“Albero e foglia” di J.R.R Tolkien è un libro che si divide in due parti: la prima è un saggio sulle fiabe e sul mondo di Feeria; nella seconda parte troviamo due fiabe e la poesia Mitopoeia scritta da Tolkien in risposta a C.S. Lewis per confutare la sua opinione sui miti.

È un libro che è rimasto fermo sulla mia libreria ormai da anni, ma dopo aver letto “Il mondo incantato” di Bruno Bettelheim, anche questo comprato nello stesso periodo e letto solo due anni fa, ho deciso di riprenderlo in mano.

Questa lettura porta avanti quindi il filone sulle fiabe che avevo iniziato con il libro di Bruno Bettelheim e proseguito poi con la lettura nella prima versione integrale del 1812-1815 delle fiabe dei fratelli Grimm. Quest’ultima lettura, pertanto, doveva essere un tassello in più sul mondo delle fiabe, purtroppo ho constatato che per quanto io ami il Tolkien scrittore di romanzi, non sono riuscita ad apprezzare altrettanto il Tolkien saggista.

L’opera nei contenuti ammetto che mi sia piaciuta. Ho apprezzato veramente tanto il punto di vista che lo scrittore da delle fiabe e del mondo di Feeria in particolare, ma non altrettanto lo stile. Sebbene abbia letto il libro in traduzione italiana ovviamente, ho trovato la scrittura “ampollosa” se mi passate il termine.

Ho fatto veramente fatica a portare avanti la lettura e se non fosse che la parte del saggio era alquanto breve e ben presto sono arrivata a leggere le due fiabe, nella seconda parte del libro, che mi sono piaciute molto sia per la storia che per lo stile narrativo, molto probabilmente avrei impiegato molto più tempo a leggerlo.

In generale lo consiglio, soprattutto se siete curiosi di conoscere Tolkien da un altro punto di vista: quello saggistico. Non si può infatti negare che non sia un eccellente scrittore e che conosca bene la materia di cui parla, benché a me non abbia attirato quanto il suo “Signore degli anelli”.

“La fantasia in questo senso è, a mio giudizio, non già una forma inferiore, bensì più elevata di Arte, anzi la forma più pura (o quasi pura) di essa, e pertanto, quando la si raggiunga, la più pregnante. “

Seguimi su…