Gli ansiosi si addormentano contando le apocalissi zombie

Autore: Alec Bogdanovic
Genere: Narrativa contemporanea
Editore: Rogas edizioni
Data di uscita: 9/10/2020
Formato: Ebook
Anno pubblicazione: 2020

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Trama

La depressione è il male della nostra epoca. È la malattia più diffusa al mondo ed è la più temuta dopo il cancro. Il nostro anti-eroe ci si imbatte nell’adolescenza e cerca di liberarsene con la disciplina e il metodo di un ricercatore, peccato che la cavia da laboratorio sia lui stesso. Finirà così per autocondannarsi a un’interminabile escalation di sfortune e miserie umane: queste daranno corpo a un romanzo di formazione in cui tragedia e commedia si intersecano e fondono fino a diventare del tutto indistinguibili.

Che dire di questa lettura? Beh intanto parto con il ringraziare l’autore Alec Bogdanovic per la copia del libro e per avermi permesso di leggerlo e recensirlo. Detto ciò, penso che qualsiasi cosa io possa dire su quest’opera risulti del tutto superflua perché questo è uno di quei libri che si commenta da solo già dalla prima riga della prefazione (eh sì, di solito la salto sempre ma in questo caso è stato un obbligo morale leggerla!).

Ciononostante vorrei provare a darvi la mia opinione su questa lettura sperando di non cadere nel banale e soprattutto di non sminuirla, perché sarebbe davvero un peccato.

Ok, cerco di prendere un bel respiro e cominciare. Innanzitutto se proprio dovessi usare una singola parola per descrive questo libro direi assolutamente e senza ombra di dubbio DISSACRANTE.

Esatto. Questo libro è in tutto e per tutto dissacrante verso il tema che tratta: la depressione come male di questo secolo.

L’autore senza troppi peli sulla lingua e con una certa dose di black humor ci illustra il nostro millennio: tempo di infelici, ma di infelici che come dice lo stesso autore hanno molti “palliativi” per sopperire a questa infelicità, ma che di base restano infelici.

Alec racconta la depressione in modo crudo che di sicuro è una novità per questo argomento, sempre trattato con toni sommessi, quasi sospettosi. No lui ce lo sbatte in faccia a gran voce e lo fa utilizzando un ritmo incalzante e soggettivo, dato che tutta la storia è raccontata dal punto di vista di chi sta narrando ed è così che il lettore rimane impantanato con tutte le scarpe nella trama del racconto e anche una volta fuori fa fatica a divincolarsene subito.

Lettura calamitica che si legge tutta d’un fiato, un libro decisamente da non perdere!

“La nostra epoca è la più infelice mai esistita, ma è anche quella più attrezzata a livello di palliativi che sopperiscono alla mancanza di felicità”
– Gli ansiosi si addormentano contando le apocalissi zombie –

#prodottofornitoda Alec Bogdanovic

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