che non rende mai la lettura pesante, anzi è molto scorrevole. Si legge molto bene e riesce ad emozionare il lettore.

L’unica nota dolente che ho trovato in questo romanzo, soprattutto verso gli ultimi capitoli è la velocità con cui tratta gli argomenti. Al contrario di quando narra la storia dei bisnonni di Esra e di sua nonna Suzi, la storia di sua madre Sude e quella della stessa Esra sono narrate troppo velocemente, mentre avrei preferito che alcune cose delle vite dei personaggi venissero trattate un po’ più approfonditamente. Nonostante questo dettaglio che pur non essendo un dettaglio indifferente in una storia, mi sento di consigliare questa lettura sia per la sua carica emotiva che per lo sguardo che da della Turchia e specialmente della città di Istanbul.

Alla prossima recensione 😘!

“La vita può allontanare anche le famiglie più unite. Ciò che importa è che ognuno trovi il posto in cui essere felice.

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