Recensione: “Il gatto che voleva salvare i libri” di Sosuke Natsukawa

Recensione: “Il gatto che voleva salvare i libri” di Sosuke Natsukawa

Scheda tecnica

Il gatto che voleva salvare i libri

Autore: Sosuke Natsukawa
Genere: Narrativa straniera
Editore: Mondadori
Data di uscita: 06/10/2020
Formato: Cartaceo
Anno pubblicazione: 2020
Pagine: 180

Acquista: Libro  | Ebook   

Trama

La libreria Natsuki è un luogo speciale: un negozio polveroso e solitario, dove gli amanti della lettura possono trovare, tra le pagine dei grandi capolavori di tutto il mondo, un’oasi di pace, un rifugio lontano dal frastuono della quotidianità. Quando il proprietario, uomo colto e appassionato, muore improvvisamente, il nipote Rintaro, un ragazzino timido e introverso, eredita la libreria. Il nonno si è preso cura di lui dopo la morte di sua madre e, ora che è scomparso, Rintaro deve imparare a fare a meno della sua saggezza dolce e pacata. La libreria è sull’orlo del fallimento: un’eredità pesante per il ragazzo, anche perché i segnali dal mondo sono piuttosto scoraggianti: poca gente è davvero interessata alla lettura.

Un giorno, mentre Rintaro si crogiola malinconico nel ricordo del nonno, entra in libreria un gatto parlante. Nonostante le iniziali perplessità del ragazzino, il gatto lo convince a partire per una missione molto speciale: salvare i libri dalla loro scomparsa. Inizia così la storia di un’amicizia magica: un’avventura che li porterà a percorrere quattro diversi labirinti per risolvere altrettante questioni esistenziali sull’importanza della lettura e sulla forza, infinita e imperscrutabile, dell’amore.

Una favola dei nostri tempi, un’ode straordinaria al potere del libro e dell’immaginazione.

"Nei libri c'è un grande potere..." 

Questo il leitmotiv di questa fiaba moderna: un racconto breve in cui si sentono le note di un realismo magico di sottofondo, come mi è capitato di incontrare spesso negli autori del Sol Levante.

Rintaro, che ha da poco perso suo nonno che per lungo tempo è stato tutta la sua famiglia ed il suo mondo, si considera un hikikomori, termine che verrà ripetuto più volte dal protagonista proprio a sottolineare questo suo modo di sentirsi e considerarsi.

Rintaro, infatti, è un tipo solitario. Un invisibile anche agli occhi dei suoi compagni e passa il suo tempo tra gli scaffali della libreria di suo nonno – un piccolo luogo dove sono raccolti vari capolavori, una libreria dell’usato dove chiunque può trovare ciò che cerca – godendo dei suoi saggi consigli.

Con la scomparsa di suo nonno dovrà però imparare a cavarsela da solo e decidere cosa farne della libreria Natsuki, un’eredità che grava sulle sue spalle come un macigno.

A distogliere il giovane Rintaro da quel peso l’avventura insieme ad uno stranissimo gatto parlante condurrà il ragazzo in una mirabolante avventura che lo condurrà finalmente ad uscire dal suo guscio. Un coprotagonista che per alcuni aspetti ricorda il gatto della famosa fiaba il gatto con gli stivali.

Attraverso la voce del protagonista e la lingua tagliente del simpatico gatto, l’autore ci porta in un dedalo di labirinti pieni di personaggi stravaganti in cui si dipana un percorso di crescita in cui il potere della lettura diventa essenziale.

Il linguaggio scorrevole e fresco di Natsukawa fa immergere completamente il lettore nel racconto e lo porta per mano fino al messaggio conclusivo del racconto: il frutto della lettura non può maturare se rimane esclusivamente legato alle sue pagine, ma affinché ciò accada esso deve trapelare fuori dalla pagina.

Il vero potere dei libri, infatti, è l’empatia che nasce e cresce ogni volta che leggiamo una nuova storia.

"Nei libri sono descritti i pensieri di molte persone. Persone che soffrono, che si rattristano, che gioiscono, che ridono... venendo a contatto con le loro parole e le loro storie ci si immedesima e si provano le stesse sensazioni e questo ci permette di conoscere meglio l'animo altrui. [...]"

Se i libri rimangono semplicemente dove sono non diventano altro che un mucchio di carta. Anche i capolavori che celano in sé un enorme potere, anche le grandi opere che raccontano storie meravigliose, se non vengono aperti alla fin fine non sono che pezzi di carta ritagliata. Ma se in essi viene profusa la cura e l’attenzione delle persone, nei libri che continuano ad essere trattati con rispetto va ad insediarsi un’anima.
– Il gatto che voleva salvare i libri –

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