L’ombra di Durgash. Cronache delle multisfere di Tommaso Sguanci

L’ombra di Durgash. Cronache delle multisfere di Tommaso Sguanci

Scheda tecnica

L’ombra di Durgash. Cronache delle multisfere

Autore: Tommaso Sguanci
Genere: Fantasy
Editore: Bertoni editore
Data di uscita: 26/07/2022
Pagine: 264

L’ombra di Durgash. Cronache delle multisfere  

Trama

Leitar è un ragazzo pieno di sogni ma povero di talenti. Adottato da una coppia senza figli, trascorre le giornate lavorando alla fucina del padre, che non perde occasione per fargli pesare la sua incapacità. La sera si immagina guerriero indomito che sconfigge mostri e draghi, ma la mattina lo riporta alla cruda realtà. Laura è una ballerina talentuosa che lavora come manichino vivente in un negozio a Valencia, insieme all’amica Aldara. Soffre a causa dell’ultima relazione, ma quando incontra Miguel pensa di aver trovato colui che le può ricucire le ferite del cuore. Ma l’amore non è solo felicità e pace, soprattutto quando l’invidia s’intromette. Quando Durgash il demone si risveglia dall’Abisso per dominare tutto ciò che esiste, Leitar e Laura si ritrovano a condividere un destino che non credevano possibile, da cui dipende l’esistenza dei loro mondi così lontani chiamati Multisfere. Sotto la guida di Mìriador, potente stregone, i due giovani devono percorrere la strada perduta che porta all’Antico, unico capace di fermare Durgash. Sapranno trovare il modo di viaggiare fra le Multisfere, riusciranno ad affrontare le proprie paure in modo da non mettere a repentaglio la missione?

Chiacchierando con l’autore

  • Quando e come nasce la tua passione per la scrittura?
    • T: Sin da bambino sono stato appassionato di storie, soprattutto quelle fantastiche. Ma il libro che dette una svolta alla mia vita fu Il Signore degli Anelli, che lessi intorno ai 12-13 anni. Tolkien mi fece sognare così tanto che iniziai a scrivere dei racconti, insieme a un gruppo di amici, che condividevamo scambiandoci opinioni. A 20 anni iniziai ad appassionarmi di spiritualità ed esoterismo, tanto da entrare a far parte di un gruppo spirituale in cui la meditazione, lo yoga, l’ascesi e l’esoterismo erano il fulcro. In quegli anni di ricerca e scoperta, supportato dalla mia guida spirituale ho scritto vari racconti che univano i miei due interessi principali: fantasy e spiritualità. I racconti furono pubblicati nel 2014 da Zerounoundici edizioni con il nome di Racconti Intorno al Fuoco (ripubblicati poi da me in self dopo la scadenza del contratto). Il successo del libro mi ha spinto a credere in me e a dedicarmi con ancor più passione alla scrittura, seguendo corsi e frequentando gruppi di scrittori.

  • Com’è nata l’idea per questo romanzo?
    • T: La genesi di Cronache delle Multisfere è stata lunga e travagliata. L’idea originale è nata quando ancora facevo parte del gruppo spirituale: scrivere un romanzo avventuroso simbolico sulla crescita spirituale. Non a caso i protagonisti sono un ragazzo e una ragazza, simboli del maschile e del femminile dentro ognuno di noi. Con la prima stesura venne fuori un racconto tanto ambizioso quanto acerbo. Negli anni, forte di una maturata capacità di scrittura, ripresi in mano l’idea, tenendo alcuni spunti e riscrivendo la maggior parte del testo, che è stato poi visto e rivisto innumerevoli volte, passato sotto l’occhio attento di un editor professionista fino alla sua forma finale.
  • Come mai proprio questo genere/storia?
    • T: La scelta del fantasy è data dalla sua capacità di seguire gli stessi meccanismi degli antichi miti, con i loro archetipi e i loro simboli, rinnovandosi costantemente in un linguaggio e un approccio “moderno”, adatto ai nostri giorni. La potenza del fantasy, così bistrattato e poco considerato in Italia, è proprio quella di riuscire a trasmettere messaggi potenti grazie ai simboli veicolati da archetipi modernizzati facilmente recepibili dalle generazioni presenti. Così la mia storia affonda le sue radici nel fantasy classico, ne sfrutta i simboli, e poi percorre la sua strada immergendosi in altri generi (come il romance, ma non solo) ognuno dei quali è un archetipo dell’animo umano.
  • Hai altri progetti letterari in mente per il prossimo futuro?
    • T: Sì, sto già scrivendo un altro romanzo, ispirato alla storia di Sun Wukong, conosciuto in Italia con il nome di Scimmiotto (la storia cinese che ha ispirato Dragon Ball). L’ambientazione è la Cina del 1100, precisamente il Monastero di Shaolin. Ma non si tratta di un romanzo storico (sebbene ci siano eventi e personaggi storici realmente esistiti), bensì di un racconto fantastico. Una bambina di nome Yu Lun viene abbandonata davanti al monastero di Shaolin. Per via di strani segni, viene considerata l’incarnazione del Guerriero Celeste tanto atteso e addestrata alle arti marziali. Quando gli Jurchen invadono il nord della Cina, Shaolin compreso, Yu Lun è mandata a liberare Song Jiang dal suo esilio in India, unico capace di contrastare gli Jurchen. Durante il suo viaggio verso l’India, Yu Lun incontrerà dei bizzarri personaggi che si uniranno a lei, ognuno di loro diretto in India per motivi diversi: un guerriero vichingo, una zingara, un poeta zoroastriano e un cavaliere templare. Cosa mai potrà combinare una tale accozzaglia di caratteri e personalità diverse? Ma soprattutto, cosa li aspetterà in India?

Estratto

Il vecchio Simeone smise di raccontare, tirando grandi e lente boccate dalla sua pipa di schiuma di mare, gli occhi fissi sul fuoco. Anelli di fumo dai riflessi cangianti andavano ad inserirsi l’uno dentro l’altro in vorticose spirali che aleggiavano sopra le teste. L’eterea catena pareva racchiudere in ogni anello un pezzo della storia, che inscindibilmente si legava a quello precedente e a quello successivo, proprio come gli eventi della vita reale e le note di una melodia lenta e dolce. La catena di fumo si librò sempre più in alto e si perse sopra il falò, spazzata via dalla colonna di calore ascendente. L’anziano accarezzò la sua barba e ricominciò a narrare.

Estratto L’ombra di Durgash. Cronache delle multisfere di Tommaso Sguanci, 2022, per gentile concessione

L’autore: Tommaso Sguanci

Tommaso Sguanci nasce a Firenze nel 1980. Sin da ragazzo si appassiona di storie fantasy e scrive i suoi primi racconti. A venti anni inizia a interessarsi di esoterismo e spiritualità, soprattutto quella orientale. Si laurea alla Pontificia Università Gregoriana di Roma in Filosofia e Teologia. Si dedica allo studio e alla pratica delle discipline olistiche, in particolare lo shiatsu, il massaggio thailandese e il tuina. Nel 2014 pubblica il suo primo libro per la Zerounoundici edizioni, una raccolta di storie intitolata Racconti intorno al Fuoco. Nel 2016 lascia l’Italia e vive in Irlanda, Grecia e infine in Giappone, dove attualmente risiede. Nel luglio 2022 esce il primo volume della trilogia Cronache delle Multisfere edita da Bertoni Editore. I suoi autori di riferimento sono Tolkien, Rowling, Hesse, Ende, Murakami Haruki, Melville, Benni, Calvino. È appassionato anche di anime e film di animazione giapponese, soprattutto quelli dello Studio Ghibli.

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Recensione: “La stella – saga del sigillo della luna” di Cleo Rozenfeld

Recensione: “La stella – saga del sigillo della luna” di Cleo Rozenfeld

Buona giornata miei cari amici di oggi, con la recensione di oggi ci immergiamo in una storia fantasy dai tratti mitologici. Ringrazio l’autrice Cleo Rozenfeld per avermi dato la possibilità di leggere il suo romanzo.

Scheda tecnica

La stella. Saga del sigillo della Luna

Autore: Cleo Rozenfeld
Genere: Fantasy
Editore: Self Publishing
Data di uscita: 31/10/2020
Formato: Ebook
Anno pubblicazione: 2020
Pagine: 277

Acquista: Libro   | Ebook   

Trama

Inanna, Dea dell’Amore e della Guerra, vittima di un sortilegio da parte del Dio della Luna, decide di andare nell’Oltretomba e diventarne la padrona.
La Dea si scontrerà con Ereškigal, Regina della Morte, ma dal loro incontro scaturiranno eventi disastrosi influenzando il ventunesimo secolo e così la vita di Ambròse Rayven, quindicenne scappata dal manicomio di Canberra grazie a sua nonna Mary-Rose.
Il destino di Ambròse è stato già deciso millenni prima, perché la ragazza è una delle reincarnazioni di Inanna, divise in otto parti come la stella ad otto punte a lei sacra.

La storia che avrebbe potuto essere…

È la prima frase che ho pensato una volta aver concluso la lettura di questo romanzo. Il libro è il primo di una saga fantasy e di base ha tutti i presupposti per essere un fantasy con in fiocchi. Innanzitutto l’originalità del tema: l’autrice prende spunto per costruire la sua storia dalla mitologia sumerica, elemento decisamente di grande impatto e novità.

Nella prima parte del romanzo ci viene narrata le vicende di Innanna dea dell’amore e della guerra che si intrecceranno a quelle di Ambrose, ragazza quindicenne scappata da un manicomio.

Il romanzo si presenta strutturato in due parti. Inizialmente abbiamo un lunghissimo preludio, di otto cuspidi che ci introduce la figura di Inanna, la sua storia e la sua discesa negli inferi. In questa prima parte lo studio della cultura sumerica da parte dell’autrice emerge preponderante e ci catapulta in luoghi e ambientazioni che passatemi il termine, potremmo definire esotiche perché raramente si ritrovano nella letteratura.

Nella seconda parte abbiamo l’introduzione del personaggio di Ambrose e ci spostiamo così ai giorni nostri. Proseguendo nella lettura capiremo il perché la piccola Ambrose sia legata alla dea e anche la scelta di scrivere un preludio così lungo al romanzo.

Un romanzo che sicuramente incuriosisce e che ha tutti i requisiti giusti, se non fosse per i vari refusi e gli errori grammaticali che rovinano il procedere della lettura, cosa che è davvero un peccato perché la storia è davvero molto bella, specialmente per gli appassionati di fantasy.

Nella seconda parte, inoltre, ho notato alcune incongruenze nella descrizione dei personaggi, niente di troppo rilevante, ma che può creare una certa confusione nel lettore.

In conclusione posso dire che potenzialmente potrebbe essere un ottimo libro, ma che andrebbe rivisto anche da un editor magari per limare e rifinire il tutto e renderlo davvero la storia che potrebbe essere.

Millenni fa, quando tutto era sconosciuto, quando si è narrato l’Enûma ilû awîlum e gli Dei crearono gli uomini, si è cantato il pianto, l’ira e la vendetta del Leone Celeste.

– La stella; saga del sigillo della luna –

#prodottofornitoda Cleo Rozenfeld

L’autrice: Cleo Rozenfeld

Cleo Rozenfeld è uno pseudonimo usato per privacy. Nata a Manfredonia in provincia di Foggia il 27 Luglio 1996. Fin da piccola il
suo primo approccio con la lettura è con il mondo manga e anime,
successivamente con il genere urban fantasy e young adult . I suoi autori di riferimenti sono: Kelley
Armsrong, Kaori Yuki, Kerstin Gier, Hiro Fujiwara, Chie Shinohara, Mizuho Kusanagi , Leisa Rayven, , Madeline Miller, Phedre Banshee,
Giuseppe Rinaldi, Giulia Letizia , Flaminia Galeoni e Daphne Stalwart.

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Recensione: “Ronin, il samurai errante (vol.1)” di Antonio La Sala e Rita Ricciardi

Recensione: “Ronin, il samurai errante (vol.1)” di Antonio La Sala e Rita Ricciardi

Ronin, il samurai errante (vol.1)

Autore: Antonio La Sale e Rita Ricciardi
Genere: Light novel fantasy
Editore: Independently published
Data di uscita: 7/07/2020
Formato: Ebook
Anno pubblicazione: 2020

Acquista: Libro Ebook

Trama

Hantai è una nazione insulare, suddivisa in regni, l’intero territorio è infestato da yokai e sconvolto da numerose guerre tra i paesi degli uomini. Ebisu Rakki, un ragazzo con il sogno di diventare samurai, va via di casa per iniziare il suo percorso.Duelli, battaglie, tradimenti, complotti, yokai, amori e luoghi mozzafiato aspettano questo temerario ragazzo e il suo amato sogno.”Da ogni piccolo germoglio nasce un albero con molte fronde. Ogni fortezza si erige con la posa della prima pietra. Ogni viaggio comincia con un solo passo”.

Amici lettori eccoci di nuovo qua! Oggi vi parlo del primo volume di questa trilogia: Ronin, il samurai errate. È un volume che ho letto per una collaborazione, ringrazio infatti gli autori Antonio La Sala e Rita Ricciardi per la copia del volume.

La lettura di oggi è più precisamente una light novel fantasy che riprende le ambientazioni giapponesi. Sono stata molto contenta di leggere questo libro perché racchiude molte cose che personalmente a me piacciono molto: l’ambientazione giapponese, il fantasy e i disegni stile manga che ho veramente apprezzato perché sono effettivamente molto belli secondo me.

Ma veniamo alla storia: devo dire che la lettura mi è piaciuta molto, si vede che i due autori si sono impegnati per strutturarla, si nota lo studio che c’è dietro sia per quanto riguarda l’epoca dei samurai sia per la mitologia giapponese che ricorre nel volume. Oltre questo anche tutta la creazione dell’ambientazione è ben studiata, il regno di Hantai viene non solo descritto, ma anche illustrato ed è così molto più facile per il lettore calarsi nelle vicende del racconto.

Regno di Hantai (Immagine ripresa dal libro “Ronin, il samurai errante (vol.1)”

Inoltre la storia scorre bene e soprattutto incuriosisce il lettore che rimane coinvolto ed è spinto a continuare la lettura per sapere cosa succederà al nostro protagonista.

Posso quindi affermare che è una lettura che mi è piaciuta molto, nonostante ciò in alcuni passaggi avrei preferito un maggior approfondimento, soprattutto per quanto riguarda la storia del protagonista quando da samurai diventa un ronin. Per quanto riguarda la scrittura ho notato qualche refuso qua e là, ma nulla di così fastidioso da non far proseguire la lettura in modo scorrevole.

Nel complesso è sicuramente un libro che ho apprezzato e che mi sento assolutamente di consigliare, soprattutto agli appassionati del genere.

Nacqui per miracolo, durante il parto il cordone che poco prima mi nutriva stava per soffocarmi…Ma fortunatamente tutto andò per il meglio. Nonostante questa mia prima battaglia venni al mondo, e mi fu dato il nome di EBISU RAKKI.
– Ronin, il samurai errante –

#proddotofornitoda Antonio La Sala e Rita Ricciardi

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