Buongiorno miei cari amici lettori, in questi giorni sto cercando di recuperare le varie recensioni arretrate che ho già scritto ma che ancora non so riuscita a pubblicare, per cui usciranno articoli più di frequente e proprio per questo eccomi qui con la recensione del libro di Ilaria Tuti, Fiori sopra l’inferno. Buona lettura!
Trama
«Tra i boschi e le pareti rocciose a strapiombo, giù nell’orrido che conduce al torrente, tra le pozze d’acqua smeraldo che profuma di ghiaccio, qualcosa si nasconde. Me lo dicono le tracce di sangue, me lo dice l’esperienza: è successo, ma potrebbe risuccedere. Questo è solo l’inizio. Qualcosa di sconvolgente è accaduto, tra queste montagne. Qualcosa che richiede tutta la mia abilità investigativa. Sono un commissario di polizia specializzato in profiling e ogni giorno cammino sopra l’inferno. Non è la pistola, non è la divisa: è la mia mente la vera arma. Ma proprio lei mi sta tradendo. Non il corpo acciaccato dall’età che avanza, non il mio cuore tormentato. La mia lucidità è a rischio, e questo significa che lo è anche l’indagine. Mi chiamo Teresa Battaglia, ho un segreto che non oso confessare nemmeno a me stessa, e per la prima volta nella vita ho paura.»
Nel 2018 Ilaria Tuti, autrice di origini friulane, esordiva con il romanzo Fiori sopra l’inferno, un thriller che dalla sua pubblicazione ha appassionato moltissimi lettori.
L’autrice ci conduce con la sua storia nel ridente paesino di montagna di Travenì, luogo di fantasia che si ispira presumibilmente ai luoghi in cui è cresciuta la Tuti. A fare da sfondo, quindi, una natura selvaggia, incontaminata che deve fare i conti con lo sviluppo turistico della cittadina di Travenì, uno dei settori che porta maggiori entrate economiche al piccolo paesino.
Su questo sfondo si compie l’omicidio che metterà l’intera cittadina e la polizia in allerta e sarà l’innesco che porterà in scena il commissario Teresa Battaglia.
“Ilaria Tuti con Teresa Battaglia non ha creato un semplice personaggio, bensì una persona autentica e tridimensionale. Con la sua protagonista, Ilaria Tuti fa il miglior regalo che uno scrittore possa fare ai suoi lettori: qualcuno a cui affezionarsi.”
Scrive così, Donato Carrisi sul corriere della sera e centra infallibilmente il punto chiave del romanzo, la sua protagonista, Teresa Battaglia, commissario con doti da profiling è quello che davvero non ti aspetti: una donna all’apparenza dalla scorza ruvida che nasconde le sue fragilità più profonde, ma che proprio grazie a queste riesce a “scorgere l’inferno che si spalanca sotto i nostri piedi”.
La narrazione segue quindi le indagini del commissario e dei suoi collaboratori, focalizzandosi soprattutto sull’ ispettore Massimo Marini, new entry del commissariato che creerà una dicotomia perfetta con la protagonista. È soprattutto attraverso i suoi occhi che scorgiamo le sfumature del carattere del commissario Battaglia. I due si completano come molte delle migliori coppie di detective, nonostante l’inizio non proprio radioso.
Attraverso i personaggi e le bellissime descrizioni del paesaggio che sembra diventare personaggio esso stesso, ci immergiamo sulle tracce di un assassino e in una storia che è diversa da quello che può sembrare, in cui quello che all’apparenza sembra perfetto nasconde in realtà la ruggine celata sotto portando la nostra protagonista ad incappare in una storia iniziata molti anni prima, come capiamo dai continui rimandi al passato che l’autrice pone davanti ai lettori nell’alternanza dei capitoli.
Un romanzo che si legge tutto d’un fiato, senza battute d’arresto e che coinvolge il lettore dalla prima all’ultima frase.
Si sfugge da ciò che ci spaventa e ferisce, o vuole farci prigionieri, pensò.
– Fiori sopra l’inferno –
L’autrice: Ilaria Tuti
1976, Gemona del Friuli
Ilaria Tuti è nata a Gemona del Friuli, in provincia di Udine. Ha studiato Economia. Appassionata di pittura, nel tempo libero ha fatto l’illustratrice per una piccola casa editrice. Nel 2014 ha vinto il Premio Gran Giallo Città di Cattolica. Il thriller Fiori sopra l’inferno, edito da Longanesi nel 2018, è il suo libro d’esordio. Tra i suoi libri ricordiamo anche: Ninfa dormiente (Longanesi, 2019) e Fiore di roccia (Longanesi, 2020). Del 2021 il romanzo La luce della notte, il ritorno dell’amatissima Teresa Battaglia in un romanzo di rinascita e speranza. Sempre per Longanesi pubblica nel 2021, Figlia della cenere e nel 2022, Come vento cucito alla terra.
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Vive immersa tra l’odore della carta e dell’inchiostro. Appassionata lettrice ha compiuto studi umanistici e spera di diventare una brava scrittrice e una brava insegnante