Recensione: “Finché il caffè è caldo” di Toshikazu Kawaguchi

Recensione: “Finché il caffè è caldo” di Toshikazu Kawaguchi

Finché il caffè è caldo

Autore: Toshikazu Kawaguchi
Genere: Narrativa contemporanea straniera
Editore: Garzanti
Data di uscita: 12/03/2020
Formato: Cartaceo
Anno pubblicazione: 2015

Acquista: Libro Ebook

Trama

ECCO LE 5 REGOLE DA SEGUIRE:
1. Sei in una caffetteria speciale. C’è un unico tavolino e aspetta solo te.
2. Siediti e attendi che il caffè ti venga servito.
3. Tieniti pronto a rivivere un momento importante della tua vita.
4. Mentre lo fai ricordati di gustare il caffè a piccoli sorsi.
5. Non dimenticarti la regola fondamentale: non lasciare per alcuna ragione che il caffè si raffreddi.

In Giappone c’è una caffetteria speciale. È aperta da più di cento anni e, su di essa, circolano mille leggende. Si narra che dopo esserci entrati non si sia più gli stessi. Si narra che bevendo il caffè sia possibile rivivere il momento della propria vita in cui si è fatta la scelta sbagliata, si è detta l’unica parola che era meglio non pronunciare, si è lasciata andare via la persona che non bisognava perdere. Si narra che con un semplice gesto tutto possa cambiare. Ma c’è una regola da rispettare, una regola fondamentale: bisogna assolutamente finire il caffè prima che si sia raffreddato. Non tutti hanno il coraggio di entrare nella caffetteria, ma qualcuno decide di sfidare il destino e scoprire che cosa può accadere. Qualcuno si siede su una sedia con davanti una tazza fumante. Fumiko, che non è riuscita a trattenere accanto a sé il ragazzo che amava. Kotake, che insieme ai ricordi di suo marito crede di aver perso anche sé stessa. Hirai, che non è mai stata sincera fino in fondo con la sorella. Infine Kei, che cerca di raccogliere tutta la forza che ha dentro per essere una buona madre. Ognuna di loro ha un rimpianto. Ognuna di loro sente riaffiorare un ricordo doloroso. Ma tutti scoprono che il passato non è importante, perché non si può cambiare. Quello che conta è il presente che abbiamo tra le mani. Quando si può ancora decidere ogni cosa e farla nel modo giusto. La vita, come il caffè, va gustata sorso dopo sorso, cogliendone ogni attimo.
Finché il caffè è caldo è diventato un caso editoriale in Giappone, dove ha venduto oltre un milione di copie. Poi ha conquistato tutto il mondo e le classifiche europee a pochi giorni dall’uscita. Un romanzo pieno di fascino e mistero sulle occasioni perdute e sull’importanza di quelle ancora da vivere.

Eccomi finalmente qua a parlarvi di questa lettura e darvi le mie impressioni. Ho acquistato questo libro uscito l’anno scorso perché mi aveva colpito subito. Generalmente prima di acquistare un libro così pubblicizzato e acclamato aspetto sempre un po’, per paura che tutto il fervore dietro il libro mi conduca sulla strada sbagliata e che mi porti alla fine ad acquistare un libro che poi mi delude.

In questo caso non è proprio andata così, non si può parlare di delusione perché di per sé il libro mi è piaciuto, ma ammetto che forse le mie aspettative erano un po’ alte e diciamo che mi sono dovuta ridimensionare.

La lettura è abbastanza piacevole e con lo stratagemma del bar dove è possibile tornare indietro nel tempo – “l’importante è finire il caffè prima che si raffreddi” – l’autore riesce a raccontarci le storie dei personaggi. Questo stratagemma narrativo mi è piaciuto perché adoro leggere storie dentro la storia.

La scrittura, poi, risulta fluida e scorrevole e si riscontra quel narrare la malinconia nel modo in cui solo i giapponesi sanno fare. Rendendola lieve soffusa, un modo sicuramente diverso da quello occidentale.

Detto ciò ammetto, però, che per alcuni aspetti l’ho trovato un po’ scontato. Carino e piacevole sì, ma che in realtà non mi ha convinto del tutto. È come se qualcosa nella storia fosse venuta a mancare. Di preciso non saprei dire cosa e probabilmente dipende dal fatto che il libro fa parte di una serie (il secondo volume è uscito da poco) e solo continuando la lettura forse quel senso di mancanza verrà colmato.

Per il momento mi riservo il diritto di cambiare opinione e sicuramente ne consiglio comunque la lettura perché nel complesso è un libro carino e piacevole con cui passare il tempo e a tratti anche commovente.

Kazu è ancora convinta che, se vuole, la gente troverà sempre la forza di superare tutte le difficoltà che si presenteranno. Serve solo cuore.
– Finché il caffè è caldo –

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