Una mente piena di Daniele Benzi

Una mente piena di Daniele Benzi

Scheda tecnica

Una mente piena

Autore: Daniele Benzi
Genere: Psicologia, introspezione
Editore: Self publishing
Data di uscita: 31/08/2021
Pagine: 136

 Una mente piena

Trama

L’autore si sofferma sull’analisi di fattori astratti, capaci di condizionarci, il modo di pensare così come la vita in senso più generico. Elementi di cui spesso viene ignorata la rilevanza, non essendo concrete, ma il cui impatto risulta comunque tangibile. I temi vanno a toccare la crescita in quanto processo mentale, la rivoluzione che la generazione Z sta mettendo in atto a livello di mentalità, la differenza tra un’emozione ed uno stato d’animo, e tanto altro. Si tratta solo di un assaggio di ciò che l’opera ha da offrire. 136 pagine, suddivise in 16 capitoli, che portano l’obiettivo di instaurare riflessioni. Se si ha voglia di affrontare nuove tematiche, ed eventualmente mettere in discussione delle certezze, questo libro può fare al caso proprio.

Chiacchierando con l’autore

  • Quando e come nasce la tua passione per la scrittura?
    • D: Quando frequentavo le scuole elementari, già mostravo un interesse spiccato nei confronti della scrittura. Ovviamente si trattava di banalità, avevo 9 o 11 anni, ma costituivano pur sempre dei primi accenni. Il “come” non risulta chiaro nemmeno a me, la passione è scoccata in maniera del tutto spontanea e non è correlata ad un singolo evento. Sono sempre stato molto curioso e con tanta voglia di esplorare il mondo che mi circondava, allora come adesso che sono ventenne. In questo caso, direi scoperta delle mie abilità e di lati di me stesso celati, non visibili ad occhio nudo.
  • Com’è nata l’idea per questo romanzo?
    • D: Tutto è iniziato quando avevo sedici anni e frequentavo la terza superiore. Da tempo bazzicava nella mia mente l’idea di scrivere un libro, ma non mi ero mai cimentato seriamente nel farlo, preferendo dedicarmi alla musica. Ironia della sorte, è stato un progetto scolastico a darmi l’input. Era stato commissionato ad alcuni studenti di scrivere un tema riguardante il viaggio come concetto. Ho apprezzato il risultato così tanto che ho deciso di impegnarmi nella stesura di un libro. Tale evento in particolare ha riacceso quella fiamma che avevo un po’ perso nel tempo. In generale, tutto ciò che concepisco deriva dalla mia tendenza innata che prevede l’introspezione e l’autoanalisi. Tutto questo mischiato al bisogno continuo di esternare i pensieri interiori.
  • Come mai proprio questo genere/storia/argomento?
    • D: Ho preso la decisione di scrivere Una mente piena con l’unico scopo di dare voce alla mia parte più introspettiva, esponendo teorie personali riguardanti temi astratti. Non mi sono preoccupato di rientrare in un genere ben definito, infatti ho scoperto che poteva essere compresa nella categoria dei saggi solo dopo la pubblicazione. So che può sembrare assurdo ma non ho mai amato le etichette.
  • Hai altri progetti letterari in mente per il prossimo futuro?
    • D: Anche troppi, tanto che dovrei fare chiarezza nella mia mente. Senza dubbio la “saga” continuerà, ho in cantiere il seguito di Una mente piena anche se, come specificherò più volte, non si tratterà di una semplice seconda parte, ma di un’opera a sé stante. In più, chissà dove mi porterà il vento, o meglio la mia mente. Ho progetti da modellare e ridefinire, di sicuro ho ancora veramente tanta ispirazione e altrettanto da dare.

Estratto

La conclusione è la parte più importante di un viaggio, quella in cui si dà senso a tutto, dove si decide chi e come essere. Dove si raccolgono le idee, i concetti appresi e li si mettono insieme al fine di creare qualcosa di nuovo. È il verdetto finale del viaggio appena intrapreso, il momento di maggiore riflessione.

Ogni rottura porta con sé della malinconia, e talvolta un senso di disorientamento, dovuti all’entrata in un mondo nuovo. Questa si traduce con un cambiamento della personalità. Se ciò avviene, il viaggio avrà avuto un senso. Superato lo sconforto iniziale avrà inizio una nuova vita, più ricca di consapevolezza. Conoscere sé stessi è fondamentale, per questo la vita è piena di viaggi. O meglio, come si è detto, essa stessa è una continua successione di essi.

Estratto Una mente piena di Daniele Benzi, 2021, per gentile concessione

L’autore: Daniele Benzi

Daniele Benzi nasce il 13 giugno 2002 a Rimini. Vive e frequenta la scuola dell’obbligo nella sua città natale, mostrando sin dalla tenera età uno spiccato interesse per la scrittura. Più in generale, nei confronti della scoperta e dell’analisi interiore. Già durante la scuola elementare si diletta a scrivere testi, pur trattandosi di compiti di italiano. Questa passione non sfocia mai definitivamente, resta sempre nel limbo senza concretizzarsi, fino ad un certo punto. Terminate le scuole medie, si iscrive al liceo delle Scienze Umane. Nel corso del terzo anno, viene organizzato un progetto scolastico, in relazione al quale alcuni studenti sono incaricati di scrivere un testo. Così nasce la bozza del capitolo “Viaggio”, facente parte della prima opera pubblicata da Daniele, il saggio “Una mente piena”. Tale episodio riaccenderà in lui la passione per la scrittura, da tempo trascurata, dando vita a tutto. 3 anni dopo, nel 2021, l’opera vede la luce tramite un percorso lungo e travagliato, segnato da un impegno intermittente. Viene pubblicata sotto la formula del self-publishing, tramite Amazon. Così prende avvio la carriera letteraria di Daniele Benzi.

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Recensione: “Sangue salmastro” di Vincenzo Cavallari

Recensione: “Sangue salmastro” di Vincenzo Cavallari

Buona giornata miei cari amici lettori e buon primo settembre. Iniziamo questo mese con una nuova recensione! Oggi vi parlo di un libro di un autore con cui ho già collaborato in precedenza, Vincenzo Cavallari che ringrazio per aver deciso di collaborare con me ancora una volta.
Buona lettura!

Scheda tecnica

Sangue Salmastro

Autore: Vincenzo Cavallari
Genere: Narrativa italiana
Editore: Self Publishing
Data di uscita: 1/05/2022
Formato: Ebook
Anno pubblicazione: 2022
Pagine: 172

Acquista: Libro   | Ebook   

Trama

La morte del professor Adam Ritter non è stata un grosso problema per il suo primogenito Bruno, ma ha colpito duramente il suo secondogenito. Desideroso di avere la sua approvazione anche dopo la morte, lascerà la famiglia per un viaggio alla ricerca del fratello maggiore, dal quale ha ricevuto una misteriosa lettera d’aiuto che lo condurrà, tra valli paludose e leggende dimenticate, alla scoperta di una terribile verità.

“L’umanità ha sempre posto la ricerca del divino e dei misteri che muovono il mondo al vertice tra le capacità che la contraddistinguono dalle altre specie animali del pianeta.”

È con questa premessa che inizia il romanzo di Vincenzo Cavallari, un horror che non ti aspetti dove la ricerca di qualcosa di antico si tramuta nella più dannosa delle avventure per i fratelli Ritter.

Il protagonista indiscusso del romanzo è il secondo genito che si troverà coinvolto nella ricerca di suo fratello Bruno, dopo aver ricevuto da quest’ultimo una lettera d’aiuto.

Le figure dei due fratelli sono antitetiche tra loro: Bruno il figlio maggiore di Adam Ritter, dotato di incredibile intelletto è dedito all’avventura e ai piacere della vita, il fratello minore è caratterizzato da una natura più sedentaria, dedito alla famiglia e fautore di una stabilità esistenziale. Caratteristiche che lo porteranno ad essere il prescelto per il ruolo di protagonista del romanzo.

Sebbene, infatti, sia un horror a tutti gli effetti il libro è strutturato proprio come un vero viaggio dell’eroe che si fa strada nelle sue più profonde paure per andare in aiuto del fratello scomparso.

Attraverso una scrittura fluida e scorrevole che nonostante tutto non lascia indietro un linguaggio forbito ed elegante adatto all’ambientazione del racconto, l’autore lega insieme vari elementi nella trama fondendoli insieme in un connubio perfetto. Tra tutti possiamo ritrovare il tema della metamorfosi che non riguarda solo quella del protagonista che tornerà sicuramente cambiato dall’avventura vissuta, ma anche un cambiamento fisico da parte del fratello Bruno e che sarà causa della sua scomparsa. Metamorfosi che per come è descritta mi ha ricordato l’episodio 20 della seconda stagione di Buffy l’ammazzavampiri, per chi conosce la serie, leggendo questo libro mi capirà.

Una ricerca storica che fonda le sue radici nella superstizione e nella ricerca di qualcosa di divino e che condurrà i protagonisti in luoghi sconosciuti. Un mix perfetto di horror e fantascienza.

Al contrario la fiamma della passione per l’ignoto, l’ossessione del nostro genere verso quei misteri insondabili della materia e della vita possono essere definiti come l’unico tassello mancante da ogni specie conosciuta sulla faccia della terra, ad esclusione di quelle più affini alla specie Homo Sapiens e tuttora estinte da tempo.

– Sangue Salmastro –

#prodottofornitoda Vincenzo Cavallari

L’autore: Vincenzo Cavallari

Provengo da un nebbioso e disperso paesino della provincia di Ferrara, una via di mezzo tra Vigàta e Silent Hill famoso per essere piccolo, avere una posta ed una popolazione di fenicotteri rosa in deciso aumento, anche se l’arrivo degli Ibis

li sta un pò mettendo alla prova. Ho pubblicato due racconti tramite Amazon intitolati “World Wide Dead” e “Eloh 9000” entrambi di genere fantascientifico,ma sono principalmente un lettore ed un cinefilo, amo la fantascienza e le spy story, anche se non disdegno qualche classico o qualche storia action. I miei autori preferiti? RR Martin, Clancy e Lovecraft.

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Recensione: Ronin, il samurai errante vol 2

Recensione: Ronin, il samurai errante vol 2

Buona giornata cari lettori eccomi qui finalmente con una nuova recensione per la sezione autori emergenti! Conoscerete sicuramente il libro di cui vi parlerò perché si tratta del secondo volume di una saga di cui ho letto e recensito il primo volume lo scorso anno, ma per il momento non aggiungo altro e vi invito a continuare la lettura…

Scheda tecnica

Ronin, il samurai errante vol. 2

Autore: Antonio La Sala
Genere: Light Novel
Editore: Self publishing
Data di uscita: 15/09/2020
Formato: Ebook
Anno pubblicazione: 2020
Pagine: 149

Acquista: LibroEbook   

Trama

Hantai è una nazione insulare, suddivisa in regni, l’intero territorio è infestato da yokai e sconvolto da numerose guerre tra i paesi degli uomini. Ebisu Rakki, un ragazzo con il sogno di diventare samurai, va via di casa per iniziare il suo percorso. Duelli, battaglie, tradimenti, complotti, yokai, amori e luoghi mozzafiato aspettano questo temerario ragazzo e il suo amato sogno. “Da ogni piccolo germoglio nasce un albero con molte fronde. Ogni fortezza si erige con la posa della prima pietra. Ogni viaggio comincia con un solo passo”.

Ronin, il samurai errante è una light novel ideata e scritta da Antonio La Sala, giovane autore appassionato di cultura giapponese.

Questo secondo volume si apre immediatamente dopo gli eventi della fine del primo e ritroviamo subito il nostro protagonista Ebisu Rakki e la sua compagna di viaggio Mizuki entrando così direttamente nel vivo della narrazione. Insieme ai nostri personaggi, infatti, si incontra subito anche l’elemento mitologico con la comparsa di un nuovo yokai da affrontare.

Sebbene tale elemento compaia immediatamente nella narrazione non sarà comunque predominante e con il procedere della storia l’attenzione verrà spostata su altri eventi, legati più che altro ai nostri personaggi. Questo secondo volume, infatti, si concentra maggiormente sulla figura di Mizuki, lasciando addirittura un po’ più in secondo piano la figura del nostro eroe principale.

Nonostante ciò la narrazione non ne risente e anzi in questo modo abbiamo la possibilità di vedere maggiormente l’evoluzione del personaggio femminile e scoprire un po’ più su di lei e sul suo carattere.

Assieme alla figura di Mizuki entrano in scena vecchi e nuovi personaggi ad arricchire le vicende della nostra saga, tra questi rincontreremo anche lo sfregiato, nemico di Rakki nel primo volume. Anche per questo personaggio l’autore ci mostrerà vecchie e nuove sfaccettature che ce lo faranno conoscere un po’ meglio e che ce lo faranno apprezzare di più.

©Immagine ripresa dal libro “Ronin, il samurai errante, vol.2 di Antonio La Sala, 2020, per gentile concessione.

Se dal punto di vista dei personaggi abbiamo un’evoluzione e scopriamo nuove sfumature, la scrittura delle vicende non si discosta dallo stile utilizzato finora, prediligendo periodi brevi e i dialoghi che ci permettono da subito di entrare nella storia. Il linguaggio è scarno, ma non è un elemento negativo anzi ben si adatta al genere e ovviamente corredato sempre dai disegni dell’autore che ritroviamo con il loro tratto deciso, quasi rude e che ben si adeguano ai personaggi della nostra storia.

Una volta uscito da lì, Rakki mi guardò per un istante senza però rivolgermi la parola.
Successivamente l’affannato ronin si avvicinò al daimyo per poi dirgli: “Ho vinto nobile Kin, siete libero da quello spettro.”
– Ronin, il samurai errante vol.2 –

#prodottofornitoda Antonio La Sala

L’autore: Antonio La Sala

Antonio La Sala nasce a San Marco in Lamis, in provincia di Foggia il 27 febbraio del 1994.
Fin da bambino ha sempre amato disegnare e inventare storie fantasiose,
ama molto gli animali e le piante. È molto affascinato dalla cultura Giapponese,
motivo che lo ha ispirato a scrivere questa storia.

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L’albero di nespole di Giulietta fabbo

L’albero di nespole di Giulietta fabbo

Trama

L’albero di nespole racconta la storia di una famiglia in un paesino del sud Italia, che, tra devastazione sociale e decisioni imponderabili, vede caratterizzare il destino dei suoi componenti. La speranza e l’amore però, riescono ad eludere il fato e a sopravvivere nonostante le miserie umane. Un libro che ripercorre, a cavallo della II guerra mondiale, gli avvenimenti che sconvolsero l’Italia, che determinarono la ripresa del bel Paese e nel quale gli eventi bellici e il boom economico prendono forma concreta nelle vite dei protagonisti.

L’albero di nespole  

Chiacchierando con l’autrice

  • Quando e come nasce la tua passione per la scrittura?
    • G: La mia passione per la scrittura nasce da lontano: ho sempre amato scrivere. Mi diletto in poesie, articoli per quotidiani, racconti. L’albero di nespole è il mio primo romanzo, il primo progetto con un respiro più ampio.
  • Com’è nata l’idea per questo romanzo?
    • G: Un’estate io e la mia famiglia ci siamo ritrovati a vivere un periodo delicato a causa di un incidente di mia figlia. C’era tanto tempo libero da far passare e c’era  questa storia che apparteneva alla comunità del paese in cui sono nata e che ho respirato nell’aria intorno a me fin da quando ero bambina. Così un pomeriggio molto caldo ho cominciato a scrivere un capitolo, e la storia ha cominciato a prendere forma naturalmente: ogni volta che finivo di scrivere un capitolo, nella mia mente cominciava già ad affacciarsi il successivo. La storia si componeva da sola. Nel giro di un’estate, pomeriggio dopo pomeriggio, mi sono ritrovata con il romanzo finito e la ferita di mia figlia guarita. 
  • Come mai proprio questo genere?
    • G: La vicenda familiare a cui mi sono ispirata è inquadrata storicamente lungo l’intero corso del Novecento: questo è stato un secolo pieno di eventi, di mutamenti, di veloci trasformazioni della vita quotidiana. Il romanzo è diventato “storico” strada facendo, man mano che gli eventi che raccontavo si incastonavano in evoluzioni storiche che inevitabilmente li condizionavano  ed era affascinante seguire l’evolversi della vita di un uomo e di una comunità di un piccolo paese contemporaneamente all’evoluzione tecnologica e scientifica.
  • Hai altri progetti letterari in mente per il prossimo futuro?
    • G: Per adesso mi sto dedicando molto alla promozione di questo romanzo appena uscito: è come una bambino appena nato e ho bisogno di seguire i suoi primi passi in questa fase delicata iniziale. Ma non escludo la possibilità di rimettermi a scrivere appena una nuova storia mi attrarrà con il suo fascino e i suoi messaggi impliciti da poter donare a chi legge.

L’autrice

GIULIETTA FABBO nasce ad Avellino il 12 gennaio 1971. È laureata in Lettere Classiche e insegna Materie Letterarie, Latino e Greco presso il Liceo Classico “Pietro Colletta” di Avellino. È sposata e ha due figli adolescenti. Appassionata di archeologia, ha pubblicato schede tecniche nel volume “NOTARCHIRICO 500.000 anni fa” a cura di M. Piperno (ed. OSANNA Venosa) e ha lavorato in qualità di archeologa preistorica presso la Soprintendenza Speciale al Museo Preistorico Etnografico Pigorini di Roma e presso l’area archeologica US Navy di Gricignano di Aversa (CE).

Estratti

Una nave era pronta a salpare nel porto di Napoli, e lo avrebbe ricondotto in America. La sua vita era là. La sua famiglia lo amava, ma la sua vita era in America.

©Estratto L’albero di nespole di Giulietta Fabbo, 2022, per gentile concessione.

Una nave era pronta a salpare nel porto di Napoli, e lo avrebbe ricondotto in America. La sua vita era là. La sua famiglia lo amava, ma la sua vita era in America.

©Estratto L’albero di nespole di Giulietta Fabbo, 2022, per gentile concessione.

Era il momento di smettere di accettare e di subire le decisioni e di cominciare a SCEGLIERE in che modo vivere, in che direzione andare, quali strade percorrere. In America.

©Estratto L’albero di nespole di Giulietta Fabbo, 2022, per gentile concessione.

Delusioni, amarezze, frustrazioni, sfiducia erano stati spesso suoi compagni di viaggio, ma la gioia, la dolcezza, l’amore erano stati sentimenti vissuti così intensamente da rendere la sua vita, in ogni caso, degna di essere vissuta e goduta.

©Estratto L’albero di nespole di Giulietta Fabbo, 2022, per gentile concessione.

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Recensione: “Eterni Prigionieri” di Gabriele Iacono

Recensione: “Eterni Prigionieri” di Gabriele Iacono

Eterni Prigionieri

Autore: Gabriele Iacono
Genere: Racconti
Editore: Jacopo Lupi Editore
Data di uscita: 10/08/2020
Formato: Ebook
Anno pubblicazione: 2020

Acquista: Libro Ebook

Trama

Igor, Alma e Aamir: Un uomo, una donna e un bambino.
Tre viaggi e tre storie. Un unico grande sogno: quello di vivere.
Un viaggio attraverso il mare e attraverso i sogni e le paure di un popolo senza nome.
Una storia di immigrazione, di razzismo e di discriminazione…o forse più semplicemente la storia degli uomini: degli uomini che hanno il coraggio di morire e la forza per tornare a vivere.

Buongiorno mie cari booklover oggi vi parlo di un libro che ho letto per una collaborazione: Eterni prigionieri di Gabriele Iacono che ringrazio tantissimo per la copia.

Il libro è una raccolta di tre storie, tre racconti brevi legati da un unico filo conduttore: il viaggio disperato alla ricerca di un posto in cui vivere.

È un libro breve che si legge velocemente, ma di un’intensità tale che è difficile lasciare andare quelle storie e quei personaggi anche una volta finito. L’autore, infatti, con il suo modo di scrivere che riesce a coinvolgere immediatamente il lettore, ci catapulta nei pensieri dei tre protagonisti.

Pensieri dolorosi, perché dolorose sono le loro esperienze, ma tutti e tre comunque con la speranza di riuscire a trovare finalmente il loro posto nel mondo. Nei loro pensieri troviamo l’Italia meta prescelta del loro difficile viaggio che è più un’utopia che un luogo reale. Loro stessi sono i primi a chiedersi se mai arriveranno a toccare le sponde di quella terra tanto sperata e intanto in quell’imbarcazione che li trasporta in quel viaggio della speranza soffrono e resistono come i loro compagni.

Non tutti riusciranno a toccare terra, perché il mare diventa un assassino crudele che il più delle volte non lascia scampo.

Ed è proprio il mare il nostro quarto protagonista, sempre presente in tutti e tre i racconti. Un mare che inghiotte tutte le speranze e i sogni, che non è salvifico ma fonte della più grande disperazione, eppure nella sua sterminatezza produce un barlume di speranza perché al di là di esso può esserci una nuova vita.

È stata decisamente una lettura molto bella, intensa e struggente. Pone l’attenzione del lettore verso quello scenario devastante che la pandemia ci ha fatto accantonare in questo ultimo anno e ci invita a non dimenticare che oltre le nostre coste il mare continua a mietere le sue vittime.

Una lettura che assolutamente consiglio che nonostante il tema non facile si legge tutta d’un fiato.  

Il destino si era accanito su di loro con estrema durezza: erano vivi perché avevano resistito?
Perché erano i più forti?
O forse erano stati soltanto fortunati…vite da pescare nel fondo buio di un sacchetto, da gettare via o da risparmiare?
– Eterni Prigionieri –

#prodottofornitoda Gabriele Iacono

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