Buona giornata miei cari amici lettori e buon primo settembre. Iniziamo questo mese con una nuova recensione! Oggi vi parlo di un libro di un autore con cui ho già collaborato in precedenza, Vincenzo Cavallari che ringrazio per aver deciso di collaborare con me ancora una volta.
Buona lettura!
Trama
La morte del professor Adam Ritter non è stata un grosso problema per il suo primogenito Bruno, ma ha colpito duramente il suo secondogenito. Desideroso di avere la sua approvazione anche dopo la morte, lascerà la famiglia per un viaggio alla ricerca del fratello maggiore, dal quale ha ricevuto una misteriosa lettera d’aiuto che lo condurrà, tra valli paludose e leggende dimenticate, alla scoperta di una terribile verità.
“L’umanità ha sempre posto la ricerca del divino e dei misteri che muovono il mondo al vertice tra le capacità che la contraddistinguono dalle altre specie animali del pianeta.”
È con questa premessa che inizia il romanzo di Vincenzo Cavallari, un horror che non ti aspetti dove la ricerca di qualcosa di antico si tramuta nella più dannosa delle avventure per i fratelli Ritter.
Il protagonista indiscusso del romanzo è il secondo genito che si troverà coinvolto nella ricerca di suo fratello Bruno, dopo aver ricevuto da quest’ultimo una lettera d’aiuto.
Le figure dei due fratelli sono antitetiche tra loro: Bruno il figlio maggiore di Adam Ritter, dotato di incredibile intelletto è dedito all’avventura e ai piacere della vita, il fratello minore è caratterizzato da una natura più sedentaria, dedito alla famiglia e fautore di una stabilità esistenziale. Caratteristiche che lo porteranno ad essere il prescelto per il ruolo di protagonista del romanzo.
Sebbene, infatti, sia un horror a tutti gli effetti il libro è strutturato proprio come un vero viaggio dell’eroe che si fa strada nelle sue più profonde paure per andare in aiuto del fratello scomparso.
Attraverso una scrittura fluida e scorrevole che nonostante tutto non lascia indietro un linguaggio forbito ed elegante adatto all’ambientazione del racconto, l’autore lega insieme vari elementi nella trama fondendoli insieme in un connubio perfetto. Tra tutti possiamo ritrovare il tema della metamorfosi che non riguarda solo quella del protagonista che tornerà sicuramente cambiato dall’avventura vissuta, ma anche un cambiamento fisico da parte del fratello Bruno e che sarà causa della sua scomparsa. Metamorfosi che per come è descritta mi ha ricordato l’episodio 20 della seconda stagione di Buffy l’ammazzavampiri, per chi conosce la serie, leggendo questo libro mi capirà.
Una ricerca storica che fonda le sue radici nella superstizione e nella ricerca di qualcosa di divino e che condurrà i protagonisti in luoghi sconosciuti. Un mix perfetto di horror e fantascienza.
Al contrario la fiamma della passione per l’ignoto, l’ossessione del nostro genere verso quei misteri insondabili della materia e della vita possono essere definiti come l’unico tassello mancante da ogni specie conosciuta sulla faccia della terra, ad esclusione di quelle più affini alla specie Homo Sapiens e tuttora estinte da tempo.
– Sangue Salmastro –
#prodottofornitoda Vincenzo Cavallari
L’autore: Vincenzo Cavallari
Provengo da un nebbioso e disperso paesino della provincia di Ferrara, una via di mezzo tra Vigàta e Silent Hill famoso per essere piccolo, avere una posta ed una popolazione di fenicotteri rosa in deciso aumento, anche se l’arrivo degli Ibis
li sta un pò mettendo alla prova. Ho pubblicato due racconti tramite Amazon intitolati “World Wide Dead” e “Eloh 9000” entrambi di genere fantascientifico,ma sono principalmente un lettore ed un cinefilo, amo la fantascienza e le spy story, anche se non disdegno qualche classico o qualche storia action. I miei autori preferiti? RR Martin, Clancy e Lovecraft.
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Vive immersa tra l’odore della carta e dell’inchiostro. Appassionata lettrice ha compiuto studi umanistici e spera di diventare una brava scrittrice e una brava insegnante