Buona giornata miei cari amici lettori oggi vi porto con me nei meandri della metropolitana di Roma in cui succederà tutto ciò che non vi aspettate! Buona lettura 😉
Trama
Michele e Giulio, padre e figlio, sono mondi distanti, isole allontanate da un tempo scandito da pochi momenti condivisi. Ma la vita ti sorprende sempre, “regalando” a un giorno qualunque, durante una banale corsa in metro, un risvolto inaspettato. All’improvviso, le persone attorno ai due cominciano a morire senza un motivo apparente, fin quando dal sottosuolo, non si scatena l’inferno. Una forza sconosciuta si manifesta dalle viscere della Terra, e sembra intenzionata a distruggere la razza umana. Una potenza mostruosa, che si autoalimenta delle onde elettromagnetiche prodotte dalla tecnologia. Prigionieri del vagone, la realtà che ha circondato Giulio e Michele fino a quel momento potrebbe non essere altro che una menzogna, la parte di un ciclo infinito che, inesorabilmente, porta a una nuova genesi. L’umanità è destinata a scomparire o c’è una salvezza? E cosa c’entra un ragazzino di sedici anni e il rapporto con suo padre in questo disegno? “Genesi”, horror urbano dai tratti fantasy, ci accompagna così per mano nella sua personalissima visione della fine dell’umanità. E nell’altrettanto astrusa ancora di salvezza che potrebbe concederci una rinascita.
Riccardo Iannaccone con questo romanzo ci fa scendere nelle profondità della metropolitana di Roma e ci rigala un horror di tutto rispetto. Di certo non prenderò più la metro con la stessa tranquillità ora che ho letto questo romanzo!
La storia parte con un inquadratura su Michele e Giulio suo figlio. E parlo di inquadrature perché ogni scena descritta sembra quella di un film. L’autore si sposta da un personaggio all’altro durante la narrazione come farebbe una cinepresa.
Un inizio normale che non lascia di certo presagire quello che avverrà dopo. Michele è un uomo separato con una brutta disavventura lavorativa alle spalle e un figlio che può vedere solo in alcuni momenti a causa del divorzio.
Giulio è un ragazzino che ama leggere e la musica, diverso da suo padre sotto molti punti di vista e lo dimostrerà il fatto che mentre suo padre come gli altri sembra schiavo dello schermo dello smartphone Giulio se ne sta tranquillo a leggere.
La spaccatura nella situazione apparentemente tranquilla avviene nel momento in cui le persone nella metro iniziano a morire attaccate da degli strani esseri. È la Genesi, il punto di non ritorno che fa premere il tasto reset a tutto il genere umano.
Un genere umano che all’apice del 2021 si ritrova schiavo di una tecnologia sempre più invasiva, oppio di un’umanità ormai persa dietro a schermi lucidi che lo distolgono da tutto ciò che la circonda.
Attenzione spoiler. Il romanzo, però, non è solo la denuncia di una società in declino, ma anche la narrazione di una storia ciclica che per quante volte si ripeta – 14 sono le genesi che il mondo ha visto compiersi – non riesce a non ricadere negli stessi schemi e a non produrre gli stessi scenari devastanti che non possono che condurre alla fine di tutto.
Sebbene la tragicità emerga con tutta la sua forza e sembra squassare l’anima con il suo rumore infernale, una speranza si può scorgere alla fine. Cammina lenta, senza farsi sentire ma rimane ben percepibile dal lettore che la sa intravedere.
Era l’alienazione dell’essere umano, del genere umano, e ci stavano cadendo tutti dentro, senza appello, senza speranza
– Genesi –
#prodottofornitoda Riccardo Iannaccone
L’autore: Riccardo Iannaccone
è nato a Roma il 23 agosto 1984. Diploma al Liceo Classico Luciano Manara
e Laura Magistrale, vecchio ordinamento, in Lettere e Filosofia,
DAMS, all’Università di Roma Tre. Lavora come editor e social media manager
per diverse realtà editoriali e cinematografiche. Ha pubblicato
racconti e romanzi per MdS editore, Porto Seguro editore, Re Artù e
Undici Edizioni. E, infine, con Brè edizioni, il suo quinto romanzo “Diversi”.
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Vive immersa tra l’odore della carta e dell’inchiostro. Appassionata lettrice ha compiuto studi umanistici e spera di diventare una brava scrittrice e una brava insegnante