Mamma, ti racconto il Mondo nel Cielo! racconta la storia vera della famiglia dell’autrice, Ayaka Takeuchi. Quando aveva ancora solo 2 anni, la sua primogenita all’improvviso cominciò a raccontare dei suoi ricordi di quando si trovava ancora nel ventre materno. I dettagli narrati dalla figlia erano fin troppo verosimili e corrispondevano temporalmente a fatti avvenuti per davvero. Un normale caso di “memoria prenatale”, se non fosse che i suoi ricordi andavano più indietro nel tempo… molto prima di giungere nella pancia della mamma attraverso uno scivolo arcobaleno, da un mondo “sulle nuvole” popolato da dèi e da un incalcolabile numero di bebè che non vedevano l’ora di incontrare i loro genitori…
Mamma ti racconto il Mondo nel cielo è una storia davvero particolare che ha dell’incredibile, eppure è anche una storia tratta da eventi reali. Ayaka Takeuchi ci racconta il Mondo nel Cielo, ossia la vita prenatale della sua primogenita, raccontatale dalla figlia stessa quando aveva due anni.
Se leggendo questo fumetto vi sentite un po’ scettici, beh dovete sapere che anche l’autrice lo era i primi tempi in cui ascoltava i racconti di sua figlia. Inizialmente non aveva dato molto peso alle parole della sua bambina, pensando che si trattasse di fantasia, ma i fatti che le narrava erano troppo accurati e conosceva eventi che non avrebbe dovuto conoscere, è così che si è convinta della veridicità di quello che sua figlia le stava dicendo.
La piccola Hi-chan diventa il tramite che ci fa scoprire il Mondo nel Cielo, dove ogni bambino viene cresciuto in attesa di lanciarsi sullo scivolo arcobaleno che lo condurrà dai proprio genitori. Un mondo prima della nascita a cui si farà ritorno, per poi ricominciare il ciclo vitale.
Una storia di nascita, morte e rinascita, ma anche di gioie e di dolori, come l’aborto. Un tema che con i suoi disegni Ayaka Takeuchi tocca delicatamente, ma senza togliere l’intensità del dolore della perdita.
Ma è anche la storia di una famiglia che cresce e che si allarga, una storia che ci racconta le gioie e le difficoltà della maternità.
Un racconto divertente e toccante soprattutto grazie anche alle tavole disegnate con un tratto che si addice molto alla dinamica del racconto. Sicuramente un testo fuori dall’ordinario che tratta un argomento davvero particolare a cui in effetti non so se credere o meno, ma che mi è piaciuto molto. Ho riso leggendo alcune scene e mi sono commossa leggendone altre. Decisamente una lettura consigliata.
Una sera, esattamente un mese prima del parto ho chiesto a Hi-chan se aveva memoria di quando era nella mia pancia. “Hi-chan, ricordi qualcosa di quando era nella pancia di mamma?” “Certo che ricordo.” “Davvero?? Cosa ricordi?” “Beh, era tutto buio. Non si vedeva nulla! Galleggiavo nell’acqua…” “E come era quell’acqua?” “Era calda!”
– Mamma ti racconto il Mondo nel Cielo –
L’autrice: Ayaka Takeuchi
Ayaka Takeuchi è nata a Obu City, prefettura di Aichi (Giappone). Ha esordito come fumettista al terzo anno di liceo. Uno dei suoi primi manga è stato serializzato sul periodico “Margaret” (Shueisha) mentre era al college. È anche attiva come character designer per Sunsmile (pudding company) e come ambasciatrice blogger per “Nikkei x Woman”. Tra le sue opere principali ricordiamo “Tomodachi-gokko”, “Rin!” e “Katemen” (Shuei-sha). La notorietà è arrivata quando ha iniziato a pubblicare sui social storie di ricordi prenatali raccontatele dalla sua figlia maggiore. Il suo canale Instagram raggiunse i 200.000 follower dalla sera alla mattina. Da allora riceve giornalmente molti messaggi da persone che hanno vissuto esperienze simili alla sua… Il grande riscontro ha avuto eco all’estero, diventando l’argomento di una conferenza internazionale chiamata APPPAH, negli Stati Uniti. Come madre, è anche molto impegnata a crescere le sue tre figlie.
Vive immersa tra l’odore della carta e dell’inchiostro. Appassionata lettrice ha compiuto studi umanistici e spera di diventare una brava scrittrice e una brava insegnante
Autore: Motoko Iwasaki Genere: Narrativa Editore: Ali Ribelli edizioni Data di uscita: 05/11/2019 Formato: Cartaceo Anno pubblicazione: 2019 Pagine: 172
Un Cuore da Nutrire è un viaggio sorprendente ed emozionante nella cultura non solo gastronomica del paese del Sol Levante: dall’incontro con il maestro di cucina di un grande tempio zen ai ricordi di una difficile infanzia, ogni racconto, in uno stile originale, immaginifico e allo stesso tempo leggero, sa stimolare confronti e riflessioni sul significato profondo della relazione tra cibo e anima. È un libro umile e prezioso dedicato a chi vuole conoscere il vero Giappone e a chi rifugge dai luoghi comuni per cercare l’essenza delle cose.
Come descrivere questo libro? Un racconto biografico? Un saggio culinario? Io direi entrambi.
Motoko Iwasaki percorre un vero e proprio viaggio nella memoria attraverso il cibo raccontandoci un Giappone diverso da quello a cui siamo abituati, non più fatto delle luci sfolgoranti di Tokyo, ma di quelle soffuse della campagna, in cui si ritrova quel legame ancestrale con la natura che ci sazia con i suoi frutti.
Dopo un primo iniziale sguardo alla filosofia infusa nella preparazione dei piatti dei monaci del tempio di Eihei-ji – che ci mostra “il significato profondo del cibo, l’umano rapporto tra anima e corpo“, come lo descrive Gad Lener nell’introduzione al volume – il viaggio dell’autrice continua attraverso i ricordi, tutti legati alla cucina, luogo d’incontro della famiglia Iwasaki.
“Metti al lavoro la tua mente illuminata sforzandoti costantemente di servire pasti variati che siano appropriati al bisogno e all’occasione, e che permettano a tutti di praticare con il corpo e la mente senza il minimo ostacolo. Grande Monastero Eihei-ji – Tenzo Miyoshi Ryokyu” Un cuore da nutrire, pag 30.
Diventa, quindi, racconto familiare in cui attraverso il cibo che è sempre protagonista della storia conosciamo meglio i membri della famiglia di Motoko: il padre che inizialmente non voleva diventare agricoltore, ma che alla fine diventerà un importante risaiolo, la madre alle prese con la cura della sorella cagionevole e la nonna con cui l’autrice ha un legame molto forte. Attraverso ogni piatto ci vengono narrate le gioie e i dolori di un’intera esistenza.
Questo libro non è, però, solo un racconto autobiografico condito da qualche ricetta, ma un vero e proprio saggio culinario in cui di ogni piatto ci viene mostrato non solo la preparazione, ma anche i benefici che ogni specifico alimento porta al nostro organismo sottolineando così l’importanza di una sana nutrizione.
Un libro che passa per i sapori della cucina e diventa il racconto di una famiglia e di un popolo esaltandone la filosofia che c’è dietro e che non manca di ricordarci la bellezza della semplicità nelle piccole cose.
“Dai… prova a resistere. Tutto quello che facciamo non passa mai inosservato. Magari un giorno ti succederà qualcosa di bello.” Annuii senza alzare lo sguardo dal tè.
– Un cuore da nutrire –
L’autrice: Motoko Iwasaki
Motoko Iwasaki è nata in Giappone in una famiglia contadina di antica tradizione. Suo padre risaiolo praticava l’agricoltura biologica già quarantacinque anni fa, quando altrove era sconosciuta. Dopo un’esperienza al Ministero dell’Agricoltura del Giappone, nel 2000 si è trasferita definitivamente in un piccolo paese del Piemonte che l’aveva affascinata con la sua natura e la sua gente. Fa la traduttrice, l’interprete e la coordinatrice di eventi culturali e commerciali. Vive con Claudio, marito italiano e un lupo che si chiama Belka. Cucina la bagna cauda in inverno e fa la polenta concia nel giorno di Ferragosto come una vera piemontese, ma per gli amici italiani, prepara volentieri anche sushi e molti altri piatti tradizionali giapponesi. Un cuore da nutrire è il suo primo libro.
Vive immersa tra l’odore della carta e dell’inchiostro. Appassionata lettrice ha compiuto studi umanistici e spera di diventare una brava scrittrice e una brava insegnante
Giulia Castellani
Vive immersa tra l'odore della carta e dell'inchiostro. Appassionata lettrice ha compiuto studi umanistici e spera di diventare una brava scrittrice e una brava insegnante