Il Maestro e Margherita

Autore: Michail Bulgakov
Genere: Narrativa Russa
Editore: Feltrinelli
Data di uscita: 24/02/2014
Formato: Ebook
Anno pubblicazione: 1967

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Trama

“Il Diavolo è il più appariscente personaggio del grande romanzo postumo di Bulgakov. Appare un mattino dinanzi a due cittadini, uno dei quali sta enumerando le prove dell’inesistenza di Dio. Il neovenuto non è di questo parere… Ma c’è ben altro: era anche presente al secondo interrogatorio di Gesù da parte di Ponzio Pilato e ne dà ampia relazione in un capitolo che è forse il più stupefacente del libro… Poco dopo, il demonio si esibisce al Teatro di varietà di fronte a un pubblico enorme. I fatti che accadono sono cosi fenomenali che alcuni spettatori devono essere ricoverati in una clinica psichiatrica… Un romanzo-poema o, se volete, uno show in cui intervengono numerosissimi personaggi, un libro in cui un realismo quasi crudele si fonde o si mescola col più alto dei possibili temi: quello della Passione… È qui che Bulgakov si congiunge con la più profonda tradizione letteraria della sua terra: la vena messianica, quella che troviamo in certe figure di Gogol’ e Dostoevskij e in quel pazzo di Dio che è il quasi immancabile comprimario di ogni grande melodramma russo.” (Eugenio Montale)

Buongiorno a tutti cari amici lettori, so di essere stata fuori dai radar per un un po’ ma tra una cosa e l’altra il tempo per postare qualche nuova recensione è venuto a mancare. Questo non significa che in questo periodo non abbia portato avanti le mie letture, infatti uno dei motivi per cui è passato un po’ dall’ultima recensione è anche perché la lettura di questo ultimo libro mi ha portato via un mese praticamente.

“Il Maestro e Margherita” la storia che ho concluso da poco è stato un libro che mi ha letteralmente travolta. L’avevo messo in lista già da tempo su consiglio di un mio amico, ma ho tergiversato un po’ prima di iniziarlo. Sinceramente mi metteva alquanto pensiero eppure non potevo non leggerlo essendomi data da poco anche alla letteratura Russa oltre a quella Giapponese.

Ciononostante temevo di trovarmi davanti un mattone di difficile digestione e invece con mia grande sorpresa la lettura è stata molto fluida e scorrevole, infatti se dovessi definirlo con una parola direi che questo libro è ipnotico. Mi chiederete allora perché io ci abbia impiegato un mese per finirlo.

Beh da una parte come dicevo la mancanza di tempo, dall’altra proprio a causa del libro. Pur scorrendo molto bene è una lettura molto impegnativa e ho voluto procedere con calma. Mi sono soffermata a leggere tutte le note perché volevo cogliere al meglio le intenzioni dell’autore.

Nel romanzo per esempio troviamo molti rimandi ad altre opere come al “Faust” di Goethe e non avendolo mai letto, non potevo non soffermarmi a leggere la nota che mi spiegava bene quel dato passaggio ed ecco che così tra una cosa e l’altra è passato un mese.

Eppure nonostante abbia molti libri che mi attendono sulla mia libreria ogni minuto di questa lettura ne è valsa la pena.

Bulgakov come Nabokov e Dostoevskij è riuscito a stregarmi con una singola opera ed era difficile che non fosse così perché “Il Maestro e Margherita” è davvero un capolavoro della letteratura.

È uno di quei romanzi talmente pieni, complessi che per parlarne ci vorrebbe una vita e non ho qui io il coraggio di farlo in verità. Mi limito a dire che è un romanzo dove amore, redenzione, religione e satira socio-politica si coniugano in un connubio perfetto, connubio che troviamo anche nella relazione/contrapposizione tra Mosca e Ersalaim (Gerusalemme), le due città dove sono ambientati gli eventi della storia.

Non solo la storia è particolare, complessa e appassionante, ma anche la stessa storia redazionale del romanzo che ha consacrato l’autore alla fama eterna è particolare. Il libro venne pubblicato solo nel 1967 a quasi trent’anni dalla morte dell’autore, ma cercando qualche informazione sull’opera ho letto che una prima stesura del manoscritto venne addirittura bruciata dallo stesso autore per non avere problemi con la censura del regime stalinista e questo elemento lo ritroviamo nel romanzo stesso come elemento autobiografico quando lo stesso Maestro brucia il suo romanzo su Ponzio Pilato.

Insomma un romanzo a più strati, di un’intensità che tiene il lettore a bocca aperta, una lettura che consiglio assolutamente! 🤩

Dimenticare a qualsiasi prezzo, lo doveva dimenticare! Ma lui non si lasciava dimenticare, e qui era la ragione del suo tormento.
– Il Maestro e Margherita –

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