Recensione: ” Alla ricerca del principe Dracula” di Kerri Maniscalco

Recensione: ” Alla ricerca del principe Dracula” di Kerri Maniscalco

Scheda tecnica

Alla ricerca del principe Dracula

Autore: Kerri Maniscalco
Genere: Young Adult/ Mistery
Editore: Mondadori
Collana: Oscar fantastica
Data di uscita: 15/09/2020
Formato: Cartaceo
Anno pubblicazione: 2020

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Trama

Dopo aver scoperto con orrore la vera identità di Jack lo Squartatore, Audrey Rose Wadsworth lascia la sua casa nella Londra vittoriana per iscriversi – unica donna – alla più prestigiosa accademia di Medicina legale d’Europa. Ma è davvero impossibile trovare pace nell’oscuro, inquietante castello rumeno che ospita la scuola, un tempo dimora del malvagio Vlad l’Impalatore, altrimenti noto come Principe Dracula. Strane morti si susseguono, tanto da far mormorare che il nobile assetato di sangue sia tornato dalla tomba. Così Audrey Rose e il suo arguto compagno, Thomas Cresswell, si trovano a dover decifrare gli enigmatici indizi che li porteranno all’oscuro assassino. Vivo o morto che sia.

Ciao miei cari amici lettori, so che è un po’ che non posto nulla. Ho continuato a leggere, ma si sa l’estate tende a far rallentare un po’ il ritmo ed è quello che è successo a me, ma spero di riprendere a pieno ritmo con le recensioni e per ricominciare oggi vi parlo del secondo libro della saga di Kerri Maniscalco che ho finito qualche settimana fa.

In questo secondo volume della saga ci troviamo in Transilvania, dove la nostra giovane protagonista Audrey Rose e il suo compagno Thomas Cresswell iniziano il loro apprendistato nella scuola di Medicina legale più prestigiosa d’Europa che si trova niente meno che nel castello che fu la dimora del principe Vlad III, il famigerato conte Dracula che ha ispirato il famosissimo romanzo di Bram Stoker.

Il mistero di questo nuovo volume ovviamente è legato alla famiglia Dracula e al mito dei vampiri: i due giovani compagni dovranno indagare proprio su omicidi che sembrano connessi a queste leggendarie creature.

Sebbene l’ambientazione vampiresca e il mistero del romanzo siano ben delineati dall’autrice, rispetto al precedente libro ho trovato qualche carenza nella storia e nei personaggi. Rispetto al primo romanzo ho trovato i personaggi molto più deboli e sebbene la protagonista debba affrontare i traumi scaturiti dalla precedente indagine, il farle ripetere più volte le sue ansie e paure rallenta la narrazione; inoltre il personaggio di Thomas nonostante continui a piacermi molto, l’ho trovato molto diverso dalla caratterizzazione precedente, molto più sdolcinato del dovuto in alcuni tratti e seppur sia normale che i personaggi cambino nel tempo come accade a qualsiasi persona, non mi sono comunque sembrati in linea con quello che l’autrice aveva creato nella sua prima opera.

Storia e ambientazione mi sono piaciute, ma per certi aspetti posso dire di essere di parte perché adoro i vampiri per cui non poteva non piacermi anche questo libro, ciononostante data per l’appunto l’ambientazione e i miti legati al vampirismo e tutte le storie che sono state scritte, il racconto della Maniscalco non mi ha emozionato come immaginavo.

L’ho letto comunque con piacere perché il modo in cui scrive l’autrice mi piace: riesce a farmi rimanere incollata alla pagine, curiosa di scoprire come va a finire la storia, ma non posso negare le carenze che ho sottolineato e che me lo hanno fatto apprezzare molto meno rispetto all’altro volume.

I mostri potevano indossare un sorriso amichevole mentre celavano l’anima viziosa del diavolo tra le crepe più oscure di loro stessi
– Alla ricerca del principe Dracula –

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Recensione: “Il Maestro e Margherita” di Michail Bulgakov

Recensione: “Il Maestro e Margherita” di Michail Bulgakov


Il Maestro e Margherita

Autore: Michail Bulgakov
Genere: Narrativa Russa
Editore: Feltrinelli
Data di uscita: 24/02/2014
Formato: Ebook
Anno pubblicazione: 1967

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Trama

“Il Diavolo è il più appariscente personaggio del grande romanzo postumo di Bulgakov. Appare un mattino dinanzi a due cittadini, uno dei quali sta enumerando le prove dell’inesistenza di Dio. Il neovenuto non è di questo parere… Ma c’è ben altro: era anche presente al secondo interrogatorio di Gesù da parte di Ponzio Pilato e ne dà ampia relazione in un capitolo che è forse il più stupefacente del libro… Poco dopo, il demonio si esibisce al Teatro di varietà di fronte a un pubblico enorme. I fatti che accadono sono cosi fenomenali che alcuni spettatori devono essere ricoverati in una clinica psichiatrica… Un romanzo-poema o, se volete, uno show in cui intervengono numerosissimi personaggi, un libro in cui un realismo quasi crudele si fonde o si mescola col più alto dei possibili temi: quello della Passione… È qui che Bulgakov si congiunge con la più profonda tradizione letteraria della sua terra: la vena messianica, quella che troviamo in certe figure di Gogol’ e Dostoevskij e in quel pazzo di Dio che è il quasi immancabile comprimario di ogni grande melodramma russo.” (Eugenio Montale)

Buongiorno a tutti cari amici lettori, so di essere stata fuori dai radar per un un po’ ma tra una cosa e l’altra il tempo per postare qualche nuova recensione è venuto a mancare. Questo non significa che in questo periodo non abbia portato avanti le mie letture, infatti uno dei motivi per cui è passato un po’ dall’ultima recensione è anche perché la lettura di questo ultimo libro mi ha portato via un mese praticamente.

“Il Maestro e Margherita” la storia che ho concluso da poco è stato un libro che mi ha letteralmente travolta. L’avevo messo in lista già da tempo su consiglio di un mio amico, ma ho tergiversato un po’ prima di iniziarlo. Sinceramente mi metteva alquanto pensiero eppure non potevo non leggerlo essendomi data da poco anche alla letteratura Russa oltre a quella Giapponese.

Ciononostante temevo di trovarmi davanti un mattone di difficile digestione e invece con mia grande sorpresa la lettura è stata molto fluida e scorrevole, infatti se dovessi definirlo con una parola direi che questo libro è ipnotico. Mi chiederete allora perché io ci abbia impiegato un mese per finirlo.

Beh da una parte come dicevo la mancanza di tempo, dall’altra proprio a causa del libro. Pur scorrendo molto bene è una lettura molto impegnativa e ho voluto procedere con calma. Mi sono soffermata a leggere tutte le note perché volevo cogliere al meglio le intenzioni dell’autore.

Nel romanzo per esempio troviamo molti rimandi ad altre opere come al “Faust” di Goethe e non avendolo mai letto, non potevo non soffermarmi a leggere la nota che mi spiegava bene quel dato passaggio ed ecco che così tra una cosa e l’altra è passato un mese.

Eppure nonostante abbia molti libri che mi attendono sulla mia libreria ogni minuto di questa lettura ne è valsa la pena.

Bulgakov come Nabokov e Dostoevskij è riuscito a stregarmi con una singola opera ed era difficile che non fosse così perché “Il Maestro e Margherita” è davvero un capolavoro della letteratura.

È uno di quei romanzi talmente pieni, complessi che per parlarne ci vorrebbe una vita e non ho qui io il coraggio di farlo in verità. Mi limito a dire che è un romanzo dove amore, redenzione, religione e satira socio-politica si coniugano in un connubio perfetto, connubio che troviamo anche nella relazione/contrapposizione tra Mosca e Ersalaim (Gerusalemme), le due città dove sono ambientati gli eventi della storia.

Non solo la storia è particolare, complessa e appassionante, ma anche la stessa storia redazionale del romanzo che ha consacrato l’autore alla fama eterna è particolare. Il libro venne pubblicato solo nel 1967 a quasi trent’anni dalla morte dell’autore, ma cercando qualche informazione sull’opera ho letto che una prima stesura del manoscritto venne addirittura bruciata dallo stesso autore per non avere problemi con la censura del regime stalinista e questo elemento lo ritroviamo nel romanzo stesso come elemento autobiografico quando lo stesso Maestro brucia il suo romanzo su Ponzio Pilato.

Insomma un romanzo a più strati, di un’intensità che tiene il lettore a bocca aperta, una lettura che consiglio assolutamente! 🤩

Dimenticare a qualsiasi prezzo, lo doveva dimenticare! Ma lui non si lasciava dimenticare, e qui era la ragione del suo tormento.
– Il Maestro e Margherita –

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