The dark side

The dark side

Scheda tecnica

The dark side vol. 1


Autore: Silvia May
Genere: Romance
Pagine: 238
Formati disponibili: Ebook e cartaceo
Disponibile su KindleUnlimited
Prezzo ebook: € 3,99

The dark side vol.1 

Trama

𝘿𝙚𝙢𝙞𝙖𝙣 𝘿𝙖𝙧𝙠 è un uomo pieno di ombre, ha un passato difficile che lo ha segnato.

È un avvocato ma non entra in un’aula di tribunale da anni, preferisce fare il burattinaio e manipolare le persone e gli eventi. Alla sua porta bussa il Senatore Byrd, uomo ambizioso che vuole candidarsi alla Casa Bianca e Demian si trasferisce in Virginia per organizzare la sua ascesa.

In una notte di Maggio si lascia trascinare al Rebus, la più esclusiva discoteca di tutta la costa, dove 𝙍𝙤𝙗𝙞𝙣 𝙃𝙞𝙡𝙡 balla il brano di apertura della serata.

La “Dea” la chiamano, bellissima e inavvicinabile, sempre circondata da uomini facoltosi che pendono dalle sue labbra e che intrattiene regalandogli un’illusione.

È l’ape regina che vola di fiore in fiore, e quando i suoi occhi si posano su di lui, Demian è stupito e non capisce perché: non è bello, non è ricco, non è importante… eppure Robin lo guarda con insistenza e lo avvicina sfacciata, sicura che non saprà resisterle.

Chiacchierando con l’autrice

  • Quando e come nasce la tua passione per la scrittura?
    • S:  La mia passione per la scrittura nasce quasi un decennio fa quando ho scritto il mio primo romance (Serie Double) che è rimasto nel cassetto a lungo, poi mi sono decisa e mi sono avventurata in questo viaggio bellissimo e pieno di emozioni forti, ma quelle più intense sono tutte legate alla scrittura.
  • Com’è nata l’idea per questo romanzo?
    • S: The Dark Side è nato da una copertina di un album dei Pink Flyod, ovvero il primissimo embrione di idea è scaturito dal titolo “The Dark Side of the moon” rispolverato per caso e che mi ha evocato l’idea di persone con un lato oscuro, che non si vede ma che c’è.
  • Come mai proprio questo genere?
    • S: Il genere romance mi emoziona e trovo bellissimo raccontare storie d’amore.
  • Hai altri progetti letterari in mente per il prossimo futuro?
    • S: Ho decine di idee in testa e se potessi starei h24 a scrivere, ma come sempre non mollo e certamente ci saranno altre storie.

Estratti

La vedo.
È lì sulla piattaforma di vetro trasparente. È su quella più alta e si muove sinuosa, vestita di una bellezza che ammalia, ipnotizza. Uccide.
I fianchi oscillano, le spalle vibrano mentre le luci si riflettono sui capelli che fluttuano pigri, accarezzandole il viso e la schiena, come una mano delicata e impudente.
La amo. La odio. Mi ha dato tutto. Mi ha tolto tutto.
Balla. Anzi, non balla, fa l’amore con chi la guarda, con centinaia di occhi che la fissano, rapiti dalle sue movenze, altera e intima, indifferente e invitante. Irraggiungibile.
Il ricordo del profumo della sua pelle mi stordisce, quello delle labbra risveglia decine di fotogrammi che mi accoltellano.
Non riesco a non guardarla, non riesco ad ignorarla, non riesco a non desiderarla e rimango immobile sulla balconata, ostinato e imprudente, mentre i miei pensieri vanno alla deriva e annegano in un mare di amarezza.Il basamento di vetro comincia a muoversi mentre continua la sua seduzione, il suo inganno, regalando un’illusione.
È l’attrazione della notte.
Migliaia di uomini sono passati da qui, la testa in alto, il collo intorpidito, fermi come me a godere di quei quattro minuti e mezzo che sono il culmine del piacere e che donano un sogno di bellezza e d’amore.
Perché lei è l’amore. Quello pieno, quello che hai sempre desiderato, quello che si fonde nella tua anima e non va più via e dopo ore, giorni, mesi continui a rivederla mentre balla, senza sorridere, persa nei suoi labirinti nei quali vorresti insinuarti, ti accontenteresti anche solo di una crepa, di un sassolino nel muro della sua indifferenza, di un granello insignificante della sua attenzione.
Non avrai niente. Rimarrai a bocca aperta ancora una volta, nessun becco amoroso nutrirà il tuo bisogno, mentre non riesci a deglutire e le luci si spengono e, con esse, quel sogno che ancora una volta non sei riuscito ad afferrare.

©Estratto The dark side vol.1 di Silvia May, 2022, per gentile concessione.

L’autrice: Silvia May

Silvia May, è una persona come tante, con una vita scandita tra i mille impegni di lavoro
e famiglia a cui si aggiunge la passione per la scrittura che la porta a pubblicare nel 2018
la sua prima serie di romance, Double. Tra le altre sue opere troviamo
anche la trilogia Wallpaper girl e il primo volume della serie The Dark side uscito quest’anno.

Contatti social dell’autrice:

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Margherita tra relazioni e amore

Margherita tra relazioni e amore

Passione e desiderio

Passione e desiderio accompagnano la protagonista di questa storia. Margherita, una donna passionale ed esuberante si ritrova coinvolta in una relazione che metterà in discussione tutte le sue certezze compreso il suo matrimonio.
Può quello che a tutti può sembrare uno sbaglio, diventare il punto di partenza per qualcosa di più?

Scopri “Margherita tra relazioni e amore”!

Chiacchierando con l’autrice

  • Quando e come nasce la tua passione per la scrittura?
    • D:  La mia passione nasce assieme a me, nel senso che a 12 anni ho iniziato a scrivere le mie prime poesie
  • Com’è nata l’idea per questo romanzo?
    • D: L’idea di questo romanzo è nata per il propagarsi di storie “a distanza” nate sulle chat (inizialmente) poi sui social
  • Come mai proprio questo genere?
    • D: questo genere di storia è appunto la mia visione, romanzata, di cosa potrebbe accadere: che alla fine ci sentiamo attratti da tutto ciò che ci fa vibrare, a prescindere dall’incontro fisico o no
  • Hai altri progetti letterari in mente per il prossimo futuro?
    • D: Ho sempre progetti nuovi!! Ma ne parlo solo quando sono pronti per intraprendere il loro cammino!

L’autrice

Daniela Montanari sviluppa la passione per la scrittura sin da bambina. Passione che la porta alla composizione di varie opere che le permettono negli anni di vincere premi in vari concorsi letterari , tra i più importanti possiamo citare: “Premio Circe”, Roma 2007, “Ottavio Nipoti” Ferrera Erbognone (PV) 2008, “Tra Secchia e Panaro” Modena 2016, “Premio città di Sarzana” 2019.
Le opere dell’autrice: Fate dei figli – la magia della vita (ed. Pendragon – Bologna) 2008; E… infine l’arcobaleno (ed. Autorididomani – Roma) 2008; Anime di diamante (ed. Montedit – Milano) 2008; Donne senza fede (ed. Rupemutevole – Parma) 2010; Mutamenti (ed. I libri di Emil – Bologna) 2011; Prima che c’incontrassimo (Temperino rosso edizioni – Brescia) 2015; L’innocenza degli alberi (Temperino rosso edizioni – Brescia) 2015; Sono una di loro (Edizioni del Faro – Trento) 2017.
Le raccolte di poesie Parole di fuoco – Ardere, amare (ed. Rupemutevole – Parma) 2010; Palpiti, la fragilità libera dal pregiudizio (Eps Print Arcore) 2018. Due i lavori teatrali di cui è regista, interprete e direttrice artistica: Mutamenti (tratto dal libro stesso) 2011, 2012; Prêt à Porter 2014, 2015 e 2016.

Estratti

Casa è casa se siamo integri. Ma cosa accade se un giorno come tanti usciamo per andare al lavoro, seguendo la nostra solita routine, e nel mentre ci “ammacchiamo” e la sera torniamo cambiati?

©Estratto Margherita tra relazioni e amore di Daniela Montanari, 2019, per gentile concessione.

«Andrew, ti ha detto Nina di farmi un giro di carte?» «Assolutamente no! Ti voglio bene e ho voluto vedere come stai. Mercoledì scorso mi sei sembrata un po’ tirata. Diaciamo… quel su di giri di quando invece sei giù e non vuoi che nessuno se ne accorga, un po’ come fa il coniglio quando sta male e non vuole diventare preda. Io, cocca voglio che tu sia felice, e i tarocchi mi aiutano ad aiutare.»

©Estratto Margherita tra relazioni e amore di Daniela Montanari, 2019, per gentile concessione.

Siamo la somma di tanti accadimenti e di ciò che facciamo con essi? Siamo la somma delle nostre paure oppure il “chi sono io” è la reazione a qualcosa?

©Estratto Margherita tra relazioni e amore di Daniela Montanari, 2019, per gentile concessione.

Se io non sono più io, se ora esiste un’altra Margherita – mettiamo pure sia quella più vera – chi è allora che si sta ponendo la domanda? Io sono chi credo di essere o colei che, da fuori, osserva la Meg di prima e la Meg di oggi?

©Estratto Margherita tra relazioni e amore di Daniela Montanari, 2019, per gentile concessione.

#prodottofornitoda Daniela Montanari

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L’albero di nespole di Giulietta fabbo

L’albero di nespole di Giulietta fabbo

Trama

L’albero di nespole racconta la storia di una famiglia in un paesino del sud Italia, che, tra devastazione sociale e decisioni imponderabili, vede caratterizzare il destino dei suoi componenti. La speranza e l’amore però, riescono ad eludere il fato e a sopravvivere nonostante le miserie umane. Un libro che ripercorre, a cavallo della II guerra mondiale, gli avvenimenti che sconvolsero l’Italia, che determinarono la ripresa del bel Paese e nel quale gli eventi bellici e il boom economico prendono forma concreta nelle vite dei protagonisti.

L’albero di nespole  

Chiacchierando con l’autrice

  • Quando e come nasce la tua passione per la scrittura?
    • G: La mia passione per la scrittura nasce da lontano: ho sempre amato scrivere. Mi diletto in poesie, articoli per quotidiani, racconti. L’albero di nespole è il mio primo romanzo, il primo progetto con un respiro più ampio.
  • Com’è nata l’idea per questo romanzo?
    • G: Un’estate io e la mia famiglia ci siamo ritrovati a vivere un periodo delicato a causa di un incidente di mia figlia. C’era tanto tempo libero da far passare e c’era  questa storia che apparteneva alla comunità del paese in cui sono nata e che ho respirato nell’aria intorno a me fin da quando ero bambina. Così un pomeriggio molto caldo ho cominciato a scrivere un capitolo, e la storia ha cominciato a prendere forma naturalmente: ogni volta che finivo di scrivere un capitolo, nella mia mente cominciava già ad affacciarsi il successivo. La storia si componeva da sola. Nel giro di un’estate, pomeriggio dopo pomeriggio, mi sono ritrovata con il romanzo finito e la ferita di mia figlia guarita. 
  • Come mai proprio questo genere?
    • G: La vicenda familiare a cui mi sono ispirata è inquadrata storicamente lungo l’intero corso del Novecento: questo è stato un secolo pieno di eventi, di mutamenti, di veloci trasformazioni della vita quotidiana. Il romanzo è diventato “storico” strada facendo, man mano che gli eventi che raccontavo si incastonavano in evoluzioni storiche che inevitabilmente li condizionavano  ed era affascinante seguire l’evolversi della vita di un uomo e di una comunità di un piccolo paese contemporaneamente all’evoluzione tecnologica e scientifica.
  • Hai altri progetti letterari in mente per il prossimo futuro?
    • G: Per adesso mi sto dedicando molto alla promozione di questo romanzo appena uscito: è come una bambino appena nato e ho bisogno di seguire i suoi primi passi in questa fase delicata iniziale. Ma non escludo la possibilità di rimettermi a scrivere appena una nuova storia mi attrarrà con il suo fascino e i suoi messaggi impliciti da poter donare a chi legge.

L’autrice

GIULIETTA FABBO nasce ad Avellino il 12 gennaio 1971. È laureata in Lettere Classiche e insegna Materie Letterarie, Latino e Greco presso il Liceo Classico “Pietro Colletta” di Avellino. È sposata e ha due figli adolescenti. Appassionata di archeologia, ha pubblicato schede tecniche nel volume “NOTARCHIRICO 500.000 anni fa” a cura di M. Piperno (ed. OSANNA Venosa) e ha lavorato in qualità di archeologa preistorica presso la Soprintendenza Speciale al Museo Preistorico Etnografico Pigorini di Roma e presso l’area archeologica US Navy di Gricignano di Aversa (CE).

Estratti

Una nave era pronta a salpare nel porto di Napoli, e lo avrebbe ricondotto in America. La sua vita era là. La sua famiglia lo amava, ma la sua vita era in America.

©Estratto L’albero di nespole di Giulietta Fabbo, 2022, per gentile concessione.

Una nave era pronta a salpare nel porto di Napoli, e lo avrebbe ricondotto in America. La sua vita era là. La sua famiglia lo amava, ma la sua vita era in America.

©Estratto L’albero di nespole di Giulietta Fabbo, 2022, per gentile concessione.

Era il momento di smettere di accettare e di subire le decisioni e di cominciare a SCEGLIERE in che modo vivere, in che direzione andare, quali strade percorrere. In America.

©Estratto L’albero di nespole di Giulietta Fabbo, 2022, per gentile concessione.

Delusioni, amarezze, frustrazioni, sfiducia erano stati spesso suoi compagni di viaggio, ma la gioia, la dolcezza, l’amore erano stati sentimenti vissuti così intensamente da rendere la sua vita, in ogni caso, degna di essere vissuta e goduta.

©Estratto L’albero di nespole di Giulietta Fabbo, 2022, per gentile concessione.

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Eloh 9000 di Vincenzo Cavallari

Eloh 9000 di Vincenzo Cavallari

Buona giornata miei cari lettori, ben tornati nello spazio dedicato alla segnalazione di romanzi di autori emergenti. Oggi vi segnalo questa storia dai tratti fantascientifici letta per una collaborazione con l’autore Vincenzo Cavallari che ci tengo a ringraziare per avermi dato modo di leggere la sua opera.

In attesa dell’uscita della recensione che uscirà nei prossimi giorni vi lascio qui qualche curiosità sulla storia e sull’autore. Buona lettura!

L’ uomo e la Macchina

Un pianista squattrinato, un professore di laboratorio decisamente sopra i generi e un soldato con una missione sono gli elementi di questa storia dai connotati fantascientifici in cui la dicotomia uomo – macchina è alla base della narrazione.

In un susseguirsi di eventi i personaggi si muovono come pedine di una scacchiera, ognuno compie le proprie mosse per raggiungere il proprio scopo. A quali conseguenze condurrà ogni mossa e chi alla fine avrà la meglio?

Eloh 9000

Chiacchierando con l’autore

  • Quando e come nasce la tua passione per la scrittura?
    • V: Ho iniziato a scrivere circa dieci anni provando con storie brevi e da allora non ho più smesso.
  • Com’è nata l’idea per questo romanzo?
    • V: Il libro, Eloh 9000, nasce dalla mia passione per la fantascienza e risponde alla domanda: in un mondo dove le macchine somigliano sempre più agli uomini, riusciremmo a distinguere la differenza?
      Si basa principalmente sulla struttura della genesi e si possono ritrovare vari elementi dell’antico testamento, come il nome del professore, del protagonista, della bambina (av3 che allo specchio sarebbe Eva) e soprattutto nella sequenza della costruzione della cameretta, che segue lo schema della creazione dell’universo della Bibbia, i famosi 7 giorni.
      La prima scena che ho pensato e dalla quale è nato il libro è un gorilla che distrugge un robot e…beh ci sono arrivato 😂
      Ultima ma non ultima, ogni capitolo ha in sé un numero in varie lingue, inglese, finlandese, russo e molte altre, perché ogni capitolo è inteso come una mossa di scacchi da parte dei due comandanti seduti comodamente in ufficio.
  • Come mai proprio questo genere?
    • V: Ho scelto il genere fantascientifico perché alla base della scintilla, la domanda che mi ha spinto a rispondere, in maniera abbastanza lunga e articolata, alla domanda che sta alla base del libro: che succede alle pedine sulla scacchiera se i giocatori se ne vanno?
  • Hai altri progetti letterari in mente per il prossimo futuro?
    • V: Per il futuro ho già un progetto in cerca di editore e un paio di idee che stanno prendendo forma, ma che avranno bisogno di tempo per diventare racconti.

L’autore

Vincenzo Cavallari, ha 31 anni ed abita in un nebbioso e disperso paesino della provincia di Ferrara, una via di mezzo tra Vigàta e Silent Hill famoso per quanto è piccolo, con un unico ufficio postale e una popolazione di fenicotteri rosa in deciso aumento. È un perito agrario e fino a poco tempo fa lavorava nel turismo, passando ore ed ore a pochi passi dal mare senza poterci mettere piede, poi è arrivato il Covid e la situazione è cambiata. Ha pubblicato due racconti tramite Amazon intitolati World Wide Dead e Eloh 9000 entrambi di genere fantascientifico, ma si definisce principalmente un lettore ed un cinefilo: ama la fantascienza e le spy story, anche se non disdegna qualche classico o qualche action story. Ha iniziato a scrivere fin da piccolo, tra versioni alternative di film, storie di sua produzione e altri esperimenti non sempre riusciti.

Incipit

“Tra le forme di conflitto che l’umanità ha scelto il gioco degli scacchi è forse quello più civile, pur conservando una sottile e sfuggente dose di intrinseca violenza. Trentadue pedine, identiche alle controparti avversarie per aspetto e possibilità di offesa, si muovono su di un campo di battaglia ben delimitato, spostandosi e cercando con la loro capacità di movimento e di azione di minacciare la gerarchia nemica. La continua ricerca di un espediente e di uno stratagemma che permetta di anticipare con largo anticipo le mosse dell’avversario si fonda su un arsenale di armi come l’astuzia, l’analisi ed una certa dose di esperienza maturata in anni di pratica e di tentativi.

©Estratto Eloh 9000 di Vincenzo Cavallari, 2021, per gentile concessione.

Estratto

«Lei mi deve una spiegazione!» esordii. «Cosa diavolo e quest’icona pulsante

rossa?»

Il professore smise di scrivere, si volto lentamente, quasi dovesse spiegare ad uno sciocco un concetto basilare per l’ennesima volta, e sistemandosi gli occhiali inclino la testa e mi indico una delle capsule, piena ma agganciata al modulo di alimentazione tramite alcuni tubi esterni, che distanziavano le due unità di almeno mezzo metro.

«La capsula e stata bypassata e non riceve più informazioni sullo stato del suo abitante. Fortunatamente per te il modulo d’alimentazione e comunque collegato tramite un tubo non cablato che lavora indipendentemente e rileva i dati con dei sensori a parte. Il computer di controllo principale pero ha rilevato un’anomalia e, dopo aver notato che non lo stavo a sentire ha inviato un segnale al tuo orologio come seconda opzione di emergenza.»

«Perché l’ha fatto? Non capisco.»

«Perché volevo sapere se uno come te esegue gli ordini e basta o si adatta alla situazione: non mi servono dei robottini, mi servono dei collaboratori. Certo, non mi sarei mai aspettato di dover ricorrere a un artista per un lavoro scientifico, ma vedrò di adattarmi.»

«Si dice che Einstein fosse un ottimo violinista, eppure e diventato un brillante scienziato.» replicai.

«Si sa anche che Hitler era un buon pittore.» concluse lui, eliminando ogni possibile replica.

Era stato tutto un test.

©Estratto Eloh 9000 di Vincenzo Cavallari, 2021, per gentile concessione.

#prodottofornitoda Vincenzo Cavallari

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Delicato è l’equilibrio di Alice Chimera

Delicato è l’equilibrio di Alice Chimera

Bentrovati mie cari lettori, anche oggi vi porto la segnalazione di un romanzo che ho letto per una collaborazione. Nei prossimi giorni uscirà anche la recensione, ma per il momento vi intratterrò con qualche curiosità.
Prima di tutto, però, ci tengo a ringraziare l’autrice per avermi dato la possibilità di leggere il suo romanzo e recensirlo.

Caos o Equilibrio

E se tutto quello che credevi frutto del caso fosse in realtà determinato da un perverso equilibrio?

E se il tuo compito fosse propri quello di mantenere questo equilibrio? Che cosa faresti?

Laura è una lucubrante, come sua madre ma proprio a causa di quest’ultima il mondo lucubrantico sarà solo una mera chimera per lei; fino all’incontro con Nina, lucumbrante Massima della città di Pisa, colei a cui l’equilibrio ha portato via tutto ciò che aveva di più caro o almeno è questo che lei crede.

La lotta per il potere sull’equilibrio si dipana tra intrighi e segreti e a fare da sfondo la città di Pisa, terreno di battaglia del mondo lucubrantico.

Delicato è l’equilibrio 

Chiacchierando con l’autrice

  • Quando e come nasce la tua passione per la scrittura?
    • A: La mia passione per la scrittura è nata molto tardi, quando a sedici anni lessi Il Signore degli anelli e dal piacere di scrivere fan fiction (il mio primo vero lavoro fu un seguito dell’allora ancora in corso Harry Potter), capii così che mi piaceva scrivere e raccontare storie.
  • Com’è nata l’idea per questo romanzo?
    • A: Delicato è l’Equilibrio è nato inizialmente come un gioco tra due scrittrici. Pensavo potesse essere un ottimo romanzo e quindi ho deciso di portare avanti il progetto. Dentro ci sono molti temi a cui sono legata, come per esempio l’amicizia.
      La stesura del romanzo ha comportato anche alcune sfide per la me autrice: per esempio l’ambientazione Pisana, non ho potuto fare un sopralluogo della città se non una volta ultimata la stesura.
  • Come mai proprio questo genere?
    • A: Si può dire che l’urban fantasy è la mia confort zone: mi risulta più facile leggere e scrivere storie con la componente magica. La parte romantica è quella che mi convince meno; per quanto leggo anche molti libri romance, non mi sento molto portata a scrivere storie d’amore.
  • Hai altri progetti letterari in mente per il prossimo futuro?
    • A: Sulla mia scrivania c’è un romanzo finito da tempo. Ho passato gran parte del 2021 ha editarlo, ma ancora non lo sento pronto. Anche il titolo non è ancora definitivo… insomma c’è certamente qualcosa che bolle in pentola, ma è ancora presto per parlarne.

Biografia

Nata a Brescia nel 1986, vive nella provincia monzese.
Ha iniziato a leggere e scrivere per affrontare la sua dislessia quando aveva sedici anni, ora non può fare a meno di libri e fogli bianchi su cui dare forma alle sue storie.
Lavora a tempo pieno, scrive nella pausa pranzo e nelle notti che passa insonni, cerca l’ispirazione camminando per i cimiteri o le gallerie dei musei.
Si dedica anche al suo blog “I libri della Chimera” in cui racconta le sue letture e la sua visione del mondo letterario.
Ha esordito nel 2016 con la raccolta di racconti horror “Infelici e Scontenti”.
“Delicato è l’equilibrio” è il suo primo romanzo.

Incipit

Tutto ebbe inizio con un annuncio. Accadde in un pomeriggio di ottobre; avevo terminato un esame scritto di spagnolo ed ero molto demoralizzata. Le mie preoccupazioni non erano rivolte allo studio, mi impegnavo con costanza e, professore permettendo, riuscivo sempre a portare a casa un buon voto; l’ansia veniva da tutt’altro.

©Estratto Delicato è l’equilibrio di Alice Chimera, 2019, per gentile concessione.

Estratto

Perché il mondo va avanti anche quando ti crolla addosso, anche quando sei morta e non è il tuo momento

©Estratto Delicato è l’equilibrio di Alice Chimera, 2019, per gentile concessione.

#prodottofornitoda Alice Chimera

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Trenta giorni a Natale

Trenta giorni a Natale

Salve a tutti miei cari lettori, torno con nuovo articolo in cui vi segnalo una lettura che è proprio in tema con questo periodo. Si tratta di una collaborazione pertanto ci tengo a ringraziare l’autrice Chiara Bonacini per avermi permesso di leggere la sua novella natalizia.

Una porta rossa

Natale è un periodo magico si sa, ma se si è a corto di spirito natalizio diventa difficile viverlo con serenità, specialmente se ci si ritrova a lavorare in un luogo che sembra esattamente il set cinematografico della fabbrica di Babbo Natale. È quello che succede a Natalina, Natalie per gli amici, quando si ritrova ad attraversare una strana porta rossa nel centro di Bologna per un colloquio di lavoro.
Riuscirà quello strano posto con i suoi dipendenti, l’allegro e serafico capo e il suo nuovo collega Chris, con i suoi maglioni natalizi, a sciogliere il cuore di Natalie e restituirle un po’ di spirito natalizio?
Trenta giorni alla festa più importante dell’anno, trenta giorni tra vecchie delusioni, nuovi incontri e una tabella di marcia da rispettare.


Trenta giorni a Natale

 

Curiosità

Chiara adora creare storie e il Natale. Le prime storie che scrive sono fanfiction basate sui suoi manga o libri preferiti per poi passare alla creazione di storie tramite il disegno, infatti per lavoro fa la fumettista.
Il romanzo “Trenta giorni a Natale” nasce dal suo desiderio di ributtarsi nella scrittura e prende spunto da un suo lavoro precedente: un webcomic natalizio nato come calendario dell’avvento e intitolato “Christmas deadline”.
Nel prossimo futuro di Chiara ci sono tanti altri progetti letterari tra cui sicuramente uno spin off di “Trenta giorni a Natale” con protagonista Carol, l’amica di Natalie e anche un fantasy per ragazzi.

Biografia

Chiara Bonacini (8/6/86 Reggio Emilia) Fumettista non contenta di colorare solo fantastiche storie decide anche di iniziare a scriverle, questa è la sua prima pubblicazione.

Incipit

“Ma facciamo qualche passo indietro nell’attesa dell’inevitabile giungere della mia morte: vi racconto come sono arrivata al portone rosso.
Mi chiamo Natalie.
Beh, Natalina, in effetti, sono nata la vigilia di Natale di ventiquattro anni fa e le mie dolci e bigottissime nonne convinsero i miei genitori a chiamarmi in questo modo assurdo. Loro pensavano fosse un’idea grandiosa, io invece penso sia stata un po’ una vendetta verso non so chi, in quanto si chiamano rispettivamente Pasqualina e Domenica. L’unica cosa che mi chiedo è perché mai se la siano presa con me e non con i miei genitori. Loro hanno nomi normalissimi e musicali: Lucia e Giovanni, ma questo probabilmente perché sono nati in periodi poco festivi.”

©Estratto Trenta giorni a Natale di Chiara Bonacini, 2021, per gentile concessione.

Estratto

È una cosa difficilissima da spiegare, succede così: senti che non potrai mai riprenderti, che tutto rimarrà uno schifo per il resto della tua vita e poi come per incanto, una specie di clic ti fa riprendere, come se niente fosse mai successo.

©Estratto Trenta giorni a Natale di Chiara Bonacini, 2021, per gentile concessione.

#prodottofornitoda Chiara Bonacini

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