Una storia come tante di Michele Vincelli

Una storia come tante di Michele Vincelli

Scheda tecnica

Una storia come tante

Autore: Michele Vincelli
Genere: Storico
Editore: Self publishing
Data di uscita: 25/11/2022
Formato: Ebook
Anno pubblicazione: 2022
Pagine: 244

Acquista: Libro     

Trama

Una storia di guerra e amore, di sacro e profano, di note bianche e note nere. Una storia di attesa. Di buio e luce. Di estate e di inverno. Una storia di fili. Fili che s’intrecciano e che a volte non si vedono. Una storia di rabbia e lavoro, di miseria e fatica. Una storia di strade. Strade da scegliere, in cui perdersi o ritrovarsi. La storia di un incontro. Di anni di silenzio, paura e dolore. Una storia di gente semplice che vive di terra e di cielo. La storia di un treno che porta via e che qualche volta riporta indietro. La storia di un fiocco di neve. La storia di un uomo, dei proiettili che aveva in corpo e una cicatrice nel respiro. Una storia semplice, di gente che vive e che muore. Una storia in cui la luna parla e sussurra la verità a chi si fida di lei. Una storia di giusto e ingiusto. Una storia effimera… come un colpo di grancassa. La storia di un viaggio, per lasciare alle spalle la paura. In fin dei conti… una storia come tante.

Una storia come tante di Michele Vincelli è un romanzo che ci riporta ai tempi della guerra. L’autore ci racconta, romanzandola, la storia dei suoi nonni: sposati da neanche una settimana sono costretti a separarsi quando il marito parte per andare a combattere.

La prima a comparire sulla scena è Angelina, che senza mai lamentarsi, attende. Attende il ritorno di colui che ama.
È una donna forte Angelina, ma non esente da preoccupazioni e così si rivolge alla “magara” della città per avere un segno sul ritorno del suo amato che ormai manca da tanto tempo.

Angelina, non è semplicemente la protagonista del romanzo, ma attraverso la sua storia l’autore ci parla del paese di Casacalenda, un piccolo comune in Molise. Ci racconta dei suoi abitanti e del loro incontro con la guerra, quando questa ha bussato alle porte di questo piccolo paese di gente semplice.

Più avanti, poi, incontreremo Domenico, rinchiuso in un campo di lavoro dai tedeschi. Partito per combattere la guerra come loro alleato, nel momento in cui l’Italia comincia a prendere le distanze dal regime tedesco sarà, come tanti altri soldati italiani, imprigionato nei campi.

È un uomo semplice Domenico, ma con una volontà d’acciaio. Il suo unico scopo sarà quello di tornare da sua moglie e alla sua terra.

Quella che ci racconta Michele Vincelli è una storia di resilienza, pazienza e speranza. Di persone semplici che nulla bramavano se non la serenità delle piccole cose, ritrovatesi a vivere l’atrocità che è stata la seconda guerra mondiale.

Questa è la storia dei nonni di Michele, ma può essere la storia di tutti i nostri nonni, vissuti in un’epoca che come altre epoche ha generato mostri che hanno portato solo caos e distruzione nelle vite dei più.

Un racconto intenso che scorre molto bene, ma che personalmente parlando ha una piccola pecca nella narrazione, la mancanza di un punto di vista nelle vicende di Angelina. Quando l’autore ci parla di Angelina e quindi per estensione del paesino di Casacalenda semplicemente ci narra i fatti senza darci il punto di vista del personaggio, al contrario questo accade nella narrazione che riguarda Domenico rinchiuso nel campo di lavoro.

La parte riguardante Casacalenda e Angelina l’ho percepita come una lunghissima spiegazione. Questa scelta narrativa non mina la bellezza della storia narrata, ma perlomeno per quanto mi riguarda nella lettura ho percepito in maniera più distaccata la storia di Angelina e degli abitanti di Casacalenda rispetto alle vicende di Domenico.

La strada può decidere il percorso, ma il viandante dove arrivare

– Una storia come tante –

L’autore: Michele Vincelli

Michele Vincelli, classe 1984, vive a Casacalenda, Molise. Psicologo di professione,
esordisce con il romanzo “Una storia come tante”, pubblicato in self publishing.
Un libro a suo dire imprevisto
che in qualche modo ha stanato la sua passione per la scrittura.

Seguimi su…

(Non) sono racconti porno di SH4

(Non) sono racconti porno di SH4

Scheda tecnica

(Non) sono racconti porno

Autore: SH4
Genere: Racconti
Editore: deComporre edizioni
Data di uscita: 1 gennaio 2022
Pagine: 216

 (Non) sono racconti porno

Trama

Il libro è una raccolta di ventotto racconti brevi scritti dal collettivo SH4.
Le storie, raggruppate in sezioni, sono reportage minimi di una coscienza collettiva i cui protagonisti appartengono ad ogni possibile classe sociale. Il risultato è una antologia pulp, noir, gore, non priva di atmosfere poetiche ed ambientazioni surreali.

Chiacchierando con le autrici

  • Quando e come nasce la vostra passione per la scrittura?
    • SH4: Amiamo scrivere da quando abbiamo cominciato a prendere dimestichezza con le parole. Nel corso del tempo la nostra immaginazione si è nutrita di molte letture ma anche di altre forme di narrazione, come il cinema, le serie tv, il teatro. Sebbene i nostri percorsi di studio e professionali ci abbiano portato in direzioni diverse, la passione per la scrittura è rimasta intatta nel tempo.
  • Com’è nata l’idea per questo libro?
    • SH4: Il libro nasce da un esperimento di scrittura che intendeva investigare la materia pornografica da un punto di vista femminile e letterario. Quando il collettivo ha cominciato a lavorare si è reso conto però che l’ispirazione arrivava da altri temi e che le storie, invece di raccontare il piacere, svelavano la pornografia del quotidiano e l’oscenità della condizione umana. Da qui il titolo: (Non) sono racconti porno.

  • Come mai proprio questo genere/storia?
    • SH4: Il libro è un’antologia di racconti che, come la negazione presente nel titolo lascia intendere, non è ascrivibile ad una categoria di genere univoca. È frutto della creatività femminile, eppure non è rilevante la questione di genere che non viene usata come manifesto politico o ideologico. Le narrazioni sono una semplice registrazione di quella voce sommessa che ci sussurra di dismettere la divisa della convenzione sociale sempre più logora e stinta, per rivelare la natura da lupo, che ci portiamo tutti dentro.

  • Avete altri progetti letterari in mente per il prossimo futuro?
    • SH4: In questo momento siamo impegnate nelle attività di promozione del primo libro e ci stiamo godendo, con entusiasmo e trasporto, il periodo post pubblicazione. Possiamo però anticiparvi che stiamo pensando ad un nuovo progetto di scrittura. Non sveliamo nulla per ora, seguiteci sui nostri profili social e lo scoprirete!

Estratto

“Ottavia” da NUDI E CRUDI
Lavoravo in un bordello.
Madame, la puttana fondatrice del casino, francese ricca e indomita, mi trattava bene, imbellettandomi con cura ogni lunedì pomeriggio prima che arrivasse il podestà, cerone e cocciniglia sul viso, mughetto odoroso sui polsi. La lasciavo fare, inerme, non ero abituata a sentire il calore delle mani di una donna anziana che mi sfioravano.
Avevo un neo nella parte interna della coscia sinistra, amavo nuotare nelle acque del fiume. Io e la mia sorellina Isotta ogni tanto andavamo al Fora e ci lasciavamo cullare dalle correnti leggere per lunghi momenti di pace ed ebbrezza.
Capelli ricci rosso fragola mi coprivano il lungo collo bianco, occhi malinconici per i miei vent’anni.
Il mio sorriso era asimmetrico, a volte inquietante, altre rassicurante. Diventava risata quando vedevo mia sorella inciampare, cascare e ruzzolare. Si spegneva quando vedevo entrare dalla porta del bordello i clienti vogliosi. Sapevo ascoltare, io, guardavo fissa le persone, con occhi verdi che squarciavano lo stomaco, spesso arrotolando una ciocca dei miei lunghi capelli tra le dita. Le ascoltavo per ore, affamata di storie diverse dalla mia. Le forme sensuali del mio giovane corpo abusato stridevano con la camminata dinoccolata, distratta. Quando mi recavo al mercato, allentavo i lacci del corpetto, ero solita togliere la sottoveste e la cuffietta.
Non m’importavano le dicerie su di me, non provavo alcun dolore.
Andavo raramente in chiesa, il mio Dio me lo pregavo da sola ed ero molto arrabbiata con lui.
E infatti, ora che sono morta, non l’ho ancora incontrato.

Estratto (Non) sono racconti porno di SH4, 2022, per gentile concessione

Le autrici: SH4

SH4 è Barbara, Floriana, Sabina e Silvia, una sociologa, una fisica, una ingegnera e una matematica. Quattro donne che lavorano in aziende hi-tech e vivono in città diverse. Unite dalla passione per la letteratura, hanno dato vita ad un collettivo per dare voce alla propria creatività. Credono nel potere salvifico delle parole.

Contatti social e web

Seguimi su…

Mamma ti racconto il mondo nel cielo di Ayaka Takeuchi

Mamma ti racconto il mondo nel cielo di Ayaka Takeuchi

Scheda tecnica

Un cuore nero inchiostro

Autore: Ayaka Takeuchi
Genere: Fumetto
Editore: Ali ribelli edizioni
Data di uscita: 14/02/2022
Formato: Cartaceo
Anno pubblicazione: 2022
Pagine: 184

Acquista: Libro   | Ebook   

Trama

Mamma, ti racconto il Mondo nel Cielo! racconta la storia vera della famiglia dell’autrice, Ayaka Takeuchi. Quando aveva ancora solo 2 anni, la sua primogenita all’improvviso cominciò a raccontare dei suoi ricordi di quando si trovava ancora nel ventre materno. I dettagli narrati dalla figlia erano fin troppo verosimili e corrispondevano temporalmente a fatti avvenuti per davvero. Un normale caso di “memoria prenatale”, se non fosse che i suoi ricordi andavano più indietro nel tempo… molto prima di giungere nella pancia della mamma attraverso uno scivolo arcobaleno, da un mondo “sulle nuvole” popolato da dèi e da un incalcolabile numero di bebè che non vedevano l’ora di incontrare i loro genitori…

Mamma ti racconto il Mondo nel cielo è una storia davvero particolare che ha dell’incredibile, eppure è anche una storia tratta da eventi reali. Ayaka Takeuchi ci racconta il Mondo nel Cielo, ossia la vita prenatale della sua primogenita, raccontatale dalla figlia stessa quando aveva due anni.

Se leggendo questo fumetto vi sentite un po’ scettici, beh dovete sapere che anche l’autrice lo era i primi tempi in cui ascoltava i racconti di sua figlia. Inizialmente non aveva dato molto peso alle parole della sua bambina, pensando che si trattasse di fantasia, ma i fatti che le narrava erano troppo accurati e conosceva eventi che non avrebbe dovuto conoscere, è così che si è convinta della veridicità di quello che sua figlia le stava dicendo.

La piccola Hi-chan diventa il tramite che ci fa scoprire il Mondo nel Cielo, dove ogni bambino viene cresciuto in attesa di lanciarsi sullo scivolo arcobaleno che lo condurrà dai proprio genitori. Un mondo prima della nascita a cui si farà ritorno, per poi ricominciare il ciclo vitale.

Una storia di nascita, morte e rinascita, ma anche di gioie e di dolori, come l’aborto. Un tema che con i suoi disegni Ayaka Takeuchi tocca delicatamente, ma senza togliere l’intensità del dolore della perdita.

Ma è anche la storia di una famiglia che cresce e che si allarga, una storia che ci racconta le gioie e le difficoltà della maternità.

Un racconto divertente e toccante soprattutto grazie anche alle tavole disegnate con un tratto che si addice molto alla dinamica del racconto. Sicuramente un testo fuori dall’ordinario che tratta un argomento davvero particolare a cui in effetti non so se credere o meno, ma che mi è piaciuto molto. Ho riso leggendo alcune scene e mi sono commossa leggendone altre. Decisamente una lettura consigliata.

Una sera, esattamente un mese prima del parto ho chiesto a Hi-chan se aveva memoria di quando era nella mia pancia.
“Hi-chan, ricordi qualcosa di quando era nella pancia di mamma?”
“Certo che ricordo.”
“Davvero?? Cosa ricordi?”
“Beh, era tutto buio. Non si vedeva nulla! Galleggiavo nell’acqua…”
“E come era quell’acqua?”
“Era calda!”

– Mamma ti racconto il Mondo nel Cielo –

L’autrice: Ayaka Takeuchi

Ayaka Takeuchi è nata a Obu City, prefettura di Aichi (Giappone). Ha esordito come fumettista al terzo anno di liceo. Uno dei suoi primi manga è stato serializzato sul periodico “Margaret” (Shueisha) mentre era al college. È anche attiva come character designer per Sunsmile (pudding company) e come ambasciatrice blogger per “Nikkei x Woman”. Tra le sue opere principali ricordiamo “Tomodachi-gokko”, “Rin!” e “Katemen” (Shuei-sha). La notorietà è arrivata quando ha iniziato a pubblicare sui social storie di ricordi prenatali raccontatele dalla sua figlia maggiore. Il suo canale Instagram raggiunse i 200.000 follower dalla sera alla mattina. Da allora riceve giornalmente molti messaggi da persone che hanno vissuto esperienze simili alla sua… Il grande riscontro ha avuto eco all’estero, diventando l’argomento di una conferenza internazionale chiamata APPPAH, negli Stati Uniti. Come madre, è anche molto impegnata a crescere le sue tre figlie.

Seguimi su…

Aleteia di Riccardo Renzi

Aleteia di Riccardo Renzi

Scheda tecnica

Aleteia

Autore: Riccardo Renzi
Genere: Poesia
Editore: Edizioni La Gru
Data di uscita: ottobre 2022
Pagine: 72

 Aleteia

Trama

La raccolta si compone di 74 poesie, a tema vario, per cui si va da quello più strettamente e direttamente amoroso ai sentimenti suscitati da scorci paesistici. Tutte le poesie sono accomunate da una costante nota di malinconia. Un passato felice e glorioso ritorna sempre alla memoria di un presente infausto, mentre viene rinnovato, tramite il rimembrare, l’infanzia e l’adolescenza, unici momenti della vita in cui la mente è realmente libera dal male. La poetica messa a tema all’interno della silloge subisce l’influenza di poeti come Acruto Vitali, Sandro Penna e Dino Campana, ma anche Franco Arminio, dal quale riprendo la “paesologia” e la visione critica sull’abbandono delle piccole realtà rurali.
Nella stragrande maggioranza dei casi l’ispirazione poetica trae origine dalle bellezze naturali e antropiche offerte dalla mia terra, nella quale si passa rapidamente dalla montagna al mare, attraverso borghi di straordinaria bellezza.
La poesia è concepita come la forma più alta d’espressione artistica, ovvero il mezzo migliore con cui l’uomo può raccontare sé stesso e il proprio sentire. La poesia è vita, la poesia è comprensione dell’altro e capacità di sentire insieme allo stesso tempo.

Chiacchierando con l’autore

  • Quando e come nasce la tua passione per la scrittura?
    • R: Quasi tutta la mia poetica origina dagli scorci paesistici, dalle bellezze naturali e antropiche offerte dalla mia terra, nella quale si passa rapidamente dalla montagna al mare, attraverso borghi di straordinaria bellezza.
      La bellezza è tutto per l’arte, è la conditio sine qua non per la poesia stessa. La bellezza è la prima condizione del tutto, la sensibilità per coglierla, è la seconda.
  • Com’è nata l’idea per questa raccolta?
    • R: Sono da sempre nel mondo della scrittura, ho iniziato con articoli scientifici su riviste, poi sono passato alle prime monografie a tema storico-filologico (la maggior parte sono sugli storici latini), la poesia l’ho sempre coltivata, ma l’ho vista come qualcosa di molto intimo, solo negli ultimi due anni ho iniziato a pubblicarle in riviste come Inchiostro, Avanguardia, Versi Diversi e Poems and Poets, e raccolte (Frammenti Poetici con Booksprint e Aleteia con Edizioni La Gru). 
  • Hai altri progetti letterari in mente per il prossimo futuro?
    • R: Continuo a scrivere quotidianamente, sia per riviste che per progetti monografici. 

Estratto

Roma,
città eterna,
folgorante fiore,
d’immensa bellezza,
Nel passato suo dolce,
affoga il ricordo,
Un passato di gioia,
un passato di gloria,
Che del futuro toglie speranza.
Come donna riflessa allo specchio,
rimpiange la sua giovinezza.
I fasti del passato
riecheggiano in ogni angolo,
rimbombano in ogni strada.

Estratto Aleteia di Riccardo Renzi, 2022, per gentile concessione

S’affaccia
sulle nubi
il bianco
Vettore
e
dall’alto osserva
il vital risveglio
della valle.

Estratto Aleteia di Riccardo Renzi, 2022, per gentile concessione

Infinito
il cielo stellato
sopra di noi,
infiniti mondi,
sterminati spazi,
tutto richiama
l’immensità creatrice,
madre nostra,
madre tua
e di chi
come noi
per secoli
il mondo
ha popolato.

Estratto Aleteia di Riccardo Renzi, 2022, per gentile concessione

L’autore: Riccardo Renzi

Riccardo Renzi (1994) insegna materie letterarie presso l’Istituto di Formazione Professionale Artigianelli di Fermo. Dal 2022 inoltre fa parte del Centro studi sallustiani, dell’Unipop di Fermo, del comitato scientifico della rivista di filologia greca e latina Scholia (didattica), in qualità di vicedirettore e in qualità di socio-amico dell’Aib (Associazione Italiana Biblioteche).
Ha pubblicato numerose monografie sugli storici latini e la raccolta Frammenti poetici, con la casa editrice BookSprint. Collabora con le riviste Scholia, Scholia didattica, Storia Libera, Africa e Mediterraneo, Riscontri, Il Segnale, Il Borghese, Il Polo, Marca/Marche, Inchiostro, Avanguardia, Italia medioevale, Prometeo, Miscellanea francescana, Schede Medioevali e ha pubblicato alcune poesie sulla rivista Inchiostro e sulle antologie Il Cuore e le sue parole, Versi diversi e Poets and Poems.

Contatti social e web

Seguimi su…

L’ ultima gru di carta. Una storia di sentimenti nell’orrore di Hiroshima di Kerry Drewery

L’ ultima gru di carta. Una storia di sentimenti nell’orrore di Hiroshima di Kerry Drewery

Scheda tecnica

L’ ultima gru di carta. Una storia di sentimenti nell’orrore di Hiroshima

Autore: Kerry Drewery
Genere: Storico
Editore: Rizzoli
Data di uscita: 28/06/2020
Formato: Cartaceo
Anno pubblicazione: 2020
Pagine: 288

Acquista: Libro   | Ebook   

Trama

Dice un proverbio giapponese: se avrai la pazienza di piegare mille gru di carta, il tuo desiderio si avvererà. È una splendida giornata d’estate. Ichiro, che sta per compiere diciotto anni, e il suo amico Hiro si godono una giornata libera dalla mobilitazione per lo sforzo bellico. Una luce abbagliante accompagna l’esplosione della bomba che cambierà le loro vite e il mondo. Feriti e confusi, i due ragazzi attraversano la città devastata alla ricerca della sorellina di Hiro, Keiko, che si trovava all’asilo. Quando dopo ore di disperata ricerca finalmente riescono a trovarla, alla gioia di abbracciarla illesa si sostituisce presto la consapevolezza di non essere in grado di portarla davvero in salvo. Hiro è ferito gravemente e Ichiro capisce che deve cercare aiuto, che da solo non potrà mai farcela. Chiede a Keiko di aspettarlo lì dov’è e in pegno della sua solenne promessa di tornare a prenderla le lascia un origami, una gru di carta. Ma le cose non andranno come sperava

I nostri ricordi pesano
Insopportabili sull’anima, come foglie
Sui rami di un albero morente

E sono i ricordi quelli che fanno male, un senso di colpa che è difficile cancellare e che Ichiro, ormai nonno si porta dietro da tutta la vita.

Ma è giunto il momento di dare voce a quei ricordi e così Ichiro racconta la sua colpa alla nipote. È il 6 agosto del 1945 e un Ichiro diciassettenne si gode il suo giorno di libertà dallo sforzo bellico a casa del suo amico Hiro, fino a quando una luce accecante non squarcia il cielo e il mondo diventa caos.

Ichiro si risveglia sotto le macerie, è vivo. Non sa ancora come, ma lo è. Anche Hiro è ancora vivo anche se a malapena. E sebbene feriti e confusi, non è il momento quello per arrendersi. Il pensiero va alla sorellina di Hiro, Keiko. Chissà se è ancora viva? I due si inoltrano così nei meandri di una città distrutta alla ricerca della piccola.

Fortunatamente Keiko è viva ed illesa, ma sebbene la loro ricerca abbia avuto successo quello sarà solo l’inizio del viaggio: con Hiro gravemente ferito Ichiro si ritrova costretto a cercare aiuto da solo, lascerà la piccola Keiko ad aspettarlo con la promessa di tornare e insieme ad una gru di carta. E in quell’istante Ichiro verrà meno alla promessa fatta al suo amico Hiro di prendersi cura di Keiko.

L’autrice con autentica delicatezza ci mostra senza giudicare uno degli eventi più atroci della storia, di un popolo distrutto e dell’eredità che quell’evento ci ha lasciato. Ma questo romanzo parla anche di amore, amore per la vita, di rinascita e di riscatto verso le proprie colpe.

Lo stile narrativo con cui ci regala questa storia e i pensieri dei suoi personaggi è decisamente particolare. L’inizio di ogni capitolo ambientato nel 2018 presenta un haiku e la narrazione degli eventi è costituita da dei versi in prosa, mentre una narrazione più tradizionale ci accompagna nella descrizione degli eventi del 1945.

Ho trovato questa scelta narrativa perfetta per questa narrazione. Ha reso il romanzo ancora più emozionante di quanto la storia in sé non sia già. A completare la bellezza di questo libro, le illustrazioni di Natso Seki che amplificano ulteriormente l’impatto emotivo del racconto.

Credevo che le storie, come le vite, fossero linee rette. Sbagliavo. Sono cerchi dentro altri cerchi. Che si sovrappongono, si fondono insieme. Si espandono attraverso la vita. Ma più spesso svaniscono dalla memoria.

– L’ultima gru di carta –

L’autrice: Kerry Drewery

Kerry Drewery vive nel Lincolnshire, tra la campagna e il mare. Ama correre, andare in bicicletta e nuotare, cosa che fa anche in inverno, nel lago, senza muta. È autrice di romanzi per Giovani Adulti finalisti a numerosi premi, e della provocatoria trilogia Cell -7, tradotta in più di dieci lingue.

Seguimi su…