L’esercito dei pomodori tristi di Adelaide Rossi

L’esercito dei pomodori tristi di Adelaide Rossi

Scheda tecnica

Cosa succede

Autore: Adelaide Rossi
Genere: Narrativa
Editore: Edizioni Dialoghi
Data di uscita: 27 luglio 2022
Pagine: 246

 L’esercito dei pomodori tristi

Trama

La televisione trasmette ventiquattr’ore su ventiquattro, con un ricco palinsesto che varia dall’intrattenimento senza cervello alla propaganda religiosa. Non esiste internet. Viene tutto rigorosamente prodotto e distribuito all’interno del Paese. Si dice che un muro alto  fino al cielo impedisca a chiunque di uscire fuori dall’ultimo brandello di vita che il batterio mangiacarne ha risparmiato. Una donna, una vigilante senza volto, si ostina a prendere parte a una battaglia forse già persa in partenza. Gioca a salvare il mondo, sempre che il mondo voglia o meriti di essere salvato. A qualcuno importerebbe? Forse a Giulia, piccola innocente anima inconsapevole, l’unica cosa bella in una realtà senza speranza. Poi un giorno un foglietto con poche parole scarabocchiate mette tutto in discussione. “So tutto”. È così che ha inizio un oscuro viaggio a bordo di un pick-up nero in compagnia di tre perfetti sconosciuti, nel quale scoprire cosa c’è al di là del muro svelerà inquietanti e imprevedibili verità.

Chiacchierando con l’autrice

  • Quando e come nasce la vostra passione per la scrittura?
    • A: Scrivo storie dal momento in cui ho imparato a tenere in mano una penna. Da piccola mi divertivo a riscrivere le fiabe in chiave comica o cambiando il finale… un esempio? La mia Cappuccetto Rosso, dopo la nota vicenda con il lupo cattivo e la nonna, decise di cambiare colore di capelli e aprire una pasticceria. Ho scritto il mio primo romanzo a sedici anni, una specie di rom-com stucchevolissima di cui al tempo andavo molto fiera. Ho ritentato l’impresa qualche anno dopo, confezionando un romanzo rosa negli ultimi anni di liceo e un romanzo di formazione sulla mia esperienza a Londra l’ultimo anno di università. Nessuno di questi è mai stato letto da nessuno, all’infuori di me.
  • Com’è nata l’idea per questo libro?
    • A: Negli anni ho letto moltissimi romanzi che potrei definire, con un eufemismo, molto strani. Ho così sviluppato l’insana tendenza ad apprezzare un libro solo laddove questo… “mi prenda a schiaffoni”. Amando da sempre scrivere, ho quindi pensato di pormi la sfida di scrivere io stessa un romanzo capace di solleticare l’attenzione di chi, come me, ha gusti molto particolari. Dopo mesi di vuoto, a fine 2018 è arrivata l’illuminazione: avventura da-definirsi con personaggi da-definirsi, in un futuro distopico da-definirsi, in un mondo dilaniato da – idea geniale a cui nessuno ha mai pensato – una pandemia… tempo un anno ed è arrivata una cosa chiamata COVID-19. Al che mi sono ritrovata con un sacco di tempo a disposizione per sviluppare la mia “storia bellissima”, una storia bellissima nata condannata, perché leggendola tutti avrebbero pensato “Toh, una pandemia, ma che idea originale”. E vallo a spiegare che tu, l’idea originale ce l’avevi avuta veramente, perché tu, la pandemia l’avevi pensata nel 2018 e semmai è stato il COVID-19 a rubarti l’idea..!. Ovviamente scherzo, ma è un particolare che ci tengo a sottolineare, dal momento che spesso chi legge il mio libro da per scontato (sbagliando) che io mi sia ispirata alla tristemente nota pandemia.

  • Come mai proprio questo genere/storia/argomento?
    • A: Come dicevo, ho dei gusti di lettura molto particolari. Adoro i colpi di scena, le storie inquietanti, i particolari macabri, la fantascienza… allo stesso tempo, mi piacciono i libri che facciano riflettere, e mi interessano in particolare tematiche quali la spiritualità e la ricerca di sé stessi. Per questo, ho pensato di tentare di coniugare tutto questo in un’opera che fosse caratterizzata da uno stile pulp, capace di tenere alta l’attenzione del lettore con continui cambi di prospettiva, immagini a volte molto crude e una narrazione in prima persona. Sono consapevole che il mio libro non è per tutti. Può piacere, o non piacere. Ciò che spero, è di aver creato un’opera che difficilmente lascia indifferenti.

  • Hai altri progetti letterari in mente per il prossimo futuro?
    • A: In futuro mi piacerebbe scrivere un seguito per questa storia, ma al momento penso abbia bisogno di sedimentare. Al momento mi sto dedicando alla promozione de L’esercito dei pomodori tristi, e alla scrittura di racconti brevi e poesie.

Estratto

A volte faccio un gioco.
Cerco di indovinare come le persone intorno a me si siano procurate le loro cicatrici.
Può sembrare semplice ma non lo è.
Ci vuole un occhio allenato.
Bordi irregolari e frastagliati, ancora sofferenti, lembi di pelle morta che ricadono tristemente ai margini di quella che una volta era una ferita. Generalmente è tutta opera del batterio mangiacarne.
Contorni netti e stizziti invece, pennellate di tessuto cicatriziale rosso vivo sulla pelle che in nome loro si autoproclama migliore, sfoggiandole orgogliosamente come gioielli, come titoli nobiliari, come insegne di un nemico sconfitto, sono quasi sempre mutilazioni rituali. Autoinflitte da fedeli ferventi nella speranza di ottenere in cambio la salute, la ricchezza, o semplicemente per sbattere in faccia agli altri la propria superiorità spirituale. L’osservanza di un dogma che è decisamente sfuggito di mano.
Le mie cicatrici sono solo le mie.
Un occhio per quanto allenato farebbe davvero fatica a leggerci la mia storia.
Non che sia una storia che valga poi tanto la pena raccontare.
Se potessi me la dimenticherei anche io.
Sono un sacco le cose che vorrei dimenticarmi.
Io e la mia dannata memoria.

Estratto L’esercito dei pomodori tristi di Adelaide Rossi, 2022, per gentile concessione

L’autrice: Adelaide Rossi

Adelaide Rossi è nata nel cuore della Bassa Romagnola nel 1990. Si occupa di Diritto della privacy e protezione dei dati personali, ma al di là della professione ha tantissime passioni. Innanzitutto la scrittura: a luglio 2022 ha pubblicato con Edizioni Dialoghi il suo primo romanzo, L’esercito dei pomodori tristi. Si tratta di un romanzo che si può definire in breve distopico/fantascientifico. Gli scrittori a cui si ispira sono Chuck Palahniuk, Irvine Welsh e Kazuo Ishiguro. 
Adelaide ama scrivere anche qualche poesia con cui ha partecipato ad una raccolta edita da Aletti editore.
Ama anche la musica, canta, compone canzoni e suona l’ukulele. Su YouTube si possono ascoltare tre dei suoi brani, “I Malavoglia”, “I sogni non pagano l’affitto” e “Memorie di una stagista”.

 

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Il medaglione del tempo di Valentina Dada Villani

Il medaglione del tempo di Valentina Dada Villani

Scheda tecnica

Il medaglione del tempo

Autore: Valentina Dada Villani
Genere: Narrativa per ragazzi
Editore: L’erudita
Data di uscita: 11/05/2022
Pagine: 229

Il medaglione del tempo  

Trama

Beba è una ragazza estremamente curiosa e intraprendente, sempre pronta a lanciarsi in nuove avventure. Ha un modo tutto suo di guardare il mondo, con quella spensieratezza di cui gli adulti, presi dalla frenesia della quotidianità, sembrano essersi dimenticati. Insomma, Beba ha tutte le caratteristiche che una volpina venuta da una terra lontana sta cercando. L’incontro tra Beba e Zorda darà il via a una mirabolante avventura, tra streghe bizzarre, malvagi stregoni, sciamani e animali parlanti di ogni genere. Intuito, buon cuore e coraggio saranno le armi principali di Beba contro il perfido Nacor. Ma saranno sufficienti? Un divertente racconto per ragazzi che nasconde al suo interno diverse riflessioni sulla società attuale, ma soprattutto sul modo in cui ci rapportiamo agli altri, insegnandoci che a volte basta davvero poco per capirsi e venirsi incontro.

Chiacchierando con l’autore

  • Quando e come nasce la tua passione per la scrittura?
    • V: Sin da quando ero bambina, amavo moltissimo perdermi nelle avventure su carta e un giorno, improvvisamente, mi sono ritrovata a scriverle; chiaramente erano pur sempre libri redatti da una bimba, corredati però da copertina – che poi regalavo a insegnanti, parenti e amici vari – . Ho proseguito il mio percorso per la strada della scrittura, sebbene anziché romanzi per anni ho redatto articoli giornalistici, sino a quando la mia penna ha deciso di mettersi a raccontare Il medaglione del tempo.
  • Com’è nata l’idea per questo romanzo?
    • V: L’idea giunse parecchi anni fa, quando la mia sorellina aveva circa sei. Cercavo risposte alle sue curiose domande, risposte che però le lasciassero la possibilità di riflettere da sola circa i vari e svariati contesti che mi poneva in questione. Mi domandai dove io appresi tutte quelle informazioni quando avevo la sua età: dai libri, tutti quei meravigliosi insegnamenti li avevo appresi dai libri. Così iniziai a narrarle questa storia, in seguito, qualche tempo dopo pensai di annotare qualcosa all’interno di un quaderno, che però rimase a lungo tra i miei incartamenti, lì dove lo avevo lasciato, sino a quando, un giorno qualsiasi di qualche tempo fa, decise di spuntarmi dinanzi al naso. Lo presi, rilessi le mie parole, e semplicemente andai avanti a scrivere, sino all’ultima lettera del mio primo manoscritto. 
  • Come mai proprio questo genere/storia/argomento?
    • V: Non saprei, non credo ci sia un perché, mi è venuta fuori così, molto semplicemente. 
  • Hai altri progetti letterari in mente per il prossimo futuro?
    • V: Lo scorso mese di ottobre, per la Echos Edizioni, è uscito il mio nuovo romanzo, questa volta per adulti, dal titolo Qualche metro più in là dei miei piedi, ho da poco terminato la stesura di un nuovo romanzo, mentre allo stato attuale sto lavorando ad un progetto per una graphic novel. 

Estratto

L’isola di Okinawa – «Ah ragazzi scusate, un’ultima cosa» gridò lo sciamano da sopra «fate attenzione ai pesci ingannatori».

«Pesci ingannatori?» replicò Beba.

«Si, esistono pesci buoni, tuttavia altri sono in combutta con quella Brunilde, sai, sono molto sciocchi, sperano di ottenere chissà quali benefici. E sono altrettanto pericolosi, perché potrebbero ingannarvi, mal consigliarvi o indicarvi la strada sbagliata».

«Ma come farò a riconoscerli?»

«Ricorda piccola, il nostro istinto è ciò che di più prezioso possediamo, fidati di quello: segui il tuo cuore e la tua testa. Vedrai, così facendo non fallirai mai».

Missis Punt stava attendendo i tre proprio sotto casa del dottore, per condurli sino alle isole Filippine. Lì, disperso nei suoi mari c’era il pirata Barbaforte, che con la sua imbarcazione li avrebbe poi condotti sull’isola di Komodo, nel cuore dell’Indonesia. 

Estratto Il medaglione del tempo di Valentina Dada Villani, 2022, per gentile concessione

Un viaggio annebbiato – All’interno della baia di Henokoto gli amici viaggiatori incontrarono le sirene, che non erano esattamente quegli esseri canterini e belli da morire con lunghe chiome colorate, visi angelici e corpetti mozzafiato, e il povero Stecco, con suo grande rammarico, non tardò a scoprirlo…«Chi sono questi mostri?» domandò sbottando alla barchetta «dove sono le sirene che dovevano aiutarci? Ma insomma missis Punt, dove diavolaccio ci hai portati?»
La signorina Punt scoppiò a ridere «oh povero Stecco mio. Solo ora realizzo che quando ho nominato le sirene tu ti sei immaginato quelle sirene là». Le sirene, come aveva detto la signora Punt, c’erano per davvero, solo che queste avevano lunghi baffi eleganti, una testa molto grande, un nasone schiacciato sul viso e due pinne laterali. Sulla parte finale del corpo, dalla vita in giù, portavano una lunga coda, proprio come quella delle sirene appunto, ma grande quattro volte tanto; il loro normo peso, infatti, si aggirava intorno ai cinquecento chilogrammi, si chiamavano Dungonghi ed erano mammiferi appartenenti all’ordine dei sirenei.

Estratto Il medaglione del tempo di Valentina Dada Villani, 2022, per gentile concessione


L’autrice: Valentina Dada Villani

Valentina Dada Villani nasce nel 1982. Giornalista, pittrice e fotografa creativa, da anni trascorre la vita in viaggio, girovagando per il mondo. Il Medaglione nel tempo è il suo libro d’esordio, uscito nella primavera del 2022 edito da L’Erudita. Ad ottobre viene pubblicato per l’Echos Edizioni il suo secondo romanzo Qualche metro più il là dei miei piedi.

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