Innaturale coscienza, quando si viene sfiorati da un gelido tatto, e il mondo si dissolve da non esistere più. Ogni cosa è immersa nelle tenebre. Attimi di lucidità che giocano molto sulla labile linea di demarcazione fra incubo e realtà. Ed è ciò che accomuna le cinque favole horror raccolte nell’antologia. Un vascello di parole, disturbanti e grottesche, come un cantino lugubre, che ha radunato una marmaglia composta da: un lupo mannaro, una strega, un’orda di scheletri, un demone e un perfido custode di un cimitero.
Miei cari booklover eccoci di nuovo qui per parlare di un’altra lettura. Il libro è sempre una collaborazione e l’autrice come vi accennavo è sempre Alessia Piemonte autrice del libro “Perle di thriller”.
Questa volta la nostra autrice ci diletta con delle fiabe, ma non sono delle fiabe qualsiasi quelle che ci accingiamo a leggere. La penna dell’autrice riporta a galla miti e atmosfere da incubo.
La scrittura come sempre è brillante e molto accurata, c’è di nuovo il giusto mix di suspense e elementi macabri. Le fiabe della Piemonte per certi aspetti mi hanno ricordato quelle dei fratelli Grimm della prima edizione, quando ancora i testi non erano stati modificati ed edulcorati come nelle versioni successive per essere adattate ad un pubblico di bambini.
Pertanto rispetto al libro precedente legato al genere thriller, qui ci ritroviamo catapultati in un’atmosfera decisamente surreale ed è proprio questo aspetto a rendere la lettura interessante ed intrigante: l’emergere delle nostre paure più recondite.
Posso dire sinceramente che ho letto con piacere queste fiabe e che la lettura è stata coinvolgente e mai noiosa anche se ammetto di aver preferito molto di più l’altro libro dell’autrice, ma questo esclusivamente per una preferenza personale: leggo molto più volentieri il genere thriller.
Ciò nonostante è sicuramente una lettura che consiglio.
Vive immersa tra l’odore della carta e dell’inchiostro. Appassionata lettrice ha compiuto studi umanistici e spera di diventare una brava scrittrice e una brava insegnante
“Perle di Thriller” è una raccolta di sei racconti che si muovono indipendenti seguendo la scia del sangue. Un viaggio noir per l’Italia tra omicidi, serial killer, relazioni illecite, sette religiose e traumi da superare. Alessia Piemonte ci regala brevi fotografie della quotidianità nascosta d’altri tempi, ricca di colpi di scena e situazioni losche.
Ciao miei cari booklover finalmente eccomi di nuovo qui con un’altra recensione! Sono un po’ indietro a dire il vero perché leggo più velocemente di quanto riesco a postare, ma nonostante tutto eccomi qui.
Oggi vi porto il libro di un’autrice, Alessia Piemonte, che mi ha contattato per una collaborazione, anzi due perché ho in coda un altro suo libro da leggere e non vedo l’ora, ma partiamo con questo.
Il libro è una raccolta di racconti thriller veramente belli. Io adoro il genere thriller e i gialli in generale e quindi potreste pensare che sono di parte, ma sono realmente obiettiva quando dico che sono belli e coinvolgenti.
Il primo racconto per esempio ha tutte le basi per essere sviluppato come romanzo secondo me, ma a parte questo tutti quanti nonostante la brevità dei testi fanno emergere protagonisti ben strutturati e soprattutto l’autrice è molto brava nel descrivere i dettagli, cosa essenziale quando si scrivere un genere come questo.
L’atmosfera è decisamente macabra, ma non in modo eccessivo, quel tanto che basta da essere in linea con il genere.
Inoltre le ambientazioni dei racconti non sono mai le stesse, ogni volta ci troviamo in città diverse e anche se il filo conduttore sono gli omicidi essi non sono mai identici, perciò non risultano mai banali.
La scrittura è fluida e coinvolgente e cattura il lettore senza annoiarlo. Lo tiene con il fiato sospeso e riesce anche a sconvolgerlo. Effettivamente ammetto che qualche finale non me lo sarei aspettato e la cosa mi ha sorpreso in modo piacevole perché la storia non è risultata scontata.
Per quanto generalmente legga molti più romanzi che racconti, questa raccolta mi è piaciuta molto proprio per quanto detto fino a questo momento, inoltre anche perché so per esperienza che scrivere racconti è molto più difficile che scrivere romanzi per cui davvero complimenti all’autrice per questa sua opera che assolutamente vi consiglio.
Vive immersa tra l’odore della carta e dell’inchiostro. Appassionata lettrice ha compiuto studi umanistici e spera di diventare una brava scrittrice e una brava insegnante
Giulia Castellani
Vive immersa tra l'odore della carta e dell'inchiostro. Appassionata lettrice ha compiuto studi umanistici e spera di diventare una brava scrittrice e una brava insegnante