Trama
Hantai è una nazione insulare, suddivisa in regni, l’intero territorio è infestato da yokai e sconvolto da numerose guerre tra i paesi degli uomini. Ebisu Rakki, un ragazzo con il sogno di diventare samurai, va via di casa per iniziare il suo percorso.Duelli, battaglie, tradimenti, complotti, yokai, amori e luoghi mozzafiato aspettano questo temerario ragazzo e il suo amato sogno.”Da ogni piccolo germoglio nasce un albero con molte fronde. Ogni fortezza si erige con la posa della prima pietra. Ogni viaggio comincia con un solo passo”.
Amici lettori eccoci di nuovo qua! Oggi vi parlo del primo volume di questa trilogia: Ronin, il samurai errate. È un volume che ho letto per una collaborazione, ringrazio infatti gli autori Antonio La Sala e Rita Ricciardi per la copia del volume.
La lettura di oggi è più precisamente una light novel fantasy che riprende le ambientazioni giapponesi. Sono stata molto contenta di leggere questo libro perché racchiude molte cose che personalmente a me piacciono molto: l’ambientazione giapponese, il fantasy e i disegni stile manga che ho veramente apprezzato perché sono effettivamente molto belli secondo me.
Ma veniamo alla storia: devo dire che la lettura mi è piaciuta molto, si vede che i due autori si sono impegnati per strutturarla, si nota lo studio che c’è dietro sia per quanto riguarda l’epoca dei samurai sia per la mitologia giapponese che ricorre nel volume. Oltre questo anche tutta la creazione dell’ambientazione è ben studiata, il regno di Hantai viene non solo descritto, ma anche illustrato ed è così molto più facile per il lettore calarsi nelle vicende del racconto.
Inoltre la storia scorre bene e soprattutto incuriosisce il lettore che rimane coinvolto ed è spinto a continuare la lettura per sapere cosa succederà al nostro protagonista.
Posso quindi affermare che è una lettura che mi è piaciuta molto, nonostante ciò in alcuni passaggi avrei preferito un maggior approfondimento, soprattutto per quanto riguarda la storia del protagonista quando da samurai diventa un ronin. Per quanto riguarda la scrittura ho notato qualche refuso qua e là, ma nulla di così fastidioso da non far proseguire la lettura in modo scorrevole.
Nel complesso è sicuramente un libro che ho apprezzato e che mi sento assolutamente di consigliare, soprattutto agli appassionati del genere.
Nacqui per miracolo, durante il parto il cordone che poco prima mi nutriva stava per soffocarmi…Ma fortunatamente tutto andò per il meglio. Nonostante questa mia prima battaglia venni al mondo, e mi fu dato il nome di EBISU RAKKI.
– Ronin, il samurai errante –
#proddotofornitoda Antonio La Sala e Rita Ricciardi
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Vive immersa tra l’odore della carta e dell’inchiostro. Appassionata lettrice ha compiuto studi umanistici e spera di diventare una brava scrittrice e una brava insegnante